Viaggio in Calabria iniziando dal parco del Pollino, il più grande del Paese, con uno sguardo a Corigliano sul Castello Ducale delle ‘mille’ dominazioni fino al parco della Sila, a spasso fra i 'Giganti'
C'è nulla di più italiano della Calabria? Diciamo che questi tempi in cui il Tricolore si sbandiera facendo del vessillo una propaganda come se ogni argomento di Patria fosse "tutt'erba un fascio…" ci sta una precisazione. La popolazione degli Itali era composta dagli odierni calabresi: vivevano proprio in questa terra di mezzo chiamata "Italia" fra il Mar Jonio e il Tirreno già quindici secoli prima di Cristo!
Così il senso di questo viaggio ci porta a scoprire l'origine degli “italiani” o di coloro che ancora non sapevano che lo sarebbero diventati... In età augustea poi, da Roma, presero a chiamare la futura popolazione calabra col nome di Bruttium, e fu il continuo di una storia di pastorizia unita all’agricoltura e alle vicissitudini del Mezzogiorno....
Oggi il turismo; con davanti i bellissimi litorali calabri a rendere merito agli abitanti di una regione incantevole. E troviamo sparsa un po' ovunque questa cultura dei calabresi, migranti stabilizzati (molti) al Nord e in Germania fino ad arrivare in Australia, con quel carattere serio e una tradizione culinaria il cui meglio si gusta negli agrumi e nei famosi peperoncini rossi, piccantissimi e unici al mondo.
Camperlife porta dunque gli occhi del camperista su un itinerario che funge da collegamento alle altre idee weekend di questo numero estivo - proponendolo come idea aggiuntiva di un lungo viaggio on the road in camper nel Meridione - o come un percorso a sé stante per chi già vive, e vuole viaggiare, da queste parti.
Scopriamo la Calabria giungendo da Nord attraverso il Parco Nazionale del Pollino, con pause di borgo in borgo (perché uno tira l'altro) e troviamo l'orientamento dall'alto dei panorami costieri tra Corigliano Calabro e Rossano.
E via... Infine nel Parco Nazionale della Sila riaperto al pubblico con orgoglio dal FAI, nonostante l'emergenza Coronavirus. Vediamo le tappe, una per una, perché per un viaggio in camper si parte subito e più o meno quando si vuole ma ci sta di avere le idee chiare...
Alla ricerca del Pino Loricato
Nello Parco del Pollino c'è un protagonista ed è il pino loricato. Quest'albero cresce nonostante il clima difficile del massiccio appenninico, la cui altitudine massima supera i duemila metri sul livello del mare (la vetta più alta è il monte Serra Dolcedorme che, con i suoi 2.267 metri, costituisce la cima più elevata del massiccio del Pollino, oltre che dell'arco appenninico meridionale).
Il pino loricato sa prendere delle posizioni intricate dall’effetto scenico, e cercando il sole spicca quasi fosse un mega bonsai eretto poeticamente in quel contesto paesaggistico di rara bellezza, che - aggiungiamo - quanto a flora vede anche la presenza dei faggi secolari e degli abeti. Questi alberi 'speciali' contribuiscono a un progetto, a cura del Pollino Geopark, chiamato "Alberi Monumentali del Pollino" che si occupa di documentare attraverso la fotografia la loro presenza in una terra selvaggia.
L’habitat del Pollino, inserito nel Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, costituisce il più grande parco naturale d'Italia e rappresenta davvero un vanto del Paese. Sul massiccio montuoso troviamo anche i lupi, i caprioli, l'aquila reale e la lontra, per cui preparate il cannocchiale, è utile agli avvistamenti...
I sentieri del Pollino si dividono fra versante lucano e versante calabro, sono certamente ideali per orientarsi fra le rocce dolomitiche, in un paradiso dove vale la pena spendere almeno qualche momento della propria avventura in camper. Le numerose vette montanare del Parco, che - lo ricordiamo - attraversa il confine fra le Regioni della Basilicata e della Calabria -, offrono panorami sul mare di Maratea e verso la Piana di Sibari sul litorale ionico. Nel parco si osservano fenomeni carsici formidabili.
