Ricambi per lunghi viaggi in camper: cosa portare | Le inchieste di CamperLife

Chi non ha mai avuto un guasto in viaggio? Piccolo o grande può mettere in crisi la serenità e compromettere la vacanza; ma se dovesse succedere non abbattetevi, ricordate che per ogni problema esiste una soluzione.

camper camperlife rivista camperistiNei camper sono presenti decine di componenti soggetti a usura, e nonostante la manutenzione preventiva il pericolo di una rottura è sempre presente. Inoltre di alcuni di essi, non essendo a vista, è difficile anche capire lo stato d’uso. Nei camper datati l’affidabilità è minore che in quelli moderni, sia per l’esperienza maturata dalle case costruttrici nel corso degli anni, sia per il miglioramento dei materiali utilizzati. Tuttavia un camper datato è più semplice da riparare. Come esempio potrei citare la centralina di comando: nei vecchi è composta da semplici interruttori sostituibili, mentre nei moderni è touch-screen. Senza cadere nell’ansia del guasto, è utile quindi organizzarsi prima di partire: potrebbe fare la differenza tra una disavventura da raccontare o un problema che compromette la vacanza. In Europa, vista la diffusione capillare dei veicoli ricreazionali, l’assistenza non è un problema, ma la mancanza di un ricambio e l’attesa di una riparazione potrebbero mandare a monte l’itinerario. Portarsi dietro tutti i ricambi non è possibile, ma conoscere i punti deboli del vostro mezzo vi aiuterà nella scelta. In questo vi possono venire in aiuto i forum, dove la condivisone di esperienze tra utenti è molto utile. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di rivolgersi a un professionista, che sia il vostro riparatore di fiducia o l’assistenza ufficiale. Troverete un esperto che quotidianamente mette le mani sui mezzi e sicuramente vi illustrerà con competenza le problematiche che potrebbero affliggere il vostro mezzo. Anche avere il ricambio e non saperlo sostituire è comunque una parte della soluzione, perché troverete sicuramente qualcuno in grado di farlo. Un buon consiglio è quello di conoscere perfettamente il mezzo; studiatelo prima di partire, perché nella tranquillità si apprende meglio di quando si è alla ricerca del guasto. Se il mezzo è nuovo e avete installato degli accessori after market, saprete (sia in caso di fai da te o tramite l’officina a cui vi siete rivolti) dove sono stati fatti eventuali allacci elettrici, idrici ecc., ma in caso di acquisto di mezzo usato cercate di carpire più informazioni possibili dal vecchio proprietario, perché spesso non è facile risalire ai vari collegamenti. 

 

Guasti all'impianto elettrico

camper camperlife rivista camperistiPartiamo dall’impianto elettrico, e dal componente che si può più facilmente guastare, il fusibile. Quando “salta” un fusibile un motivo c'è sempre: sono stati progettati per proteggere dal surriscaldamento (e dal conseguente danno) le parti più importanti di un sistema elettrico. Quando avviene un’improvvisa e pericolosa ondata di corrente che percorre il circuito, il filo all’interno dei fusibili si “spezza” e interrompe la connessione. Perciò, prima di sostituirli, cerchiamo di capire quale può essere stato il problema. Se dovuto a un utilizzo di un apparecchio in cortocircuito occorre staccarlo dall’impianto, se invece si tratta di un sovraccarico da troppi apparecchi utilizzati in contemporanea, occorre staccare qualche utenza. Infine, può trattarsi semplicemente di un fusibile usurato, perché anche i fusibili hanno un invecchiamento. Ripristinare sempre con un fusibile dello stesso amperaggio, perché è progettato per rompersi a una determinata potenza (è la sua funzione), ed è per tale motivo che questo valore è così importante. Se utilizzate un ricambio con un numero di ampere troppo basso, potrebbe rompersi durante l’uso normale del dispositivo e interrompere il flusso di corrente elettrica. Se utilizzate un ricambio con un numero di ampere troppo alto, il fusibile potrebbe non rompersi durante un picco di energia elettrica, con conseguente danno. Altre cause potrebbero essere un filo danneggiato o un'infiltrazione di acqua. I fusibili presenti a bordo possono essere di diverse tipologie e misure, e proprio per questo occorre avere una scorta a bordo, visto l’ingombro e il peso minimi. Il più diffuso è il fusibile a lama: si tratta di un piccolo elemento quadrato con due punte o lame, e presenta al suo interno un filo a forma di U che le collega. Se il filo, che è a vista, è spezzato, il fusibile è rotto. C'è poi il fusibile a cartuccia: un cilindretto trasparente (di plastica o vetro) con un filo all’interno. Se il filo è spezzato, allora il fusibile è bruciato. Se è completamente annerito o è diventato marrone, allora potrebbe aver subito un corto circuito piuttosto grave: l’impianto ha bisogno di essere controllato. I fusibili a cartuccia costruiti con un materiale opaco (come la ceramica) devono essere verificati con un tester o multimetro. Attrezzi e materiali che non dovrebbero mancare a bordo, per quanto riguarda l’impianto elettrico, sono la classica forbice da elettricista, nastro isolante, capicorda maschio femmina e un cercafase moderno. Questo strumento è disponibile presso le ferramenta, i negozi di elettronica e i centri per il “fai da te”: scegliete un modello con una lampadina LED all’interno del manico. Non testare mai i cablaggi di un veicolo con un cercafase vecchio (con la lampadina a incandescenza), perché assorbe elettricità dal circuito e potrebbe innescare gli airbag, se utilizzato sull’impianto elettrico della meccanica. Per quanto riguarda l’impianto elettrico in sé, essendo una materia complessa, senza le opportune conoscenze è meglio non andare oltre alla sostituzione di un fusibile. Rivolgetevi a un esperto in caso di bisogno. 

