Furti in camper: quando gli allarmi non bastano...

Furti dentro o fuori al camper. In un’area di sosta, o nel garage della nostra abitazione. Diciamocelo chiaramente: può capitare a tutti, anche alle persone più attente e scrupolose. Che si tratti del furto di tutto il veicolo o di una effrazione per portar via oggetti preziosi e magari denaro, è comunque un grande fastidio, che quando si manifesta spesso causa un doppio colpo al cuore.

Da un lato il rischio che qualche malintenzionato ci abbia privato di beni di valore economico certo, ma anche affettivo; dall’altro, l’inquietante sensazione che la nostra sfera intima e personale sia stata violata, frugata e sporcata dalle mani di individui senza scrupoli.

Così come avviene in casa, il furto in camper è davvero tra le esperienze più sgradevoli che possano capitare. Ma anche pericolosa, se si pensa che qualcuno possa entrare all’interno del veicolo quando c’è qualcuno a bordo. In questo siamo d’accordo con uno dei tanti commenti ricevuti, quello della lettrice Paola R., che vogliamo condividere: “Quando sono entrati nel camper, non hanno rubato niente. Ma non basta: sapere che avevano toccato dappertutto, resta una sensazione davvero brutta”.

Confermiamo, e sottoscriviamo. Al giorno d’oggi, di fatto, nulla può essere lasciato al caso. Se un tempo potevamo permetterci di lasciare fuori dal mezzo il barbecue, una bicicletta, le sedie o un accessorio, ora nessuno affronta questo rischio. E leggendo le vostre consuete segnalazioni sui nostri canali social, questa situazione si sta facendo sempre più compli- cata, ed ormai diffusa in tutta Italia.

UN PROBLEMA CHE NON VA IN VACANZA

In estate con le finestre aperte, ma anche in inverno all’interno del proprio garage, dotarsi di allarmi costosi e prestare massima attenzione sembrano essere le uniche due armi consigliabili per difendersi dai furti. Da qui non si scappa. Il problema è che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Purtroppo, norme funzionali e tecnologia possono infatti proteggerci fino ad un certo punto. “Bastano pochi, minuti, se deve succedere, succede”, commenta il nostro lettore Fabio T. Vero, soprattutto se, come dice Carlo M., “ormai vengono messi a segno alcuni colpi in serie, generalmente studiati”. Questa evenienza generalmente certifica che le azioni sono mirate e che un’area di sosta spesso gode di scarsa protezione. Qualcuno, malgrado la tecnologia, ha quasi perso la speranza. È il caso di Giorgio R., che su Facebook ci scrive: “Gli allarmi funzionano fino ad un certo punto. Non voglio essere pessimista ma con un semplice disturbatore di segnale, il GPS va a far si benedire. L’unica soluzione è un antifurto meccanico, ma serve solo a rallentarli nell’azione, perché evitarli è complesso”. Lucia B., che come altri lettori camperisti ha subito un furto in un’area di sosta all’estero (a proposito, Francia del Sud e Spagna restano le località d'azione preferite dai ladri...), ci lascia però qualche speranza: “I furti capitano. Ma noi camperisti, insieme alle strutture, possiamo fare qualcosa di più e attuare alcuni deterrenti strategici”. Ed è proprio da qui che vogliamo partire.

SENTIRSI SICURI SENZA ROVINARSI LE VACANZE

Vivere nella costante incertezza e sopraffatti dai pensieri negativi stona per principio con la serenità, accompagnata da un pizzico di incoscienza, che la vacanza open air richiede ed insegna. Bisogna partire da un presupposto innegabile: ormai non si può più essere sicuri al 100% neanche all’interno della propria abitazione. E così nemmeno all’interno delle aree di sosta e dei campeggi. Eppure non per questo ci si deve rinchiudere in casa con la paura che qualcosa possa accadere, rinunciando a vivere. La stessa filosofia è da attuare in vacanza con il proprio mezzo, soprattutto se l’obiettivo del viaggio è di lasciarsi alle spalle un periodo di forte stress lavorativo. Quello che occorre fare è allora affidarsi al buon senso e alla capacità organizzativa. “Prevenire è meglio che curare” riporta l’adagio, mai come in questo caso da riconsiderare. Se avere la certezza di sventare un furto è difficile, non lo sarà ridurre il fatto di rischio, incrementando la nostra sicurezza e quella di chi circonda. Ecco allora che sin dalla scelta dell’area di sosta o del campeggio, fino ai più piccoli dettagli all’interno della quotidianità, qualcosa di concreto possiamo (ancora) fare. Basterà davvero considerare il nostro mezzo come la nostra seconda casa. E quindi difenderla con tutti i sistemi a disposizione.

