PRESENTATEVI AI NOSTRI LETTORI: CHI SIETE?
«Ciao a tutti: siamo in tre, Elisabetta, Sebastiano ed Ondina, la nostra cagnolina viaggiatrice. Da circa cinque anni viviamo a periodi alterni in camper ed in questo periodo abbiamo cambiato tre veicoli. Nel 2016 acquistammo il primo camper, un Leyland Sherpa del 1982: fu un’esperienza molto divertente, in quanto partimmo all’avventura visitando Francia e Italia, senza avere neppure una pallida idea di cosa ci aspettasse. Oltre a momenti davvero splendidi, vivemmo anche belle e simpatiche disavventure: giusto per citarne una, rimanemmo per un mese bloccati su un parcheggio in Liguria, in attesa che la frizione (allora introvabile in Italia) arrivasse dall’Inghilterra. Altri tempi, oggi le consegne sono molto più veloci! Dopo il Leyland, acquistammo un Iveco Daily 35-8 e con maggiore esperienza partimmo per luoghi più remoti; per esigenze lavorative lasciammo in stand by il camper per due stagioni estive, ma continuammo a viaggiare, con zaino e tavole da surf in spalla. Infatti, durante l’inverno a cavallo tra le due esteti di “fermo per motivi di lavoro”, partimmo per un surf trip in Sri Lanka. Anche in quella situazione, da novellini, ci lanciammo nel pieno dello stile di vita indiana, rimanendone letteralmente innamorati. Un'altra stagione estiva in Francia e poi via con un nuovo progetto: rimpatriati in Sardegna, ci venne la brillante idea di smantellare il vecchio allestimento dell’Iveco per renderlo più confortevole e personalizzato. Siamo viaggiatori per vocazione ed infatti, finiti i lavori su l’Iveco, saremmo dovuti partire in l’Indonesia, per un surf trip di un mese. Ma la voglia di collaudare la nuova casa su ruote ci spinse a cambiare i piani, per muoversi verso Marocco e Sahara Occidentale. Durante la permanenza in Marocco, che inizialmente sarebbe dovuta durare un mese e mezzo mentre in realtà si prolungò a ben cinque, ci trovammo nel pieno di una pandemia e solo grazie all’ambasciata francese riuscimmo a tornare in Italia. Proprio in Marocco decidemmo di pianificare un viaggio a tempo indeterminato, e fu li che per destino o casualità, curiosando sui vari siti online trovammo l’annuncio del Mercedes in questione, sopranominato poi Mannu».
COSA FARE E PERCHÉ LA SCELTA DI VIVERE IN CAMPER?
«Da viaggiatori dipendenti, ed essendo spiriti liberi, abbiamo cercato di conciliare i nostri interessi e le nostre passioni: siamo entrambi surfisti e per questo il modo migliore di scoprire nuove onde da cavalcare e nuovi posti da esplorare, l’idea di farlo in camper ci sembrava la più soluzione ideale. Siamo poi persone semplici e di poche pretese, che ben si adattano alla vita un po’ spartana di un veicolo da vacanza da usare per lunghi periodi. Inoltre siamo alla continua ricerca di una libertà che al giorno d’oggi sembra sempre più effimera, una dimensione che solo in camper riusciamo a percepire e vivere appieno. Infatti, chi vive in camper, generalmente è più vicino alla natura, al mutare delle stagioni e al concetto di libertà».
COME TRASCORRETE IL VOSTRO TEMPO?
«Ci piace la natura incontaminata, anzi più che un piacere per noi è una vera necessità. Amiamo in particolar modo il mare e poter cavalcare le onde, e per questo motivo siamo in continuo movimento: siamo esploratori/nomadi nell’animo. Oltre al surf abbiamo un'altra passione, l’arrampicata, che pratichiamo in assenza di onde. Ci piace scrivere, suonare la chitarra, fare yoga e certo leggere. Siamo ispirati da viaggiatori come Tiziano Terzani, William Finnegan, Herman Hesse, Paulo Coelho e potremmo per ore elencarne altri. Negli ultimi mesi abbiamo avviato un canale YouTube dal nome “Storie di Mannu”: questo progetto ci impegna molto, è una passione che cresce ogni giorno di più. Girare immagini dei fantastici posti che visitiamo e montare i video per condividerli con la nostra comunità online sta diventando un nuovo bellissimo impegno».
