C’è un gran parlare negli ultimi tempi sul valore e la validità dell’identità europea: su cosa significhi cioè veramente essere cittadini d’Europa. Diversi, ma accomunati da uno stesso ideale: è anche la conclusione che emerge da un recente studio realizzato dall’Erwin Hymer Group (EHG) per comprendere somiglianze e differenze tra le diverse culture del caravanning nei paesi dell’Europa. Per far questo, nella primavera del 2018 sono stati intervistati online oltre 3.800 equipaggi tra camperisti e caravanisti di nove paesi europei che con le loro risposte hanno portato a varie considerazioni più o meno intuitive.
Da una parte c’è l’olandese che va in vacanza due settimane scegliendo un’unica destinazione per rilassarsi con la sua caravan, mentre noi italiani siamo maggiormente interessati a suddividere il tempo libero in più mini vacanze, optando per attività che spaziano dallo sport alla cultura. E sono chiare le differenze: mentre soprattutto gli inglesi (72%), gli olandesi (56%) e gli svedesi (53%) amano trainare la loro roulotte, agli italiani (83%) piace viaggiare in camper. L’età dei campeggiatori intervistati è quasi identica: il camperista - o caravanista - europeo medio ha 39 anni, ha un lavoro e vive in una famiglia di tre persone. Senza particolari sorprese i risultati sulle mete preferite: il Mediterraneo (53%) è il numero uno in quasi tutti i paesi, compresa la nordica Svezia, nonostante la distanza di almeno 1.500 chilometri. Nella scelta di un campeggio, la pulizia (90%) è determinante. Inoltre, la piazzola confinante non dovrebbe essere troppo vicina e chiassosa (82%) in particolare per i turisti più anziani che trovano stressante l’affollamento e il rumore. Seguono, a debita distanza, le opportunità offerte per il tempo libero e lo sport (57%) e l’intrattenimento (47%), considerate meno importanti, ad esclusione però degli inglesi, gli olandesi e gli italiani che invece amano sfruttare al massimo le offerte di intrattenimento.
Ma una volta arrivati alla meta l’importante è rilassarsi, visto che per l’89% degli intervistati il relax è l’attività più rilevante. Seguono le gite giornaliere (83%) e le visite ai monumenti (77%). Stando all’indagine, noi italiani non amiamo annoiarci e siamo interessati ai viaggi, così come alle terme, alle attività sportive e alla cultura, comprese le visite ai musei. In più ci piace viaggiare con gli amici o partecipare a visite guidate. Infine condividiamo con i francesi la passione per il ciclismo. Anche se il campeggio è soprattutto associato all’estate e al sole, anche il campeggio invernale sta diventando sempre più popolare. Il 35% dei campeggiatori europei lo ha già provato e l’80% dice che vorrebbe tornare con la caravan o col camper di nuovo sulla neve. Se al momento i campeggiatori europei vanno in vacanza con la caravan e con l’autocaravan in egual misura, i risultati dello studio rivelano che il 41% degli intervistati vorrebbe acquistare come prossimo veicolo un autocaravan e quasi lo stesso numero (38%) in particolare un furgonato. Al contrario, solo il 21% sceglierebbe di avere una caravan e solo un terzo tra quelli che l’hanno già utilizzata ne comprerebbe una come prossimo veicolo.
Parlando di letti, le opinioni divergono per quanto riguarda lo stile. Un letto queen-size accessibile da entrambi i lati è molto popolare in tutta Europa (45%), tranne che per i tedeschi, che indicano come primo della lista il classico letto trasversale, specie su veicoli di dimensioni non eccessive. I letti gemelli longitudinali sono ben accettati in Svezia (25%), in Austria (23%) e in misura minore in Italia (14%) e in Francia (12%). Da segnalare infine che quasi un quarto degli intervistati non esclude l’idea di affittare il loro veicolo a fini di lucro e l’11% lo ha già sperimentato. In particolare, sono i francesi che amano affittare il proprio veicolo, mentre tedeschi, austriaci, svizzeri - e, aggiungo io anche gli italiani, - generalmente prestano i loro veicoli solo a familiari o amici. La disponibilità a noleggiare è molto legata all’età: il 17% dei minori di 29 anni ha già noleggiato il proprio veicolo e il 31% potrebbe immaginare di farlo. Quindi, per i campeggiatori di domani, la condivisione potrebbe diventare una realtà ancora più significativa e, speriamo, non solo nell’ambito del caravanning.