Tutto il comfort di una sosta perfettamente in piano
Per mettere “in asse” il camper in pendenza, il nostro amico ha montato l’Autolift System della ditta TESA. Una soluzione ottimale, seppur con un costo importante, che per di più non incide eccessivamente sul peso totale del veicolo
È il destino di ogni camperista: fermarsi per la sosta e constatare che il camper è in pendenza. E ogni volta, armati di livella e di cunei, ci si deve dar da fare per cercare di portare il mezzo in piano. O almeno ci si prova. È per questo che da tempo meditavo di acquistare un kit autolivellante che ho cercato su vari siti internet e anche presso le concessionarie, ma sono stato sempre frenato sia dal prezzo dei sistemi oleodinamici sia dal peso che andava a incidere sulla massa complessiva del camper. Però lo scorso settembre in occasione del Salone del Camper di Parma ho visto il kit della TESA di Montesilvano (PE).
Focus sul prodotto
L’azienda costruisce il sistema Autolift System (un dettaglio qui sotto in foto), composto di quattro stabilizzatori elettrici in grado di generare ognuno una forza di spinta pari a 2500 kg e hanno, attraverso appositi spessori, la possibilità di estendersi fino a una lunghezza di fine corsa di 160 mm. Il sistema viene fornito completo delle staffe di ancoraggio, diverse per ogni tipologia di telaio, del cablaggio completo e del radiocomando. Il sistema Autolift System non è limitato nell’impiego alla sola stabilizzazione del mezzo in sosta bensì, agendo sul quadro strumenti, permette di estendere anche singolarmente i piedini, diventando un utilissimo strumento anche per interventi quali il cambio di uno pneumatico o il montaggio delle catene da neve. Non ultimo, qualora il mezzo restasse fermo per diverse settimane, ci permette di tenere le ruote sollevate dal terreno, evitando che gli pneumatici si ovalizzino. Il sistema pesa complessivamente 50 kg e gode della garanzia di legge di 24 mesi. L’azienda è italiana per cui qualora a garanzia scaduta dovessero presentarsi anomalie di funzionamento sicuramente non si esimerà dal controllo. Posso testimoniare personalmente per la disponibilità e la cortesia dello staff!
Prima di iniziare
Ho montato il sistema sul mio Laika Ecovip 410 (foto in alto), un semintegrale su telaio Ducato X2-50. Finalmente posso affermare di aver ottenuto il risultato che cercavo e che soprattutto speravo. Grazie alle spiegazioni ben dettagliate fornite dall’azienda e al manuale di istruzioni sono riuscito a effettuare l’installazione in fai-da-te. Le operazioni di montaggio non possono essere fatte col camper sul piano stradale: sarebbe impossibile sdraiarsi sotto al pianale e potervi lavorare. Per questo motivo per il montaggio del sistema di livellamento elettrico mi sono recato presso l’autofficina Soriano Gomme, di Soriano nel Cimino, peraltro convenzionata con il club di CamperLife, dove Moreno mi ha messo a disposizione il ponte di sollevamento, potendo così effettuare le operazioni con estrema facilità.
Installazione delle parti
Iniziamo l’istallazione dall’anteriore destro del mezzo. Prima di montare la staffa di ancoraggio occorre pulire per bene la parte dove questa sarà alloggiata. Ho rimosso con un raschietto le eventuali resine e lo sporco accumulato sul telaio stesso. Una volta posizionata ho praticato un foro del diametro di 8 mm in modo che la staffa fosse ben fissata. Successivamente ho terminato di fissarla con le tre viti a brugola in dotazione. In questa maniera la staffa risulta perfettamente saldata al telaio. Passiamo ora al montaggio sull’anteriore sinistro. In questo caso ho incontrato un po’ di difficoltà per il fatto che la staffa va posizionata nelle immediate vicinanze del serbatoio ma, armato di un po’ di pazienza ed effettuando le stesse operazioni già fatte sul lato destro, ci sono riuscito. Occorre prestare attenzione perché in quella posizione passano i tubi dei freni. Per comodità li ho staccati dall’ancoraggio così da non forzarli e li ho riposizionati a montaggio concluso. Per sicurezza ho tagliato un pezzetto di corrugato e l’ho diviso in due creando così una schermatura che ho posizionato a protezione dei tubicini, così da evitare che col movimento si creassero frizioni e sfregamenti. Il pezzo di corrugato l’ho fermato con due fascette. Infine passiamo all’asse posteriore del Ducato. Occorre installare una barra longitudinale da posizionare davanti all’assale, opportunamente fissata sul telaio in un punto già predisposto dove troverete un foro filettato. Questa è l’esatta posizione dove ho montato la barra a cui ho saldato il dado. A questo punto ho fissato la barra sulla quale andranno poi applicati i piedini posteriori.
