Poesia napoletana, vademecum per camperisti

Napoli, città di contrasti, storie, aneddoti, vicoli rumorosi, mare, luce, castelli meravigliosi, musei ricchi di tesori, luoghi pregni di poesia. A Natale, regaliamoci una favola

Napoli non ci si stanca mai di visitarla! Ad ogni viaggio c'è sempre qualcosa di nuovo, proprio dietro l'angolo, che aspetta di essere svelato. La musica è nell'aria, si spande tra i vicoli che profumano di pizza, sfogliatelle e babà. I colori e le mille luci del Natale fanno risaltare ancora di più la bellezza dei suoi scorci, dei suoi angoli segreti. È tutto un mondo da scoprire, dal ventre della città, proprio lì nel centro antico dove la storia greca e romana hanno plasmato vie e monumenti, con San Gregorio Armeno e i suoi presepi, i numerosi tesori artistici e le chiese che brillano di maioliche, fino al lungomare, con lo skyline del Vesuvio e delle isole, lì in lontananza. Scarpe comode e voglia di perdersi, per ritrovare una parte di noi e lasciarsi incantare dall'antica Partenope. 

Il mondo in una strada

I vicoli stretti stretti di San Gregorio Armeno pullulano di laboratori artigianali dove gesti antichi raccontano tradizioni gelosamente tramandate da padre in figlio. Il cuore pulsante di Napoli è qui, in queste viuzze anguste e ombrose dove ogni giorno dell'anno si respira l'atmosfera natalizia. La vitalità, l'anima, i colori e i profumi della città sono raccolti in questo labirinto di stradine dove le distrazioni sono infinite.

Mille luci scintillanti, pastori in movimento, statuine religiose, campane di vetro, casette riprodotte con minuzia di dettagli e cura degli ambienti più intimi, presepi in sughero, banchetti che si colorano del rosso acceso dei corni portafortuna, delle statuette di Pulcinella, delle maschere, dei simboli tradizionali e delle porcellane di Capodimonte. Entrare nelle botteghe e osservare da vicino le creazioni, vedere i maestri all'opera, mentre realizzano gli splendidi prodotti artigianali della tradizione presepiale napoletana, è un'esperienza indimenticabile. Ci si diverte a riconoscere nelle statuine i volti più celebri di attori e personaggi famosi. Ogni anno i maestri si cimentano nella realizzazione di visi nuovi, che fanno bella mostra di sé nelle botteghe. Non manca nessuno, sembra quasi di sfogliare una rivista di gossip.

Nel cuore di Napoli

Nel centro antico, dove la storia greca s'incontra con quella romana, si trovano incantevoli palazzi, monumenti e chiese antiche, che sbucano tra i vicoli, quasi come se stessero giocando a nascondino. Pian piano si scoprono musei, che custodiscono tesori pregiati. Il Duomo, vestito di bianco, si fa subito notare per il suo candore e la sua bellezza. Accanto all'edificio religioso si trova la Reale Cappella dove si conserva il Tesoro di San Gennaro e, proprio alle sue spalle, in via Tribunali, ecco la Chiesa Pio Monte della Misericordia. Nella cappella ottagonale si possono ammirare i dipinti posti sugli altari, che rimandano alle diverse attività caritatevoli. Sull'altare maggiore il capolavoro di Caravaggio, che in sé sintetizza le opere della misericordia corporale e racconta, con la tipica umanità del pittore, storie, volti e angoli della Napoli spagnola. Proseguendo su via Duomo, conosciuta anche come la via dei Musei e poi verso Largo Donnaregina, si arriva al Complesso Monumentale Donnaregina, che ospita il Museo diocesano. Il percorso si snoda all'interno di una chiesa barocca, che splende di ori, argenti, affreschi, tele e sculture, chiuse per anni in depositi e casseforti, che ora hanno trovato la giusta collocazione. Gironzolando nel centro antico ci sono tanti tesori da ammirare, le scoperte sono continue: Napoli Sotterranea, la Cappella di San Severo, il Teatro romano di Neapolis e le piazzette che si aprono all'improvviso tra i palazzi, salotti all'aria aperta dove sorseggiare un caffè senza fretta. La street art colora le mura di angoli di città, come nel quartiere Forcella, a pochi passi dal Duomo, dove il murales di San Gennaro accoglie i viandanti. Appagata la vista, il viaggio dei sensi continua a tavola. I vicoli di Napoli profumano di odori buoni. Pizzerie e trattorie si trovano un po' ovunque ma è in queste vie che nascono le più rinomate. L'antica Pizzeria da Michele, la Pizzeria Sorbillo, la Pizzeria dal Presidente e l'Antica Osteria Pisano, solo per citarne alcune. Dei piccoli templi di sapori e tradizioni, dove mani sapienti impastano tesori dal gusto indimenticabile. 

