Terme di Catez capodanno 2007

Terme di Catez


Che dire, è stato il nostro primo viaggio fuori dai confini nazionali, confini ora inesistenti, visto che una settimana prima della partenza hanno aperto definitivamente le frontiere e, pertanto, non si ha quella sensazione di varcare la frontiera e trovarsi in uno stato estero, meglio così, però si perde quel minimo di fascino, come se dovessero fare il ponte sullo stretto di messina e non si dovrebbe più prendere il traghetto per andare in sicilia, si perderebbe la sensazione di recarsi su un'isola. Comunque lasciando da parte i sentimentalismi, la Slovenia, almeno quella visitata, offre una calorosa accoglienza, la gente è molto ospitale e ci ha fatto sentire come a casa nostra, si sente a pelle l'imbarazzo di quelli che, ma che comunque si sforzano di capire ed esaudire le richieste. Ma per non divagare oltre, torniamo alla meta del nostro viaggio, le Terme di Catez, una struttura molto ben organizzata che, purtroppo ha peccato a causa della neve, visto che le piazzole si sono rivelate inagibili e la gente ha dovuto parcheggiare lungo i marciapiedi, con notevole disagio, ma a parte questo, l'organizzazione del camping è veramente eccellente.
Ora per non divagare troppo su quello che è la struttura che come ripeto è gestita in maniera eccellente, andiamo al clou dello scopo del nostro viaggio, il cenone di capodanno, abbiamo scelto tra i tre pacchetti offerti quello più costoso per avere il meglio dell'offerta, un locale molto carino, l'accoglienza del personale come se fossimo ospiti di eccezione, tavolate imbandite di tutto punto già designate per singoli gruppi partecipanti al raduno e un cenone da ricordare, si da ricordare che se dovessimo tornarci sarebbe meglio portarsi i panini da casa, oppure come hanno fatto saggiamente alcuni nostri connazionali, fare il cenone in camper e stappare una bottiglia anche se di semplice spumante da discount, allo scoccare della mezzanotte.
Noi abbiamo intenzione di tornare alle terme di Catez in un altro periodo dell'anno, ma stavolta non dimenticheremo di riempire la kambusa prima della partenza, a parte il pane che è buonissimo.