Siamo nei dipartimenti di Gironde e Landes, nella regione dell’Aquitania. Qui c’è un mitico itinerario cicloturistico che corre parallelo alla costa atlantica francese. In questo viaggio percorriamo il tratto da Le Verdon-sur-Mer fino a Biscarosse passando per il golfo di Arcachon: la pista ciclabile è così bella che lascia senza fiato
Vélodyssée: una vera (ciclo)odissea
Potremmo tradurre Vélodyssée con ciclo-odissea, cioè un lungo e mitico percorso in bicicletta che si dipana parallelo alla costa oceanica francese: da Roscoff in Bretagna, fino a Hendaye al confine con la Spagna, o viceversa. Sono un totale di circa 1.200 chilometri di itinerario - dotato di segnaletica e per l’80% vietato al transito automobilistico - che attraversa 4 regioni e 10 dipartimenti. La Vélodyssée è stata inaugurata nel 2012 ed è la parte francese dell’ancor più esteso percorso cicloturistico EuroVelo 1 (www.eurovelo.com), l’Atlantic Route.
Il sito ufficiale (www.lavelodyssee.com, in francese e inglese) rappresenta un ottimo punto di partenza per conoscere l’itinerario, studiare le tappe, scaricare mappe e tracce GPS e trovare informazioni pratiche. Il tratto di Vélodyssée che noi abbiamo scelto è quello che da Le Verdon-sur-Mer, affacciato sull’immenso estuario della Gironda, scende fino a Biscarosse passando per il golfo di Arcachon, famoso per l’ostricoltura. La bellezza e la varietà dei paesaggi, la gastronomia, l’abbondanza di altri percorsi ciclabili che si connettono a rete, rendono questo tratto di Vélodyssée una meta imperdibile per gli amanti del cicloturismo. Inoltre, i campeggi e le aree sosta camper qui sono abbondanti, mentre alberghi e hotel sono in netta minoranza; unica eccezione è il golfo di Arcachon, densamente abitato, costruito e frequentato. Al di fuori, questa è la terra dove regnano il camper, la tenda e la tavola da surf.
A proposito di surf
Se in tutta la Francia sottobraccio si mette la baguette appena comprata dal fornaio, lungo la costa atlantica ci si mette invece la tavola da surf. Grandi e piccoli, maschi e femmine, in spiaggia o per le vie delle località balneari, c’è sempre qualcuno in giro con un surf sottobraccio. È lo sport d’acqua più diffuso in quest’area. Le onde non sono quelle gigantesche delle isole oceaniche ma comunque sono sufficientemente formate per essere surfate. Pedalando sulla Vélodyssée, l’oceano non è sempre visibile e a portata di mano. Spesso alte dune di sabbia separano il ciclista dalla costa, oppure una rigogliosa pineta impedisce di avvicinarsi all’Atlantico. Per questo, lungo tutto il percorso sono stati predisposti appositi attraversamenti per permettere al ciclista, e a chiunque in generale, di arrivare alla spiaggia e nello stesso tempo di preservare le dune e la foresta. Il ciclista è così messo a dura prova: continuare a pedalare o fermarsi per fare un bagno?
Fra i due mari
Durante il giorno, mentre si pedala, il camper attende in un campeggio o in un’area sosta; le tappe saranno tutte pedalate in andata e in ritorno. Ognuno, in base alle proprie capacità e ai propri interessi, dovrà pianificare personalmente tappe e soste ma, grazie al sito dedicato all’itinerario, ai numerosi campeggi e alle tante aree sosta, non sarà difficile organizzarsi al meglio. Le Verdon-sur-Mer è il nostro punto di partenza per iniziare a pedalare, verso sud. È un paese spettacolare: si affaccia da una parte sull’immenso Golfo della Gironda, formato dalla confluenza dei fiumi Garonne e Dordogne, a nord di Bordeaux, e dall’altra è bagnato dalle irrequiete acque dell’oceano Atlantico. In lontananza, in mezzo al mare, si nota il Phare de Cordouan (www.phare-de-cordouan.fr), eretto a guardia dell’estuario. Sulla costa, più facilmente visitabile è il Phare de la Pointe de Grave (www.pharesdefrance.fr), un piccolo faro alto quasi 35 metri che però, dall’alto, offre un’ampia vista su tutto il territorio.
