Ricavare spazio per la seconda batteria

Dovendo cambiare la batteria e cercando maggiore autonomia, perché non montarne due? E, se l’alloggiamento è piccolo, vi spieghiamo come allargarlo.
Capita che la batteria, a un certo punto, giunga al termine della sua carriera. Spesso una sola batteria, anche in piena efficienza, non dà abbastanza autonomia e, dunque, questa può essere l’occasione per decidere di montarne due e fare un deciso passo avanti verso l’autosufficienza energetica. A questo punto, però, può sorgere un altro problema e cioè di accorgersi che due batterie, nel classico alloggiamento, non ci stanno. Se lo spazio non è sufficiente, è necessario rimuovere la base d’appoggio e rifarla con dimensioni superiori. Nel nostro caso, abbiamo acquistato due batterie Green Power AGM da 120 Ah e le abbiamo sistemate su un profilato Laika Kreos 3010. Le operazioni non sono proibitive, però, certo, bisogna avere un po’ di dimestichezza con il legno e con il bricolage.
Cosa ci serve
- Cacciavite  - Chiave inglese - Pinze - Viti / Viti per legno - Avvitatore - Sega circolare
Da acquistare
- Base di legno  - 4 listelli per fare i bordi - 2 cinghie per portapacchi - 2 cavetti con capocorda a vite (almeno 10Q)

Installazione
Per ricostruire l’alloggiamento si può utilizzare del legno di recupero, oppure ci si può procurare del legno nuovo: noi l’abbiamo adattato con una vecchia sega circolare ma qualsiasi bricocenter vi può tagliate su misura la base e i listelli per il bordo. Una volta fissati i bordi, usate due cinghie elastiche (di quelle per il portapacchi) che, fissate con due viti, serviranno a legare le batterie ed evitare che si possano muovere. Una volta terminato il basamento, posizionatelo nel gavone e fissatelo al pavimento con 4 viti per legno. Poi posizionate le batterie e collegatele: per congiungere le batterie in parallelo vanno rispettate le polarità, quindi andremo a collegarle con due cavetti di buona dimensione (almeno 10 Q) muniti di capocorda a vite. L’allacciamento consiste nell’unire il polo positivo con il positivo della seconda batteria e il polo negativo della prima con quello della seconda. A questo punto basta collegare i cavi dell’impianto originale e il gioco è fatto. Le batterie AGM sommeranno così la loro potenza, moltiplicando la nostra autonomia: se sono più batterie è però importantissimo che queste siano uguali per potenza e, possibilmente, per marca e che il carica-batteria del camper sia in grado di erogare almeno il 10% della potenza totale. Quindi, nel nostro caso, avendo creato un pacco batterie da 240 AH, il carica-batterie come minimo dovrà erogare 24 AH. Terminato il lavoro, allacciamo il camper alla 220 e mettiamo in carica le batterie: alla prima uscita potremo sperimentare quanta indipendenza ci regala questa doppia fonte di energia.