Parliamo delle grotte di Serra del Gufo e di quelle di Romito che fra l'altro ospitano alcuni graffiti del Paleolitico. Ma parliamo anche dei canyon scavati dalle acque del torrente Raganello e del fiume Lao. Fra i "miracoli" carsici per gli amanti della speleologia c'è inoltre un "inghiottitoio" chiamato Abisso del Bifurto dall’assurda profondità di ben 650 metri.
Qualche superstizioso che cerchi fortuna - e in tempi di crisi ne serve molta - deve raggiungere il monte Grattaculo (1.891 m). Questa vetta il cui nome un po' osceno pare sia dovuto alla presenza della pianta Rosa canina (che provoca grande prurito agli animali selvatici), è invece una meta davvero suggestiva e si raggiunge tramite escursione in partenza da Campotenese. Trekking simili a questo sono riservabili tramite l'app dedicata: "Camminasila".
A Corigliano nel castello più bello
L'idea è nata da un'Associazione che ha per oggetto forse la più antica missione dell'umanità: camminare. Il nome? "Camminare insieme", un gruppo animato da giovani calabresi che s'impegnano a guidare i camperisti – e non solo - alla scoperta del Castello Ducale di Corigliano fra le cui mura nacque Carlo d'Angiò, re di Napoli e di Sicilia.
Le orme dei passi del viaggio calabrese ci conducono anche dentro il borgo della città di Corigliano, fra i vicoli suggestivi che respirano sia l'aria frizzante dei monti che la brezza marina.
Qui spicca la Chiesa del Carmine. Di fine Quattrocento l'edifico religioso è munito di una torre campanaria a pianta ottagonale, testimonianza dell'architettura tardo-gotica calabrese. C'è poi l'artigianato, insieme a quelle tradizioni folcloristiche che lo arricchiscono ulteriormente. Ma ritorniamo alla fortezza aristocratica.
Il Castello Ducale lo volle per primo il Re normanno Roberto il Guiscardo nel 1073, solo nel Trecento divenne una residenza signorile.
Durante il Rinascimento subentrò alla proprietà la famiglia dei genovesi Saluzzo, fino ad arrivare in pieno Ottocento al passaggio delle chiavi per i ricchi aristocratici del Regno di Napoli. Il Castello Ducale ospita un museo munito di un notevole patrimonio storico-artistico e dentro sono da ammirare i raffinati affreschi insieme alle pitturi murali. Fra le sontuose stanze ecco il Salone degli Specchi, la Sala da Pranzo e le cucine ottocentesche.
Gli abitanti del Palazzo usavano pregare in uno "scrigno d'arte" speciale: la Cappella di S. Agostino che custodisce La Madonna delle Rose, attribuita al noto artista partenopeo Domenico Morelli.
E c'è la Torre mastio che offre un affaccio mozzafiato sulla piana di Sibari. Corigliano amministrativamente è stata unita al Comune di Rossano, ciò conferma la fusione di culture fra i due borghi. I rispettivi monti, su cui le due località sono abbarbicate si specchiano l’un l’altro.
Una curiosità. Rossano ospita il Museo Diocesano e del Codex Purpureus Rossanensis, un codice miniato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Da scoprire a Rossano c’è anche il Pathirion, cenobio basiliano, nonché ulteriore espressione di tecniche architettoniche e artistiche di epoca bizantina, normanna e araba.
I Giganti della Sila
Grande attrazione d’Italia il Parco della Sila è un bosco "storico" e racchiude 58 imponenti pini larici, fra i quali alcuni raggiungono l'altezza monumentale di 45 metri con un fusto che a volte si allarga fino a due metri di diametro. Gli alberi, longevi di almeno 350 anni, vengono chiamati I Giganti della Sila e hanno origini in qualche modo "rinascimentali" perché furono piantati nel Seicento dai Baroni Mollo. Questi aristocratici detenevano l'area naturale della Sila e intendevano proteggerla (già da allora) dal disboscamento.
Nel 2016 il testimone della gerenza del Parco è passato al FAI (Fondo Ambiente Italiano), che protegge e amministra l’area. Nel Parco dei Giganti si va in visita libera o guidata, e vista l'emergenza sanitaria va prenotata obbligatoriamente la visita da venerdì alla domenica, dalle ore 10 alle 17.