COME RAGIONA UN LADRO?

Per sua natura un camper non è costruito per rappresentare una barriera al ladro. Forzare porte e finestre non è un’impresa ardua. Sarebbe una bugia affermare il contrario. Tuttavia, conoscere il nemico, come spesso si dice, è fondamentale per sconfiggerlo. Le domande che di solito si pone un ladro nello scegliere la vittima sono due: “Posso entrare in modo agile e prendere con rapidità la merce contenuta all’interno del mezzo?” e “Posso poi scappare facilmente senza che nessuno mi veda?”. A queste se ne aggiunge poi una terza, e cioè “Troverò merce di valore?”. Un buon primo deterrente è creare una “barriera” psicologica che non consenta al malintenzionato di avere le idee chiare su questi tre punti. C’è poi il “fattore tempo“: le Forze dell’Ordine stimano il tempo medio per un furto in un’abitazione d’appartamento inferiore a sette minuti, che per un camper si ricede a soli tre. Gli spazi sono inferiori, e il ladro tendenzialmente agisce d’istinto, scegliendo vittime più vulnerabili e indifese. Una problematica che viene amplificata soprattutto se il camperista non conosce l’area in cui risiede, e tutti i suoi rischi.

UN OTTIMO ALLARME È UTILE, MA DA SOLO NON BASTA

Avere un buon allarme che ci tuteli è sempre meglio che non possederlo. In commercio vi sono diverse tipologie di antifurti per camper, dai più tecnologici fino alle soluzioni classiche. La prima, quella più diffusa, è l’antifurto perimetrale, abilitato a controllare l’area circostante al mezzo. Gli antifurti satellitari, invece, sono tra i dispositivi di eccellenza elettronica più utilizzati: sfruttano il segnale GPS, monitorando la posizione esatta e aggiornata in tempo reale del camper. Sono, quindi, particolarmente funzionali in caso di furto poiché consentono alle Forze dell’Ordine di individuare la posizione del veicolo. Poi ci sono gli antifurti elettronici, per un controllo a 360 gradi del camper e dell’area circostante. I modelli meccanici, infine, appartengono alla serie più “classica” e quindi la più ricca di modelli e varianti del mercato: dai tradizionali “blocca-pedali” o ai classicissimi “bloccasterzo”. Insomma, ce n’è per tutti i gusti ma non possono fornire l’assoluta certezza di sventare un furto. Per questo occorre abbinarli ad alcuni accorgimenti...

TUTELARE IL CAMPER IN OTTO MOSSE

1°La scelta della struttura e della location

Programmare è la prima azione per evitare brutte sorprese: scegliete con attenzione non solo le tappe del viaggio, ma anche le aree di sosta e i campeggi. Leggete le recensioni, studiatene il sito web e affidatevi ai commenti di altri camperisti che hanno pernottato lì; potrete scoprire dettagli utili anche nell’ottica della sicurezza del vostro mezzo.

2°Non sottovalutate l’orario di arrivo

Non viaggiate fino a notte inoltrata: fermatevi con buon anticipo, quando non è ancora buio. Avrete modo di valutare con maggiore lucidità la situazione, e magari di trovare persone affidabili a cui chiedere consigli.

3°Le soste “intelligenti”

Se dovete affrontare un viaggio lungo e occorre pianificare una sosta intelligente, non date per scontato che ogni posto vada bene. In autostrada sono preferibili le aree di servizio ai parcheggi, in genere bui e meno frequentati e di fatto meno sicuri. La soluzione migliore, a nostro avviso, è sempre quella di uscire dall’autostrada e scegliere di sostare in un paese, il più possibile vicini al centro abitato. Spenderete qualcosa in più, ma almeno sarete maggiormente al sicuro.

4°Siate ordinati e precisi

Nulla deve essere lasciato al caso. Evitate quindi di attirare attenzione e appetibilità intorno al vostro mezzo. Un’antenna TV implica la presenza di un televisore, e di altre apparecchiature tecnologiche. Non lasciate in vista, con le tendine aperte, oggetti di valore, che vi assentiate brevemente o che rimaniate a bordo. Anche un oggetto di poco conto può attirare l’attenzione e purtroppo il danno maggiore spesso si provoca per arrivare all’asportazione più che al bottino stesso. Coprite le bici trasportate all’esterno, anche se vecchie e non lasciate nulla fuori dal veicolo: anche una semplice borsa da spiaggia induce a cattivi pensieri...

