Spesso sui nostri camper vorremmo utilizzare piccoli elettrodomestici, come i caricabatterie della videocamera o dei telefonini, e in alcuni casi addirittura il phon che però richiedono la tensione di rete a 220v.
Sui nostri mezzi abbiamo la batteria e l’impianto a 12v. ma con l’inverter possiamo trasformare i 12v. in 220v. potendo sfruttare tanti piccoli elettrodomestici.
Il problema sorge dal fatto che l’inverter assorbe dalla batteria moltissima corrente per cui deve essere installato il più vicino possibile alla batteria servizi e ad essa collegato con grossi cavi fissati direttamente sui bulloni dei morsetti tramite robusti capocorda.
Chi ha la batteria in abitacolo, per esempio in una cassapanca, può fissare l’inverter alla cassapanca stessa e quindi può comodamente accenderlo e collegarvi la spina dell’utilizzatore al momento del bisogno, ma chi ha la BS in un luogo scomodo come nel doppio pavimento o in un gavone, o vuole semplicemente occultare l’inverter all’interno della cassapanca nell’ esempio precedente, deve trovare modo di accenderlo comodamente senza dovere aprire i gavoni o altro.
Sui nostri mezzi abbiamo la batteria e l’impianto a 12v. ma con l’inverter possiamo trasformare i 12v. in 220v. potendo sfruttare tanti piccoli elettrodomestici.
Il problema sorge dal fatto che l’inverter assorbe dalla batteria moltissima corrente per cui deve essere installato il più vicino possibile alla batteria servizi e ad essa collegato con grossi cavi fissati direttamente sui bulloni dei morsetti tramite robusti capocorda.
Chi ha la batteria in abitacolo, per esempio in una cassapanca, può fissare l’inverter alla cassapanca stessa e quindi può comodamente accenderlo e collegarvi la spina dell’utilizzatore al momento del bisogno, ma chi ha la BS in un luogo scomodo come nel doppio pavimento o in un gavone, o vuole semplicemente occultare l’inverter all’interno della cassapanca nell’ esempio precedente, deve trovare modo di accenderlo comodamente senza dovere aprire i gavoni o altro.
Esistono inverter con un comando remoto che tramite un filo porta un pannello di comando in abitacolo, ma solitamente questo dispositivo si trova solo sui grossi inverter da 1.000W e oltre, molto pesanti e ingombranti e oltretutto costano qualche centinaio di Euro. Spesso per le esigenze di bordo basterebbe un piccolo inverter da 150~300W, ma questi economici apparecchi, per un costo di poche decine di euro, non sono mai dotati di accensione remota.
Esistono inverter con un comando remoto che tramite un filo porta un pannello di comando in abitacolo, ma solitamente questo dispositivo si trova solo sui grossi inverter da 1.000W e oltre, molto pesanti e ingombranti e oltretutto costano qualche centinaio di Euro. Spesso per le esigenze di bordo basterebbe un piccolo inverter da 150~300W, ma questi economici apparecchi, per un costo di poche decine di euro, non sono mai dotati di accensione remota.
Bisogna quindi riuscire a creare un piccolo pannello con l’interruttore d’accensione e il LED, e collegarsi dentro all’inverter in parallelo all’interruttore e LED di serie. Per comodità si utilizza una piccola presa per potere disconnettere il filo dall’inverter nel caso lo dovessimo smontare.
Io ho utilizzato una presa DB9 da computer, piccola e facile da montare. Con alcune foto cercherò di illustrare questo facile lavoro. L’apparecchio è un Lafayette da 150W ma le istruzioni valgono per tutti gli inverter, semmai potrebbe essere differente l’apertura dell’apparecchio.
Io ho utilizzato una presa DB9 da computer, piccola e facile da montare. Con alcune foto cercherò di illustrare questo facile lavoro. L’apparecchio è un Lafayette da 150W ma le istruzioni valgono per tutti gli inverter, semmai potrebbe essere differente l’apertura dell’apparecchio.
ATTENZIONE !
