Viaggio Svizzera-Alsazia-Germania-Svizzera-Italia
Partecipanti:Giuseppe e Daniela Mattiello di Mantova alla guida di un Camper Arca
Dopo vari cambi di destinazione, prima per il troppo caldo, poi il cambiamento in peggio delle previsioni del tempo decidiamo finalmente la meta:
Alsazia passando per la Svizzera e ritorno dalla Germania
27.06.2017
Partiamo in mattinata, il viaggio è tranquillo. Sosta pranzo con pioggia. Percorriamo poi i 16 Km attraverso il traforo del Gottardo (per fortuna senza fare code) e all’uscita ci accompagnano il sole e splendidi panorami svizzeri tra prati e casette tutto perfettamente in ordine.
Arriviamo al camping Lido di Lucerna, un pò caro 48 CHF per una notte ma vicino al centro e direttamente sul lago; essendo ancora presto ne approfittiamo per un giro. Due ponti coperti in legno attraversano il lago, uno detto della Cappella con dipinti inseriti che raccontano la storia della Svizzera e della città con accanto la Torre dell’acqua (simbolo di Lucerna) e l’altro che attraversa il Reuss denominato della Pula perché dal ponte si gettavano pula e fogliame.
Sul lago si affacciano belle case settecentesche, visitiamo alcune chiese e la stazione che è pulita e ordinata. Dopo cena Lucerna by night: notiamo una grandissima maggioranza di turisti asiatici.
28.06
Un depliant pubblicizzava il monumento del leone come il più triste e commovente pezzo di roccia del mondo quindi incuriositi decidiamo di visitarlo. Dopo numerosi giri a vuoto finalmente arriviamo al parco geologico dove in un enorme parete di roccia fu scolpito un mastodontico leone ferito per commemorare la morte eroica degli svizzeri caduti alle Tuileries ed è effettivamente molto particolare. Per finire la visita di Lucerna facciamo una passeggiata sulle mura medievali molto ben conservate e tra su e giù di scalini sono accessibili tre torri tra cui quella dell’orologio più antico della città che ha il privilegio di suonare un minuto prima degli altri . Dopo pranzo partiamo per Basilea, arrivo nel pomeriggio al camping Waldhort CHF39,40 situato a Reinach ma vicinissimo alla fermata del tram che in mezz’ora ci porta a Basilea. Un’acquazzone quasi ci scoraggia la visita, ma essendo temerari rischiamo e ne siamo ripagati, infatti il sole ritorna prepotente. La città vecchia è molto carina e ben tenuta, sulla collina sorge la cattedrale in marmo rosa alsaziano molto imponente ma chiusa (torneremo domani). L’edificio che più ci ha impressionato è il Municipio. Colpisce subito per la facciata rossa, la torre e le decorazioni a trompe l’oil all’esterno mentre l’interno del cortile tutto dipinto a personaggi medievali. Un’altra caratteristica della città sono i traghetti che attraversano il Reno da una sponda all’altra spinti unicamente dalla corrente, mentre addirittura ho visto persone con appositi giubbotti nuotare trasportati dalla corrente.
29.06
Con puntualità svizzera alle 10 apre la cattedrale ma che delusione, è stata adibita a grande sala da musica con poltrone e addirittura sdraie . Acquisto un po’ di cioccolata per finire i pochi franchi che avevamo scambiato in quanto è tutto caro e quindi nessun souvenir. Lasciamo la Svizzera e attraversiamo il confine francese tra pioggia e sole dirigendoci a Ungersheim presso il parcheggio dell’Ecomuseè d’Alsazia. Su diversi ettari di terreno hanno trasportato autentiche case alsaziane, negozi, arredi e formato laghetti che raccontano la storia degli antichi villaggi. Non male, ma avevamo già visto una ricostruzione simile in Olanda. Altra tappa il paese di Guebwiller, da qui parte la “Strada del vino” e si incominciano a vedere le caratteristiche case a graticcio e balconi fioriti ovunque. E’ famosa per tre chiese. Visitiamo la romanica di Ste. Leodegher in pietra rossa con belle vetrate, la chiesa barocca di Notre Dame la cui particolarità è un gruppo scultoreo renano dell’Assunta e l’ex convento dei Domenicani la cui chiesa gotica è decorata all’interno da bei affreschi e nota per la sua perfetta acustica. Ospita un centro culturale e vi si svolgono numerosi concerti.