 

E se il problema è idraulico?

Una parte soggetta a dar problemi in un camper potrebbe essere l’impianto idraulico, nonostante la sua semplicità. Il classico guaio è la pompa che ci abbandona sul più bello. È uno dei componenti più stressati a bordo, e non vi è modo di capire il suo stato di usura: potrebbe durare per tutta la vita del camper come rompersi dopo alcuni anni, molto dipende anche da come si utilizza. La pompa dell’acqua al suo interno ha dei componenti idraulici ed elettrici, e averne una di scorta a bordo è auspicabile. L’ingombro e il peso non sono eccessivi, e l’investimento economico si aggira sul centinaio di euro, a seconda del modello, che sia a pressione o ad immersione. In entrambi i casi la camper camperlife rivista camperistisostituzione è abbastanza semplice. Troverete quella a pressione in un vano accessibile, quella da immersione all’interno del serbatoio dell’acqua, e, grazie agli attacchi rapidi, sostituirla è un lavoretto alla portata di tutti. Evitate di portare come ricambio una pompa usata, perché dopo un lungo periodo di inutilizzo potrebbe non ripartire: il calcare potrebbe averla ostruita o bloccata, oppure le membrane interne non fanno più tenuta, e se la vostra pompa ha un filtro ingresso anche quello va tenuto di scorta. A seconda della tipologia della pompa cambia la rubinetteria presente a bordo. Con quella a pressione i rubinetti sono identici a quelli casalinghi e quindi reperibili ovunque nel mondo, mentre con quella a immersione sono di tipo a interruttore elettrico che attiva la pompa, e questi non sono sempre di facile reperibilità: senza andare tanto lontano potrebbe essere il caso del classico periodo che si passa a ”svernare” in Marocco. Nel primo caso si potrebbe rovinare la cartuccia del miscelatore, un componente sostituibile e di poco ingombro e costo. Basta verificare la misura di quella presente a bordo (possono essere di più diametri), oppure valutare di sostituire completamente il rubinetto. Mentre per la rubinetteria con contatto elettrico si può valutare di acquistare un rubinetto economico universale, che possa andare bene come forma sia per il bagno che per la cucina: in questo modo il viaggio può continuare. Se invece volete isolare dall’impianto un rubinetto che ha delle perdite di acqua si può optare per dei tappi da tubazione, ovvero due raccordi per chiudere l’impianto una volta staccati i tubi dal rubinetto. A seconda del vostro impianto vi dovrete costruire questa soluzione economica: se avete un vecchio camper con le classiche tubazioni, dei bulloni da inserire all’interno del tubo e delle fascette per stringerli vi risolveranno il problema. Se avete un camper più moderno, il cui impianto è costruito con raccordi ad attacco rapido John Guest, vi basterà procuravi un paio di attacchi femmina e maschio, per ogni evenienza, e due spezzoni di tubo (bastano pochi cm) da rendere ciechi con lo stesso sistema del bullone e fascetta. 

 

