Questo motorcaravan su Renault Master, presentato nel 2006 in coppia con l’Huari 1002, ha ancora oggi come usato un prezzo invitante e ottimi argomenti. Con la sigla 1101 e 1102 si identificano le rispettive versioni su Iveco 35C17
Double-face
Per sostituire gli Icaro, motorcaravan dalla lunga e blasonata storia, Mobilvetta alla fine del 2005 presenta gli Huari: due allestimenti sopra i 7 metri disponibili con diversa sigla sia su meccanica Renault Master 3 litri da 136 cv, che Iveco 35C17 da 166 cv. La serie Huari dall’intensa ma breve vita (nel 2008 fu sostituita dalla gamma Kea) è ben presente nell’attuale mercato dell’usato con quotazioni interessanti che rispecchiano il favorevole listino che 10 anni fa era compreso tra i 60 e i 65mila euro.
Il 1001 descritto in questa pagina, che nella versione su Iveco è siglato 1101, è un mansardato con dinette e cucina al centro, grande armadio e toilette con doccia separata nella zona posteriore e matrimoniale trasversale con garage sottostante in coda.
Stessa scocca, ma pianta diversa, per il 1002 su Renault e il 1102 su Iveco, caratterizzati dalla classica disposizione 7 posti (ma omologati come gli altri per 4 persone) con doppia dinette (matrimoniale e singola) e letti a castello longitudinali.
Ma torniamo al 1001. La linea accattivante ricorda, specie nelle forme della mansarda in vetroresina, quella del Nazca, che un decennio fa era il motorcaravan “top di gamma” della casa toscana. Piacevole anche la grafica “etnica” che personalizza le fiancate, come l’accostamento dei colori bianco e grigio metallizzato.
Qualificano l’esterno pareti e tetto in vetroresina con giunzioni in abs senza viti esterne, la mansarda in VTR monoblocco, la carteratura di protezione in alluminio anticorrosione che integra due sportelli con gavone passante nel doppio pavimento, la bella porta con finestra integrata, scalino interno e monoscalino elettrico e il grande garage agibile su due lati dove trova alloggiamento anche la ruota di scorta.
Il piano è in alluminio antigraffio, mentre il soffitto, che corrisponde alla base del matrimoniale, è regolabile in altezza tramite comando elettrico.
L’arredamento ha pensili stondati arricchiti nella parte bassa da una fascia illuminata da neon, mobili personalizzati da modanature in grigio metallizzato e consistenti tappezzerie.
Ampia e ben dimensionata la mansarda in vetroresina, con imbottitura interna e canalizzazione dell’aria calda, paretine anticondensa, piano scorrevole a doghe, materasso ribaltabile, luci orientabili e due finestre laterali. Manca invece un contenitore portaoggetti e l’unica soluzione per riporre gli occhiali o un libro è quella di utilizzare i due piani sopra ai pensili. La dinette matrimoniale ha le due cassapanche fruibili per lo stivaggio anche se il meccanismo che consente di ribaltare i piani o di ampliarle per l’eventuale trasformazione in matrimoniale non è immediato. Sull’altro lato c’è il blocco cucina con piano cottura a quattro fuochi, un grande lavello e discreti spazi per lo stivaggio. Non troppo comodo l’unico cassetto posizionato forse troppo in basso.
Nella zona posteriore, separati dalla porta d’ingresso, troviamo sulla destra il mobile a colonna che racchiude il frigo da 150 litri, il forno e l’armadio con due sportelli riservati ai capi appesi e altri due sottostanti con ripiano, mentre di fronte c’è il vano toilette con doccia separata da una porta in metacrilato a soffietto che, in tutta onestà, restringe un pò troppo il passaggio. Tra le particolarità di questo vano, il design innovativo del mobile lavabo e dei vari complementi d’arredo e, nella doccia, la seduta utilizzabile anche come bidet. Luce e ricambio dell’aria sono assicurati da una finestra e da un oblò con elettroventola. Completa l’allestimento dell’Huari 1001 il matrimoniale che sovrasta il garage. Grazie al piano regolabile con comando elettrico, l’altezza del letto dal pavimento varia da 90 a 118 centimetri. Quindi, se nel garage non c’è lo scooter, è possibile ridurre l’altezza e salire nel letto con più facilità. Da non dimenticare per una valutazione complessiva del veicolo, la ricca dotazione della meccanica sia Renault che Iveco.
Senza riserve l’impianto di riscaldamento a gasolio Webasto che ha 7 bocchette ben distribuite, abbraccia la mansarda ed è completo di scambiatore di calore e, ancora, i serbatoi dell’acqua (115 litri cad.) ben protetti all’interno del doppio pavimento e l’impianto elettrico con centralina di controllo con schermo LCD, i molti spot incassati a soffitto e varie plafoniere con luci a basso consumo energetico. La piacevole linea e l’affidabilità delle meccaniche e dell’allestimento, sono gli argomenti che bastano e avanzano per convincere che anche come usato questo Huari ha una soddisfacente qualità generale. Consigliabile però avere la garanzia contro le infiltrazioni in virtù di alcune segnalazioni facilmente risolvibili avute negli anni. Per questo meglio orientare l’acquisto da una concessionaria o, se con un privato, con il supporto di idonea documentazione che attesti il buono stato della scocca. Come quotazioni, in base a condizioni e dotazione di scocca e del tipo di meccanica (l’Iveco nella versione più potente costava circa 4000 euro in più del Renault), prezzi compresi tra i 21mila e i 24mila euro per l’allestimento su Renault e tra i 25mila e i 29mila euro per quelle su Iveco.