Opere d'arte 

Il percorso continua verso il mare. Si può scegliere di andare a piedi, una mezz'ora di strada, oppure di prendere la Linea 1 della metropolitana: le Stazioni dell'arte (fermate Museo, Dante o Università, le più vicine al centro antico) sono un'altra esperienza da non perdere. Si tratta di un'idea innovativa, quella di rendere i luoghi della mobilità più attraenti, arricchendoli di opere d'arte contemporanea. Gli spazi interni ed esterni delle stazioni accolgono più di duecento opere, realizzate da artisti di fama internazionale, che hanno riqualificato anche il tessuto urbano. Uno spazio espositivo originale e fuori dal comune. Un Museo che si snoda come un labirinto colorato nel sottosuolo e fa sì che lo spostamento diventi occasione di viaggio. Occhi all'insù e all'ingiù per fare il pieno d'arte. La Stazione Toledo, premiata come la "più bella d'Europa", è un angolo di poesia, un'esplosione di colori. Il progetto, affidato all'architetto Blanca, ha interessato anche l'area esterna, che è stata riqualificata e trasformata in zona pedonale. Dai mosaici dei primi livelli man mano si scende verso il basso e si è accolti dai colori caldi dei rivestimenti che ricoprono le pareti. Dal giallo luminoso, che ricorda il tufo partenopeo, fino ai mosaici spettacolari posti a quota 0, dove pannelli colorati richiamano l'azzurro del mare e le onde in rilievo accompagnano i passi del viaggiatore e diventano sempre più intensi avanzando in profondità. La monumentale sala sotterranea è dominata dalla bocca ovale del Crater de luz, un grande cono che mette in collegamento il piano della strada con la hall posta a quaranta metri sottoterra. Saliti in superficie c'è una città che pullula di vita. A Natale via Toledo è tutto un luccicare di vetrine e di artisti di strada, che intrattengono i passanti con i loro spettacoli. Per un tuffo d'arte si può entrare a Palazzo Zevallos Stigliano, che si trova nella stessa via e perdersi nelle sale che ospitano mostre interessanti. Lungo la strada principale si affacciano vicoli pittoreschi, che poi s'inerpicano sulla collina e si addentrano nei Quartieri spagnoli. Cuori e scritte romantiche riempiono di allegria questi angoli nascosti, dove si sente tutto il calore mediterraneo. 

Finalmente il mare

Dai cuori nelle stradine, alla Galleria Umberto I, è un attimo. Solo pochi passi e si è davanti al gigantesco edificio di ferro e vetro, su cui poggia una cupola trasparente che si alza fino a 57 metri di altezza. Nella galleria caffè eleganti, in passato luogo di ritrovo di intellettuali e artisti, oggi conservano il loro stile e profumano di babà e sfogliatelle, sfornate ad ogni ora. Dall'altro lato delle strada il Teatro San Carlo, che si può visitare partecipando ad una delle visite guidate in programma. I fasti, l'eleganza e la ricchezza di questo luogo senza tempo riempiono gli occhi. Il Palazzo Reale di Napoli, il cui profilo rende ancora più bella Piazza del Plebiscito, si trova proprio accanto al teatro. Lo scalone d'onore conduce all'Appartamento storico, al Teatro di Corte e alla Cappella Reale. Il Palazzo è un susseguirsi di stanze di rappresentanza, ornate da pitture, statue, arazzi e mobili d'epoca. Passeggiando in questi ambienti ci si sente re e regine per un giorno. Dalle finestre si godono scorci di paesaggi e la vista spazia fino al mare. Da Piazza Plebiscito ci si incammina proprio verso il mare, si può andare prima in direzione del Maschio Angioino, conosciuto anche con il nome di Castel Nuovo, a pianta trapezoidale, dove oggi è ospitato il Museo Civico e poi verso Castel dell'Ovo, a una ventina di minuti di strada. Il più antico castello della città sonnecchia sull'isolotto di Megaride, cullato dalle onde del mare e avvolto da un alone di mistero. Si racconta che nei sotterranei sia nascosto un uovo, cui sono legate le sorti della città. Il panorama qui è mozzafiato. Non c'è fretta di andare. Solo di restare.

 

Foto gentilmente concesse da Luigi Mastrandrea, Francesca Nobili, Pasquale Monda, Mario Bellitti, Rosario De Maria (Arte in Movimento De Maria).

Lucrezia Fraio