Un percorso insolito e intrigante, che ci porta ad esplorare alcune delle cascate più belle d'Italia. Un viaggio che coniuga natura, borghi caratteristici e monumenti storici, meno conosciuti a livello nazionale, ma che riflettono la giusta anima montanara italiana e gli aspetti connessi.
L'Italia possiede una grande estensione montagnosa, pertanto è normale che le acque dello scioglimento delle nevi precipitino a valle, ricavando nel loro percorso delle cascate, anche di notevole altezza. Praticamente ogni regione italiana ha la sua bella cascata da esibire e questi salti d'acqua possono costituire l'occasione per visite e attività sportive.
Ovviamente non tutte quelle esistenti si prestano ad essere sfruttate per scopi ludici e turistici. Abbiamo quindi fatto una selezione di quelle che a nostro parere sono tra le più belle di tutto il panorama italiano. Dalla scelta abbiamo escluso le più note, quelle che sono conosciute a livello nazionale e che sarebbe quindi pleonastico citare nuovamente in questo articolo. Crediamo infatti, che ai nostri lettori sia più utile fornire informazioni su quelle meno note, ma altrettanto spettacolari e assolutamente imperdibili.
Cascate della Stroppia
Con quasi 500 metri di salto, le Cascate della Stroppia, situate nell'alta valle Maira (CN), sono le più alte d'Italia. Al di fuori della provincia cuneese, non sono molto conosciute ed è un vero peccato perché sono poste in un contesto splendido, in una vallata in cui le tradizioni e la parlata franco – provenzale sono vive e vengono ancora perpetuate dalla popolazione locale. Per raggiungere le cascate, che raggiungono la loro massima magnificenza nella tarda primavera per poi asciugarsi nel periodo estivo in virtù dell'abbassamento del lago Niera che le sovrasta, si deve percorrere la valle fin oltre l'abitato di Chiappera, lasciando il mezzo all'altezza del rifugio - campeggio “Campo Base”. Risalendo il vallone Maurin, si percorre un sentiero che porta ai piedi delle cascate. Chi desidera proseguire oltre e portarsi al salto mediano deve attraversare il Pont de la Fie e seguire il sentiero Dino Icardi e, al primo bivio, tenere la sinistra sino a raggiungere la base del maestoso salto. E' proprio qui che la cascata si manifesta in tutta la sua maestosa bellezza che, sommata al rumore prodotto dal salto dell'acqua, cattura l'escursionista e lo trasporta magicamente in un luogo incantato. I più arditi possono continuare a seguire il sentiero che, scavato nella nuda roccia tra il 1939 e 1940 ad opera del Battaglione Alpini Valcamonica, porta ad una cengia erbosa che, essendo molto scivolosa, è dotata di corda corrimano. Qui sorge il Rifugio Stroppia, da cui non ci si può esimere di scattare migliaia di fotografie sul panorama circostante che definire mozzafiato è riduttivo.
La valle Maira è anche ricca di luoghi d'interesse storico artistico, molte sono infatti le architetture e le opere d'arte medievali conservate in zona. Basti pensare al santuario di San Costanzo, con sculture di epoca longobarda e romanica, alla parrocchiale dei SS Pietro e Costanzo, con cripta del XII secolo, entrambi situati a Villar San Costanzo, alla parrocchiale di Santa Maria Assunta a Elva, con un ciclo di affreschi di Hans Clemer, detto il maestro di Elva, risalenti a fine quattrocento e la cappella di San Salvatore a Macra, con affreschi tardoromanici e quattrocenteschi.
Di notevole interesse naturalistico è la Riserva Naturale dei Ciciu del Villar, sorta di colonne in terra sormontate da un cappello di roccia che ricordano i funghi, Ciciu in dialetto locale. Vi sono inoltre percorsi escursionistici di sicuro interesse e tra questi si citano i Percorsi Occitani che hanno la finalità di fornire l'opportunità a chi li pratica un territorio particolarmente ricco di cultura, arte, storia e tradizioni e il Sentiero Storico del Vallo Alpino che permette di raggiungere le fortificazioni del Vallo Alpino del Littorio, costruito nel ventennio prima della II guerra mondiale.
