Sostituzione del gradino d’ingresso su Roller Arno

Vi proponiamo un intervento che prima o poi si rende necessario per tutti i veicoli ricreazionali. Pierluigi lo effettua sul suo Roller Arno, un modello del 1989 che ha amorevolmente soprannominato “Polentino”

Il nostro “Polentino” ha all’attivo 74.000 km. È un mezzo del 1989 per cui alcune modifiche si sono ormai rese indispensabili. Di recente ho sostituito il gradino di ingresso. Quello originale era di tipo “a cassetto scorrevole” con movimento manuale ma risultava troppo alto da terra, soprattutto per le bambine (di 11 e 9 anni) che salivano a bordo con difficoltà. Con gli anni inoltre era diventato molto difficile da azionare a causa di attriti non eliminabili con la semplice lubrificazione. Questo ci costringeva all’utilizzo di una pedana di plastica da posizionare all’esterno del mezzo per ridurre le altezze. Per agevolare tutte le manovre di salita e discesa, ecco l’idea di installare un nuovo scalino elettronico. La scelta, dopo aver avuto il piacere di conoscere personalmente i titolari a Parma durante il Salone del Camper di settembre, è ricaduta sul gradino proposto dall’azienda italiana Project 2000.

Che cosa ci serve
Gradino elettronico mod.10570 Project 2000 con motore SX
Viti e dadi per il fissaggio al mezzo
Cavo elettrico di sezioni adeguate
Capo corda per intestare i cavi
Morsetti per accoppiamenti elettrici
Nastro isolante e di carta (es. da carrozziere)
Canalina per cavi elettrici
Scatola per pulsante e LED
Fascette e fermacavo
Listelli di legno di dimensioni varie
Viti foranti di varie misure per legno
Attrezzatura da elettricista (forbice, saldatore a stagno, pinza per capicorda, tester)
Cutter
Trapano
Avvitatori
Segaccio (saraco)
Seghetto per metalli

Costi per la lavorazione
Il gradino mod.10570 Project 2000 ha un prezzo di circa 400 euro. Avevo già a disposizione la strumentazione utilizzata. Ho acquistato solo la minuteria spendendo tra le 25 e le 30 euro.

Tempi di realizzazione
Circa 2 ore per le preparazioni elettriche: per abitudine personale, ho saldato e ravvivato a stagno tutti i punti di connessione e l’attacco ai capicorda.
Circa 3 ore per l’installazione meccanica e le connessioni finali: tutti i cavi sono stati raccolti con fascette e fermacavi a U per bloccarli adeguatamente sotto il pianale del mezzo.

Alle prese con i primi preparativi
Al ricevimento del materiale, per prima cosa procedo con la lettura del manuale dell’utente dove vengono indicate le caratteristiche del gradino ma anche le informazioni di sicurezza.

Identificati i vari componenti, procedo con i preparativi dell’installazione tenendo a mente due obiettivi finali: agevolare la salita e la discesa dalla cellula abitativa e automatizzare il gradino che attualmente è manuale.

Identificazione e definizione delle zone
Per prima cosa procedo con l’identificazione della zona di montaggio sul mezzo: il nuovo gradino elettronico andrà posizionato all’interno della bandella laterale, che dovrà essere tagliata per permetterne la rotazione verso l’esterno. Inizio quindi con la definizione del “centro porta”, riportando su un’apposita sagomatura con nastro da carrozziere le misure di ingombro del nuovo gradino. Oltre alle misure interne della pedana, prendo anche la misura massima del supporto così da predisporre il montaggio il più centrato possibile alla porta di ingresso.

Subito dopo mi dedico all’identificazione dei cablaggi del nuovo gradino, utilizzando lo schema elettrico fornito a corredo del prodotto. Marco quindi passo a passo ogni cavo con il nastro di carta e concludo le operazioni con un pre-cablaggio del pulsante di comando e del relativo LED .

Il posizionamento di pulsante e cavi
A questo punto valuto gli spazi disponibili sul mezzo e cerco di definire il punto più idoneo per il passaggio del cavo elettrico di azionamento del gradino. Dopo aver deciso di utilizzare il foro già presente sul pavimento (occupato in precedenza dal comando del vecchio gradino manuale), scelgo di posizionare il pulsante sulla parete di destra (osservando il mezzo dall’esterno) sullo stesso lato delle cerniere della porta della cellula.

