Inchiesta sui tempi di consegna: "Quando arriva il mio camper?"

Già, la consegna dei nuovi mezzi... “Non è forse l’attesa del piacere, il piacere stesso?”: no, in questo caso il celebre detto del filosofo tedesco Gotthold Ephraim Lessing non è riferibile né paragonabile come fossimo in attesa dell’ormai prossimo regalo di Natale sotto l’albero. Qui si parla di investimenti da almeno 50.000 euro, risparmi di numerose famiglie destinate ad un sogno da raggiungere e magari ad una prospettiva di nuova vita coltivata negli anni. I fatti e soprattutto le parole dei lettori appassionati sui social, e in kermesse come la Fiera di Parma, ci dicono che quella che era una “semplice” insoddisfazione ora si è trasformata in un situazione (quasi) fuori controllo.

Ci riferiamo ai ritardi nella consegna dei nuovi camper, tema di grande attualità e da trattare con la giusta attenzione. E per questo è doverosa una premessa: non intendiamo pontificare, perché la questione non è giudicabile solo in modo giornalistico. Esistono ragioni, dettagli e problematiche che, dal costo delle materie prime alle tensioni che derivanti dal conflitto in Ucraina, o per le turbolenze nei rapporti tra Usa e Cina, non sono semplicemente riconducibili a persone o Enti. Tuttavia, il nostro ruolo anche come riferimento per chi ci legge, ci impone un’analisi per capire quale sia lo status quo della vicenda e quali le sensazioni di tante persone che, semplicemente, vorrebbero finalmente avere in garage il mezzo capace di dare il via al loro desiderio di vacanza in libertà.

IL CONTRIBUTO DI TUTTI

Inchiesta sui tempi di consegna dei camper - CamperLifePer realizzare questa inchiesta abbiamo come sempre dato spazio ai protagonisti del mondo del plein air: non solo lettori e concessionari, ma anche Case costruttrici. Dobbiamo essere onesti: a spingere ad affrontare il tema, certo acuito negli ultimi mesi, ma non nuovo in assoluto, è stata la scelta coraggiosa del marchio Carthago (ed ovviamente Malibu) di essere sincera e trasparente verso la propria utenza, con la pubblicazione di un comunicato contenente alcune FAQ rivolte a chi ancora oggi è in attesa del proprio mezzo, magari ordinato più di un anno fa e del quale ancora non si vede traccia. Una scelta comunicativa “forte”, che ci ha consentito di mettere in fila il punto di vista di tutti gli interpreti. La visione di chi questo mondo lo vive e lo tocca con mano, ogni giorno. E da qui vogliamo partire: dove e quando è nato il problema?

GENESI DI UN PROBLEMA

Il mondo del turismo itinerante è spensieratezza e gioia, condite da un pizzico di incoscienza. Un modo di vivere la vacanza e la vita affrontando anche con la giusta leggerezza quel che accade, cercando soluzioni originali ai problemi. Da almeno due anni, però, il nostro settore si trova in una insolita situazione di stallo. I ritardi sempre maggiori nella consegna dei nuovo veicoli, infatti, stanno incrinando il clima di fiducia da sempre presente tra i clienti e la rete commerciale, concessionari ed aziende: il problema ha cause diverse, molte delle quali non facilmente verificabili. Il refrain dell’ultimo anno e mezzo attribuisce ritardi, cancellazioni e una crescita dei prezzi smisurata e fuori controllo al ritardo delle consegne di molti componenti: un problema a sua volta dovuto al mancato approvvigionamento di materie prime che hanno sempre di più un costo smisurato. I produttori di camper così vanno incontro a gravi ritardi nelle consegne ai concessionari, che difficilmente riescono a confrontarsi serenamente con l’utenza.

Inchiesta sui tempi di consegna dei camper - CamperLifeUna situazione davvero inedita: cresce la richiesta, manca l’offerta. Come dimenticare che giusto la scorsa estate, alcuni tra i brand più importanti in Europa sono stati costretti a chiudere le aziende per almeno tre settimane, nonostante gli ordini abbondassero? Veicoli da vendere ce n’erano pochi, mentre i costi di gas, luce ed elettricità sfioravano le stelle: quindi perché farsi del male e restare aperti? La percezione, come abbiamo già avuto modo di dire, è che a generare confusione e malcontento siano condizioni volatili ed improvvise non pianificabili in alcun modo. E questo aspetto mette costantemente a dura prova le nostre attività quotidiane e costringere a rinviare la realizzazione dei sogni che abbiamo nel cassetto.