Non collegare mai l’inverter aperto alla batteria, al suo interno c’è la tensione a 220v. pericolosa e potenzialmente letale.
Collegarlo alla batteria solo dopo averlo richiuso completamente.
Smontare il pannello posteriore e sfilare il coperchio superiore.
Praticare un foro rettangolare e fissare la presa DB9 sul pannello posteriore prestando attenzione che l’interno della presa non interferisca con i componenti interni. Soffiare abbondantemente con aria compressa l’interno dell’inverter per eliminare eventuale limatura di ferro (PERICOLO di CORTOCIRCUITO!!!)
Stagnare all’interno della DB9 due sottili cavetti per l’interruttore e due per il LED.
Stagnare le altre estremità dei cavetti in parallelo ai cavetti sui piedini dell’interruttore e gli altri due rispettivamente in parallelo ai piedini del LED.
Mentre l’interruttore non ha polarità quindi i cavetti possono essere collegati indifferentemente, il LED ha un + e un - (lato piatto dello zoccolo del LED) da rispettare.
Con un piccolo contenitore per montaggi elettronici preparare il comando remoto con LED e interruttore, portere quindi un sottile cavetto a 4 poli dalla DB9 sul retro dell’inverter al comando remoto e rispettando la polarità del LED. Io ho utilizzato un cavetto di recupero con già montata una spina DB9, ma andrà bene qualsiasi sottile cavetto a quattro fili, per esempio quello di tipo telefonico, da un lato verranno stagnati i terminali all’interno dello scatolino dietro all’interruttore e al LED (rispettare la polarità del LED), dall’ altro capo si stagna una spina DB9 volante da inserire poi sulla presa DB9 che abbiamo montato sull’inverter.
Se alla fine l’inverter si accende correttamente ma il led sullo scatolino non si accende, probabilmente lo abbiamo collegato alla rovescio, non si danneggia e basta invertire i due fili sui suoi piedini per farlo accendere correttamente.
Per info e chiarimenti
Tommaso Mengoli
iz4dji@amsat.org
Non collegare mai l’inverter aperto alla batteria, al suo interno c’è la tensione a 220v. pericolosa e potenzialmente letale.
Collegarlo alla batteria solo dopo averlo richiuso completamente.
Smontare il pannello posteriore e sfilare il coperchio superiore.
Praticare un foro rettangolare e fissare la presa DB9 sul pannello posteriore prestando attenzione che l’interno della presa non interferisca con i componenti interni. Soffiare abbondantemente con aria compressa l’interno dell’inverter per eliminare eventuale limatura di ferro (PERICOLO di CORTOCIRCUITO!!!)
Stagnare all’interno della DB9 due sottili cavetti per l’interruttore e due per il LED.
Stagnare le altre estremità dei cavetti in parallelo ai cavetti sui piedini dell’interruttore e gli altri due rispettivamente in parallelo ai piedini del LED.
Mentre l’interruttore non ha polarità quindi i cavetti possono essere collegati indifferentemente, il LED ha un + e un - (lato piatto dello zoccolo del LED) da rispettare.
Con un piccolo contenitore per montaggi elettronici preparare il comando remoto con LED e interruttore, portere quindi un sottile cavetto a 4 poli dalla DB9 sul retro dell’inverter al comando remoto e rispettando la polarità del LED. Io ho utilizzato un cavetto di recupero con già montata una spina DB9, ma andrà bene qualsiasi sottile cavetto a quattro fili, per esempio quello di tipo telefonico, da un lato verranno stagnati i terminali all’interno dello scatolino dietro all’interruttore e al LED (rispettare la polarità del LED), dall’ altro capo si stagna una spina DB9 volante da inserire poi sulla presa DB9 che abbiamo montato sull’inverter.
Se alla fine l’inverter si accende correttamente ma il led sullo scatolino non si accende, probabilmente lo abbiamo collegato alla rovescio, non si danneggia e basta invertire i due fili sui suoi piedini per farlo accendere correttamente.
Per info e chiarimenti
Tommaso Mengoli
iz4dji@amsat.org