Il layout che vorrei

A febbraio abbiamo parlato delle combinazioni più frequenti nei layout per camper e vi abbiamo lanciato una sfida, chiedendovi di abbinare a vostro piacere le diverse possibili soluzioni interne, in modo da ricreare così un layout già esistente, oppure progettandone addirittura di inediti. Le risposte sono state numerose, segno che la rivista riesce nel suo rinnovato ruolo “interattivo” tra noi che scriviamo e voi appassionati lettori. Tuttavia, per motivi di spazio abbiamo selezionato solo due ed a nostro avviso più interessanti lettere pervenute, con soluzioni interne originali. Ognuno nella scelta di un camper adatto alle proprie esigenze, ricerca nei layout la perfezione ed era proprio questa la provocazione lanciata. In tal senso le proposte arrivate soddisfano il più delle volte esclusivamente le esigenze di chi le ha scritte e ve le sottoponiamo rispondendo caso per caso. Abbiamo inoltre intervistato i progettisti di uno dei più importanti gruppi europei di produttori di camper per capire da vicino come avviene il processo e lo studio nella realizzazione di un layout interno. Una panoramica completa, insomma, che va a completare il percorso iniziato a febbraio per capire anche quale siano le tendenze del momento e in che direzione sta andando il mercato, mettendo in contatto la domanda con l’offerta. Ringraziando tutti quelli che hanno partecipato, rispondendo alle nostre domande e alle nostre provocazioni con una lettera o tramite i social, vi portiamo ora a scoprire le soluzioni proposte dai nostri due affezionati lettori, Giovanni da Iseo (BS) e Gianni da Cossato (BI). Saremo riusciti a provocare la loro creatività e a farli diventare progettisti di camper per un giorno?

Gianni, Cossato (BI)

Cara redazione di CamperLife, accolgo con piacere la vostra proposta: “ora diteci la vostra” di febbraio 2022. Già da tempo volevo scrivervi per proporvi un’idea di layout adatta alle mie esigenze e a mio avviso, più funzionale. Il progetto si basa su una rimodulazione di un veicolo esistente, il semintegrale Roller Team Zefiro 265 P da 745 cm di lunghezza. La mia idea è di spostare la porta di ingresso più indietro rispetto a quel modello: in questo modo, appena entrati a destra ci sarebbe posto per posizionare un blocco cucina lineare contrapposto ad una dinette a L molto più ampia di quella presente, come accade in molte caravan. La ritengo una soluzione più comoda e, in questo modo, non ci si deve sempre alzare da tavola per prendere i cibi tra una portata e l’altra. Inoltre, a mio avviso, il bagno separato occupa troppo spazio ed elimina la possibilità di far posto ad un armadio; ancora, meglio il bagno in un unico vano e con la doccia separata. Per gli esterni del veicolo, eliminerei il cupolino/cappelliera sopra la cabina di guida: non è utile alla funzionalità del mezzo e la sua forma aumenta i consumi di gasolio durante la marcia. Lo sostituirei con uno a filo vetro più snello e aerodinamico. In questo modo si avrebbe anche la possibilità di inserire un letto basculante che parta dalla cabina di guida e si sviluppi longitudinalmente rispetto al senso di marcia, evitando in questo modo al letto di ostacolare l’utilizzo della porta di ingresso, come avviene ad esempio in diversi altri modelli, risultando una soluzione potenzialmente “pericolosa” e per niente funzionale.

Grazie

Il progetto di Gianni, pervenuto in redazione con tanto di piantina disegnata su carta millimetrata, sottolinea e interpreta il pensiero di tutti i camperisti che una volta trovato il veicolo che più si avvicina ai loro canoni vorrebbero comunque poterne spostare alcuni elementi interni per renderlo perfetto. Di certo, la pianta indicata e che potete visualizzare anche graficamente, risulta più funzionale per numerosi punti di vista, ma presenta anche elementi del tutto soggettivi. Il camper perfetto, dunque, a meno che non lo si faccia realizzare su misura (con un conseguente aumento dei costi) è difficile da trovare. Il produttore in fase di progettazione deve considerare numerosi fattori tecnici e di tendenza che siano condivisibili e rappresentino il punto d’incontro per il numero maggiore di utenti. La proposta di Gianni segnala alcune preferenze che sarebbero di suo gradimento nel camper ideale, come il bagno in un unico vano con doccia separata, la cucina di fianco alla zona living, il letto basculante longitudinale e l’assenza del cupolino. Di certo questa disposizione, vista anche la precisione nel disegno, in termini di fattibilità può essere realizzata partendo dal modello che il lettore ci ha indicato, ma a tal proposito sono necessarie alcune considerazioni tecniche. Spostando la porta più indietro e realizzando la toilette in un unico vano, una volta entrati nel veicolo ci si troverebbe in un ingresso piuttosto stretto tra la parete dell’armadio e quella del vano wc, mentre il letto basculante longitudinale e l’assenza del cupolino impedirebbero la classica presenza del finestrino panoramico sopra la cabina di guida e dell’oblò a soffitto, riducendo di molto la luminosità a bordo. Inoltre, la cucina lineare di fianco al living, soluzione presente su molte caravan e tutt’oggi su camper caratterizzati da layout con letto alla francese, è senz’altro comoda da un lato ma riduce lo spazio per una zona living ampia e conviviale.