Le richieste di nuovi mezzi ai concessionari crescono, ma le consegne avvengono con il contagocce ed accumulando ritardi mostruosi, proprio perché i produttori non riescono a far fronte alla domanda. Il tutto, a fronte anche di tensioni internazionali che fanno sempre più paura. La crisi energetica che già ha colpito la Cina ora sta tartassando l’Europa, con aumenti dei costi delle materie prime, indisponibilità di componenti e stop forzati delle catene di montaggio, mentre i cittadini sono di fronte a problemi importanti, con aumenti dei prezzi per prodotti essenziali e costi delle utenze in vertiginosa crescita.

UN GRANDE PARADOSSO

Insomma, il meccanismo sembra essersi inceppato proprio sul più bello. Nell’anno della domanda record di camper e van ricercati per soddisfare nella fase post lockdown la voglia smisurata di vacanze all’aria aperta, la produzione si è dunque fermata. E il paradosso è servito. Nel momento che tutti aspettavamo da tempo, quando tutti dopo l’incertezza globale del Covid-19 si erano realmente resi conto di quanto il camper rappresenti un’alternativa di vacanza funzionale in termini di distanziamento sociale e sicurezza, e quindi finalmente si era generato un aumento di domanda smisurata di veicoli ricreazionali, ecco la botta che ci ha fatto trovare tutti impreparati. La richiesta ha superato largamente la disponibilità di mezzi e accessori. Fine dei giochi.

Proprio ora che le aziende potevano contare su un portafoglio ricco come non mai di ordini, ecco l’improvvisa carenza di materiale, che blocca tutto e che scoraggia. «Dodici mesi fa, si diceva che l’autunno sarebbe stato il momento giusto per l’arrivo del nuovo camper; ma poi l’autunno è passato, ci hanno detto aspettate l’inverno, ma son passate anche primavera ed estate ed ora siamo di nuovo in autunno... Senza dimenticare la sorpresa del prezzo mutato, a causa delle oscillazioni del costo dei materiali, ormai incontrollabile…» Quante volte abbiamo ascoltato esperienze del genere? Per chi è stato al Salone del Camper, si trattava di un ritornello ripetuto in continuazione. E sono domande cui bisogna tentare di dare una risposta.

BELLO! MA QUANDO ME LO CONSEGNA?

«Questo camper mi piace e mi sono finalmente deciso a fare un investimento: ma quando me lo può consegnare?». Questa è la domanda più ricorrente. Se un tempo, mossi dall’entusiasmo, le richieste erano per documentarsi sulla possibilità di montare accessori, avere personalizzazioni e conoscere i punti di forza del mezzo, ora la richiesta è più semplice e diretta: «Quando?». Una situazione, come detto, che a Parma era diventata la regola, con l’evidente difficoltà, da parte di molti concessionari presenti negli stand a presentare gli ultimi gioielli di gamma, nel poter fornire tempistiche certe, soprattutto sul breve e medio periodo. Professionisti e abili venditori, purtroppo imbarazzati, costretti a tergiversare riguardo un problema non direttamente dipendente da loro.

Inchiesta sui tempi di consegna dei camper - CamperLife

CARTHAGO E IL VASO DI PANDORA

Fino a qualche mese fa il tema rappresentava per le aziende un tabù, argomento di difficile trattazione, proprio per i contorni spigolosi assunti e per la crescente insoddisfazione da parte dell’utenza. A rompere gli schemi, scoperchiando il vaso di Pandora, è stato il marchio Cathago che in controtendenza ha pubblicato un comunicato sul proprio sito in cui affrontava in maniera chiara e lineare il ritardo della consegna dei mezzi. Una comunicazione definita “aperta” e all’insegna della trasparenza, destinata a quanti (e sono tanti!) in attesa di un Malibu Van o di un Malibu Reisemobile.