Cascate di Acqua Fraggia
“Su per detto fiume si truova chadute di 400 braccia le quale fanno belvedere”. Così descriveva Leonardo da Vinci le Cascate dell'Acqua Fraggia (SO) nel suo Codice Atlantico. Queste si trovano a Borgonuovo, all'imbocco ovest della Val Bregaglia, mentre il torrente omonimo che le forma nasce dal Pizzo di Lago a 3050 mt di altitudine. Scendendo crea diversi salti d'acqua, ma i più suggestivi sono quelli più in basso con il loro doppio salto. Ecco quindi spiegato il significato di Acqua Fraggia: “Acqua Fracta”, torrente interrotto da cascate.
Ciò che si vede a Borgonovo, ovvero il doppio salto, è come abbiamo detto la parte più suggestiva, ma anche tutte le altre cascate non sono certamente da disprezzare; diversi percorsi escursionistici permettono al visitatore di conoscere da vicino l'ambiente che le circonda e gli insediamenti di Savogno e Dasile. Il primo ha origini medievali e conserva una caratteristica architettura rurale, con case addossate una all'altra, balconate in legno e colori attorno alle finestre. Disposte a scala su di un ripido versante, formano un quadro d'insieme veramente singolare, rendendo il villaggio un tipico esempio di architettura rurale. Sotto il paese, il torrente scende in una profonda forra, dando vita ad una cascata che si può ammirare dal ponte che l'attraversa.
Dasile si può invece definire un villaggio fantasma in seguito al costante abbandono iniziato negli anni '50. Pur avendo le stesse caratteristiche di Savogno, è meno conosciuto del precedente. E' certamente situato in una posizione scomoda, in quanto, per raggiungerlo, bisogna superare oltre 3000 gradini e quindi non accessibili a tutti. Tuttavia dispiace sempre constatare che, abbandonando certi insediamenti, si perde una parte importante della cultura italiana.
Cascate di Molina
Il Parco delle Cascate di Molina si trova nel comune di Fumane (VR), nella frazione di Molina. Si tratta di una zona molto bella costituita, come dice il nome, da innumerevoli cascate create dalle numerose sorgenti che costellano la zona. Qui la mano dell'uomo è intervenuta pochissimo, se non per costruire i camminamenti per mettere in comunicazione le varie cascatelle. Per esplorare il sito vi sono a disposizione tre percorsi: il verde, adatto a tutti e che si percorre in circa mezz'ora, ma che chiaramente non permette una visita completa, quello rosso, di circa un'ora, un po' più completo e difficoltà media e il nero che permette di visitare tutta la zona, ma dura due ore ed è impegnativo e quindi non adatto a chiunque. Tutto il complesso è affascinante, immerso nel verde della vegetazione, e i percorsi si snodano tra pareti di nuda roccia, caverne abitate nella preistoria e, naturalmente, le cascate. Ma questo non è tutto, perché l'abitato di Molina ha origini medievali ed ancora oggi conserva intatte tutte le caratteristiche di antico borgo, con esempi della tipica architettura della Lessinia occidentale. Il toponimo del borgo deve la sua origine ai numerosi mulini presenti sul suo territorio, sino al 1930 se ne contavano ben diciassette. La loro attività prevalente consisteva nella macinazione dei cereali, ma venivano anche usati per la forgiatura del ferro, la follatura della lana e la spremitura delle noci per ricavarne l'olio. Il mulino de Lorenzo è stato recentemente restaurato ed è aperto al pubblico, mentre quello dei Veraghi è ancora in funzione ed è l'unico della Valpolicella.