IL BELLO ED IL BRUTTO DELLA VOSTRA ESPERIENZA...
«Ovviamente, come tutte le cose vivere in camper ha pro e contro, ma dalla nostra esperienza i vantaggi sono di gran lunga maggiori. Vivere e viaggiare in camper ti fa sentire libero, oltre al fatto che sia uno stile di vita anche più sano; si passa l’80% del tempo fuori a respirare aria pulita. Inoltre in camper, essendo più vicini alla natura, fa crescere un grane rispetto verso quel che ci circonda. Non sempre riusciamo a trovare aree camper dove scaricare le acque grigie, e di conseguenza ci sentiamo in dovere di utilizzare solo prodotti biologici ed eco sostenibili: autoproduciamo i saponi che usiamo, non solo per rispetto all’ambiente ma anche verso noi stessi. Vi è mai capitato di leggere l’etichetta di un bagnoschiuma? Davvero abbiamo bisogno di tanti preparati chimici per sentirci puliti? Senza contare la plastica che produce ogni singolo flacone. Per questo preferiamo le nostre saponette semplici, fatte con pochi ingredienti, tutti di origine naturale. Vivere in camper porta anche a fare attenzione alla quantità di acqua che si utilizza, perché non se ne dispone in maniera illimitata. Per molti potrebbe essere un fattore negativo, ma noi cerchiamo di vederla diversamente: per evitare sprechi, nella nostra casa su ruote abbiamo scelto un wc compostabile, 100% ecologico e senza necessità di ricorrere a prodotti chimici o acqua per lo sciacquone».
DESCRIVETECI IL VOSTRO VEICOLO, DALLA COSTRUZIONE AL RISULTATO FINALE
«Mannu è un Mercedes Daimler Benz 813lp del 1983, senza un filo di elettronica, nato in Germania per trasporto legna, per poi essere trasformato nel 2000 in un camper da un’azienda tedesca. Lo trovammo vuoto all’interno dopo un progetto fallito del precedente proprietario: decidemmo così di viverci da subito, con molto spirito di adattamento, per costruire la nostra casa giorno dopo giorno secondo le nostre reali esigenze. L’autonomia per noi è tutto: per questo, l’investimento maggiore fu concentrato sull’apparato idrico e quello elettrico. Abbiamo scelto i migliori materiali in commercio: installando pannelli fotovoltaici per 800W, tre batterie AGM da 115 Aah l’una con un inverter da 1600W e due serbatoi di acque pulite per un totale di 300 litri possiamo permetterci di rimanere quasi dieci giorni in luoghi incontaminati, senza contare che se trovassimo un fiume pulito avremmo la possibilità di caricare acqua e quindi l’autonomia aumenterebbe drasticamente. Per l’arredamento, il 70 % della costruzione l’abbiamo fatta utilizzando materiali di recupero, cercando di contribuire nel nostro piccolo ad evitare sprechi. E dopo nove mesi di lavoro ci troviamo a vivere in una vera casa con le ruote: una grande soddisfazione!».
QUALI SONO I VOSTRI PROGETTI FUTURI?
«Di sicuro vogliamo continuare a viaggiare liberamente, senza scadenze e a tempo indeterminato intorno al mondo: siamo sempre stati lavoratori stagionali, quindi obbligati a fermarci per diversi mesi. Dopo l’acquisto di Mannu abbiamo avviato il canale YouTube per avere maggiore visibilità e più facilità nel trovare uno sponsor, per pubblicizzare i nostri prodotti e finanziare il viaggio, senza la necessità di fermarci per guadagnare qualcosa. Ora siamo in viaggio verso la Grecia, passando per Croazia, Montenegro ed Albania; poi speriamo di poter continuare verso la Turchia e ovunque il nostro destino voglia portarci».
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