L’aspetto più curioso, e lasciatecelo dire “apprezzato” è stata senz’altro la forma. Il brand tedesco non si è infatti servito di un contenuto a mezzo stampa scritto in politichese e di difficile comprensione: la classica “supercazzola”, come avrebbe detto senza peli sulla lingua qualsiasi fan del Conte Mascetti. No: Carthago ha scelto di pubblicare sul proprio portale web, alla portata di ogni utente, alcune FAQ utili a rispondere al maggior numero possibile di domande, il tutto accompagnato da un video informativo di Bernd Wuschack, amministratore delegato per le vendite. Un contenuto di facile comprensione, in cui l’azienda ci ha letteralmente messo la faccia, con un linguaggio semplice e accessibile.

Queste le domande poste con la speranza che possano essere d’aiuto a chiunque di voi ci legga. Quali sono i motivi dei ritardi di consegna dei Malibu Vans/Reisemobile? «Le prestazioni limitate delle catene di fornitura, soprattutto nel settore dei fornitori di veicoli di base, rappresentano una grande sfida per tutti i produttori. Inoltre, la carenza e l’aumento dei prezzi delle materie prime urgentemente necessarie aggravano la situazione.». Malibu ha qualche influenza su questo e perché non ricevo una data di consegna vincolante? «Purtroppo non possiamo influire su questa situazione a causa della limitatezza delle forniture. Spesso riceviamo informazioni dai nostri fornitori solo con qualche giorno di anticipo. Ogni giorno cerchiamo di allineare le nostre capacità produttive al flusso di merci con grande flessibilità e di ottenere i migliori risultati possibili.».Inchiesta sui tempi di consegna dei camper - CamperLife

Se ordino ora, quali tempi di consegna devo prevedere? «Tutto dipende da una serie di fattori: i tempi possono variare a seconda del modello, del veicolo base e delle dotazioni aggiuntive. Il concessionario Malibu vicino a voi sarà lieto di consigliarvi per ridurre al massimo i tempi di consegna del veicolo desiderato.». Quando si può aspettare la fine dell’attuale situazione? «Purtroppo, al momento non è ancora prevedibile una fine o un’attenuazione di queste difficili condizioni generali.».

IL GIUOCO DELLE PARTI

La verità è che in questa catena tutti sono coinvolti, ma soprattutto tutti ne escono inevitabilmente sconfitti. Ricorda un po’ la canzone “alla fiera dell’Est” di Angelo Branduardi: un ciclo di eventi, cause e concause che non conduce a nulla di buono. I marchi non accedono ai pezzi e alle componenti, fornendo ai concessionari pochi mezzi, alcuni dei quali addirittura sprovvisti di accessori e dettagli. Gli utenti hanno investito parzialmente i propri beni, per rimanere eternamente in attesa e questo crea un continuo turbinio di malcontento, accuse e scuse. Ma qual è lo stato dell’arte? Abbiamo provato a muoverci tra le diverse parti chiamate in causa, per capire l’umore e la situazione.

QUI CAMPERISTI

Inchiesta sui tempi di consegna dei camper - CamperLifeDiciamocelo chiaramente: alla fine chi ci va di mezzo sono sempre loro, i camperisti. Per questa inchiesta abbiamo infatti raccolto l’impressione e l’esperienza di numerosi viaggiatori. Sostanzialmente ciò che emerge è la differenza di bisogni, con una forte spaccatura tra chi già ha avuto un mezzo, conosce il mondo camper e sa cosa aspettarsi o può in alcuni casi ancora consolarsi con il modello precedente; e chi invece è in attesa del suo primo camper. A prevalere, in quest’ultimo caso, è il sentimento di chi diciottenne attende la prima macchina. La voglia e il sogno di poter accedere a qualcosa di così tanto agognato è forte. E direttamente proporzionale è la delusione. Soprattutto a fronte dei risparmi messi da parte per affrontare l’investimento, nonostante crisi economia e Covid.

La misura comune è che ormai qualcuno si è già abituato o peggio ancora rassegnato. Ma siccome è sempre bene non fare di tutta l’erba un fascio, abbiamo anche delle mosche bianche. È il caso del nostro lettore Daniele M., il cui camper è arrivato dopo “soli” nove mesi, ma senza accessori. È invece andata meglio (per modo di dire) a Bianca M., che ha ordinato un mezzo ad ottobre 2021 per l’aprile successivo: fortunatamente il camper è giunto in tempo per l’estate, a luglio 2022, ma con la sorpresa di un bell’aumento di prezzo. Un ottimo optional, non credete?