Cascate Riva
Le cascate di Riva si trovano nei pressi di Campo Tures (BZ), in valle Aurina ed il sentiero che porta ad ammirarle inizia nella località Bad Winkel. In realtà sono due i sentieri che prendono il via da questo luogo. Quello che porta alle cascate costeggiando il torrente e quello della Via Crucis dedicata a San Francesco d'Assisi, su cui sono presenti delle notevoli sculture in legno ed alcune frasi prese dal Cantico delle Creature. Tre sono le cascate che vengono formate dal torrente Riva, Reinbach in tedesco. La prima si raggiunge poco dopo aver oltrepassato la porta simbolica del sentiero. Lo spettacolo è senza dubbio strepitoso ed è quasi incredibile l'impeto con il quale l'acqua precipita a valle. Dopo un tratto serpeggiante, ma sicuro, si arriva alla seconda cascata, più alta della precedente. Alla terza, la più alta di tutte con i suoi 42 metri di salto, si giunge percorrendo un sentiero piuttosto ripido, ma ben delimitato e sicuro. Lo spettacolo offerto è mozzafiato e ripaga della fatica della salita. Un ponte permette di attraversare la forra in cui cade, rendendo lo spettacolo del salto d'acqua ancora più impressionante. Proseguendo ulteriormente si arriva alle rovine del castello di Toblburg e alla cappella di Francesco e Chiara.
L'escursione alle cascate non va riservata esclusivamente a queste, ma va condivisa con la visita a Castel Taufers, l'imponente rocca medievale che sorge nei pressi di Campo Tures. Il maniero si può visitare sia con visita guidata che libera. Con la guidata si ha accesso alla Cappella con affreschi di Friedrich Pacher, alla Biblioteca, Camera del Cardinale e le camere degli ospiti, Sala dei Cavalieri ed Armeria, Stube dell’Economo, Sala del Giudizio, Camera della Tortura e Prigioni, Camera degli Infermi (con la collezione dei ritratti degli scolari della scuola per nobili che fu attiva a Castel Taufers nel corso del XVI secolo) e Stanza degli Spiriti (camera di Margarethe von Taufers). La visita libera comprende invece Zona del cortile con fucina e giardino, Mastio (con filmato sulla storia del castello ed accesso alle mostre temporanee), Ghiacciaia, spalti e sottotetto del palazzo antico (“Granaio”)
Cascata dell’Acquacheta
La cascata dell'Acquacheta si raggiunge con una passeggiata di circa due ore dal punto di partenza di San Benedetto in Alpe (FC). Il sentiero ha inizio dal primo tornante che s'incontra in direzione di Marradi. Il sentiero è facilmente percorribile, ben segnalato e classificato come “sentiero natura”, per cui sono previsti dieci punti di sosta e di osservazione. Durante il percorso si incontrano alcuni edifici interessanti, come la Ca' del Respo, deposito di attrezzi agricoli e, più avanti, l'antico Mulino dei Romiti, recentemente restaurato dall'Ente Parco. Proseguendo ulteriormente a mezza costa si arriva a quota 678 msm ed è proprio qui che la cascata si rivela in tutta la sua magnificenza, con i suoi 30 metri di larghezza ed i 90 metri di salto. La bellezza del luogo è tale che persino il sommo poeta Dante cita il salto d'acqua nel canto XVI dell'Inferno e lo paragonò a quello del fiume infernale del Flegetonte che separa il settimo dall'ottavo cerchio. Terminata la visita alla cascata, si sale ancora per pochi minuti sino a raggiungere i ruderi dell'eremo fondato dai monaci dell'abbazia di San Benedetto. Il tempo medio di salita è di circa un'ora e mezza e per il ritorno si utilizza lo stesso percorso dell'andata. Le cascate si trovano nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna e possono essere raggiunte sia dal versante toscano che emiliano, ma il percorso più breve è quello che è stato indicato da noi. Prima di lasciare definitivamente la zona, raccomandiamo una visita alla chiesa abbaziale di San Benedetto, fondata da San Romualdo attorno all'anno mille, che si trova appunto nella località omonima.
www.comune.portico-e-san-benedetto.fc.it
Cascate del Dardagna
Il sentiero che porta alle cascate del Dardagna prende il via dal santuario della Madonna dell'Acero, in quel di Lizzano Belvedere (BO) e porta il numero 331A. Attraversato il Rio Cavo, prende il numero 333 ed in poco tempo porta al primo salto, la cui altezza è di 15 metri. Il sentiero aggira la cascata sulla sinistra e prosegue costeggiando un susseguirsi di salti fino al settimo ed ultimo e certamente il più suggestivo con i suoi 30 metri di altezza. Il sentiero è leggermente ripido, ma, data la sua brevità, risulta adatto a tutti. Le cascate si trovano all'interno del Parco Regionale del Corno alle Scale, area protetta quasi interamente ricoperta di boschi dagli splendidi colori e, dove il terreno è più pianeggiante, colonizzata da caratteristici borghi montani. Passeggiando nel parco si possono fare degli incontri graditi con animali quali caprioli, daini, mufloni e persino con l'aquila reale.
