Se si escludono certi piccoli van che continuano ad essere senza toilette, i camper dei giorni nostri hanno ormai bagni con toilette e relative docce, che quasi nulla hanno da invidiare a quelli casalinghi per funzionalità, fruibilità e accessori. Solo sul fronte delle riserve d’acqua e degli spazi sono giocoforza sacrificati: sui 35 quintali e i 10/12 mt quadri di spazio medio di una cellula degli autocaravan più diffusi, per i miracoli non ci sono né il peso né lo spazio sufficienti; anche se, osservando le vere e proprie sale da bagno passanti di alcuni motorhome di grande taglia, il dubbio che siano più ampie di tanti bagni di servizio delle abitazioni cittadine più moderne, notoriamente tendenti al bonsai, è forte.
Il bagno è senz’altro uno dei punti cruciali nella scelta di un modello di camper e le varianti odierne sono davvero tante, tutte con i loro vantaggi e svantaggi; spesso la toilette e la cucina, prevalentemente posti nella zona centrale della cellula, sono gli ambienti che devono fare i maggiori sacrifici in termini di spazio per riuscire a far stare dentro al camper tutto il necessario, stante l’incomprimibilità sotto certi limiti dei letti, specie quelli in coda, e delle sedute della dinette. Partiamo quindi nella nostra esplorazione delle soluzioni che sono proposte nei modelli di camper sul mercato.
Il layout
La pianta e la conformazione dei bagni nei camper seguono due schemi fondamentali: da una parte il bagno che comprende in sè tutto, lavabo, wc e doccia integrata, presente un po’ trasversalmente su tantissima produzione, dall’altra parte i bagni con cabina doccia separata, divisi in due aree, quasi sempre una di fronte all’altra, appannaggio frequentissimo dei modelli semintegrali con letti gemelli o matrimoniale centrale in coda.
Questi due tipi di layout costituiscono la stragrande maggioranza delle piantine dedicate al bagno per moltissimi modelli di camper. Lo schema con il bagno completo di tutto può prevedere, a seconda dello spazio disponibile, la doccia con cabina separata all’interno del bagno, oppure, che è il caso relativamente più frequente, con il piatto doccia che condivide lo stesso spazio del pavimento. L’altra variante, con la cabina doccia separata, prevede generalmente spazi più abbondanti, dato che la parte dedicata a toilette e lavabo non deve condividere gli spazi con la doccia, e la parte centrale tra le due funziona spesso a mo’ di spogliatoio, quasi sempre chiusa da una porta verso il living e talvolta anche verso la stanza in coda. Un tempo, una delle soluzioni più diffuse è stata quella del bagno laterale in coda, data anche la pianta assai richiesta del letto “alla francese”, ossia il matrimoniale longitudinale in coda con la toilette a fianco; si tratta di un layout oggi molto meno diffuso, specie sul nostro mercato che predilige i grandi gavoni posteriori e che questa conformazione di fatto impedisce, ma che trova ancora tanti estimatori nel Nord Europa.
Esistono poi alcune altre forme possibili che prevalentemente sono “passanti”, ossia toilette, doccia e lavabo sono in una zona centrale dell’autocaravan e occorre attraversarla per accedere ai letti in coda o viceversa al living anteriormente; si tratta per lo più di soluzioni viste su alcuni modelli di semintegrali ma oggi piuttosto marginali per numero di proposte, o più spesso su grandi e grandissimi motorhome di lusso che dispongono di una vera e propria sala da bagno centrale. Talvolta, invece, ma anche in questo caso parliamo di layout poco frequenti, il bagno può occupare la parte posteriore del camper, trasversalmente, e in questo caso spesso ha dimensioni davvero importanti anche su veicoli di taglio medio o anche piccolo e offre capaci guardaroba al suo interno e docce gigantesche, oltre che spazi di disimpegno ampi e comodi come spogliatoio; il vero limite di queste soluzioni, ed infatti sono davvero poco frequenti, è quello di sacrificare in buona parte, se non in tutto, il gavone posteriore passante, uno dei must sul mercato italiano. Curiosamente invece, è una richiesta fortissima nei paesi nordici, specie scandinavi, tanto che molte case approntano versioni di alcuni modelli dedicate esclusivamente a quelle nazioni, con letti gemelli bassi posteriori e bagno trasversale molto ampio in coda.
L’elenco potrebbe poi continuare per molto, la disposizione del bagno è flessibile e negli anni se ne sono viste veramente tante, tutte piuttosto rare e dedicate per lo più a specifici modelli che avevano esigenze particolari: giusto per ricordarne ancora qualcuna, sarebbe impossibile elencarle tutte, citeremo il bagno anteriore con cabina doccia separata in lussuosi motorhome con letti gemelli mansardati e dinette-lounge posteriore; bagni trasversali in coda con doccia alta, visti su alcuni van a tetto rialzato per lasciare più spazio al letto matrimoniale discendente centrale; bagno con cabina doccia separata proposto su alcuni furgonati, una sorta di miracolo nell’organizzazione degli spazi. Insomma, le soluzioni sono tante, e le case cercano di studiarle tutte per proporre modelli diversi che possano attirare le esigenze di chiunque e quindi solleticare il mercato e le vendite.
