La Magnalonga a Mogliano, nelle Marche

30/04/2014 - 30/04/2014

Giovedì primo maggio si svolgerà a Mogliano la sesta edizione della Magnalonga, passeggiando e degustando tra la nostra storia e le nostre radici.

Una passeggiata ecologica con un percorso naturalistico di circa 8 Km che, partendo dal centro storico di Mogliano, si snoda lungo vecchie stradine di campagna e semplici viottoli di terra, fino ad arrivare alla Chiesa di Santa Croce .

Lungo il percorso si effettuano visite guidate presso edicole e chiesette di cui è ricco il nostro territorio, con postazioni di ristoro per degustare gli antichi sapori della tradizione enogastronomica locale.  Inoltre in una postazione ci sarà assaggi di formaggio e miele con una fattoria didattica sulle api.

All’arrivo previsto circa per le ore 13,00 si farà pranzo

 

Mogliano, paese dell’entroterra maceratese tra le valli del Cremone e dell’Ete Morto, con vista sui Monti Sibillini, noto sia per l’artigianato legato alla lavorazione dei vimini che per quello della pelletteria, e circondato da uliveti che decorano il paesaggio circostante e conserva ancora qualche tratto delle antiche mura e della rocca.

L’attuale territorio di Mogliano era abitato nel VII-VI secolo a.C. da popolazioni picene, le quali vivevano in villaggi sparsi sulla linea dei nostri colli ed avevano una propria civiltà, che poi fu assorbita dalla cultura di Roma, quando questa sottomise il Piceno nei primi decenni del III secolo a.C.

Alla fine del sec. XII alla metà del sec. XIV, il castello fu dominato da Gentile, che nel 1345 divenne signore di Fermo e governò la città fino al 1355, quando fu sconfitto dalle armi del cardinale Albornoz. Con la riforma istituzionale albornoziana del 1357, che diede un nuovo assetto giuridico – amministrativo alla regione marchigiana, Mogliano venne incluso nel distretto di Fermo, di cui fu uno dei castelli maggiori; nel 1569 ebbe l’autonomia al papa Pio V, ma nel 1578 tornò sotto il dominio fermano.

Nell’età napoleonica, Mogliano fu compresa nel Dipartimento del Tronto; nel 1815, con la restaurazione del Governo pontificio, ritornò sotto la Delegazione di Fermo e finalmente, nel 1828, ottenne di entrare a far parte della Delegazione di Macerata.

Dopo l’annessione delle Marche al Regno d’Italia e la divisione della regione in quattro province, il Comune di Mogliano restò compreso nella provincia di Macerata.

Anche Mogliano partecipò in qualche modo alla lotta di liberazione, e numerose famiglie accolsero e nascosero nelle loro case soldati sbandati, giovani renitenti e prigionieri alleati fuggiti dai campi di concentramento di Sforzacosta e di Servigliano.

Patrimonio artistico e culturale della città

- Chiesa Arcipretale di S. Maria di Mogliano, costruita nel 1579.

- Chiesa del SS. Crocifisso d´Ete, restaurata nel ’700.

- Chiesa di San Gregorio Magno.

- Chiesa di Santa Colomba.

- Chiesa di Santa Maria in Piazza, costruita nel 1420.

- Monastero di San Giuseppe, costruito nel 1630.

- Santuario del SS. Crocifisso.

- Rocca Medioevale, costruita nel 1698.

- Palazzo Forti, costruito alla fine del ´500.

- Chiesa di San Nicolò di Bari, costruita nel 1748.

- Complesso monumentale di Santa Maria da Piedi.

- Museo Parrocchiale S. Maria di Piazza.

- Pinacoteca e Museo Comunale.

- Arcipretura di S. Maria Assunta.

- Teatro “Apollo”.

- Biblioteca “F. A. Ferretti -V. Brocco”