Alla scoperta delle ville del Piemonte in camper

Principato  di Lucedio foto D. Lorenzo
Principato di Lucedio, foto D. Lorenzo

Il Piemonte possiede una serie di ville storiche di pregio, alcune più conosciute, altre meno, tutte meritevoli di una visita. Si parte alla scoperta di quelle meno note ma chi seguirà questo itinerario di certo non rimarrà deluso

 

È proprio dalla tenuta dei Marchesi Alfieri che iniziamo questo tour alla scoperta di alcune delle eccellenze architettoniche del Piemonte.

 Tenuta  Marchesi Alfieri
 Tenuta Marchesi Alfieri

La Tenuta Marchesi Alfieri

In quel di San Martino Alfieri (AT), era anticamente un castello di proprietà dei signori di San Martino, i Solaro.

Nel 1696, in seguito alla sua acquisizione da parte della famiglia Alfieri, furono iniziati i lavori per trasformare il rustico castello in una splendida dimora barocca.

Il risultato è un edificio dalle linee semplici che non stona nel contesto dei vigneti che costellano lo splendido paesaggio. 

Nel 1720, proprio di fronte alla residenza, viene realizzata l'Orangerie, utilizzata come giardino d'inverno e alla cui decorazione parteciparono dei maestri comacini, con delicati stucchi. 

Il castello subì un'ulteriore modifica nel 1820 ad opera di Ernesto Melano, primo architetto di Carlo Alberto di Savoia.

Il parco che circonda la residenza fu realizzato nel 1815 dall'architetto paesaggista Xavier Kurten su incarico del marchese Carlo Emanuele Alfieri.

L'idea era quella di trasformare il giardino formale in un parco all'inglese, secondo il gusto romantico dell'epoca. L'opera realizzata dal Kurten, che divenne ben presto il primo giardiniere della corte sabauda, è un insieme di siepi sagomate e di sentieri che si snodano tra cedri, tigli e querce, di cui una monumentale.

Oggi la tenuta appartiene ai marchesi San Martino di San Germano e gli eredi del marchese Casimiro hanno continuato la nobile arte della coltivazione delle viti producendo vini di qualità che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti.

La tenuta è visitabile tutti i giorni previo appuntamento, e la visita si può concludere degnamente con una degustazione dei vini più rinomati dell'azienda, serviti nella sala degustazione o nell'Orangerie barocca; chi lo vuole può trascorrere una notte in un contesto fuori del comune, approfittando della locanda, situata nel borgo settecentesco o nella cascina tradizionale piemontese la Margherita, posta all'interno del parco.

Insomma, una visita che permette di approfondire la propria conoscenza delle tecniche di coltivazione della vite e della vinificazione, e di trascorrere una giornata in ambienti che non si vedono tutti i giorni.

www.marchesialfieri.it

 

La tenuta Berroni di Racconigi (CN) 

Fu edificata nel 1773, come dimora di villeggiatura per il nobile De Laugier. Assieme alla villa furono costruiti un parco, una cappella ed alcuni edifici rurali. 

La residenza, di chiara ispirazione francese, si raggiunge attraverso una galleria di alberi secolari. Si apre sul grande salone d'onore, edificato su disegno del Borra e posto su due piani, impreziosito dagli stucchi comaschi e luganesi; si continua sugli splendidi interni, in cui sembra che gli antichi proprietari siano ancora lì, con  le loro cose riposte nelle varie stanze: la tavola sontuosamente imbandita, le camere da letto con i vestiti d'epoca e le suppellettili sparse in un elegante disordine. In altre parole si ha l'impressione che non ci sia stata soluzione di continuità tra l'epoca della costruzione ed oggi.