Vivaci località balneari
Costeggiando il litorale, la Vélodyssée ci porta in breve a Soulac-sur-Mer, un’animata località balneare con varie scuole surf, ristoranti, boutique ed eleganti edifici della fine del 1900. In poco più di 20 chilometri si giunge poi a Montalivet-les-Bains, percorrendo tratti molto belli paralleli alla costa, nel più completo silenzio. La località è famosa per la presenza di un grande villaggio vacanze di naturisti, il CHM Camping Helio Marin (www.chm-montalivet.com). Anche a Montalivet non mancano tante offerte e servizi per gli sport d’acqua, come scuole surf e negozi tecnici. Proseguendo oltre, la Vélodyssée si incunea fra l’oceano con le sue incantevoli spiagge a dune e la verdeggiante pineta; si può inserire il pilota automatico, non c’è il rischio di sbagliare strada, tutta la nostra attenzione è rivolta alla bellezza del paesaggio. All’altezza di Hourtin Plage, altra vivace stazione balneare, la pista corre all’interno della riserva des Dunes et des Marais d’Hourtin e percorre una stupenda strada forestale. Vale la pena di darsi il tempo per una sosta e, scavalcate le alte dune di sabbia, fermarsi per un corroborante bagno nell’Atlantico. Superata Carcans Plage, la pista punta con qualche cambio di direzione, ma sempre senza possibilità di sbagliare, verso Lacanau Océan. La stazione balneare è molto gradevole, allegra e rilassata, con deliziosi edifici in stile neo-coloniale. Una pista ciclabile collega Lacanau a Bordeaux seguendo un vecchio tracciato ferroviario (circa 60 km).
Tra fari e ostriche
Foreste di pini, dune di sabbia e ancora foreste. La Vélodyssée prosegue attraversando paesaggi incantevoli, disabitati e silenziosi, accarezzati dai venti oceanici. Superata Le Porge-Ocean, meta di surfisti, e arrivati nel territorio comunale di Lège-Cap-Ferret, il cicloturista può scegliere se proseguire sul tracciato della Vélodyssée e così percorrere tutto il litorale del Bassin d’Arcachon, oppure deviare verso Cap-Ferret, ugualmente su pista ciclabile. Suggeriamo di deviare verso Cap Ferret per due motivi.
Il primo è che il giro in bici del Bassin d’Arcachon (www.bassin-arcachon-velo.com) stride assai con i chilometri di natura incontaminata che ci siamo lasciati alle spalle. Il golfo, infatti, è una vasta area turistica molto frequentata e costruita, che però può piacere a chi ama la mondanità e l’abbondanza di negozi e servizi. La vicinanza con Bordeaux completa il quadro.
Il secondo motivo è che Cap Ferret e il territorio circostante meritano assolutamente una visita. La stazione balneare di Cap Ferret è posta sulla punta di una lunga penisola che separa il bacino d’Arcachon dall’oceano Atlantico e, procedendo lungo la bella pista ciclabile, si incontrano alcuni villaggi dediti all’ostricoltura davvero caratteristici, fra questi il villaggio di L’Herbe, dove è possibile degustare ostriche. Giunti a Cap Ferret, è il faro omonimo che attira tanti visitatori. Ricostruito dopo la Seconda Guerra Mondiale, il faro (www.phareducapferret.com) si erge dall’alto dei suoi 62 metri su di un panorama vastissimo. È interessante salirci quando c’è bassa marea, lo spettacolo delle barche in secca è assicurato. Al porto turistico si possono imbarcare le bici su un traghetto che fa spola con la cittadina di Arcachon e da lì proseguire sulla Vélodyssée.
La regina delle dune
Lasciamo la briosa Arcachon, cittadina suddivisa in quartieri ispirati alle quattro stagioni, e continuiamo a pedalare. La Vélodyssée ora segue in sede propria la strada costiera e lambisce le numerose spiagge oceaniche, con sorveglianza, che si susseguono una dopo l’altra. Sembrano tutte ugualmente belle e simili finché non si giunge al cospetto della regina delle dune, la Dune du Pylat (www.ladunedupilat.com), nel comune di La Teste-de-Buch.
È la più grande montagna di sabbia di tutta Europa, in continuo movimento e trasformazione per l’azione dei venti e delle maree. Sembra di essere nel deserto, se si eliminano dal campo visivo la foresta e l’oceano. Per la visita c’è un grande parcheggio a pagamento lungo Route de Biscarosse (segnalato, vietata la sosta notturna) oppure si può sostare in uno dei tanti campeggi posti proprio ai piedi della duna; in questo caso è imperdibile la risalita della duna al tramonto e in notturna. Anche di giorno la scalata della duna - anche su apposite scalette - è un’esperienza indimenticabile e, dall’alto, lo è pure il panorama. L’elemento che catalizza lo sguardo è un gruppo di isole di sabbia candida, in mezzo all’oceano blu cobalto, che si mostrano e si nascondono con il variare delle maree. È il Banc d’Arguin (www.sepanso.org), riserva naturale raggiungibile solo via mare, che da lontano pare un arcipelago polinesiano. La Vélodyssée ci aspetta. Continuiamo ad attraversare le foreste di pini del Parco Naturale di Landes de Gascogne e, prima di Biscarosse, senza accorgercene, entriamo nel dipartimento delle Landes. Ormai siamo giunti al termine. Biscarosse Plage ci accoglie con il suo piacevole centro pedonalizzato, con la sua grande spiaggia e con numerosi itinerari cicloturistici connessi a rete. Un ultimo sguardo all’oceano e poi via, si torna indietro. La Vélodyssée, invece, prosegue avanti inseguendo altri orizzonti.