Proseguiamo il viaggio con arrivo a Eguisheim al camping “le Trois chateaux” €.19,00 a due passi dal centro. Passeggiata serale: paese quasi deserto e ricco di cantine.
30.06
Visita al borgo descritto come tra i paesi più belli di Francia, di origine medievale e la sua particolarità è data dalla forma concentrica realizzata dalla successione delle abitazioni riccamente decorate con i caratteristici tetti a spiovente, dalle piccole stradine e dalle insegne delle numerose cantine (le degustazioni sono a pagamento). Al centro della piazza sorge il castello dove nacque il futuro Papa Leone IX e la chiesetta sul cui campanile svetta un nido di cicogne. Degustazione di alcuni vini e naturalmente piccolo acquisto; lasciamo il borgo veramente soddisfatti.
Direzione Colmar definita la capitale dei vini d’Alsazia. Ci fermiamo al camping dell’ Ill, fuori Colmar. Nel ritornare in centro con la moto ci accorgiamo che potevano fermarci al porto al car camping “Port de Plaisance” €.15,00 ma ormai avevamo già pagato.
La cattedrale è chiusa per le prove di un concerto quindi prendiamo il trenino che ci porta a spasso per le vie e poi, terminato il giro, ripercorriamo a piedi gli scorci che più ci hanno colpito.
Vicino alla cattedrale sorgono un paio di case antichissime molto caratteristiche tra cui casa Pfister tipica costruzione a graticcio e, poco dopo, l’antica dogana: il più bel edificio pubblico della città. Ci addentriamo nella Petit Venice un quartiere di canali e case dall’architettura a colombage tipica della zona che si specchiano nell’acqua (confronto un po’ azzardato, io, ridimensionandola la paragonerei a Comacchio) visitiamo la chiesa gotica dei domenicani con splendide vetrate e un prezioso dipinto della “Vergine del roseto” del 1473 di Marin Schongauer ( sinceramente il viso della vergine non ha niente a che vedere con la dolcezza delle nostre madonne) rientro al campeggio, freddo e …. partitona di burraco.
01.07
Sveglia con cielo nuvoloso e aria fredda. Avevamo deciso di usare lo scooter per un giro nei dintorni e quindi partiamo ben equipaggiati rischiando la pioggia.
Prima tappa: Saint Hippolyte per visitare il castello di Haut Hoenigsbourg, un’immensa fortezza in posizione spettacolare arroccata nella Val d’Argent e circondata da foreste.
Appare molto restaurato ma nonostante questo risulta impressionante per la sua estensione e sensazione di potenza che trasmette, la visita con le audio guide ci immerge in un mondo medievale e ne usciamo molto contenti. Ci fermiamo al ristorante del castello e tra una quiche lorraine e una choucroute (piatto a base di crauti, coppa e wurstel specialità locali) mi ostino a prendere una fetta di torta ed è l’ennesima fregatura, sono insapori e si assomigliano tutte.
Scendendo dalle colline passiamo davanti alla cittadina di Bergheim che visitiamo. E’ circondata da una cinta muraria e da case addossate le une alle altre tipicamente alsaziane, piccola ma carina.
Proseguiamo per Ribeauville bel centro storico con caratteristiche abitazioni; alla fine del paese una passeggiata conduce ai resti di tre castelli che non visitiamo in quanto il tempo si mette al brutto.
Per fortuna proseguendo il viaggio tra colline coltivate a immensi vigneti e paesini singolari il tempo migliora e ci fermiamo a Riquewihr riconosciuto come tra i più bei villaggi di Francia.
I parcheggi sono pieni, ma, con lo scooter non abbiamo difficoltà e ci incamminiamo lungo le mura per entrare in paese attraverso le varie porte che conducono in centro. La cittadina è di impronta medievale perfettamente conservata anche se molto commerciale. Lungo la via principale si affacciano vecchie abitazioni a graticcio ornate di fiori, un’infinità di cantine e negozi, il più particolare è quello che vende decorazioni natalizie, che naturalmente visito, anche se fuori stagione non sono ispirata a comprare. Degustazione di vino della zona (molto buono) e assistiamo ad una sfilata di maschere veneziane. Sono numerose con abiti molto sontuosi, risulta piacevole visto che a Venezia durante il carnevale è impossibile andarci. Al ritorno ci fermiamo a Colmar per visitare la Cattedrale, ma ancora una volta la troviamo chiusa, desistiamo e, stanchi e sfiduciati ce ne torniamo al campeggio.
