Non scherziamo con il gas!

Tra le componenti d’impiantistica presenti a bordo di un camper, il circuito del gas è senza dubbio quello che merita costanti attenzioni e che andrebbe tenuto frequentemente sotto osservazione, non solo perché un eventuale malfunzionamento potrebbe rovinarvi la vacanza, ma soprattutto perché, a casa come a bordo di un veicolo ricreazionale, con il gas non si scherza e nei casi più drammatici può risultare addirittura fatale. Gli incidenti legati al gas avvengono nella maggior parte dei casi per incuria, perché sono dovuti a componenti scaduti ed ancora utilizzati ben oltre il loro limite temporale di funzionamento o per imperizia nel fai da te. Per esempio, se non siete in grado di sostituire un pur semplice regolatore, non affidatevi alle mani di un cugino “che lo sa fare”, ma andate in una delle tante officine che effettuano manutenzione ed assistenza di impianti gas per veicoli ricreazionali. In Italia, ricordiamo, non è obbligatoria alcuna revisione e certificazione dell’impianto, a differenza di quanto accade in altri paesi europei dove i proprietari di un camper sono tenuti ad effettuarla prima di presentarsi al controllo periodico del veicolo che altrimenti non viene ammesso alla revisione, mentre il documento che tutto sia in regola può essere richiesto al momento di entrare in un campeggio o in un’area di sosta.

In attesa che il vuoto normativo sia colmato, allineando l’Italia alla legislazione prevalente in ambito comunitario, la verifica dell’impianto di conformità alla normativa UNI EN 1949 è sicuramente consigliabile su veicoli vetusti, su quelli acquistati di seconda mano o sui quali sono stati effettuati interventi di manutenzione che potrebbero aver coinvolto componenti dell’impianto del gas. Il non saperlo svolgere di persona, perché nella vita si fa altro e la propria professione è diversa da quella di un meccanico specializzato, non è una vergogna da nascondere; piuttosto, è da persone intelligenti ammettere i propri limiti e rivolgersi ad un professionista. La nostra non vuol essere una predica, quanto al contrario un’accorata raccomandazione, che deriva dall’aver assistito a tanti incidenti, in qualche caso purtroppo mortali dovuti alla leggerezza con cui era stato maneggiato il gas. Lo stesso invito è da rivolgere a tutti i nuovi camperisti, che magari compiono errori per inesperienza: per esempio, leggendo quanto pubblicato sui social, accade ancora che qualcuno si presenti al distributore per ricaricare una bombola.

CAMPER E GAS: DAVVERO UN MATRIMONIO OBBLIGATO?

Ad oggi, il gas a bordo dei nostri camper è l’elemento che più ci mette in difficoltà, sia per l’autonomia che per la gestione; da sempre presente sui veicoli ricreazionali, ha conosciuto importanti trasformazioni a livello di impiantistica, con alti e bassi trabombole e serbatoio. Sembra che il mondo del plein air non riesca a rinunciare a questa risorsa ed anche se sempre più di frequente arrivano soluzioni per abbattere i consumi e per aumentare di molto l’autonomia, come l’introduzione di sistemi di riscaldamento principali a gasolio, ancora siamo lontani dalla eliminazione totale per un veicolo gas free. Le Case costruttrici in alcuni casi hanno installato anche dei frigoriferi a compressore, per ridurre davvero al minimo il ricordo al GPL; ma i piani cottura sono sempre ed ancora alimentati a gas, anche se il consumo di quest’ultimo risulta veramente irrisorio. In commercio ci sono anche soluzioni per poter eliminare i fornelli alimentati a gas: per esempio, Webasto ha in produzione un piano ad induzione con funzionamento a gasolio, che però non sembra aver successo tra le aziende che producono camper, sia per il costo dell’accessorio che per l’installazione più complessa.

Nella ricerca di alternative, più o meno valide dal punto di vista tecnico e funzionale, le Case costruttrici non sembrano prendere una direzione ben precisa, anzi qualche volta alimentano i dubbi dei clienti inserendo nella lista degli optional la possibilità di scelta tra stufa a gas o diesel, tra frigo trivalente o compressore, ed arrivando a prevedere in alcuni casi anche l’installazione del cosiddetto bombolone. Questo avviene perché il veicolo ricreazionale è un elemento molto personale, ed ognuno ne fa un utilizzo differente: sono in molti, infatti, a non usarlo in inverno, e così non soffrono di problemi di autonomia, senza considerare i casi estremi (che pure esistono) di chi neanche cucina in camper e quindi neppure accende la fiamma dei fornelli. Il sistema di utilizzare in luogo del gas il gasolio per riscaldamento e cucina, a sua volta non è esente da problematiche: i gas di scarico risultano più “puzzolenti”, ed alcune orecchie più sensibili delle altre lamentano una rumorosità maggiore, tanto che non è raro il caso di imbattersi, soprattutto nei campeggi del Nord Europa, in cartelli che ne vietano l’utilizzo. Per il rifornimento dei serbatoi di GPL fissi, ricordiamo che possono essere riempiti solo se Bombole in vetroresina di varie taglie sono annotati sulla carta di circolazione del veicolo, come previsto dal decreto ministeriale del 20/4/2018 e circolare 19042 della Motorizzazione Civile. Le bombole di GPL sono disponibili in varie tipologia e capienza, dalle classiche in ferro alle moderne in vetroresina, che oltre ad essere più leggere permettono anche di verificare visivamente il livello di liquido presente. Come accennato, le bombole non possono essere riempite, ma vanno scambiate vuote/piene presso i centri di vendita, che di solito sono presenti dai distributori di carburante o nelle ferramenta autorizzate. Ogni volta che sostituite la bombola, ricordate di utilizzare la guarnizione nuova fornita in dotazione, che troverete inserita nel tappo in plastica della bombola nuova. 