Le soluzioni salvaspazio
Il bagno, insieme con la cucina di un camper, è sempre la parte che deve fare un po’ da jolly per la definizione degli spazi della cellula, dato che sotto certi limiti letti e sedute (panche, dinette) non possono andare, pena la impossibilità di fruirne in maniera corretta. Ma se la cucina fondamentalmente risparmia spazio sul piano, più o meno lungo e dotato talvolta di mensole aggiuntive per ritrovare lo spazio per la preparazione dei cibi quando troppo corto, il bagno ha il grande vantaggio di svilupparsi verticalmente, con servizi flessibili e a loro modo indipendenti, cosa che facilita la creazione di assi su cui ruotare qualche componente o intere pareti. Ed infatti, le soluzioni “salvaspazio” nel bagno sono tante e molto funzionali, in modo da preservarne la fruibilità senza comprometterne l’agibilità degli spazi. Idee che ovviamente si trovano più facilmente sui furgonati e sui camper di piccola taglia, ma che possono essere usate anche in grandi mansardati per dare magari più spazio al numero di letti o alla cucina.
Il lavabo può essere ad esempio sollevabile ruotando verso l’alto, come spesso si è visto nei van, o traslabile a scorrimento su delle guide che corrono lungo la parete del bagno, come invece più spesso si vede nei semintegrali. Altra soluzione vista nei furgonati è la rotazione del wc e della sua base con la cassetta verso una nicchia ricavata sotto ad uno dei letti posteriori, in modo da lasciare spazio al piatto doccia senza necessità di avere un bagno più ampio o una base troppo piccola. La soluzione principe dei salvaspazio resta però la rotazione sull’asse verticale dell’intera parete dove è collocato lavabo e specchio, che gira verso il wc a cassetta, posizionandosi sopra e creando una vera e propria cabina doccia indipendente che sfrutta il piatto che fa anche da pavimento: in pratica, un bagno due in uno, poichè nello spazio dell’area riservata generalmente a toilette e lavabo si inserisce anche la doccia, dimezzando o quasi gli ingombri. Come rovescio della medaglia, c’è da dire che tutte queste soluzioni appena elencate hanno lo svantaggio che l’uso di uno dei servizi limita o rende impossibile quello degli altri: per dirla con un esempio pratico, se stiamo facendo la doccia, nostra moglie non può lavarsi i denti o viceversa. Poco male, evidentemente la scelta di soluzioni del genere migliora l’ampiezza e la fruibilità di altre parti del camper o ci garantisce magari un posto letto in più o una dinette più comoda e, nella eterna battaglia di compromesso degli spazi che giocoforza dobbiamo sopportare nella cellula, è prassi normale.
Una delle soluzioni salvaspazio che si vedono con relativa frequenza è poi quella che non riguarda i componenti del bagno, ma le pareti: il bagno resta delle stesse dimensioni e le parti tutte la loro posto, quello che cambia è il profilo della porta scorrevole che fa anche da parete, scorrendo su un binario che ne parzializza la cubatura quando non è in uso, lasciando più spazio al corridoio o al living.
Componenti e accessori
Sui bagni si giocano molte carte del marketing e della finitura, per attirare gli sguardi e la fruibilità di quello che è il principe dei servizi necessari su un camper oggi come oggi. Infatti, vediamo sempre più spesso uno spiegamento di luci, lucette, led, colonne cromate, finiture effetto marmo o stucco veneziano, cabine doccia con porte serigrafate a sezioni o semicircolari, soffioni grandi e grandissimi: in sintesi, tanti begli accessori che attraggono molto e che spesso fanno la differenza tra un modello di base e il gradino successivo di prezzo nei listini dei modelli. Al di là di queste rifiniture, piacevoli e quasi sempre molto utili, bisogna però ricordare che ci sono poche cose che invece fanno la differenza tecnicamente e cui bisogna dare un peso “specifico” superiore, magari senza lasciarsi distogliere troppo da docce a led multicolori emozionali che saranno anche tanto valide per il nostro wellness e la nostra spiritualità, ovviamente se ci piacciono e possiamo permetterci il modello che le prevede, ma che metteremmo in secondo piano rispetto ad altro.
Questo altro cui vogliamo riferirci sta nella funzionalità tecnica, come accennavamo, e per il bagno quello che davvero può fare la differenza sono pochi componenti: un lavabo di grandi dimensioni, per non schizzare tutto il pavimento ogni volta che ci sciacquiamo il viso; la doppia piletta di scarico nella doccia, importantissima, seppur decisamente rara, per non avere ristagno (dato che il veicolo in bolla perfetta non ci starà mai se non su piedini idraulici autolivellanti) ed evitare così di spargere l’acqua residua del piatto appena ingranata la marcia o alla prima frenata, curva o cambio di pendenza; uno o più mobiletti capienti per dare un posto facilmente a tutto ed evitare di cercare sapone e carta igienica in cucina; uno specchio di grandi dimensioni, meglio se angolare su due lati, ben illuminato da faretti, così da poterci fare la barba come si deve per noi maschietti o per facilitare il trucco e parrucco delle signore; una doccia dove ci si possa girare comodamente in modo da non dover fare contorsionismi nel lavarsi, possibilmente con porte comode per l’ingresso (se previste) anche per non allagare il bagno ogni volta (noi uomini sembra abbiamo un master in tal senso …!) con i conseguenti strali della moglie; una bella presa a 230v (molto spesso i bagni ne sono sprovvisti) dove attaccare rasoio o asciugacapelli quando siamo in area di sosta e collegati alla rete elettrica.