Piedini di stazionamento: sogni in bolla | Le inchieste di camperlife

Livellare il camper per la sosta notturna è un’arte che si apprende con l’esperienza: la doccia scarica perfettamente, il frigo lavora meglio e noi dormiamo sonni più rilassati.

camper camperlife rivista camperisti piedini elettriciTra le involontarie soprese di cui ci rendiamo conto quando siamo neofiti del camper, c’è quella di accorgersi di quanto non sia per niente facile mettere il camper "in bolla” (ossia perfettamente orizzontale, mutuando il termine dalla livella a bolla che si usa in edilizia) una volta fermi. Non che il problema sia così grave quando le pendenze sono minime, certo è che, chissà perché, la piletta della doccia e quella del lavello in cucina non sono quasi mai orientate nel verso giusto al parcheggio, con fastidiosi ristagni d’acqua. E la pendenza, anche lieve, non aiuta neanche il frigorifero a lavorare bene (pendenze più evidenti possono causarne addirittura il cattivo funzionamento o farlo fermare del tutto nella sua azione di raffreddamento) ma soprattutto non facilita il nostro riposo: con la testa più in basso dei piedi, o viceversa, la nostra circolazione sanguigna tende a faticare, per cui il sonno sarà meno ristoratore. I disagi, per pendenze trascurabili, sono ovviamente minimi e con un po’ di esperienza, due buoni “cunei” per le ruote e una bolla da cruscotto o una molto più attuale livella su un’app del telefonino, si riesce facilmente a rimediare. C’è però anche un discorso collaterale che infastidisce quando si dorme: se il veicolo non è piazzato stabilmente almeno su due piedini rigidi, in genere posteriori, ad ogni persona che si alza per andare in bagno o magari per fare il caffè la mattina presto, un piccolo "terremoto" scuote il sonno degli altri per il dondolamento innescato sulle sospensioni. Si tratta di questioni peraltro facilmente sopportabili, ma dotare il camper dei piedini di stazionamento può essere un investimento saggio se soggiorniamo a lungo nello stesso posto e vogliamo una “casa” più stabile o anche, e soprattutto, per aumentare esponenzialmente le possibilità di sosta, specie libera: anche un parcheggio in forte pendenza può diventare un’ottima area di sosta una volta che possiamo facilmente livellare il veicolo. E da non dimenticare, nel conteggio di svantaggi (soprattutto i costi) e vantaggi, anche la possibilità di evitare l’ovalizzazione degli pneumatici durante le lunghe soste, scaricando il peso del camper sui piedini, la possibilità di montare più facilmente le catene in caso di neve o sostituire una gomma bucata.

Piedini meccanici
camper camperlife rivista camperisti piedini elettriciSono il primo step di questo genere di prodotti: si tratta di piedini a leva che funzionano concettualmente come il cric dell’automobile. Con una lunga leva a manovella, detta anche girabacchino (come si chiamava anni fa l’attrezzo che serve ad imprimere un movimento rotatorio manuale con un’impugnatura eccentrica rispetto all’asse di rotazione) che si innesta in un fulcro, si fa ruotare una vite senza fine o un meccanismo di apertura della leva del piede che scende fino a toccare terra e man mano a sollevare un po’ il veicolo fino a renderlo stabile. Si tratta dello stesso genere dei piedini meccanici che corredano le caravan, in quel caso su tutti e quattro gli angoli, mentre sui camper generalmente sono posizionati solo dietro, montati sui longheroni del telaio. Si tratta della soluzione più economica per livellare il camper, ma presenta vari limiti: la forza di sollevamento è giocoforza ridotta, l’escursione in altezza piuttosto limitata, il controllo della posizione orizzontale esclusivamente manuale e procede per tentativi, i tempi di intervento piuttosto lunghi e mai dal posto di guida. Ovviamente, l’esperienza facilita tutte le operazioni, velocizzandole: qualcuno, come capita spesso tra i camperisti (molti dei quali decisamente esperti tecnicamente), ha trovato soluzioni artigianali come quella di comprare due cric per auto, dotarli di un motore elettrico sulla vite senza fine, montarli su staffe imbullonate ai longheroni, collegarli elettricamente a dei pulsanti sul cruscotto o vicino al posto di guida e comandarli dal posto guida osservando la posizione del camper in bolla. Si tratta di soluzioni estemporanee, geniali, ma da realizzare con estrema cautela e con cognizione di causa: un accessorio del genere che si smontasse per le vibrazioni, o per qualsiasi altro motivo, in marcia può essere davvero pericoloso!

