La cupola dell'Antonelli, il Castello Sforzesco e la cornice delle Alpi Pennine, in viaggio attraverso le risaie della Lomellina nella città di uno dei simboli del Risorgimento
Novara ci porta in una dimensione della calma, per una breve uscita dove tutto si trasforma e termina all'improvviso, forse grazie alla percezione ricavata dall'esperienza del viaggiatore in libertà, che qui diventa quasi onirica.
Lo stacco dall'affollato Settentrione lo si percepisce arrivando nella bella Nuara - così la chiamano i novaresi - attraverso la campagna, osservando le cascine delle mille località circostanti, oppure fermandosi davanti ai campanili isolati che spuntano fra le risaie.
Poi ancora premendo sull'acceleratore lungo gli infiniti viali alberati che lontano dai confini svizzeri, e dal lago Maggiore, ci avvicinano dolcemente al Centro Storico di questo capoluogo piemontese simbolo d'Italia.
Passando dal Sud, sul Sesia, invece si va a scoprire la riserva naturale Palude di Casalbeltrame, regno del birdwatching sorvolato da oltre duecento specie di uccelli.
Provenendo altrimenti dall'hinterland milanese, e superando il Ticino di Trecate, la provincia di Novara sorprende il visitatore rivelandosi anche qui per via delle risaie, composte da un patching di forme precise ma irregolari, che in lontananza si fanno sorvegliare dalle Alpi Pennine.
Alpi come cornice
Novara, bomboniera urbana con la sua invernale cornice bianca e adorabile; “Questi luoghi sono così affascinanti”, ci dice fuori città una signora che sembra conservare lo sguardo delle mondine. E c'è il massiccio del Monte Rosa, con tutte le sue "sorelle bianche" da quattromila metri di altezza è lì a sorvegliare la città, spuntando fra gli edifici quasi con arroganza.
Il Monte Rosa fa capolino nelle giornate terse come a dire "ci sono anche io"; ma in caso i trekking del CAI novarese ci sembrino troppo ardui per raggiungerlo, lasciamolo fare...
Scegliamo un parcheggio in via Alessandro Poerio, poeta leopardiano, per una pausa a bordo del camper proprio alle porte della città.
Qui si ammira il lento trascorrere delle giornate della periferia ordinata: una panchina con il legno un po' inumidito, un campetto di pallacanestro, i ragazzi che giocano e ancora qualche raggio di sole sul parabrezza nel freddo tramonto; il richiamo del viaggio ci spinge ad apprezzare ogni momento della vitalità di questa decisa giornata di vacanza. In marcia!
La cupola dell'Antonelli è uno dei monumenti più alti del mondo
A Novara le passeggiate in solitaria si nutrono di momenti di contemplazione, come davanti ai salici piangenti che qui crescono forti e rigogliosi.
La lettura amplifica in maniera esponenziale le sensazioni degli attimi di viaggio, magari la sera approfondendo ciò che gli occhi e le interpretazioni personali non hanno saputo sviscerare. Per questo c'è l'umile servo delle parole, Sebastiano Vassalli, celebre autore di "Cuore di Pietra"; il libro di Novara, romanzo-racconto della vita di Alessandro Antonelli, architetto star del Risorgimento.
E di storia Novara ne ha davvero da vendere: tutto nasce nella vetusta contrada Sant'Agata di Casa Bossi,"il più bel palazzo neoclassico d'Italia", proprietà di un nobile aristocratico meridionale che dopo averla acquistata vuole restaurarla e si rivolge proprio al superbo Antonelli per affidargli i lavori nel 1859.
Anni in cui i fasti dell'Unità d'Italia esigono opere mirabili come quelle del noto architetto; opere utili alla grandiosa idea del neonato Regno d'Italia. Ma Antonelli nutre più di una sola ambizione professionale: la magnificenza esagerata di Casa Bossi serve a corredo, scrive Vassalli, per esaltare la prospettiva di un progetto architettonico ancor più mirabile: la cupola della basilica cinquecentesca di San Gaudenzo di Novara.
Passeggiando lungo le belle vie del Centro, il mento si alza all'infinito per scorgere il culmine dei centoventuno metri di altezza di questo monumento d'arte in muratura fra i più alti del mondo, i dettagli sono infiniti e i costi talmente sproporzionati da motivare, all'epoca, i ritardi per la conclusione dell'opera stessa.
Disagi per tutti ma la gloria va soltanto all'Antonelli che in quegli anni lavora contemporaneamente sul progetto della Mole di Torino.
Alla Basilica di San Gaudenzo, il 22 gennaio di ogni anno, in occasione delle celebrazioni della festa patronale, giungono i partecipanti in corteo durante la famosa cerimonia del fiore; appongono dei fiori a quelli in metallo, che costituiscono il grande lampadario fatto scendere dal soffitto della Basilica.
Da vedere nel Centro Storico di Novara è la Chiesa di San Marco, celebre per gli arredi sacri e i marmi preziosi; c'è poi la Chiesa di Ognissanti, custode della Madonna del Latte, opera di Giovanni de Campo.
Il Palazzo Vescovile nasconde invece un altro gioiello progettuale dell' Antonelli: il Chiostro della Canonica.