Il parco deve la sua configurazione attuale alle riqualificazioni effettuate dal paesaggista Giacomo Pregliasco, che trasformò il progetto originale nelle forme romantiche e dal fascino discreto che si possono ancora apprezzare ai giorni nostri. Sono molti i fiori che lo popolano ed inebriano con il loro profumo i visitatori: narcisi selvatici, violette odorose, primule, mughetti, peonie erbacee, peonie arboree e rose antiche inglesi sono solamente alcune delle essenze che ci accolgono e ci rendono la vita degna di essere vissuta. Dato lo straordinario insieme della tenuta, era inevitabile che, pur mantenendo intatta tutta la sua architettura originale, il complesso non fosse utilizzato come location per eventi importanti, come matrimoni, convention e congressi, ma i partecipanti potranno altresì approfittare della raffinata ospitalità dei due appartamenti, ricavati nelle antiche scuderie.

www.tenutaberroni.it

 Villa Doria  Il Torrione  foto R. Castrini
 Villa Doria Il Torrione, foto R. Castrini

La villa del marchese Doria Lamba di Pinerolo (TO). 

Popolarmente conosciuta come il Torrione, è un edificio di origine medievale che nel corso degli anni si è modificato fino a raggiungere la fisionomia attuale.

I primi disegni del complesso, risalenti al 1558, ci mostrano una serie di costruzioni che davano vita ad una struttura castellata, con mastio e torre merlata, circondati da un quadrilatero di mura rafforzate agli angoli da torri cilindriche.

Nel '600 il fortilizio venne trasformato in villa di campagna con ampi giardini. Agli inzi del secolo XIX, la villa fu ampliata ad opera degli architetti Ignazio Michela ed Alessandro Antonelli.

È posta su tre piani e l'entrata verte su di un salone barocco che si apre sia sul viale di accesso che sul parco, i cui viali si estendono sino ad un laghetto.

Al primo piano trova collocazione il salone da ballo a pianta ovoidale, con pavimento a mosaico in marmi policromi, mentre i saloni adiacenti sono ornati da decorazioni ottocentesce tra cui spiccano cicli pittorici di soggetto mitologico.

Seguono le camere le cui decorazioni riprendono motivi grotteschi e segni zodiacali.

Accanto alla villa sorgono alcuni edifici di servizio, come le cucine medievali e la "Bigataia", adibita a suo tempo all'allevamento dei bachi da seta.

Il progetto originale del parco è di Xavier Kurten, l'architetto che abbiamo già incontrato nella tenuta Marchesi Alfieri e, come gran parte delle sue realizzazioni, è improntato sullo stile romantico tipico dei giardini all'inglese. Il visitatore, passeggiando al suo interno, troverà una serie di alberi antichi, alcuni alti oltre i venti metri. Impianti più recenti hanno aggiunto piante di agrifoglio, di bambù e bianchi gruppi di ortensie come le "Hydrangea arborescens" che donano colore ai punti più in ombra e le “M.me Emile Mouillière" che arredano gli spazi più vicini alla dimora.

Come molte strutture simili, anche il Torrione può essere una location ideale per cerimonie e matrimoni raffinati ed eleganti, ma non solo, due eleganti suite, poste all'interno della villa sono a disposizione per gli ospiti che vogliono provare l'esperienza della “vie de château” che unisce il fascino degli ambienti antichi, ma con comfort moderni.

Chi preferisce un ambiente meno formale, ma comunque raffinato può usufruire del bed & breakfast ricavato nella “Bigataia” che, anche se minuziosamente restaurata, non ha perso il suo fascino antico.

www.iltorrione.com

Casa Lajolo

Nel torinese a Casa Lajolo

L'attuale fisionomia di Casa Lajolo, sita in Piossasco (TO), venne acquisita intorno alla metà del XVIII secolo per opera di Aleramo di Chialamberto, anche se il portico con il relativo terrazzo all'estremità nord orientale della casa, così come l'ambiente adiacente, vennero aggiunti nella seconda metà dell'Ottocento dai Lajolo, eredi dei conti di Chialamberto, rispettandone però lo stile originario. 

Nel corso del XIX secolo l'edificio subì gli effetti dell'occupazione delle truppe italiane durante la Prima guerra mondiale, dei comandi tedeschi nel corso della Seconda e dell'ospitalità temporanea di suore francesi nel periodo tra le due guerre.