Mentre si è in zona vale la pena anche dare uno sguardo al santuario della Madonna dell'Acero risalente ai secoli XVI e XVII. Si tratta di una costruzione molto semplice: praticamente una serie di casette situate una accanto all'altra e posto su di un tempietto di pietra costruito per proteggere l'acero sotto al quale, secondo la leggenda, due bambini pastorelli, di cui uno sordomuto, si rifugiarono durante una bufera di neve. Qui la Madonna apparve loro, donando l'udito e la parola al bambino sordomuto.
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Per la sosta
Cascate della Stroppia
AA, Borgo Villa, Acceglio, GPS: Lat: 44.47524 – Long: 6.98536, Area attrezzata gratuita e tranquilla nei pressi del campo sportivo. Sosta max: 24h, Illuminata, Apertura annuale.
Camping Campo Base, Via Colle Maurin, Acceglio, GPS: Lat: 44.497546 – Long: 6.91924, Telef.: +393348416041, Mail:
, Web: wwww.campobaseacceglio.it, Aperto da maggio ad ottobre
AA, Sorgenti del Maira, Acceglio, GPS: Lat: 44.479377 – Long: 6.934025, Telef.: +393487391356, Area sosta camper su fondo erboso, alle sorgenti del Maira e alle cascate della Stroppia.
Cascate dell'Acqua Fraggia
Camping Acquafraggia, via S. Abbondio, 1/b, Piuro, GPS: Lat: 46.3285 - Long: 9.4338, Telef.: +39034336755, Mail:
, Web: www.campingacquafraggia.com, Camping Acquafraggia dispone di circa 20 posti per camper e roulotte, oltre a spazi per le tende. Resta aperto dal 1 Febbraio al 15 Novembre. Vicino alle cascate dell'Acquafraggia.
Parco delle Cascate di Molina
Area sosta “El Crear”, via Bacilieri, 145,Molina di Fumane, GPS: Lat: 45.611782 - Long: 10.909638, Mail:
. Parcheggio idoneo alla sosta camper in frazione Molina, dispone di 28 posti. Seguire le indicazioni per il Parco di Molina.
Cascate di Riva
PS, Loc. Riva di Tures, Campo Tures, GPS: Lat: 46.949184 - Long: 12.064701, Punto sosta in ampio parcheggio, indicato come parcheggio per il Rifugio Roma, non ci sono divieti.
PS, Via Wiesenhof, Campo Tures, GPS: Lat: 46.917798 - Long: 11.958946, Possibilità di sosta in parcheggio su ghiaia alla periferia del paese. Circa 30 posti. Gratuito e senza servizi. È situato a 100 metri dal centro di Tures, comodo e vicino a pizzerie, ristoranti e supermercato. Ottimo anche per le partenze di gite in bicicletta e a piedi. La fontanella pubblica per il carico dell'acqua è nelle vicinanze.
Cascate dell'Acquacheta
PS, Parcheggio Comunale, Via Acquacheta [SS5], San Benedetto in Alpe, GPS: Lat: 43.98208 – Long: 11.68599
Cascate del Dardagna
AA, Loc. Beata Vergine dell'Acero, Lizzano in Belvedere, GPS: Lat: 44.133592 - Long: 10.82025, Area di sosta camper nello spiazzo antistante la seggiovia del Corno alle Scale, vicino al Rifugio Cavone.
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Si ringraziano: Theresa Mittermair dell'Associazione Turistica Campo Tures, il Consorzio Turistico della Val Chiavenna, Valentina Scigliano delle Informazioni Turistiche della Valle Maira, Valentina Fioresi dell'ufficio turismo di Lizzano Belvedere, il Parco delle Cascate di Molina, il comune di Portico e San Benedetto.
Crediti: le foto delle cascate dell'Acqua Fraggia sono del Consorzio Turistico Valchiavenna, le foto delle cascate di Riva sono dell'Associazione Turistica Campo Tures