Avere un’illuminazione dei fari adeguata contribuisce alla sicurezza e non affatica chi guida, ma siamo sicuri che nei nostri veicoli sia tutto a norma dopo aver sostituito le lampade?
L'evoluzione tecnologica sull’illuminazione negli ultimi anni è stata stravolta dall’introduzione della tecnologia LED; dopo la parentesi sui fari allo Xenon, le case automobilistiche (e ovviamente quelle camperistiche, seppur per la stragrande maggioranza i fari facciano comunque parte della base meccanica) si sono indirizzate a sviluppare modelli in cui il faro a Led non può mancare.
Sulla scia delle case costruttrici anche i produttori after market hanno immesso sul mercato dei kit o delle lampade che sicuramente migliorano il fascio di luce emessa, ma non sempre si è in regola con il codice della strada.
(Lampadina led H4 con dissipatori di calore, nella foto sopra)
Un po' di storia
Prima di proseguire in questo viaggio sulle lampade e fari dei mezzi, occorre fare chiarezza e citare alcuni cenni storici su come si sia imboccata la strada dell’eliminazione totale delle lampade a filamento, e sulle varie sigle, che possono confonderci al momento dell’acquisto. Dall’ 1 luglio 2006 la comunità europea ha limitato, e si arriverà allo stop, la produzione di lampade alogene, che contengono metalli pesanti come piombo, mercurio e cadmio, altamente inquinanti per l’ambiente.
Quindi, nella confezione di lampade che acquistate, dovrete trovare l’indicazione Pb Free o No Pb, che significa che il prodotto risponde alla direttiva comunitaria RoHS, altrimenti si tratta di prodotti obsoleti, quindi occhio alle offerte.
Un'altra caratteristica è il filtro UV, perché il vetro del bulbo è realizzato con il quarzo, questo per rendere la lampada resistente agli sbalzi termici e vibrazioni, e quindi la lampada deve disporre di un filtro che impedisca il passaggio dei raggi UV, che sono radiazioni dannose. Dopo aver passato i test di intensità luminosa, le lampade alogene vengono omologate con l’indicazione ECE R37.
Il mercato è invaso da prodotti di ogni sorta, sia di qualità che di resa, ma certe caratteristiche non vanno sottovalutate, perché si rischia di violare il codice della strada, magari senza volerlo.
L’omologazione ECE
Cos’è l’omologazione ECE? E’ la normativa europea (Economic Commission for Europe) che definisce le caratteristiche costruttive e di funzionamento di un oggetto, e deve essere accompagnata dal simbolo "E", a cui segue un numero che l’associa ad un paese della Comunità europea (l’Italia è E3, mentre E1 si riferisce alla Germania ad esempio), sappiate che comunque qualsiasi numero va bene, non dovete per forza installare lampade prodotte in Italia, basta che sia un prodotto omologato da un paese membro dell’UE.
Le lampade LED (Light Emitting Diode) devono essere omologate con la dicitura ECE R48, mentre per quelle allo Xenon la sigla è ECE R99.
(I nuovi fari full LED di Carthago, nella foto sopra)
Cosa installare?
Ora dopo aver visto come acquistare i ricambi giusti, diamo un’occhiata a cosa non possiamo e cosa possiamo installare sui nostri mezzi.
Ad oggi non si potrebbero installare lampadine a Led al posto di quelle alogene, perché la normativa (molto rigida) stabilisce delle misure su come deve essere una lampada, quelle a Led non rientrano nei parametri in fase di omologazione del faro, perché misure differenti comportano un volume ed una uniformità differente di luce con la parabola originale del faro.
Non pensate che siamo tanto lontani dalla soluzione, le aziende si stanno muovendo nella direzione di creare lampade che utilizzeranno la tecnologia Led filament, per replicare forma e misure delle lampade alogene, con un’apposita omologazione per installazione retrofit.
Oltre al codice bisogna considerare anche il funzionamento differente delle lampade a Led rispetto alle alogene: se osservate la lampada a Led noterete che è provvista di un sistema di raffreddamento, perché genera molto calore, e non sempre i fari sono in grado di smaltirlo tutto. Ecco perché varie lampade a led hanno dei grandi dissipatori di calore alla base del bulbo o anche delle alette.
Anche i kit Xenon after market che promettono luce strabiliante sono assolutamente vietati e, come per l’installazione delle lampade a Led, ricordiamo che è previsto il ritiro della carta di circolazione, la revisione straordinaria ed una sanzione.
(Nella foto, Kit conversione fari LED)
Voglio più luce
Per avere più luce si possono percorrere strade legali, con varie soluzioni, e partiamo dalla base. Con il D.M. 6 novembre 2013 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 271 del 19 novembre 2013) il Ministero dei Trasporti in Italia ha introdotto una normativa che regola l’utilizzo dell’illuminazione stradale per i veicoli.
Le luci diurne DRL ora possono essere installate nei veicoli sprovvisti secondo il regolamento 87 UN/ECE su cui si basa questa normativa.