La proposta del cupolino aerodinamico, infine, ci sembra ottima, ma già sperimentata da alcuni produttori su semintegrali compatti presentati proprio in questa stagione. Detto questo, il layout del signor Gianni, a nostro avviso nel complesso è funzionale, progettualmente valido e ben studiato, ma risponde alle sue preferenze ed esigenze personali. Per quanti altri, oltre al nostro lettore, può essere questo il layout ideale? La risposta è prettamente soggettiva e coinvolge numerosi fattori, ovvero l’equipaggio, le proprie esigenze e la zona di veicolo preferita. Se è vero che in questo layout viene dato il giusto spazio alla zona notte e al vano toilette, non possiamo dire lo stesso della zona living e della cucina, per forza di cose ristrette rispetto alle altri ambienti del veicolo. In fondo è tutta una questione di compromessi e di preferenze personali. Trovare il layout perfetto è difficile, ma le proposte sul mercato sono così varie da consentire, scendendo sempre a piccoli compromessi, trovare quello che ci soddisfa di più. Ringraziamo Gianni per il suo prezioso contributo e gli auguriamo di trovare il camper giusto tra quelli sul mercato, che risponda maggiormente alle sue esigenze

Giovanni da Iseo (BS)

Sono vostro fedele lettore da qualche anno. Ho in mente una tipologia di abitacolo per autocaravan che, secondo il mio modesto parere, presenta grandi vantaggi a livello di living.

Ecco la descrizione:

• ingresso con porta nella parte posteriore della cellula abitativa;

• cucina sulla parete posteriore del camper ottimizzata sul lato sinistro dello stesso con una finestra che apre sulla parete posteriore del mezzo;

• nell’angolo posteriore opposto alla cucina il bagno con doccia in un unico ambiente e oblò a tetto; • dinette tradizionale a panche contrapposte e sul lato opposto un lungo divano a tre posti che può essere trasformato rapidamente in un letto singolo da 175/180 cm di lunghezza;

• armadio capiente tra dinette e l’ingresso del bagno;

• letto basculante matrimoniale per la notte e, vista la posizione della porta d’ingresso nella parte posteriore del veicolo, la stessa resta libera anche con basculante tutto abbassato; - frigo trivalente 97 litri sotto la cucina minimale a due fuochi; Tipologia del veicolo: semintegrale con lunghezza complessiva di circa 620-650 cm Meccanica: nuovo Fiat Ducato con 120 CV e passo da 3.450 mm Prezzo concorrenziale entro i 45.000 euro Cosa ne pensate? Una curiosità: esiste sul mercato una pianta simile?

Grazie e buon lavoro.

Il layout descritto da Giovanni è stato uno dei più apprezzati, che ha distinto numerosi modelli di mansardati e motorhome tra gli anni Novanta e i primi anni Duemila con qualche sporadica proposta sul mercato anche in stagioni più recenti come il mansardato PLA Happy 420 del 2019. Una zona living particolarmente ampia a fronte di una lunghezza esterna ridotta l’hanno resa una soluzione vincente, accogliente anche per equipaggi numerosi in grado di usufruire di tre posti letto sempre pronti con la possibilità di ricavarne altri due dalla trasformazione della dinette. Nonostante sia stata proposta su mansardati e motorhome, questa pianta non è stata presentata in larga scala nella versione semintegrale, ma solo in qualche raro esemplare. Tra i progetti sviluppati che risultano simili alla descrizione proposta da Gianni, ricordiamo un semintegrale prodotto nei primi anni Duemila dall’italiana Wingamm, l’Oasi 580 che in una lunghezza di circa 600 cm offriva dinette classica, divano a tutta lunghezza, letto basculante longitudinale, cucina e bagno in coda. Ad oggi purtroppo non ci risultano sul mercato del nuovo semintegrali rispondenti a tali caratteristiche, ma estendendo la ricerca nel vasto panorama dell’usato e prendendo in considerazione anche mansardati e motorhome, il nostro lettore potrebbe trovare quello che fa al caso suo.

