Guardo la vita da un oblò! È quello di un Hymermobil 540 ed è ora di sostituirlo: ecco come fare per ottenere un buon risultato e spendere il giusto
Il camper su cui andiamo a lavorare è un Hymermobil 540 del 1980, su meccanica Mercedes (foto 1). Motorhome dall’ottima fama, ha sempre svolto un eccellente servizio ma, data l’età, ha bisogno di continua manutenzione. In queste pagine descriveremo la sostituzione dell’oblò centrale panoramico. L’oblò in questione presenta qualche piccola goccia d’infiltrazione, la plastica è deteriorata, in qualche punto rotta e, pur facendo passare la luce, non è di certo bellissimo (foto 2, 3 e 4).
E’ quindi ora di sostituirlo. Il meccanismo di apertura, però, pur essendo un po’ arrugginito, funziona in maniera discreta, quindi abbiamo deciso di restaurarlo e di conservarlo, anche al fine di contenere i costi. Prima di procedere con qualsiasi operazione, ci siamo recati da un rivenditore di ricambi Hymer, dove abbiamo acquistato solo il vetro in policarbonato trasparente fumè, la guarnizione di tenuta “Aria” e la bandinella circolare interna a copertura del foro, in plastica bianca. Per un costo totale di 90,00 euro.
Che cosa ci serve
- Cacciavite a croce e a taglio o, ancora meglio, un’avvitatore a batteria - Chiavi inglesi dell’8 e del 10 - Un paio di pinze a becco - Un cutter con lame nuove - Una mola elettrica (flessibile) con disco abrasivo - Una spatolina - Un martello
Materiale da acquistare
- Oblò in policarbonato fumè, guarnizione di tenuta, bandinella in plastica di finitura. (Questi accessori sono stati acquistati da un rivenditore di accessori Hymermobil) Costo 90,00 euro
- Vernice antiruggine barattolo da 250 ml (Brico: 8,00 euro)
- Una cartuccia di silicone Sikeflex bianco (12,00 euro) (negozio di accessori da campeggio e aftermarket)
- Maniglia di apertura finestrino di una macchina (preso da un demolitore)
- Listello di legno per nuovi tasselli (Brico 2,00 euro)
Installazione
Per prima cosa abbiamo rimosso il vecchio coperchio in plastica che era fissato ai braccetti basculanti con delle “spine” in ferro (foto 5 e 6).
Abbiamo smontato il coprifilo interno, svitando le viti presenti fissate al soffitto. Abbiamo quindi proceduto allo smontaggio del meccanismo, avendo cura di non rovinarlo. Questo era fissato con delle viti al telaio del camper e, soprattutto, con molto silicone. Piano piano, utilizzando un cutter ben affilato e inserendolo con delicatezza tra il telaio del meccanismo e il piano del camper, abbiamo rimosso il silicone. Stessa cosa abbiamo fatto per il telaio in ferro, alto circa 3 cm, dove si trova alloggiata la guarnizione e dove si appoggia l’oblò (foto 7). A questo punto, abbiamo pulito bene tutta la superficie di fissaggio del telaio e del meccanismo, rimuovendo il silicone con la lama del cutter e poi con una mola elettrica con disco abrasivo (foto 8 e 9).
Non ci siamo preoccupati della vernice perché il rivestimento è in alluminio, quindi non fa ruggine e poi, comunque, rimane sotto al telaio del meccanismo che, successivamente, sigilleremo nuovamente (foto 10 e 11). Tutti i pezzi del meccanismo e il relativo telaio sono stati accuratamente carteggiati a mano e con l’aiuto della mola elettrica. Infine, sono stati verniciati a pennello con due mani di vernice antiruggine di colore grigio perla (foto 12 e 13).
E’ necessario ricreare dei nuovi “tappi” in legno, che servono per fissare il telaio in ferro, in quanto quelli esistenti erano ormai logori e friabili (foto 14 e 15). Abbiamo poi rimontato il materiale esattamente come era stato smontato, avendo però cura di sigillare e incollare il tutto con una passata uniforme di Sikeflex bianco (foto 16 e 17), un silicone sigillante ottimo per questi lavori, perché ha un forte potere adesivo e, appunto, sigillante e rimane morbido col tempo. Si trova presso i rivenditori di accessori per camper. Il costo ne giustifica le qualità (una cartuccia 12,00 euro).
La striscia nera intorno all’oblò che vedete nella foto (foto 18 e 19), altro non è che un nastro adesivo anticondensa, che si usa per gli impianti di condizionamento.
L’abbiamo applicato per ovviare a una differenza di spessore nell’appoggio del vetro al coperto del camper, causato dal pavimento in acciaio calpestabile, che per circa 10 cm occupava parte della sede di appoggio del vetro stesso in chiusura. Il risultato finale è di avere molta più luce dentro la cellula abitativa e una vista panoramica. Ma la soddisfazione più grande è quella di aver dato un tocco di rinnovamento al nostro amato camper, facendo tutto da soli! (foto 20 e 21).