02.07
Giornata ancora più fredda e grigia, partiamo dal campeggio con destinazione Selestat.
Il paese risulta essere un po’ come gli altri, purtroppo la biblioteca umanistica famosa per conservare manoscritti preziosi è in ristrutturazione e quindi a parte una bella torre dell’orologio e la chiesa romanica non resta che ripartire in direzione Mont S.te Odile luogo di pellegrinaggio per tutti i fedeli della regione. Bello il panorama dei Vosgi e della Foresta Nera che si gode da lassù anche se il tempo è nuvoloso. Insieme del convento si distinguono due piccole cappelle con pareti rivestite a mosaico. A Barr toccata e fuga mentre a Obernai sostiamo in un grande parcheggio adiacente le mura. La cittadina presenta una doppia cinta muraria ben conservata ma piove e rimandiamo la visita al giorno dopo.
03.07
Passando da un’antica porta si entra direttamente nel borgo, è molto bello. Le torri medievali, il Municipio, le case a graticcio tra cui l’edificio rinascimentale dell’antico magazzino del grano (ora adibito a ristorante), i numerosi locali, il caratteristico pozzo rinascimentale “dei sei secchi”, la cattedrale e la piazza del mercato. Ripartiamo per raggiungere Strasburgo. Il panorama durante il viaggio è sempre spettacolare, tra campi coltivati, vigneti e paesi distribuiti sia in pianura che sulle numerose colline. Ci sistemiamo al camping “Montagne Verte”, la fermata del tram è abbastanza vicina e iniziamo la visita della città. La cattedrale gotica in arenaria rosa dei Vosgi è veramente spettacolare sia fuori dove numerose statue ricoprono i tre portali, che all’interno dove si trova un orologio astronomico della metà del ‘500 molto originale, un magnifico organo e splendide vetrate . Al lato della cattedrale sorge la torre campanaria con circa 400 scalini ma il panorama che si gode da lassù ci ripaga dalla fatica. Per riposarci un po’ prendiamo il trenino che ci porta a spasso per la città indicandoci i monumenti più importanti che domani visiteremo a piedi.
04.07
Oggi tentiamo di visitare il Parlamento Europeo in quanto non abbiamo fatto nessuna prenotazione e speriamo nella fortuna. Il tram ci porta quasi davanti all’edificio. Una moderna costruzione in vetro-cemento e alluminio ospita il Consiglio d’Europa e le sessioni del Parlamento Europeo. Entriamo e dopo aver consegnato i documenti ci appongono un adesivo sulla maglietta e ci accompagnano al terzo piano dove potremo assistere ad una seduta. Ci accomodiamo nella balconata che da sul vasto salone ad emiciclo dove sono presenti solo una trentina di ministri su 800 circa eletti. La discussione si può seguire attraverso le cuffie in dotazione ed è stato molto divertente ed interessante.
Alcune foto di rito nel grande piazzale di entrata e ripartiamo per la visita della città.
Caratteristico il quartiere denominato “Petite France” con colorate case a graticcio costruite sul fiume, fiori ovunque, negozietti e ristorantini con veranda sui canali, arriviamo poi alle torri che nel medio evo proteggevano la città, salendo sul ponte coperto si gode un’ottima vista. Pranziamo in un ristorante affacciato sul fiume dirigendoci poi al museo alsaziano, ma rimaniamo delusi: chiuso per turno di riposo. Torniamo al camper ed essendoci la piscina nel campeggio ne approfittiamo per un buon bagno e un pò di riposo. Dopo cena prendiamo il battello che ci porta in giro lungo i canali e le chiuse della città. Attraverso gli auricolari ci raccontano la storia di questa regione passata diverse volte dal governo di Germania e Francia. La navigazione è piacevole e la città illuminata vista dal fiume è incantevole. Si rivela una città importante, piena di gioventù; parecchi stazionano lunghe le rive seduti a chiacchierare o mangiare prendendo il fresco. Questo mi ha molto colpito perché da noi non succede.
05.07
Iniziamo il viaggio di ritorno passando in Germania con sosta a Friburgo.
