Piadina in tutte le sue forme

Piadina, il museo a San Giovanni Marignano 

Il museo della piadina nasce dal desiderio di celebrare il simbolo gastronomico della regione, il “pane nazionale dei Romagnoli” e di volerlo raccontare dandogli l’importanza che merita. È il “Piadina Experience”, spazio multimediale che racconta il mito della piadina, ne mostra la produzione e offre persino un laboratorio dove mettersi alla prova per realizzarne una. Da qualche mese a San Giovanni in Marignano, ridente Comune in provincia di Rimini, è possibile percorrere un viaggio sensoriale e di degustazione che celebra la Romagna, le sue tradizioni, il territorio e le materie prime di cui è composto questo fantastico prodotto che piace proprio a tutti.

LA PIADINA, IMPOSSIBILE NON AMARLA

La Piadina Romagnola IGP o Piada Romagnola IGP è frutto della tradizione romagnola, realizzato utilizzando farina di grano tenero, acqua, grassi e sale. Forse non tutti lo sanno, ma il prodotto pronto per il consumo si presenta in due tipologie, la Piadina Romagnola e quella alla Riminese, diverse per dimensione.
La Piadina Romagnola IGP ha forma rotonda e schiacciata, con diametro tra 15 e 25 cm.; si presenta di color bianco-avorio con macchie ambrate di varie tonalità e dimensioni, piccole e omogenee, su entrambi i lati e con consistenza rigida e friabile, mentre al gusto e all’olfatto risulta fragrante, con un odore simile a quello del pane appena sfornato. La versione alla Riminese, invece, è più sottile, morbida e flessibile, con diametro tra 23 e 30 cm e macchie più grandi e disomogenee. Qualsiasi sia la variante, la piadina generalmente si consuma piegata in due, farcita con diversi ingredienti, i più tradizionali dei quali sono salumi della gastronomia romagnola, oltre a formaggi, primo fra tutti lo Squacquerone di Romagna DOP, e verdure. Un prodotto di qualità, così versatile che spesso viene anche farcito con ingredienti dolci, come cioccolata, miele e marmellate.

UN VIAGGIO NEL GUSTO

Attraverso un percorso insolito, varcando l’ingresso del “Piadina Experience“ inizia un vero viaggio nel mondo della Piadina, dal Neolitico ai giorni d’oggi, alla scoperta della storia più antica fino all’evoluzione moderna, il tutto raccontato da romagnoli DOC. Si sognerà nella Sala della Magia, come in un film del Maestro Fellini, dove il Grano e gli altri elementi danzeranno insieme per raccontarvi l’alchimia che si rinnova ogni volta che nasce una piadina.
Passeggiando sul Tunnel Panoramico, invece, si assiste al processo produttivo: dall’impasto, al riposo nella Spa delle Piadine, alla cottura a temperature differenziate, scoprendo i segreti della tecnologia al servizio della tradizione e della qualità. Ci sarà la possibilità di aggiungere un’attività divertente al Tour: “Le Mani In Pasta”, il divertente Corso di Piadina e di Cassoncini Romagnoli insieme alle Azdore Romagnole, impastando a ritmo di liscio! Una degustazione a sorpresa della Piadina realizzata in loco arriverà a stuzzicare ì gli ospiti durante il percorso: nel “Piadina Experience“ ogni superficie diventa viva; pareti e soffitti si coloreranno delle tinte della Romagna, toccando le corde della memoria e facendo provare sensazioni uniche, coinvolgendo non solo la vista ma anche l’udito, olfatto e tatto, grazie ad un percorso sensoriale che esalta l’emotività dell’esperienza. Una visita carica di suggestioni, per celebrare la Romagna, la sua storia e quella di un prodotto di eccellenza. La struttura inoltre propone attività per i professionisti e per i degustatori di domani, con percorsi didattici per le visite scolastiche, declinati in base all’età degli studenti o alle necessità degli insegnanti. Insomma, un’offerta a 360° per quello che è un patrimonio italiano da tutelare.

IL LABORATORIO “MANI IN PASTA”

Tra i punti di forza di “Piadina Experience“ c’è la possibilità di toccare con mano (e per davvero!) il processo di creazione delle piadine. Insieme alle Azdore Romagnole, le veraci massaie romagnole dalla straripante simpatia e vere regine della cucina, metterete le mani in pasta grazie ad un interessantissimo corso di piadina o di cassoncini romagnoli a ritmo di musica folk. Le simpatiche nonne vi faranno divertire e preparare una gustosissima merenda da divorare insieme! Al termine del tour, per chi lo vorrà, si potrà infatti scegliere tra due tipi di Laboratorio:

1. MANI IN PASTA - durata 50 minuti

Ogni visitatore avrà una postazione (singola o condivisa con un compagno/a), i materiali e gli ingredienti per la preparazione della Piadina. Il laboratorio “Mani in Pasta” comprende inoltre un grembiule colorato TNT by Riccione Piadina in omaggio, lo staff di Riccione Piadina e Azdore Romagnole a disposizione, oltre a una ricca degustazione finale, con musica e tanto divertimento come nella migliore tradizione romagnola!