Fortunatamente, grazie ad un restauro avvenuto in epoca recente, le decorazioni tardo barocche, che erano state ricoperte da uno strato di pittura, sono state riportate al primitivo splendore.

La casa, che non dista molto dalla palazzina di caccia di Stupinigi, ha subito molto l'influsso della splendida creazione del Juvarra ed infatti i soffitti di due camere del piano terreno sono imitazioni dell’Appartamento del Levante della succitata palazzina.

Numerosi gli ambienti che la villa contiene e tra questi si citano le cucine, la sala del biliardo, le camere da letto, le sale di rappresentanza e la biblioteca che contiene circa 1600 volumi di cui il più antico in assoluto risale al 1610.

Lungo il lato occidentale del giardino vi sono due costruzioni di servizio: la prima è un locale che un tempo ospitava una legnaia dalla struttura molto rustica, mentre il secondo, di due piani, è formato dall'abitazione del custode, due rimesse, una scuderia ed una serra.

La parte dedicata al verde è molto articolata e si sviluppa su tre aree principali: il giardino, l'orto e la vigna.

Il primo è posto su tre livelli collegati da gradini di pietra di cui il più alto è un piazzale di ghiaia, posto di fronte alla casa padronale e limitato da siepi di bosso scolpite.

Il livello intermedio è diviso in due parti: quella centrata e simmetrica alla casa, è un giardino all'italiana delimitato da siepi di bosso scolpite, mentre l'altra è un giardino all'inglese costituito da un boschetto di tassi e di altre piante mature. Il terzo livello è destinato ad una piccola coltivazione di pianti da frutto e di ulivi.

L'orto infine si trova ad un livello ancora più basso ed è completamente circondato da mura. È il tipico esempio di orto medievale, diviso in tre sezioni: orto vero e proprio, frutteto e vigna ed una parte dedicata alle piante officinali.

Oggi Casa Lajolo appartiene alla Fondazione che porta lo stesso nome ed ha come scopo la tutela della dimora e la valorizzazione e la diffusione del patrimonio culturale legata alla proprietà.

Gli spazi esterni sono disponibili per l'organizzazione di eventi privati, così come lo è una sala situata negli edifici posti sul lato occidentale del giardino.

www.casalajolo.it 

Villa Bria

Villa Bria, situata su di un pianoro di Gassino Torinese (TO) 

Si raggiunge tramite un viale fiancheggiato da grandi alberi secolari. Fu edificata nel '400 a scopo difensivo, al confine tra lo stato del Monferrato e quello dei Savoia e proprio qui nel 1631 si siglò il trattato, tra gli ambasciatori di Ferdinando I, duca di Mantova e marchese del Monferrato, Carlo Emanuele I di Savoia, Luigi XIII di Francia ed il cardinale Richelieu, che mise fine alla seconda guerra del Monferrato.

A metà del '700 il fortilizio fu trasformato, su commissione di Gian Domenico Beria, da cui villa Bria, in residenza di villeggiatura e vi furono aggiunte le due gallerie laterali e si costruì la cappella consacrata a San Carlo Borromeo.

Villa Bria
Villa Bria

Due scaloni speculari portano alla residenza principale che consta di tre piani fuori terra ed una sala chiamata “delle Fondazioni”, posta al piano di campagna, tra le due rampe.

Il primo piano è formato da un portico pregevolmente stuccato ed affrescato da cui si accede al salone ed alle sale, tutte ornate da affreschi che si ispirano a temi biblici e identificate con nomi di personaggi della Bibbia.

Avremo quindi la sala di Abigail, di Ester, di Agar, di Tobiolo e di Giuditta.

Unica eccezione è la sala delle allegorie in cui sono rappresentate la Terra, il Fuoco, l’Aria, l’Acqua, la Fortuna, il Buon Governo, la Vigilanza, la Fortezza e la Vittoria.  