Per l’installazione del pulsante e del LED decido di usare una piccola scatola per utilizzo elettronico, creando gli appositi alloggiamenti per tasto e LED, due piccoli fori per il fissaggio della scatola alla parete e il foro inferiore per il passaggio dei cavi elettrici (foto 8). Procedo con il cablaggio definitivo del pulsante e del LED e li installo sulla scatola di comando. Ultimata la scatola di comando passo a installarla, come previsto, all’interno della cellula del mezzo. Per il contenimento dei cavi elettrici utilizzo una canalina adesiva, facendo passare il cavo sul foro esistente sul pianale.

L’installazione del gradino
A questo punto sono pronto a installare il nuovo gradino. Riesco a utilizzare gli stessi punti di fissaggio del vecchio che ho rimosso. Se questo non fosse stato possibile, si sarebbe dovuto provvedere con l’installazione di un apposito telaietto, visto che le prescrizioni di installazione richiedono l’ancoraggio a parti strutturali del veicolo. Per far sì che il nuovo gradino possa ruotare all’esterno – in fase di apertura – è necessario asportare la parte interessata di bandella laterale. Per questo, usando il segaccio, procedo a tagliare in corrispondenza dei punti già identificati e fisso il gradino sotto al pianale del mezzo.

La delicata fase di collegamento dei cavi
A questo punto l’installazione meccanica è praticamente conclusa: ora devo collegare i cavi elettrici. Per essere più libero nei movimenti, durante l’installazione fisica del saliscendi avevo diviso il cavo di alimentazione (potenza) da quello di comando (segnale pulsante) in modo da poter installare il pulsante e il gradino in modo indipendente. Per cui ora ricongiungo tutti i cavi utilizzando i morsetti per accoppiamenti elettrici, che saranno contenuti e protetti sotto al pianale all’interno di una scatola di derivazione apposita. Il cavo di potenza, per mia scelta personale, arriva direttamente alla batteria servizi utilizzando B+12 sul polo positivo (rosso) e B-12 sul polo negativo (nero) e alimentando il cavo D+ utilizzando un segnale proveniente dal “sottochiave”. In questo modo il gradino elettronico si chiuderà non appena si girerà la chiave di messa in moto per attivare il quadro (se l’avessi collegato all’uscita dell’alternatore D+, sarebbe rientrato dopo la messa in moto).

Collaudo finale e chiusura dei lavori
Dopo un paio di verifiche funzionali dei collegamenti elettrici (apertura e chiusura con comando manuale da pulsante, attivazione quadro motore e verifica rientro), procedo con le “finiture”, ovvero il riposizionamento della bandella laterale precedentemente asportata. Per questo devo ricostruire un telaietto (con dei listelli di legno che ho a disposizione) da fissare sull’apposito supporto ricavato sul gradino elettronico, per fare in modo che la bandella risulti alla stessa sporgenza di quella già installata sul mezzo.

Fisso quindi la bandella utilizzando alcune viti. È opportuno ricordare che questa sarà sottoposta a vibrazioni e all’aria durante il viaggio, per questo deve essere adeguatamente assicurata al telaietto. Procedo quindi a una nastratura – solamente per mascherare il punto di taglio – su tutti i bordi tagliati della bandella. Finalmente posso aprire il gradino completamente installato!

Un sentito ringraziamento a
Per questa realizzazione vorrei ringraziare i signori Susanna Azzolini e Davide Nardini, titolari di Project 2000, per la loro cortesia e disponibilità ma anche per il supporto tecnico durante la fase preliminare di studio di fattibilità. Infatti, visto che “Polentino” è un mezzo del 1989, abbiamo dovuto fare insieme e a distanza alcune verifiche sulla compatibilità degli spazi disponibili per evitare bloccaggi e urti su alcuni punti del pianale. Un grazie particolare quindi a questa azienda italiana che dal 1995 lavora per mettere a disposizione di chi viaggia in camper prodotti efficienti, di primissima qualità ma soprattutto sicuri nella loro progettazione, nella loro realizzazione e nel loro funzionamento. Un grazie “da tecnico” anche alla professionalità dell’Ufficio Tecnico dell’azienda che mette a disposizione del cliente informazioni chiare e dettagliate.