L’area sosta Stellplatz è in periferia, fa molto caldo ma decidiamo comunque di raggiungere a piedi il centro. La piazza della cattedrale è invasa da stand e camion per una fiera di vini che si terrà il giorno dopo, quindi non possiamo apprezzare a pieno la bellissima cattedrale che rimane soffocata alla vista. La chiesa, tuttora in restauro, in stile gotico è il simbolo della città. All'interno sono degne di nota le vetrate e l'altare. Delle antiche mura che circondavano la città rimangono due porte molto ben conservate in cui una si trova un McDonald's, le vie sono attraversate dai tipici “BACHLE” gli stretti canali che corrono lungo le strade, si notano alcune case caratteristiche , ma l’insieme è moderno. Rientriamo al camper ma a sera prendiamo il tram per un giro in centro e scopriamo una città tutta diversa. Nelle piazze si riuniscono gruppi di ragazzi direttamente seduti a terra, magari qualcuno con i piedi nell’acqua al fresco. Saliamo sulla collina per ammirare il panorama veramente magnifico e anche qui, dove c’è un ristorante vediamo moltissimi ragazzi seduti a tavola tra patatine e boccali di birra. La notte è fresca e dormiamo tranquilli.
06.07
Improvvisando, dopo aver letto su un diario di viaggio, decidiamo di tornare in Svizzera per vedere le cascate del Reno a Schaffausen. Con il camper si arriva direttamente al parcheggio che ci conduce alla zona dove è possibile imbarcarsi per avvicinarsi alle cascate. Sono le più imponenti d’Europa in quanto ad ampiezza. L’acqua cade in un profondo bacino dove il fiume fa un’ansa. Nel mezzo, ai piedi della cascata ci sono alcuni scogli, di cui uno raggiungibile con barche permette di assaporare lo spettacolo naturale a distanza ravvicinata. Le barche fanno la spola avanti e indietro, a portare i turisti, si infilano quasi nella cascata, accompagnano al castello dove da terrazzini puoi quasi toccare la cascata che scende. Il rumore è assordante e l’acqua si vaporizza in una miriade di goccioline che entrano dappertutto facendo provare un’esperienza emozionante, uno spettacolo e un’esperienza meravigliosa.
Il caldo è pressante e ci dirigiamo verso il lago di Costanza in cerca di un po’ di fresco. Parcheggiamo presso l’area sosta del paese di Uberlinge. Ci facciamo una nuotata nel lago, acqua fresca e pulita, poi un giro in moto per la cittadina. Qualche casa a graticcio e belle ville sul lungolago.
07.07
Costeggiamo il lago, a fianco belle ciclabili con parecchia gente che si diletta in questo sport, piacevoli panorami ed entriamo nuovamente in Svizzera, attraversando vallate e paesini svizzeri. Costeggiamo il Liechtenstein oltrepassando il passo Fuela (tutto curve). Entriamo nel tunnel Munt la Schera. E’ una galleria lunga circa 3 Km. e dalle dimensioni appena sufficienti per il passaggio del camper, ad una sola corsia; il transito avviene in una delle due direzioni, a senso unico alternato. Caro, ci costa €. 23,00 ma ha ridotto la strada di molti chilometri. Allo sbocco della galleria si gode un panorama straordinario dalla diga del Munt e costeggiando il lago di Livigno arriviamo al camping Mansueto vicino al centro. Passeggiata nel paese che si snoda in lunghezza e pieno di negozi (zona “porto franco”: diesel a 08.12 €./l.)
08.07
Passeggiata tranquilla in montagna e pranzo in baita. Serata passata al centro Aquagranda tra piscine con idromassaggio, sauna e bagno turco. Il bello è che eravamo solo noi due ad usufruire di tutto ciò. Purtroppo all’uscita pioveva forte e noi eravamo in scooter ma non ci ha tolto l’entusiasmo per la bella serata.
09.07
Tempo instabile. Gita in scooter al Passo della Forcola. Bei panorami ma freddo. Nel pomeriggio passeggiata in centro con degustazione di strudel e prosecco.
10.07
Le ferie sono agli sgoccioli. Si riparte per l’area sosta di Ponte di Legno dove domani Giuseppe incontrerà il Sindaco per premiare proprio l’area sosta a cui verrà consegnata la Bandiera Gialla. Piccola passeggiata per il paese molto turistico e cena in camper con polenta e funghi. D’altronde qui fa freddo mentre a Mantova ci sono 35°.
11.07
Si riparte nella tarda mattinata , pranzo all’area sosta gratuita di Boario e …. si ritorna costeggiando il lago d’Iseo direzione Mantova.