2. AZDORA PIADINA SHOW - durata 20 minuti

Dimostrazione dal vivo di come si prepara la piadina, grazie ad una formula più snella e veloce. 

È PRONTO IN TAVOLA!

Dal museo... alla tavola. Grazie al Museo Experience è poi possibile spostarsi per degustare le prelibatezze romagnole direttamente in Osteria, avendo l’opportunità di incontrare mille sapori e nuovi modi di mangiare e abbinare la piadina, il tutto mescolato alla passione per il territorio della Romagna del proprietario Roberto Bugli. In un’elegante e tradizionale location, troverete piatti contemporanei che strizzano l’occhio alle ricette della nonna, frutto di un’attenta ricerca di ingredienti nati da produzioni limitate e formati non usuali, con la volontà di sorprendere il palato. Il percorso di gusti offerto in Osteria ha l’obiettivo di suscitare l’emozione di una cucina gourmet ma alla portata di tutti, in un contesto arricchito di uno spazio per chi necessiti una pausa dalla quotidianità o abbia bisogno di uno spazio di incontro per offrire ai propri ospiti un pranzo di lavoro senza allontanarsi troppo dall’ufficio ma con la eccellenza di un ristorante di alto livello.
Per chi varca la soglia dell’Ostera, ce n’è davvero per tutti i gusti, dalla piadina IGP alla riminese (quella sottile, la versione più amata dagli italiani), alla spessa IGP (più alta e golosa) passando per diverse varianti, tra cui quella al kamut bio (senza né lievito, né sale né grassi), quella integrale o la Fornarina (con rosmarino e sale grosso).
E i ripieni? Anche in questo caso, ce n’è davvero per tutti i palati, dal classico rucola e squacquerone, al crudo dell’Azienda Agricola del Genga fino a due leccornie marinare, da sperimentare da parte dei più audaci, come l’invitante versione Riccione, una Fornarina con sardoncini (pesciolini azzurri tipici dell’Adriatico) spinati al pane profumato, misticanza e cipolla caramellata, o la Tuna Fish, piadina sfogliata con carpaccio di tonno, stracciatella, misticanza alla senape e pomodori datterini.

UNO SHOP DA LECCARSI I BAFFI

Tornare a casa a mani vuote, ne siamo sicuri, sarà impossibile. Il Museo ha infatti predisposto un pratico e funzionale spazio all’interno dell’Osteria dove acquistare tanti prodotti locali. Oltre alle venti tipologie di piadine offerte dall’Osteria, c’è per voi il famoso Testo Romagnolo (sia per fornelli a gas che induzione), e tantissimi gadget personalizzati. A farvi gola ci saranno senza dubbio anche i prodotti tipici dell’entroterra romagnolo selezionati dalla struttura e provenienti da produttori a KM 0 che sposano la filosofia della valorizzazione del territorio: quindi olio, vino, tartufo, salumi, formaggi, sale e marmellate. E per un regalo speciale, c’è anche la possibilità di acquistare box benefici, il cui ricavato andrà devoluto in beneficenza a sostegno di realtà sociali molto importanti per la struttura.

VEDERE E FARE A SAN GIOVANNI IN MARIGNANO

- Piazza Silvagni: risale al Settecento, realizzata come piazza del mercato; è delimitata da un lato dalla chiesa di Santa Lucia, e dall’altro dalla torre di uscita del castello medievale.

- Chiesa di Santa Lucia: costruita nel 1786 su un preesistente edificio religioso cinquecentesco, è distinta da meravigliosi toni pastello. All’interno è presente un pregevole organo settecentesco, ancora utilizzato in occasione di concerti e rassegne musicali.

- Il borgo fortificato: attraversando la torre principale, si accede al borgo fortificato: percorrete la famosa “via di mezzo”, sulla quale si affacciano pregevoli edifici sette-ottocenteschi, con la pavimentazione che fa risaltare ancora la presenza di fosse granarie, circa duecento depositi sotterranei per la conservazione dei cereali a lungo termine, già esistenti dal XIV-XV secolo. Nel borgo si incontrano tre notevoli edifici: la chiesa di San Pietro, di origine duecentesca, l’Augusto Massari, uno dei più antichi teatri storici romagnoli ed ancora oggi attivo, ed infine Palazzo Corbucci, residenza storica di Malatesta de’ Malatesti, signore di Pesaro, nella seconda metà del Trecento.

- Mura castellane: perno del sistema fortificato malatestiano, fu l’impianto difensivo quattrocentesco, impreziosito dalle mani di Filippo Brunelleschi. Consisteva in una cinta muraria guarnita di otto torrioni, circondata da due torri portaie di accesso al castello.

- Passeggiata sul fiume Conca: un percorso ciclopedonale che costeggia il fiume e permette di raggiungere i borghi vicini, ma anche di perdersi nel paesaggio naturale.

 

Paolo Frascarolo