Squadra che vince non si cambia, nemmeno se il fuoriclasse della compagnia ha compiuto quarant'anni: Fiat Professional festeggia l’importante traguardo tagliato dal large van best seller del mercato inserendo nella dotazione di base importanti aggiornamenti di natura tecnologica, che dovranno aiutare la base meccanica preferita dai costruttori di camper a conservare il primato nel settore, malgrado la concorrenza sia diventata nel frattempo più agguerrita e baldanzosa.
Ecco allora l’impianto luci a led (finalmente!), il comfort implementato in plancia e gli aggiornati motori turbodiesel 2,2 l che guadagnano la denominazione di MultiJet3. Dal punto di vista della carrozzeria non cambia nulla rispetto alla precedente versione, ma ci sono interventi di natura estetica, visto che il Fiat Professional tondo resta solo al posteriore e sulla griglia frontale campeggia la nuova scritta FIAT tutta in lettering.
Come accennato, fa la sua comparsa la tecnologia a led raccolta in un unico gruppo fari che ingloba le luci diurne, i proiettori abbaglianti e anabbaglianti e, per la prima volta si un veicolo commerciale, gli indicatori di direzione dinamici a scorrimento, come quelli presenti su alcune auto. All’interno del veicolo, Fiat Professional ha attuato un piccola rivoluzione, innanzitutto modificando la composizione dei sedili ora più avvolgenti e comodi e soprattutto introducendo una bella sfilza di dotazioni hi-tech, di cui da tempo iniziava a sentirsi la mancanza. Innanzitutto, arriva a richiesta il sistema di infotainment Uconnect con schermo touch da 10,1”, crescono le prese usb, sia di tipo A sia di tipo C, ed è ora possibile avere il tavolino Eat and Work a scomparsa dallo schienale centrale della panchetta anteriore, che può servire conducente e passeggero. A disposizione del pilota c’è un moderno ed efficiente digital cockpit, personalizzabile in alcune funzioni per essere adattato alle singole esigenze di guida, con le informazioni che si preferiscono.
Altro gadget che che senz’altro troverà molti estimatori è lo specchio retrovisore virtuale, con l'immagine della telecamera posteriore che oltre a essere rimandata sul display dell'infotainment viene ripresa anche sullo specchio retrovisore, che quindi si trasforma in ulteriore display hi-res, contribuendo tranquillità di marcia e alla sicurezza.
PROVA DINAMICA
La presa di contatto sulla pista di Balocco è stata troppo breve per poter emettere un giudizio definitivo sulle capacità prestazionali del ‚"nuovo" Ducato: ma dovendoci affidare quindi alle sole sensazioni, diciamo che sono senz’altro positive, anzi molto positive.
L'idroguida ha lasciato il posto al servosterzo elettrico e questo ha aperto a sua volta a un serie di ulteriori novità in fatto di assistenza alla guida, un’innovazione a cui all’inizio occorre abituarsi vista la risposta non sempre immediata, quanto piuttosto molto precisa. Ma la svolta tecnologica sul nuovo Ducato si concentra soprattutto sulla presenza degli ADAs, i sistemi di assistenza alla guida che portano al livello 2 di guida autonoma il veicolo torinese, grazie all'assistente attivo di mantenimento della corsia e al Cruise contro adattivo con funzione di stop-and-go e traffic jam.
I puristi magari storceranno la bocca, ma nelle condizioni di guida più stressanti, il risparmio di energie nervose a vantaggio della tranquillità e della sicurezza è davvero notevole. Così come meno stressante e più sicura è la guida con il cambio automatico a ben nove rapporti, che nel caso di un camper si trasforma anch’essa in una presenza della quale è poi difficile fare a meno, una volta provata ed apprezzata. Ma per gli aficionados del classico cambio affidato all’azione del pilota, Fiat Professional ha conservato l’opzione di scelta del cambio manuale a 6 marce, rivisto e migliorato, che si rivela preciso negli innesti e rapido nell’esecuzione dei comandi. Bentornato, caro vecchio Ducato, compagno fidato di intere generazioni di camperisti... ed ancora 40 di questi splendidi anni!