Piedini elettromeccanici
camper camperlife rivista camperisti piedini elettriciSi tratta di un sistema che prevede quattro piedini a scorrimento elettrico, privi quindi di olio e stantuffi come la stragrande maggioranza dei prodotti di questo genere. Il prodotto più conosciuto è il sistema Autolift della Tesa, un sistema di autolivellamento per veicoli, con un kit composto da quattro stabilizzatori elettrici con forza di spinta di 2.500 kg per ogni piedino e corsa di 160 mm, centralina precablata, tastiera di comando interna e telecomando. Svolgono la stessa funzione dei piedini elettroidraulici ma a differenza di questi non contengono olio, sono più leggeri e non possono avere perdite idrauliche o soffrire quando un freddo anomalo può aumentare troppo la densità dell’olio. I piedini vengono forniti in unica versione e sono regolabili in altezza in fase di installazione per essere facilmente adattati a tutti i tipi di telaio; l’ingombro nella posizione di viaggio è ridotto al minimo poichè i piedini ruotano e si riposizionano completamente orizzontali quando il veicolo è in viaggio, facilitando l’installazione anche su mezzi molto bassi dove altri piedini non avrebbero spazio sufficiente. Il tutto viene gestito da una centralina elettronica dotata di un sistema di livellamento automatico, tuttavia i piedini possono anche essere comandati manualmente ma sempre a coppia sui quattro lati, in modo da distribuire la forza di spinta su due punti, evitando torsioni del telaio del mezzo. Una tastiera interna di comando permette la completa gestione di tutte le funzioni e un quadro a Led fornisce indicazioni sulla pendenza del mezzo, inoltre le funzioni principali sono gestibili con telecomando dall’esterno. Il sistema è dotato di tutte le sicurezze necessarie per evitare la discesa accidentale dei piedini con mezzo in movimento. La centralina è racchiusa in un contenitore a tenuta stagna e viene fornita completa di cablaggi necessari per l’installazione.

Piedini elettroidraulici

camper camperlife rivista camperisti piedini elettriciSono la stragrande maggioranza di questo genere di prodotti presenti sul mercato. Un kit di quattro piedini idraulici, comandati da un motore elettrico che “pompa” l’olio nei pistoni e da una centralina con rilevazione della posizione orizzontale, livella il camper in maniera automatica, con tempi velocissimi e con estrema efficacia, sfruttando il principio di incomprimibilità dei liquidi (lo stesso usato dalle tubazioni dei freni) per spingere in alto i grossi pesi che gravitano su ogni singola unità. Ovviamente praticamente tutti dispongono anche di funzioni separate, comandabili dalla centralina di comando con intervento manuale (solitamente posizionata sul cruscotto vicino al posto guida) per operazioni diverse dal solo livellamento, come per interventi meccanici sugli assi, sostituzione pneumatici, montaggio catene ed altro. Le operazioni di sollevamento manuale sono sempre comandabili a coppie di piedini per non correre il rischio di generare pericolose e inopportune torsioni del telaio. I sistemi prevedono generalmente quattro martinetti idraulici, una pompa con motore a 12 o 24 v, un serbatoio dell’olio, tubazioni ad alta pressione, un set completo di cavi elettrici ed accessori vari tra cui il praticissimo telecomando. Come per i piedini elettromeccanici, sono disponibili quasi sempre per la totalità dei telai utilizzati per camper e spesso con kit di staffe già pronte che sfruttano i punti di forza dei longheroni. I prodotti più completi e costosi dispongono anche di cilindri a doppio effetto, a singolo o doppio stelo (maggiore escursione in altezza), con flange di montaggio universali o personalizzate per quel telaio, oltre che di sistemi di controllo della posizione retratta con doppio check e altri utili accessori, come il telecomando wireless. I sistemi più recenti, come ormai qualsiasi prodotto tecnico, dispongono anche di app specifiche per il comando remoto da telefonino. La AL-KO, sicuramente una delle aziende più esperte del settore, ha presentato al salone di Stoccarda del 2017 l’innovativo sistema HY4 che rovescia la prospettiva di funzionamento e installazione di questi sistemi. A differenza degli altri, tutti dotati di un sistema di pompa centralizzato, prevede un sistema decentrato: ogni piedino ha una sua unità autonoma, velocizzando molto il montaggio sul telaio e minimizzando le eventuali perdite d’olio (molto inquinante) tra lunghe tubazioni, raccordi e valvole, oltre a decentrare anche i pesi verso ogni singola ruota aiutando a mantenere il baricentro corretto.

In sintesi
Il montaggio dei piedini di sollevamento comporta i grandi vantaggi cui abbiamo già accennato in queste pagine, primi fra tutti le incredibili facilità e velocità di livellamento per la sosta notturna ma anche quelli di personalizzazione della posizione per un miglior svuotamento dei serbatoi delle acque o l’utilissima funzione di immobilizer che rende praticamente impossibile il furto del camper una volta sollevato da terra se non viene sbloccato. Come svantaggi, esclusi i semplici ed economici piedini meccanici, per quelli elettrici o idraulici c’è da evidenziare il costo che difficilmente scende sotto i 3.000 euro, anzi varie volte è superiore e anche di parecchio, fino a 4.500/5.000 euro con il montaggio, ovviamente anche in funzione della massa che si deve sollevare e che comporta materiale maggiore e più costoso per pesi più elevati. Inoltre, sempre a proposito di massa, c’è da dire che un kit completo apporta al camper non meno di 40/50 kg nella migliore delle ipotesi tra martinetti, cablaggi, centraline, olio dove presente, ecc. Un carico aggiuntivo di cui bisogna tener conto per i ridottissimi margini dei camper più moderni, sempre a lottare sul filo del rasoio per stare dentro i canonici 35 quintali guidabili con patente B. A proposito di sicurezza invece c’è da evidenziare che tutti i prodotti mostrati in queste pagine dispongono di sistemi contro l’accidentale apertura di un piedino, cosa assai pericolosa se dovesse succedere in marcia, per alcuni persino con protezione in caso di taglio accidentale del tubo di mandata dell’olio. 

 

 

Alessandro Cortellessa