Più si ha spazio a disposizione e meno si fa ordine. Questo è un assioma che si può notare in quasi tutti i camper che posseggono un garage spazioso. Ma quando si arriva all’esagerazione bisogna dare libero sfogo alla fantasia e cercare di far stare tutto ciò che ci si porta dietro
Non mi sono mai preoccupato molto di gestire in modo razionale lo spazio del garage del mio camper. Quest’anno però, oltre allo scooter e a tutte le dotazioni di bordo che ci portiamo appresso, ho voluto portarmi un condizionatore portatile che, pur essendo di dimensioni ridotte, ha bisogno di essere trasportato in piedi e, soprattutto, non deve muoversi viaggiando. Premetto che non ho molta manualità per cui, quando ho deciso di lavorare in fai-da-te, mi sono ripromesso di eseguire un'opera non troppo complessa e in linea con le mie reali capacità.
Fissare un condizionatore
Non ho dovuto lambiccarmi molto il cervello per trovare la soluzione giusta, ho infatti utilizzato la base in polistirolo espanso con la quale mi è stato recapitato dal fornitore e l’ho installata nel garage in prossimità di una delle due porte del gavone, di modo che si possa caricare agevolmente. Per tenerlo in posizione ho montato due ganci sulla rotaia in dotazione al camper, attraverso i quali ho fatto passare una corda elastica o un nastro con chiusura dentellata. Essendo però l’apparecchio di circa un metro di altezza e siccome il sistema di fissaggio agisce quasi alla base del condizionatore, c’era il rischio che la sommità potesse inclinarsi e scalzare il sostegno inferiore. Non potendo utilizzare sulla sommità lo stesso sistema della parte inferiore perché avrei dovuto fissare delle staffe sulla parete posteriore del camper, con il rischio di avere una scarsa tenuta delle viti e di creare dei punti di accesso all’umidità, ho pensato di usare una barra fermacarico. Questi dispositivi sono reperibili in commercio, ma purtroppo non nelle dimensioni che servivano a me. Essendo inoltre piuttosto care, ho pensato di costruirmene una e allo scopo ho utilizzato una barra filettata in acciaio di 8 mm, due maniglie per cassetti con la testa piatta filettate M8 che, oltre che per l’appoggio contro le pareti, servono pure per la regolazione millimetrica della lunghezza della barra fermacarico, due dadi doppi da 8 mm, quattro dadi semplici da 8 mm e due tamponcini in feltro che servono per assorbire gli scossoni durante il viaggio. Il risultato è quello che si vede nella foto qui accanto. Nelle scorse vacanze estive ho percorso circa 3000 chilometri su strade pessime, ma il condizionatore è rimasto felice e contento al proprio posto.
Scarpiere ma non solo
La realizzazione di questo semplice accorgimento mi ha appassionato e, siccome l’appetito vien mangiando, mi sono dedicato a mettere ordine alle innumerevoli calzature che ci portiamo dietro, ma che non usiamo mai. Anche in questo caso la soluzione è stata semplice da trovare. Il garage è in comunicazione con l’interno della cellula tramite una porta molto ampia, per cui non ho fatto altro che sfruttare il pianerottolo di disimpegno per installarvi una scarpiera in tela che ho reperito su un sito online. Questo mobiletto ha una capienza di sedici paia di scarpe, quindi più che sufficiente per il nostro fabbisogno, ma, siccome intendevo usarla anche per riporre altri oggetti, ho aumentato la capacità dei ripiani dedicati alle scarpe tramite degli organizer in plastica. Anche nel caso specifico è sorta la necessità di tenere al suo posto la scarpiera durante il viaggio. Per evitare di fare fori nella struttura del camper, sempre pericolosi peraltro, ho deciso di utilizzare, anche in questo caso, una barra fermacarico. Quest’ultima ha però una lunghezza assai maggiore della precedente e per impedire che durante il moto entrasse in risonanza, visto il diametro ridotto del tondino filettato, l’ho inserita in un tubo di plastica da elettricista, donandole la rigidità necessaria per gli spostamenti: infatti i 3000 chilometri di collaudo hanno dato esito positivo (vedi foto in questa pagina).
Tra poltrone e armadio
Visto che, anche quando siamo in viaggio, non ci piace rinunciare ad alcune comodità casalinghe, ci portiamo appresso delle poltrone in tela ed alluminio con relativi poggiapiedi e, dato l’ingombro dello scooter, sono costretto a trasportarle in verticale, inserendole tra la parete posteriore del garage e lo scooter stesso. Per tenerle in posizione ho sempre usato spessori di tela, ma questi tendono a cadere. Ho quindi risolto la questione costruendo altre due barre fermacarico dello stesso stile delle precedenti, ma con lunghezze diverse. Inutile dire che il collaudo è stato positivo. Per mantenere la lunghezza del camper entro i 7 metri il progettista ha sviluppato l’armadio in profondità anziché in larghezza. Questa soluzione crea alcune difficoltà di reperimento degli indumenti perché bisogna farlo in modo sequenziale, vale a dire togliendo tutti i capi che sono posti davanti a quello scelto. La cosa è particolarmente fastidiosa nella stagione fredda quando gli indumenti sono in numero maggiore e più pesanti. Ancora una volta mi è venuto in aiuto un sito di vendita online che mi ha fornito un appendiabiti in alluminio che ho installato nel garage e dove appendo tutte le giacche più pesanti e più ingombranti in modo da dedicare l’armadio agli indumenti più leggeri e più facilmente reperibili (vedi foto in questa pagina). Realizzando questi lavori, non ho certamente “inventato l’acqua calda”. Ma è evidente che anche chi è refrattario al fai-da-te può risolvere alcuni problemi pratici usando solamente la fantasia e un minimo di manualità.
Materiali e costi
Materiali Costi Euro
3 barre filettate M8 5,40
2 tubi in plastica di diametro 20 mm 2,00
8 pomelli filettati M8 a testa piatta 6,80
16 dadi M8 1,50
8 dadi doppi M8 4,00
6 rondelle 8x20 1,00
8 feltrini 1,00
1 scarpiera in tela a tre ripiani 16,00
6 shoe organizer 10,00
1 appendiabiti pieghevole 14,50
Totale 62,20