Tramite il maestoso scalone si accede al primo piano che ospita il salone dell'Olimpo, i cui affreschi sono a soggetto mitologico, si prosegue poi sulle varie sale con attenzione al loggiato dal quale la vista spazia sino alle montagne innevate.

Terminata la visita alla zona residenziale, ci si può dedicare alla cappella ed alle gallerie. La prima è un vero gioiello architettonico, con all'esterno un elegante frontespizio ed all'interno tracce delle decorazioni originali ed alcuni arredi autentici.

Le due gallerie furono progettate, secondo l'intenzione del Beria, come delle passeggiate coperte da utilizzare per i cerimoniali e gli incontri mondani. Delle due, solamente una è stata restaurata e visibile ed è quella situata in linea prospettica rispetto alla cappella.

I giardini, in perfetta armonia con la villa, sono caratterizzati da parterre delimitati da siepe di bosso e da aiuole con statue in pietra raffiguranti le quattro stagioni, mentre nella parte nord è collocata una peschiera. 

Attualmente l'intero complesso può essere utilizzato per matrimoni esclusivi e cerimonie eleganti, addirittura, al suo interno, possono essere celebrati matrimoni con il rito civile.

www.villabria.com

 Principato  di Lucedio  foto D. Lorenzo
 Principato di Lucedio foto D. Lorenzo

L'abbazia del Principato di Lucedio a Trino Vercellese (VC)

Venne presumibilmente fondata nel 1123 per opera di alcuni monaci Cistercensi provenienti da La Ferté, a Chalon-sur-Saone, in Borgogna.

L'abbazia venne costruita come struttura fortificata ed infatti il Principato, così chiamato dal duca Raffaele de Ferrari di Galliera al quale i Savoia conferirono il titolo di principe, è interamente circondato da mura.

Del monastero originale rimangono oggi alcune costruzioni di notevole interesse, come il campanile ottagonale, di stile gotico – lombardo, il chiostro, la sala capitolare, con colonne in pietra e capitelli di foggia alto-medievale e la sala dei conversi, con volte a vela che poggiano su colonne in pietra.

La chiesa abbaziale, oramai pericolante, venne invece demolita per far posto ad un nuovo edificio di culto, eretto tra il 1767 ed il 1770, in eleganti forme barocche.

Nel 1741 venne costruita una seconda chiesa, denominata del popolo e destinata alle famiglie contadine ed alla gente che abitava nel Principato di Lucedio.

Molte sono le leggende che riguardano il complesso, forse dovute all'atmosfera medievale che vi si respira. Si parla di cripte segrete, di salme mummificate di abati seduti su troni disposti a circolo, di fiumi sotterranei e di una colonna che piange a causa degli orrori a cui avrebbe assistito.

Oggi il complesso è una grande azienda agricola ed il sito che la ospita è di grande interesse storico. Qui si organizzano inoltre eventi privati e matrimoni di classe.

www.principatodilucedio.it/it

Tenuta  La Marchesa

La tenuta “La Marchesa” 

È una dimora storica del XVIII secolo, ubicata a Novi Ligure sull'antica via per Genova.

La sua storia, benché inizi nel 1600, ha la sua acme nel 1750, quando i marchesi Sauli, in occasione del matrimonio di una delle figlie, decisero che la modesta casa di famiglia, non fosse degna e per cui decisero di costruire una nuova dimora al centro della proprietà.

Ed è proprio allora che nascono, assieme alla residenza, la cappella dedicata agli angeli custodi e la limonaia per ritirare in inverno le piante di limoni, molto preziosi all'epoca.

La tenuta passa attraverso diverse vicende sino ai giorni nostri, quando l'attuale proprietario Vittorio Giulini, decide di riportare il complesso agli antichi splendori, ristrutturando la cappella e la limonaia e trasformando l'antica abitazione dei Sauli in un agriturismo.

Oggi la tenuta si manifesta ai visitatori attraverso due visite guidate: una esterna che, attraverso il frutteto, il giardino delle erbe aromatiche ed il giardino all'italiana, conduce alla cappella, alla limonaia e si conclude con la cantina in cui viene illustrato il processo di vinificazione delle uve prodotte nella tenuta.