5°La posizione migliore

Ci sarà da sgomitare un pochino, e per chi cerca tranquillità non è mai l’ideale, ma il consiglio è di posteggiare vicino ad altri camper con la porta di ingresso visibile al mezzo che vi è di fianco. State lontani da alberi o siepi che possano permettere un conveniente nascondiglio, e posteggiate in modo che la porta d’ingresso e la parte anteriore del camper siano ben in vista a chi passa.

6°Scegliete piazzole illuminate

Evitate i posti bui, deserti e poco visibili. Generalmente sono i più gettonati dai malintenzionati che possono evitare di essere riconosciuti. Chiaramente non è l’ideale per chi patisce soffre per le zanzare, ma fermarsi nei pressi di un potente lampione è scelta consigliata.

7°I trucchi del mestiere

Esiste un codice, non ufficiale ma ben conosciuto, tra i camperisti per tutelare il proprio mezzo. Un camper che abbia un numero identificativo ben visibile sul tetto, corrispondente all targa, è più facilmente rintracciabile dalla Polizia. Allo stesso tempo, una buona serratura interna alla porta della cellula rende più laborioso un tentativo di furto. Se sentite rumori strani durante la notte, non correte il rischio e azionate subito manualmente l’antifurto sonoro. Questo spaventerà il malintenzionato.

8° Prestare attenzione sempre

Sembra scontato, ma non bisogna mai abbassare la guardia. L’attenzione deve infatti restare sempre alta, prima di incorrere in spiacevoli sorprese. Sì, anche quando pensiamo che il nostro veicolo non sia appetibile perché “tanto non abbiamo nulla di valore al suo interno”.

L’IMPORTANZA DELL’AREA CHE CI OSPITA

Come visto, prestare attenzione e avere comportamenti virtuosi è fondamentale. Tuttavia anche l’area che ci ospita, un parcheggio custodito o un campeggio, recita un ruolo importante. In che modo? Grazie alla sua posizione e alla politica di sorveglianza. È un po’ questa la misura comune emersa dalla chiacchierata che abbiamo fatto con Gabriele Golinelli, fondatore dell’Alveare del Pinzi, struttura gettonata nei pressi delle meravigliose Terme di Saturnia: «Non è per tessere le lodi della nostra struttura, ma da quando abbiamo fondato l’Alveare del Pinzi nel 2004, non abbiamo mai assistito a grandi furti se non a qualche ragazzata. Reputiamo che questo però non sia così sorprendente, tenendo conto che a 500 metri di distanza c’è un parcheggio non custodito per macchine, dove sostano anche camper, nel quale invece si sono ripetuti più volte furti. I ladri ci sono anche qui, per carità. Internamente adottiamo misure peculiari, come un completo sistema di videosorveglianza, il divieto di uscita dalla struttura di notte se non previa comunicazione, oltre ad una buona sensibilizzazione del cliente dal punto di vista del buon senso. Credo che a fare la differenziano però aspetti a volte trascurati, o sottovalutati. Il primo è la posizione. Sicuramente il continuo flusso di persone che frequentano le terme rappresenta un ottimo deterrente per scoraggiare il furto. Un altro fattore è la tipologia di cliente. Siamo le scelte che facciamo, e di conseguenza chi preferisce affidarsi alla professionalità di una struttura custodita, ne sfrutta fino in fondo le potenzialità rispetto a chi invece predilige zone isolate o limitrofe in quanto gratuite. Non bisogna trascurare il fatto che disponendo fino a quattrocento posti, con i mezzi posteggiati molto vicini tra loro, impediamo al ladro di agire totalmente indisturbato; anzi, in caso di furto verrebbe sicuramente notato. Senza dimenticare l’immagine che diamo come struttura: pulizia, ordine e controllo sono valori da comunicare all’interno e all’esterno, mentre condizioni di poco decoro e disordine sono il terreno più fertile per i ladri”.

QUANTO CONTA LA NOSTRA RESPONSABILITÀ

Tanto in camper quanto in casa, come abbiamo cerato di spiegare, a fare la differenza è soprattutto il sistema di regole che decidiamo di darci. Occorre essere attenti, precisi e puntuali, senza lasciare mai nulla al caso, perché il lestofante è sempre in attesa di un nostro piccolo errore. Di conseguenza non dobbiamo mai scoprire il fianco, trovando il giusto equilibrio in una vacanza che deve essere allo stesso tempo divertente, rilassante ma anche sicura. In definitiva, il migliore antifurto siete voi stessi.

Paolo Frascarolo