I piedini e la centralina
Montate le staffe di ancoraggio anteriori e la barra posteriore, non resta che montare e fissare saldamente i piedini. Quelli posizionati anteriormente devono essere montati con i motori rivolti verso l’esterno così che in fase di apertura possano calare dal davanti e dirigersi verso il centro del mezzo. I piedini posizionati posteriormente, invece, dovranno essere montati con i motori rivolti verso l’interno e anche in questo caso nel momento della discesa dovranno potersi spostare verso il centro del mezzo. Terminato il fissaggio dei piedini si passa al montaggio della centralina. Questa deve essere saldamente fissata al di sotto del pianale cercando di farla aderire quanto più possibile allo stesso. Per meglio bloccare la scatola, ho steso un po’ di silicone e poi ho fissato con viti autofilettanti. Per facilitare il lavoro sulla scatola stagna che contiene la centralina è apposto un adesivo con la dicitura FRONT, che ci indica che deve essere orientata verso l’anteriore del mezzo e in asse con lo stesso. Dalla scatola fuoriescono 4 cavi cablati e numerati, il cavo di alimentazione diretta e un cavo che consente il sottochiave della centralina. Nel collegamento dei cavi numerati si deve necessariamente rispettare la destinazione di ciascuno di essi. Il cavo del sottochiave è invece un sistema di sicurezza che impedisce la discesa dei piedini mentre si viaggia. La ditta costruttrice consiglia di installare la centralina in posizione centrale rispetto al pianale. A causa della presenza di altre installazioni, ho dovuto ripiegare per il montaggio sul lato sinistro, ma sempre in posizione centrale.
Colleghiamo i cavi
La parte meccanica è tutta fissata e anche i relativi cablaggi sono stati tutti ben ancorati attraverso le apposite fascette in plastica. È il momento di iniziare a collegare i cavi che porteranno corrente ai motori dei piedini, alimentati dalla batteria servizi. Un accorgimento importante: quando si andrà a fissare il filo viola al motore dei piedini è bene aver cura di ricoprirlo con il grasso che viene dato a corredo del kit. Questo accorgimento impedirà all’acqua di infiltrarsi e di generare dispersioni che potrebbero compromettere il buon funzionamento. Infine si proteggono i dadi di serraggio con gli appositi cappucci già presenti sui cavi.
Il quadro di comando
Dopo il collegamento elettrico dei piedini non resta che fissare il quadro di comando all’interno del veicolo, possibilmente in un punto comodo per l’utilizzo che se ne andrà a fare.
Per mia comodità, sul mio Laika ho posizionato il pannello dei comandi all’ingresso cellula a destra, così da poterlo facilmente raggiungere anche stando sul piano stradale.
In verità in dotazione viene fornito anche un pratico radiocomando che permette di effettuare le manovre senza intervenire sul pannello principale, ma se questo è ben posizionato permetterà di operare anche direttamente senza usare il comando a distanza.
Test sul campo
Ho effettuato il montaggio nei primi giorni di dicembre e a fine anno ho avuto l’opportunità di testare il sistema anche a basse temperature (-10°C) senza riscontrare alcun problema di funzionamento. Il sistema Autolift System può essere acquistato presso la sede dell’azienda, in via Etiopia a Montesilvano (PE), tel 085/4175602 e ha un prezzo di circa 1.900,00 euro più iva. La TESA offre anche un servizio di installazione in sede, nel qual caso il prezzo è di 2.300 euro più iva.