QUEL LETTO IN PIÙ… DAVANTI ALLA PORTA!

Entrambi i lettori hanno evidenziato nelle loro proposte, incentrate sulla tipologia dei semintegrali, il tema del letto basculante, che in alcuni layout scende coprendo parzialmente o del tutto la porta di ingresso. Questa caratteristica a volte è erroneamente interpretata dai camperisti come un difetto progettuale del veicolo che suscita numerose domande addirittura legate al rispetto delle norme di sicurezza. A tal proposito, visto l’interessamento dei lettori, abbiamo interpellato direttamente i progettisti di alcuni importanti marchi italiani, per rispondere a tutti i camperisti che nutrono dubbi riguardo a quel letto in più… davanti alla porta. Già dalla definizione “letto in più”, che abbiamo dato, si evince che il letto basculante posto davanti alla porta, in molti layout rappresenta una soluzione di supporto e d’emergenza ai letti fissi già presenti nella pianta del veicolo. Si presuppone dunque che chi scelga un veicolo dotato di letto basculante con questa caratteristica non abbia solo quel letto, ma anche altri a disposizione. In sostanza la presenza di quest’ultimo è da attribuire ad un uso occasionale o comunque non rappresenta l’unica soluzione per la notte.

Per una panoramica completa, ecco alcune domande dei lettori su questo tema: Il letto basculante che scendendo copre la porta è regolare in termini di omologazione e di sicurezza in caso di incendio? Sì, in base alla norma EN 1646-1 relativa ai requisiti abitativi concernenti la sicurezza e la salute, è consentito che l’uscita di emergenza sia ostruita temporaneamente, purché sia mantenuta un’altezza dal pavimento di 1.140mm. Quando l’altezza è limitata, il percorso di evacuazione deve avere una larghezza minima di 480 millimetri e una lunghezza massima di 750 mm. Di conseguenza, dimensioni, posizioni e misure si basano su quanto previsto dalla norma, spesso con margini superiori. Perché, per evitare questo “problema” non viene installato un letto longitudinale rispetto al senso di marcia invece che trasversale? Se il letto venisse posto longitudinalmente, per consentirne lo sviluppo in lunghezza di due metri e mantenendo allo stesso tempo l’abitacolo vivibile anche durante l’utilizzo dello stesso, occorrerebbe allestire un veicolo di lunghezza superiore ai sette metri. Questa soluzione, inoltre, impatterebbe sulla cucina, andandone in fase di discesa ad occupare lo spazio, con vincoli maggiori per la parte posteriore del veicolo, per il pensile della cucina, per il corridoio, etc. Forse in una pianta pensata per due persone potrebbe essere vivibile, ma per veicoli omologati con minimo quattro posti, diventerebbe impossibile. Non sarebbe meglio, in presenza di un letto basculante, adeguare la pianta in modo che la porta non risulti ostacolata da quest’ultimo? Ammesso che la porta possa essere posizionata più indietro, comunque andrebbero spostati in avanti altri arredi interni. Ad esempio, il frigorifero, che in genere si trova nella parte posteriore rispetto alla porta, andrebbe spostato nella parte anteriore ma questo comporterebbe l’utilizzo di un modello meno capiente e posto in basso, per permettere la discesa del letto ad un’altezza facilmente accessibile senza scaletta, come richiede il mercato.

PAESE CHE VAI…LAYOUT CHE TROVI!

Forse non tutti lo sanno, ma ogni marchio ha layout ideati e realizzati per soddisfare la clientela di diversi Paesi. Ad esempio, in Inghilterra sono commercializzati layout del tutto diversi da quelli a cui siamo abituati sul mercato italiano. Questo è un elemento emblematico che si basa sui differenti usi e costumi dei camperisti di ogni Paese. Il clima influisce molto su questo aspetto, basti pensare infatti al nostro ambiente mediterraneo mite, che ci permette per la maggior parte dell’anno di vivere all’aperto, troviamo layout che prediligono la zona notte rispetto alle altre zone. Al contrario nei paesi freddi, come la Norvegia, la Finlandia o l’Inghilterra, i layout che riscuotono più successo sono quelli che risrvano maggior spazio alla zona living, dovendo beneficiare quasi sempre degli spazi interni del veicolo visto il clima spesso rigido. Perciò un altro fattore che influenza i progettisti è proprio questo: al mercato di quale Paese è destinato il nuovo modello da proporre?

Piero Fasoli