La cantina offre agli appassionati del buon bere la possibilità di effettuare una degustazione dei vini, qui prodotti rigorosamente a basso contenuto di solfiti e secondo la strategia di sostenibilità totale adottata dall'azienda.

La seconda visita è più completa ed oltre al percorso illustrato in precedenza, comprende anche la visita della dimora storica che conserva intatti volumi d'epoca, la fuga delle sale, i pavimenti in cotto e gli arredi originali.

In questo caso la degustazione dei vini avviene nella sala da pranzo della villa e gli assaggi vengono accompagnati da un piccolo brunch a buffet.

Altra esperienza interessante è il trekking nella tenuta che al primo percorso descritto aggiunge una passeggiata tra le vigne sino al lago naturale, ricco di fiori di loto ed iris d'acqua e si conclude con aperitivo accompagnato da prodotti locali e, per terminare degnamente la visita, con un pranzo o una cena con piatti tradizionali piemontesi.

Chi volesse esplorare il territorio circostante e quindi spendere più giorni in zona, può approfittare dell'agriturismo ricavato nella casa originale dei Sauli.

www.tenutalamarchesa.it 

Palazzo Tornielli

Il palazzo Tornielli di Crestvolant

Sorge a Molare (AL) sulle rovine di un preesistente castello dei Malaspina, fu costruito nel 1834 dal conte Celestino Tornielli e sono proprio gli eredi del conte che ancora oggi lo abitano.

La dimora è in stile neoclassico e si affaccia su di una piazzetta privata, delimitata da altre costruzioni coeve: l'abitazione del fattore, le scuderie ed un palazzetto neogotico con arco al centro.

Al piano terreno, oltre i due scaloni che portano al piano superiore, si possono ammirare il salone da ballo e la stanza del Vescovo, con soffitto decorato in oro e blu, che conserva ancora il letto a baldacchino in damasco rosso autentico.

Al piano superiore si trova la sala da biliardo o della musica. Le decorazioni riprendono i motivi tipici del Rinascimento e nei tondi sono rappresentati lo stemma dei Tornielli e delle contesse che, grazie ai matrimoni, sono entrate a far parte della famiglia.

Anche palazzo Tornielli, come molti dei precedenti, può essere utilizzato per matrimoni ed altri eventi. Lo scalone monumentale e le sale affrescate sono l'ambientazione ideale per cerimonie raffinate, mentre all'esterno la citronaia è il luogo ideale per rilassarsi durante una pausa delle cerimonie o degli eventi.

www.palazzotorniellimolare.it

APPUNTI DI VIAGGIO

 

 Dove sostare

San Martino Alfieri

Area di sosta, Via F. M. Franco, San Damiano d'Asti, 

GPS: Lat: 44.83344 – Long: 8.06353 

Racconigi

Parking, Via Marcellino Roda, Racconigi, 

GPS: Lat: 44.76702 – Long:  7.67286 

Pinerolo

Area Camper Pinerolo Piazzale Carlo Alberto dalla Chiesa, Pinerolo. 

GPS: Lat: 44.88958 – Long: 7.35129, 

Mail: areacamper@comune.pinerolo.to.it

Piossasco

Parking Piazza del mercato, Piossasco, 

GPS: Lat: 44.992540 – Long: 7.465030

Gassino Torinese

Area Sosta, Via Po, 2, Settimo Torinese,

GPS: Lat: 45.134590 – Long: 7.781266

Trino Vercellese

Parcheggio, Piazza Garibaldi, 7, Trino, 

GPS: Lat: 45.19538 – Long: 8.29621

Novi Ligure

Area Comunale, Viale Pinan Cichero, Novi Ligure, 

GPS: Lat: 44.77035 – Long: 8.78194

Molare

Area Comunale, Via Gramsci, Ovada, 

Via Antonio Gramsci, 2, 15076 Ovada AL. 

GPS: Lat: 44.640396, Long: 8.649978

Roberto Serassio