LE OPERAZIONI PER LA SICUREZZA

Da dove cominciare con i controlli? Sicuramente dalla prima cosa che ha una scadenza, vale a dire il tubo che va dalla bombola al regolatore; la durata stabilità per legge è di cinque anni dalla data stampigliata sul tubo per la versione a bassa pressione con fissaggio a fascette, dal classico di colore blu che si trova in vendita a metraggio nelle ferramenta e centri fai da te. Mentre per il tubo di colore arancione, con raccordi crimpati, ovvero già pronti ad essere avvitati al riduttore e alla bombola, che siano a bassa o alta pressione, la scadenza è di dieci anni dalla data stampigliata sul tubo stesso. Anche i regolatori di pressione hanno una scadenza, ancora di dieci anni dalla data che trovate sul retro dello stesso; medesima condizione anche per i regolatori/scambiatori di bombole, mentre il solo scambiatore non ha scadenza. Quindi in base alle diverse tempistiche, saprete già cosa occorre sostituire. A questo punto, utilizzate l’occasione del cambio dei tubi per effettuare una prova di tenuta dell’impianto del camper presso un’officina specializzata: qualora questa operazione registrasse un calo di pressione, sarebbe la conferma della presenze una perdita nell’impianto, che va assolutamente trovata e sistemata.

Altri elementi da controllare sono la valvola di alimentazione del frigo trivalente, le termocoppie dei fornelli, ed infine i rubinetti di chiusura e parzializzazione dell’impianto. Il vano di contenimento delle bombole non deve avere le feritoie sul fondo ostruite: servono per espellere il gas in caso di perdita, che essendo più pesante dell’aria uscirà da solo. Controllate anche il sistema di fissaggio delle bombole, che le cinghie siano integre, e la mezzaluna in plastica che fascia la bombola non presenti cricche.

SI FA PRESTO A DIRE GAS…

Ma cos’è davvero il prodotto che tutti noi siamo abituati a chiamiare gas? In realtà, quello denominato GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) esiste in diverse varianti, anche se quelle più adatte alle utenze di un veicolo ricreazionale si dividono di fatto in tre tipologie: Butano commerciale, Propano commerciale e una miscela tra le due che può variare in base alle scelte della azienda petrolifera e della zona di distribuzione. La resa prestazionale è pressoché identica per le tre le varianti ed anche senza addentrarci in calcoli troppo complicati, conviene analizzare le capacità di funzionamento ed i costi. Il Butano, senz’altro la scelta più economica, presenta difficoltà a passare dallo stato liquido a quello gassoso intorno ai -5° C: quindi, nella classica uscita sulla neve, potrebbe rivelarsi inutilizzabile, ecco perché sui camper sono piuttosto presenti bombole riempite di Propano, che fino a -35° C non danno problemi. E se per il gas da mettere in bombola potete scegliere la composizione, quello erogato dalla colonnina, essendo una miscela tra Butano e Propano, può dare qualche problema, e questo anche nel caso di pieno nei distributori di montagna, dove la miscela è più ricca di Propano. La miscela di Butano e Propano contenuta nel vostro bombolone non si consumerà in maniera omogenea a basse temperature, ovvero fino a -5° C circa; oltre tale soglia, solo il Propano passerà alla fase gassosa e alimenterà le vostre utenze, mentre il Butano rimarrà sul fondo del bombolone, vanificando il vantaggio della maggiore capienza rispetto alle bombole, perché quelle di Propano saranno utilizzate fino all’ultima goccia di prodotto. Inoltre la miscela è meno pura del solo Propano ed esiste quindi il rischio che qualche impurità possa provocare malfunzionamenti: questo rende quasi obbligatorio l’uso ed il controllo dei filtri, perché può andare bene per decine di pieni o bombole, ma ne basta uno sporco per bloccare tutto.

LA BOMBOLETTA CERCAFUGHE

A livello di ricambi è buona norma avere a bordo del camper un regolatore di scorta con relativo tubo, che nel malaugurato caso di gas sporco consente di ripristinare la funzionalità dell’impianto. Oltre a questo va assolutamente tenuta nella cassetta degli attrezzi una bomboletta cercafughe, per individuare le perdite di gas: non fidatevi dell’olfatto, e ricordate di utilizzarla al cambio bombola per svolgere un importante test di tenuta. La bomboletta contiene una schiuma da spruzzare sulla parte da analizzare: la comparsa di bollicine attesta che vi è una perdita, ed ovviamente più la perdita è piccola e più è importante osservare con attenzione la formazione delle stesse bollicine. La schiuma ha un pH neutro non corrosivo, quindi non rovina i metalli, gomma e neppure il mobilio del camper. Se avete anche il minimo dubbio che qualcosa non funzioni a dovere, non fatevi prendere dal panico: ricordate che c’è sempre un rubinetto per bloccare l’erogazione del gas, che sia quello sulla bombola, sul serbatoio fisso o quelli presenti all’interno del mobilio, solitamente in zona cucina.

 

Roberto Serassio