Non si possono installare più di 2 DRL (in base alla collocazione sull’auto); l’uso combinato delle luci di marcia diurna e fendinebbia (anabbaglianti o abbaglianti) o luci di posizione è severamente vietato.
La tecnologia ci assiste in questa operazione, esistono kit a LED con centralina in grado di commutare automaticamente le luci, i LED dell’auto dovranno avviarsi con l’accensione del motore e spegnersi col successivo arresto.
(Nella foto, lampade LED con dissipatore per conversione fari alogeni)
Montaggio e omologazione
Anche l’installazione deve rispettare dei parametri; la distanza tra due luci LED non dovrà essere inferiore a 60 cm (a 40 cm se l’auto non supera in larghezza 130 cm) e l’altezza della luce dal terreno dovrà essere compresa tra 25 e 150 cm.
L’inclinazione verticale ed orizzontale del fascio luminoso dovrà essere, rispettivamente, di +/- 10°; +/-20° (con lievi modifiche se le luci LED integrano anche quelle di posizione anteriori o i fari fendinebbia).
L’installazione non può avvenire con il fai da te, in quanto occorre una certificazione di installazione da parte di un’autofficina, con questo documento sarà possibile recarsi alla motorizzazione e far applicare un’etichetta sulla carta di circolazione con la dicitura «installate luci di marcia diurna conformi al regolamento 87 UN/ECE»: ora sarete in regola e potrete circolare tranquillamente. Il decreto specifica anche che in caso di sostituzione di gruppi ottici con uno di tipo originale, quindi di analoga forma e dimensioni contenente le luci diurne, non occorre la visita e prova presso la motorizzazione, ma solo l’aggiornamento della carta di circolazione.
(Nella foto, lampada LED H4 con centralina)
Stesso discorso per chi eventualmente vuol sostituire il gruppo ottico alogeno con un sistema originale a LED, occorre la certificazione degli elementi installati da parte di un’officina autorizzata, con conseguente revisione ed omologazione.
A livello economico la cifra da investire è elevata, un faro a LED costa in media un migliaio di euro!
Situazione ancora più complicata per un eventuale trasformazione Xenon, qui i componenti da cambiare non si fermano al gruppo ottico, ma occorre anche avere un sistema autolivellante e lavafari, praticamente irrealizzabile a livello pratico, economicamente non ne parliamo.
(Nella foto, Kit LED H7)
Come fare?
Ma se voglio avere più luce, senza spendere grosse cifre e rimanere in regola come posso fare? Si può migliorare il fascio di luce, rimanendo in regola con il codice della strada, installando lampade alogene performanti omologate, alcune aziende come Osram, Bosch, Philips e Pilot (solo per citarne alcune) hanno in catalogo ottimi prodotti. Le prestazioni possono arrivare fino ad un 150% in più di luminosità, con conseguente fascio più lungo e potente.
A seconda del modello di lampada che avrete sul vostro mezzo, la cifra investita sarà di una cinquantina di euro per una coppia di lampade, una spesa che si può fare per avere una migliore resa luminosa, sia come grado colore che come lumen effettivi.
La tecnica della luce
Ricordiamo che i watt indicano il consumo energetico di una lampada e non la potenza!
Aumentare i watt non è la scelta adatta per avere più luce, i parametri da tenere in considerazione sono altri, vediamo quali. I gradi colore si misurano in Kelvin (K), più il valore è basso più la luce sarà calda, e viceversa più sarà alto e più sarà fredda, ed in una scala da 1000 a 10000, quelli consigliati per la guida sono tra 4000K a 6000K, a seconda dei gusti personali.
Per esempio una lampada Xenon sta intorno ai 4200K ed è una luce bianco-azzurra, mentre quella al tungsteno è circa 3200K ed è giallognola.
I Lumen (LM) indicano la potenza luminosa di una lampada, per esempio una lampada H7 raggiunge 1500 LM +/-10%, i lumen sviluppati sono un parametro misurato durante l’omologazione di una lampada, con un range minimo e massimo.
Abbiamo anche i Lux, che di solito troverete nella scheda tecnica costruttiva della lampada, perchè anche questo è un parametro di omologazione, il Lux indica l’intensità della luce che raggiunge effettivamente la strada.
Mentre il lumen misura la quantità di luce proveniente da una sorgente attraverso una sfera unitaria, i lux misurano l’area illuminata piana tangente la porzione sferica (l’oggetto illuminato).
I lux variano a seconda della distanza di misurazione dalla fonte luminosa, mentre i lumen restano gli stessi. Ad esempio, un lumen su un’area di un metro quadrato corrisponde a un lux, mentre lo stesso lumen su un centimetro quadrato corrisponde a 10.000 lux.
Il nostro viaggio nel mondo delle lampade è giunto al termine, speriamo di avervi schiarito le idee e la strada. Specie per i mesi invernali, quando le ore di guida al buio possono essere tante e il meteo più frequentemente avverso, per cui vederci (e farsi vedere) meglio diventa priorità assoluta per la sicurezza del viaggio.