Il parcheggio per i camper nelle aree di sosta è consentito anche nelle zone turistiche in cui alcuni Comuni vorrebbero introdurre vincoli per questi mezzi. A decretarlo, un giudice amministrativo di Trento in una sentenza vinta dall'Associazione nazionale coordinamento camperisti che si era opposta a una posizione presa da un comune della provincia di Trento e dal Ministero delle infrastrutture, chiamato in causa sulla questione. La disputa era relativa a due stalli di sosta per camper siti in un parcheggio pubblico nel territorio comunale, dove solo ai camper l'amministrazione aveva imposto la permanenza massima di tre ore, dando invece la sosta libera alle autovetture.
Una vera e propria discriminazione, secondo i giudici, che hanno condannato il Comune coinvolto e il addirittura il Ministero a pagare un risarcimento.
Camper e limiti di sosta: niente discriminazioni
Si tratta di un principio ormai consolidato quello che equipara gli autocaravan alle autovetture a patto che non emettano effluvi liquidi o gassosi e non occupino la sede stradale in misura eccedente l'ingombro stesso del veicolo. Di fatto, l'attrezzatura interna del mezzo non deve creare una discriminazione se questo viene utilizzato come autovettura. Una vittoria per noi camperisti, che troppo spesso siamo ostacolati nella sosta regolare da sbarre e limiti di accesso.
Lecito resta che i Comuni possano imporre una rotazione di parcheggio, per tutti però, con disco orario.Tenendo presente il Codice della strada (articolo 185), non si possono quindi esigere dagli autocaravan comportamenti diversi da quelli imposti ai normali autoveicoli.
Fonte: Il Sole 24 Ore