Aperto al pubblico è anche il Palazzo Tornielli Bellini, a cui si aggiunge il celebre Teatro Coccia e il Palazzo Natta Isola, sede della Provincia. Non dimentichiamo il Broletto, poco distante dal Duomo, è una grande corte medievale racchiusa da edifici di pregi artistici ed epoche differenti.
Il Castello Sforzesco e il cavallo d’oro di Da Vinci
Il castello sforzesco di Novara risale circa al 1200, come da tradizione, non lesina storie di fantasmi e superstizioni.
La leggenda vuole che nei sotterranei si nasconda un cavallo d'oro, commissionato a Leonardo da Ludovico il Moro.
Fatti veri. Sopra l'arco di entrata del fortino spicca il blasone dei Visconti, con il classico biscione.
Nel periodo napoleonico il castello divenne un carcere e lo restò per 170 anni, e vi fu rinchiusa Claretta Petacci, amante di Mussolini.
Dal 23 novembre fino al 5 aprile, le sale del castello, interamente restaurate, ospitano l'esposizione "Divisionismo, La rivoluzione della luce", che raccoglie opere pittoriche del Divisionismo lombardo-piemontese; perché la Valle Vigezzo, il Monferrato, il Comune di Volpedo, sono luoghi che ben si addicono con il territorio di Novara alle ambientazioni tipiche di questo stile pittorico impressionista del Novecento.
L'esposizione, curata da Anne Paule Quinsac, consta di settanta opere, inclusi, fra quelli degli altri grandi, i quadri di Giovanni Segantini e il capolavoro "Fontanalba" di Fornara.
Lumellogno
Per un pranzo da re si raggiunge nella frazione di Lumellogno, appena fuoriporta, la Torre dei Canonici (1400) sopravvissuta alle rovine del suo castello le cui origini risalgono a prima dell'anno Mille. Oggi la Torre ospita un centro benessere e un agriturismo.
Diciamolo, perché oltre i luoghi in viaggio bisogna metabolizzare anche le prelibatezze culinarie. Qui sul palato si scioglie la Paniscia, un risotto con soffritto di lardo, e il “salam d'la duja”, non possono poi mancare i celebri biscotti di Novara, tutto innaffiato con il piacentino Gutturnio, oppure lo Spanna, rosso DOC protagonista delle vigne di questa zona.
Peccati capitali, peccati di gola e quanti altri...
D’altronde come dicono in dialetto gli anziani da queste parti: "se 'l Signùr al perdünassa mia i pecà dla páta, al Paradìs al püdrìa vèss sul 'na süfièta vöja..." Che significa: "se il Signore non perdonasse i peccati carnali, il Paradiso non potrebbe essere altro che una soffitta vuota".
Ma il viaggio è anche ben altro, chi ha tempo prosegua verso Nord a Varallo Sesia, città d'arte dominata dal Sacro Monte, eccelso luogo di culto del Piemonte nonché Patrimonio mondiale dell'umanità.
Per chi preferisce un’alternativa nature, il viaggio da Novara prosegue verso il Parco faunistico La Torbiera, "un'area circondata da un bosco planiziale di ontani, farnie, betulle, castagni e salici", che si compone di una zona aperta al pubblico e una protetta di circa 40 ettari. Il parco ospita specie migratorie in transito ma anche animali da tutto il mondo, come il panda minore e il leopardo nebuloso.
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APPUNTI DI VIAGGIO
Per arrivare
Dalla Tangenziale Ovest di Milano (A50) imboccare l'autostrada A4 direzione Torino, uscire a Novara Est, proseguire sulla tangenziale e uscire in direzione di Novara Centro sulla SP11R (ex SS11). In alternativa, da Milano è possibile percorrere tutta la statale 11 Padana Superiore, che ha una sua uscita sempre sulla Tangenziale Ovest e corre più o meno parallela all’Autostrada A4.
PER LA SOSTA
Area Parcheggio in Novara (NO) - Via Luigi Gattico 15, aperta 24 su 24 ottima per la visita del Centro Storico di Novara adiacente a Camping Garage, con servizi interni alla struttura. - GPS N 45.454420, E 8.626910
Foto credit alessandro Vecchi
Informazioni utili
Cupola di San Gaudenzio: orari di apertura il giovedì e venerdì 10.00 - 11.25; sabato 10.00 - 11.25 14.00 - 15.25; domenica 14.00 - 15.25. Biglietto di ingresso alla Cupola, solo sala del Compasso:
€ 5,00 intero; € 3,00 ridotto (minori di 18 anni, oltre i 65 anni, gruppi oltre 10 persone); gratis: disabili più accompagnatore; minori di 12 anni più accompagnatore. Durata della visita: due ore circa
Castello Sforzesco di Novara, Piazza Martiri della Libertà, 3 - Novara, 28100. Aperto al pubblico dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 dal lunedì al venerdì, sabato e domenica aperto dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 13.30 alle 17.00.
Parco Faunistico la Torbiera, via Borgoticino Sud 28010 Agrate Conturbia. Apertura: marzo, ottobre e novembre aperto sabato e festivi dalle ore 10.00 alle 17.00. Ingresso intero: € 12,00. Ingresso ridotto: € 8,00 (da 4 a 11 anni).