Informazioni utili per il camperista
Come arrivare sulla costa atlantica in camper
Da Milano bisogna percorrere più di 1.000 km per arrivare a Le Verdon-sur-Mer, punto di partenza del nostro itinerario. La via più breve passa per Torino, tunnel del Fréjus, Chambéry, Lyon, Clermont – Ferrand, Bordeaux. Si attraversa poi il “corno” della Gironda e si giunge a Le Verdon-sur-Mer percorrendo la strada D1215, passando per un’ordinata campagna coltivate a vite, da cui si ricava il famoso vino Bordeaux.
Cosa vedere e cosa non perdere
Questa terra incredibile, bagnata dall’Atlantico e ombreggiata da chilometri di verdi pinete, offre un ulteriore spunto di visita: i grandi laghi retrocostieri di Carcans-Hourtin, di Lacanau, di Cazaux. Il lago di Carcans-Hourtin è il più grande lago naturale d’acqua dolce di tutta la Francia, è balneabile e sulle sue placide acque si possono praticare sport nautici. Il lago di Lacanau è collegato a Lacanau Ocean da un bell’itinerario ciclistico ad anello di circa 18 km, la Boucle du Lion, tutti da pedalare con qualche saliscendi. Il lago di Cazaux è il secondo lago d’acqua dolce di Francia, è rinomato per le sue spiaggette di sabbia fine e per le rive digradanti dolcemente, adatte a famiglie con bambini.
Soulac-sur-Mer: in agosto, Festa del mare, www.soulac.com.
Lacanau-Ocean: dal 13 al 31 agosto, sulla Grand Plage si svolge il Sooruz Lacanau Pro, grande competizione sportiva di surf, www.sooruz.com.
Arcachon: tutti i venerdì di luglio e agosto, in piazza Thiers, concerti musicali, www.arcachon.com.
Dove sostare in camper sulla costa atlantica
Tutto il territorio offre abbondanza di campeggi, aree sosta e parcheggi-punti sosta. Vi consigliamo di visitare la sezione Aree Europa del nostro portale CamperLife, per altre soluzioni oltre quelle segnalate. Di seguito offriamo una breve selezione di strutture e punti sosta particolarmente utili se si vuole percorrere in bici la Vélodyssée e, sulla base di questi, pianificare le tappe.
Le Verdon-sur-Mer: area attrezzata in Alléè des Bains, a pagamento, affacciata sul Golfo della Gironda, vicino alla spiaggia e alla Vélodyssée. GPS: Lat: 45.54578 - Long: -1.054771.
Montalivet-Les-Bains: area attrezzata in Boulevard de Lattre de Tassigny, a pagamento. GPS: GPS: Lat: 45.376041 - Long: -1.15669.
Naujac-Sur-Mer: Camping municipal Pin Sec, Route du Pin Sec 60, GPS: Lat: 45.267103 - Long: -1.160678. Il campeggio si trova a due passi dalla Vélodyssée e dall’oceano.
Lacanau Ocean: area attrezzata in loc. Le Huga, Allée de Sauveils, laterale di Route de l’Atlantique, a pagamento, lontana dalla costa ma lambita da una pista ciclabile di collegamento con la Vélodyssée. GPS: Lat: 45.006022 - Long: -1.165473.
Le Porge Ocean: campeggio municipal La Grigne, Avenue de l’Ocean 35, molto grande, ombreggiato da una meravigliosa pineta, dotato di numerosi servizi, a due passi dall’oceano e dalla Vélodyssée, GPS: Lat: 44.893718 - Long: -1.203373. Punto sosta nel parcheggio ai piedi della duna, al termine della strada D107 Avenue de l’Ocean, poco oltre il campeggio La Grigne.
Andernos Les Bains: area attrezzata Avenue du Commandant David Allègre, seguire le indicazioni per il porto di ostricoltura. GPS: Lat: 44.744 - Long: -1.10823.
Arcachon: area camper all’interno del Campeggio Arcachon, Allée de la Galaxie 5, www.camping-arcachon.com. GPS: Lat: 44.651318000000 - Long: -1.173880000000.
Pyla-Sur-Mer: camping de la Dune, Route de Biscarosse, ombreggiato da una bella pineta. GPS: Lat: 44.581301 - Long: -1.212224. Il campeggio si trova esattamente ai piedi dell’enorme Dune du Pylat, su cui si sale grazie ad apposite scalette; la Vélodyssée corre di fronte al campeggio.
Biscarosse Plage: area attrezzata Le Vivier, rue du Tit 681, molto grande, ombreggiata da una bella pineta, a pagamento, vicino alla spiaggia. GPS: Lat: 44.458434 - Long: -1.239588. La Vélodyssée attraversa l’area.
Info turistiche
Regione Aquitania: www.tourisme-aquitaine.fr.
Dipartimento Gironda: www.tourisme-gironde.fr.
Dipartimento Landes: www.tourismelandes.com.