Prenotando si riceverà una mail che consente l'accesso al sito web. Il sito indica i sentieri e le modalità della visita (e c'è anche un podcast da ascoltare). Questa selva ultra-centenaria offre un'opportunità unica per una sana boccata di ossigeno e perché no anche un po' di ombra dal solleone del Sud. Oltre che i pini larici si passeggia tra i meli selvatici, i faggi, i castagni e i pioppi tremuli in contemplazione dell'ambiente fatato del bosco. I più piccini devono scovare lo scoiattolo nero calabrese, che chissà se li visiterà anche in sogno...
***
APPUNTI DI VIAGGIO
Per arrivare
In camper, per chi arriva sia da Nord che da Sud, usciti dall'autostrada A3 nel percorso tra i caselli di Lauria Sud (Basilicata) e Laino Borgo/Mormanno (Calabria), si raggiungono numerosi comuni del Parco del Pollino passando tra il versante Ovest del parco (calabrese) e il versante Nord (lucano), più dolce nei declivi, uniti dalla S.S. 19 che percorre l'area protetta.
Uscendo invece dall’autostrada a Morano, Campotenese o Castrovillari è possibile approcciare al Parco del Pollino dal versante Sud in Calabria, più aspro.
Il Parco Nazionale della Sila, di enorme esetnesione in tutta la parte centrale della Calabria, è facilmente raggiungibile in camper passando dall’area ionica, tramite la S.S.106 e poi dalla 107 o, per le vie interne preferendo la S.S.177.
Alternativa è l’area sul versante del Tirreno, qui si preferisce la E846/S.S.107, oppure c’è l’opzione delle strade panoramiche SP244, SP216 o le S.S. 108bis e S.S.660. L’autostrada di riferimento per chi proviene da lontano è l’A2. La S.S. 107 E846/S.S.107 silana-crotonese, attraversa il Parco della Sila, mentre la S.P. 20 e la S.S. 179dir rappresentano altrettanti validi percorsi stradali che passano nel cuore dell’area protetta.
Informazioni utili
Parco del Pollino
Sito Web: parcopollino.it
Info point: Ente Parco Nazionale del Pollino
Complesso Monumentale Santa Maria Della Consolazione, 85048 - Rotonda
Tel. 0973.669335 Fax. 0973669802
Mail: frontoffice@parcopollino.gov.it
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle ore 09:00-13:00
Corigliano e Rossano
ASSOCIAZIONE “INSIEME PER CAMMINARE”
Sito web: http://www.insiemepercamminare.com/
email: info@insiemepercamminare.com
Tel.: 0983 525263/ +39.340.4759406
Parco della Sila
Info web: parcosila.it
Via Nazionale sn - 87055 Lorica
di San Giovanni in Fiore (Cs)
Tel. 0984.53.71.09; cell. 3426337797
PER LA SOSTA
Parco del Pollino
POLLINO CAMPING "LO SCOIATTOLO"
Indirizzo: Strada provinciale 28 C/da Bovile, 85048 Rotonda PZ
GPS 39.936411, 16.047990
Area sosta camper
Indirizzo: 85043 Latronico PZ
GPS 40.092295, 16.012339
Pineta di Sibari
(convenzionato Club Camperlife)
FUSCOLARA, 87011 SIBARI - Cassano
Allo Ionio CS
39.779792, 16.480142
Corigliano
Village Camping
Indirizzo: Snc, Contrada Rallla La Collinetta, Corigliano Calabro, CS 87064
GPS 39.597864, 16.519011
Village Camping Due Elle
(convenzionato Club Campelife)
Indirizzo: Contrada Concio Vecchio, 87064 Corigliano Calabro CS
GPS 39.676619, 16.524721
Rossano
MARINA DI ROSSANO VILLAGE CLUB
(convenzionato Club Camperlife)
Indirizzo: Contrada Leuca, 87067 Rossano CS - GPS 39.614838, 16.651937
Parco della Sila
Camping Lorica
Indirizzo: Via Nazionale, 87055 Lorica CS
GPS 39.250527, 16.509590
Area attrezzata, Rifugio Dei Peccatori
Di Gola Di Granata Luigi Primo
Indirizzo: Contrada Campo San Lorenzo, 1 Siliano CS IT, 87058 Camigliatello Silano CS
GPS 39.357450, 16.486935
Per le foto si ringrazia l’associazione "Camminare insieme"
***