Brisighella: la città dei colli di gesso | Weekend in camper

Le carni di maiale, la pera volpina e il formaggio “stagionato”, il tartufo e il rinomato olio d’oliva sono i protagonisti della rassegna “4 sagre x 3 colli” che si svolgerà a Brisighella, tra i Borghi più Belli d’Italia.

Per chi ha più giorni a disposizione, magari dopo aver visitato le Foreste Casentinesi,  consigliamo di prolungare il viaggio per visitare un paese alle porte di Ravenna che a novembre dà il meglio di sé: Brisighella. Qui si svolge la rassegna “4 sagre x 3 colli”, che per tutte le domeniche del mese colora il paese di bancarelle e prodotti tipici del territorio romagnolo ed emiliano. Partiamo dunque alla volta del borgo medievale, per dischiuderne i segreti e gustarne le prelibatezze. 

Una terra ospitale

Visitare Brisighella significa scoprire un borgo e una terra immersi in uno scenario naturale ancora intatto. Il paese, adagiato sulle colline in provincia di Ravenna nel cuore della verde vallata del Lamone e del Parco Regionale della Vena dei Gessi Romagnola, è dominato da tre colli di gesso. Ognuno di essi ospita una roccaforte: la Torre dell’Orologio, l'imponente Rocca dei Veneziani e il Santuario della Madonna del Monticino. I reperti archeologici testimoniano come la vallata del Lamone sia stata abitata fin dal neolitico, diventando però un centro nevralgico solo in età romana con la costruzione della Via Faentina, percorsa dalle carovane che portavano il sale dalle saline di Cervia a Roma. Arte, storia e architettura si fondono a Brisighella per trasmettere ai visitatori emozioni uniche. Il paese, scolpito nel gesso, è composto da un dedalo di vicoli, tratti di cinta muraria e scalette incise nella roccia. Nel centro storico domina l’Antica Via del Borgo, risalente al XII secolo, sopraelevata e illuminata da mezzi archi di differente ampiezza, baluardi di difesa della cittadina medievale. È nota anche come Via degli Asini per il ricovero che offriva agli animali dei birocciai che l’abitavano. 

Le tre "sentinelle"

La Rocca, la Torre dell’Orologio e il Monticino caratterizzano il paesaggio per cui Brisighella è famosa, adornando i 3 pinnacoli gessosi su cui sorge. La Rocca, edificata nel 1310 dai Manfredi, appartenne dal 1503 al 1509 ai Veneziani, che costruirono il grandioso maschio e due lati delle mura. Conserva ancora le caratteristiche delle fortezze medievali, con camminamenti, feritoie e ponti levatoi, e ospita al suo interno l’interessante Museo l’Uomo e il Gesso. La Torre dell’Orologio occhieggia su Brisighella con i suoi massi squadrati di gesso. In origine era un fortilizio fatto costruire nel 1290 da Maghinardo Pagani da Susinana: distrutta e ricostruita più volte, ospita dal 1800 anche un orologio e consente una vista spettacolare sui calanchi azzurri di Brisighella. L’ultimo baluardo è il Santuario della Madonna del Monticino, edificato in onore di una sacra immagine in terracotta policroma datata intorno al 1626. Sul retro del santuario, la cava da cui fino a pochi anni fa si estraeva il gesso è diventata un Museo Geologico all’aperto. 

4 sagre x 3 colli

Novembre è il mese ideale per recarsi a Brisighella. Il motivo è presto detto, poiché ogni domenica il paese ospita una sagra dedicata a un prodotto tipico del territorio. Il 4 novembre si inizia di prima mattina con “Le delizie del porcello”. Gli esperti norcini brisighellesi offriranno al pubblico l’opportunità di vederli all’opera nella preparazione dei saporiti “ciccioli” (pezzetti di carne di maiale cotti nel grasso e venduti caldi). L’appuntamento permette di assaggiare anche altre gustose specialità: la profumata coppa di testa, i rosei prosciutti, salsicce e salami anche di Mora Romagnola (pregiatissima razza suina autoctona) e il dolce “migliaccio” (realizzato in origine utilizzando il sangue cotto del maiale). Novità di quest’anno, in piazza Carducci ci sarà una grande grigliata, come nella tradizione della graticola romagnola, per esaltare i vari tagli di carne di maiale alla brace: costolette, pancetta e braciola. Inoltre verrà presentato il nuovo marchio di certificazione dei prodotti 100% Mora Romagnola, che vedrà i produttori e i norcini associati illustrare il progetto di tracciabilità genetica.