PRONTO, CONCESSIONARIO…

Guardando verso l’altra sponda del fiume, abbiamo sondato il punto di vista dei concessionari. La verità è che di certezze o schemi non ne esistono, come ci conferma Paolo Bacci, co-proprietario di Caravanbacci: «Abbiamo avuto tante cancellazioni da parte delle aziende fabbricanti di camper per ordini da noi fatti già nel 2021 per l’anno commerciale 2023. Quest’anno ci siamo troviamo di fronte alla possibilità di vendere numeri molto inferiori in relazione agli ordini confermati, per sostenere i costi della nostra azienda. Occorre però essere positivi: abbiamo dieci mesi davanti per essere fiduciosi nel cambiamento come è avvenuto l’anno scorso.».Inchiesta sui tempi di consegna dei camper - CamperLife

Sono due gli aspetti decisivi per l’azienda toscana: una comunicazione chiara, ma soprattutto una programmazione che deve guardare non tanto al 2023, ma al 2024: «La gestione dei ritardi con i clienti non è stata molto difficile, perché siamo sempre stati attenti a ben spiegare fin dall’inizio le possibili problematiche. Occorrono programmazione e modi per reinventarsi. Durante la crisi del 2008 invece di attendere i clienti, ci siamo messi ad approfondire le potenzialità turistiche che il camper aveva sul territorio. Oggi stiamo facendo lo stesso percorso, ricercando idee da spendere anche con investimenti per tempi migliori, sperando nel 2024.».

Gli fa eco Lorenzo Bergese, Responsabile Vendite del Centrocaravan Costantini: «Ormai di clienti inferociti in concessionario non ce ne sono più. Il problema è stato assimilato, pur trattandosi di uno scenario mai visto nel giro dei venticinque anni di presenza in questo settore. Purtroppo, la verità è che non c’è ancora una luce in fondo al tunnel e come tale non esiste una strategia di approccio vera e risolutiva con il cliente. Occorre essere sinceri. A volte l’unica cosa da fare è addirittura far leggere al camperista le email della Casa Madre, per dimostrare che il problema non dipende da noi. È importante fornire a tutti i clienti il quadro della situazione, comunicando la data di arrivo, quando possibile, dei veicoli prenotati lo scorso anno, con il consiglio di mantenere monitorato costantemente il sito per quei pochi mezzi in pronta consegna.».

COSA NE PENSA L’APC

La situazione appare insomma ancora molto instabile, quanto complicata. Una palla avvelenata che ci si lanca e si schiva di continuo. Nonostante l’interesse comune sia sempre lo stesso, come dichiarato da Ludovica Sanpaolesi, Direttore Generale dell’Associazione Italiana Produttori Caravan e Camper (APC): «I produttori di camper e caravan stanno facendo tutti gli sforzi possibili per limitare i disagi riguardanti i tempi di consegna. È ovviamente nell’interesse di tutti i produttori far sì che i tempi di attesa si riducano quanto più possibile. Purtroppo, la fornitura di componentistica, soprattutto legata agli chassis di base ed alle componenti elettroniche, ma non solo, è indipendente dalla volontà dei produttori di camper, i quali, tuttavia, sono impegnati con il massimo sforzo, assieme ai fornitori, per contenere le criticità.».

UN’OCCASIONE DA NON PERDERE

Chiudiamo con una riflessione che non può purtroppo essere una degna conclusione, visto che si parla di un problema che al momento non presenta risoluzioni. La verità è che stiamo perdendo un’occasione incredibile: attualmente c’è tanta voglia di camper che rischia di andar sprecata. Se ci chiedete dunque quando arriverà il vostro mezzo, purtroppo, dobbiamo continuare a celarci dietro il più politicamente corretto «Non lo sappiamo.», risposta che siamo i primi a comprendere non soddisfa nessuno. Possiamo però consigliarvi di ottimizzare questo “tempo sospeso“ per programmare i vostri itinerari, organizzare nuove vacanze e non smettere mai di sognare di guidare il nuovo camper. Non abbiamo ancora le chiavi del nostro nuovo mezzo, ma la voglia di viaggiare in libertà, quella non ce la toglierà nessuno.

Paolo Frascarolo