Boiler sempre in forma

Un altro componente dell’impianto idraulico del camper che vi potrebbe mettere in difficoltà è la valvola sovrappressione/antigelo del boiler, che scatta quando la temperatura dell’acqua è troppo elevata o la temperatura esterna scende sotto i 4°C per preservare il boiler da una gelata o in caso di tensione bassa delle batterie. A seconda del modello potrebbe essere meccanica o elettrovalvola. Anche qui troviamo una parte elettrica e una idraulica. La parte elettrica potrebbe far rimanere aperta la valvola e quella idraulica non chiudere più causa guarnizione rovinata: in entrambi i casi vi troverete con il boiler che si scarica e con la pompa che tenta di riempire l’impianto. Questo componente si guasta, nella maggior parte dei casi, nella parte idraulica che a causa del calcare non fa più tenuta. Averne uno di ricambio implica poco spazio e peso e una spesa che varia tra i 40 e i 130 euro, a seconda del modello. Da avere assolutamente a bordo è un rotolo di nastro autoagglomerante, ottimo il Tesa Xtreme Conditions: quello che sembra un semplice nastro adesivo in realtà è un nastro di silicone in grado di sigillare qualsiasi superficie in qualsiasi condizione. Si applica come un normale nastro adesivo sulla parte da riparare e immediatamente si fonde con la superficie trattata diventando un tutt’uno. Sottolineiamo l’avverbio “immediatamente” perché una volta applicato non è necessario attendere la sua solidificazione, che risulta essere immediata appunto in qualsiasi condizione. Anche il concetto di “qualsiasi condizione” non è detto a caso. Infatti può essere applicato a qualsiasi superficie: calda, fredda, asciutta o bagnata (si possono fare riparazioni addirittura sott’acqua), il nastro aderirà comunque perfettamente. Inoltre, essendo super flessibile, si adatta a qualsiasi forma ed è utilizzabile anche su superfici irregolari, sporche o oleose. Pensate anche a che utilizzo può avere nella parte meccanica del mezzo, come riparare una perdita da un manicotto del radiatore. Si trova nei negozi di “fai da te” e, con una decina di euro, è un bell’asso da tenere nella manica. 

 

Attenzione all'impianto gpl

Ora passiamo al terzo impianto presente a bordo, anche questo fondamentale per proseguire il viaggio: l'impianto GPL. Naturalmente diamo per scontato che regolatore e tubazioni siano in regola con le scadenze, che vi ricordo essere di 10 anni per il regolatore (dalla data stampigliata su di esso), mentre sul tubo è riportata la data effettiva di scadenza. Comunque, nonostante le date, non tralasciate un controllo visivo e accertatevi che non siano presenti screpolature. Nel caso del regolatore di pressione, che sia semplice o con sistema di blocco inerziale o scambio automatico di bombole, potreste incorrere nel problema di blocco dello stesso dovuto alla presenza di impurità nelle bombole di GPL. Munitevi quindi di un semplice regolatore di pressione di riserva, con le caratteristiche adatte (pressione e portata), e nel caso del sistema di blocco o scambio anche di tubo, di un attacco per la bombola e di fascette, in quanto questi elementi non si recuperano dai suddetti sistemi. 

 

Altri piccoli imprevisti

Finita la parte impiantistica non dimentichiamo le altre piccole noie che potrebbero accadere a bordo. Una semplice chiusura di un pensile che si blocca e non fa più tenuta si può risolvere in cinque minuti avendo il ricambio nel gavone. Anche qui si parla di peso, ingombro e costo irrisori: verificate di avere più misure a bordo. Stessa soluzione camper camperlife rivista camperistiper le chiusure delle finestre, una di queste che si rompe può compromettere la tenuta ermetica della finestra, con aria che fischia in viaggio e sollecita le altre chiusure e possibilità di infiltrazioni durante la pioggia. Un assortimento di colle bicomponenti, specifiche per metalli, plastica, gomma, può risolvervi tanti piccoli problemi. Aggiungete un tubetto di silicone, che nei nostri mezzi potrebbe tamponare eventuali micro infiltrazioni in attesa di una riparazione definitiva. In tutto questo occorre anche avere una cassetta degli attrezzi abbastanza fornita (oramai la classica serie di cacciaviti e chiavi inglesi non basta più). A bordo si trovano viti e bulloni con testa esagonale (brugola) o stellare (torx), e quindi bisogna organizzarsi di conseguenza. Certo nel corso di viaggi, anche di lungo corso e in zone estreme, un camperista disposto a prestare l'attrezzo che manca si trova sempre! A corredo vanno inserite anche fascette di plastica di svariate misure, anche imponenti, vista la loro resistenza in infinite applicazioni, che in alcuni casi, accoppiate all’universale nastro americano, risolvono molti problemi. Una bomboletta di spray multiuso, come il WD-40, è utile per ripristinare un contatto elettrico ossidato o lubrificare una valvola di scarico inchiodata, oltre agli svariati usi per cui è adatto questo prodotto utilizzato in tutto il mondo. E, in caso di un piccolo incidente, vi farà comodo avere dello stucco rapido per tappare un eventuale taglio o foro nella carrozzeria, in modo da non esporre la cellula a infiltrazioni. Per le finestre procuratevi un pezzo di telo trasparente robusto, tipo quello utilizzato per le coperture delle serre nella misura doppia della finestra più grande. In caso di rottura di una finestra, fissato con del nastro americano riesce a essere un valido sostituto di emergenza, specialmente se messo doppio, perché acquista una discreta rigidità e non svolazza durante il viaggio. Un'ultima raccomandazione è quella relativa al filtro del gasolio: un pieno con sporcizia può capitare, e si può rimanere a piedi. Tenetene sempre uno di scorta a bordo, in fondo sostituire un filtro non è impegnativo e così si può ripartire. E ora in viaggio senza troppi pensieri ma con lo spirito giusto, e affrontate il problema quando si presenta... se si presenta! 

 

 

Redazione Camperlife