Regina della frutta

La seconda sagra è un originale mercato dei frutti autunnali e dei prodotti tipici della collina, dove la regina sarà la pera volpina, che si abbina perfettamente con il formaggio stagionato. Le pere volpine, piccole, tonde e dure, erano un prodotto tipico della valle del Lamone. La sagra ha contribuito nel corso degli anni alla riscoperta delle proprietà di questo frutto dimenticato, offrendo la possibilità di riassaporarlo. Le pere vengono consumate bollite, cotte in acqua oppure al forno, tuttavia la ricetta tipica della Romagna vuole che vengano cotte in un buon vino rosso, meglio se Sangiovese, aromatizzato con chiodi di garofano e cannella. La cottura in forno ammorbidisce il frutto e il vino si trasforma in un delizioso sciroppo nel quale inzuppare la polpa dolce e fibrosa. Abbinando il tutto con il formaggio stagionato di Brisighella, un pecorino invecchiato in grotte di gesso mediante un procedimento dell’antica tradizione locale, il risultato sarà un’apoteosi per il palato.

Tartufi e olive

La terza domenica di novembre è dedicata al tartufo, uno dei prodotti più ricercati della collina faentina e conosciuto in tutto lo Stivale. I tartufai della zona sono abili nel ricercare questo prezioso prodotto del sottosuolo e, durante la sagra, le tipiche bancarelle poste nella piazza di fronte alla suggestiva “Via degli Asini” esporranno la varietà del “bianco autunnale”, che emana un profumo particolarmente intenso, e del tartufo nero. Nell’ultima domenica del mese si celebra il preziosissimo olio extra vergine d’oliva “Brisighello” DOP, il prodotto enogastronomico principale della Terra di Brisighella. L’Olio extravergine di Oliva di Brisighella è stato il primo ad aver ottenuto, nel 1996, il riconoscimento DOP (Denominazione di Origine Protetta). Una certificazione che ha premiato la passione, la cultura e la qualità con cui è sempre stato lavorato. La coltivazione dell’ulivo in terra brisighellese risale infatti a tempi antichissimi: già in epoca romana l’ulivo e i suoi prodotti erano conosciuti e apprezzati. Quella di Brisighella è una delle realtà olivicole più interessanti del Nord Italia. Il 90% del prodotto della zona viene conferito per la trasformazione al frantoio sociale della C.A.B. Qui le olive, raccolte con brucatura a mano, vengono lavorate tramite perforamento a freddo da macine e macchinari di ultima generazione in regola con il disciplinare dell’UE. La sagra è l’occasione giusta per gustare l’olio che ne deriva, magari accompagnato da un buon formaggio e da una fetta di pane abbrustolito.

Immersione nella natura

Tra una sagra e l’altra, possiamo approfittare di mezza giornata per visitare il Parco Regionale della Vena del Gesso, che si estende dalla vallata del fiume Lamone a quella del torrente Silaro. L’area ha un enorme valore poiché ospita uno dei rari esempi di catena montuosa formata esclusivamente da cristalli di gesso selenitico, che si sviluppa in una serie di rupi, doline, incisioni e grotte. Tra queste spiccano la Grotta Tanaccia, visitabile con guida speleologica tutto l’anno ad esclusione della stagione invernale (per tutelare il letargo dei pipistrelli) e la Grotta di Re Tiberio, chiusa però al pubblico da ottobre ad aprile. Per conoscere le varie possibilità per escursioni guidate e i tanti percorsi che si ramificano nel parco, potete recarvi presso il centro visite e rifugio del parco Ca’ Carnè, che organizza attività didattiche ed escursionistiche i cui ingredienti principali sono la conoscenza e il rispetto della natura e offre punto di ristoro durante tutto l’anno. 

Informazioni utili per il camperista

Come  arrivare in camper a Brisighella
Uscire al casello di Faenza o Imola dell’autostrada A14, poi proseguire su Via S. Silvestro. Dopo circa 5 km prendere Via Firenze e Strada Provinciale 302 R Brisighellese-Ravennate in direzione di Viale G. Pascoli/SP23 a Brisighella. 

Dove  sostare in camper a Brisighella
AA Parco Tombarona, 18 piazzole camper su autobloccanti, nel verde, in zona terme. A 10 minuti dal centro. Apertura annuale. Piazza Donatori di Sangue 48013 Brisighella (RA), tel. 0546/81166, iat.brisighella@racine.ra.it, www.terredifaenza.it, GPS: N 44° 13’ 17.976’’ E 11° 46’ 44.508’’

PS su asfalto, all’inizio del paese. Via F.lli Cardinali Cicognani 48013, GPS: N 44° 13’ 15.377’’ E 11° 45’ 55.659’’

Info turistiche
Per informazioni sulle sagre: Pro Loco Brisighella, tel. 0546/81166, iat.brisighella@racine.ra.it, www.brisighella.org
Info sulla Rocca e la Torre dell’Orologio: www.romagnavisitcard.it
Parco Regionale della Vena del Gesso: www.parchiromagna.it

 

Francesca Canelli