Il 17/8/08 ore 17 sbarchiamo a Bastia e a bordo del nostro semintegrale Adriatik 573 DS con scooter, e andiamo verso nord con l'intenzione di verificare se quello che si sente dire sulla difficoltà di queste strade corrisponde alla realtà.
La prima spiaggia degna di questo nome che incontriamo è a Marina di Pietracorbara e alle 18 ci fermiamo nel vicino camping La Pietra anche se constateremo poi l'indomani nonostante i divieti, alcuni camper hanno pernottato nel parcheggio della spiaggia. Il campeggio è di buon livello anche se i posti all'ombra sono pochi e tutti occupati, ma la cosa a noi non interessa e quindi decidiamo di rimanere. C'è anche una bella piscina, market minimo, buoni servizi igienici (2 persone e il camper 26 € a notte). Il giorno dopo dedicato al sole al mare al relax totale. La spiaggia è bella l'acqua stupenda è caldo ma non troppo poca gente e vediamo i canadair che vengono a rifornirsi nella baia.
Martedì 19 partiamo in scooter alla ricerca di qualche spiaggetta. L'attrezzatura da scooter comprende due brandine a fisarmonica un mini ombrellone teli acqua e protezione per il sole. Arriviamo fino a Macinaggio ma anche se il paese è bello la spiaggia non merita una sosta e quindi torniamo indietro a marina di Meria, piccolo paesino con una minuscola spiaggia poco frequentata, forse perchè c'è la presenza di parecchia poseidonia. L'acqua è stupenda e la giornata scorre via tra un bagno e l'altro.
Mercoledì 20 dopo un paio di ore di spiaggia a Marina di Pietracorbara partiamo per andare nell'altro versante a Centuri. Fino a Macinaggio come già avevamo constatato la strada è ottima ed adatta a qualsiasi tipo di mezzo. A quel punto si restringe un po' ma soprattutto diventa molto tortuosa e sconnessa e con dei mezzi alti bisogna fare attenzione ai rami sporgenti. Noi non abbiamo avuto dei grossi problemi. Ci sono un paio di paesini dove le strettoie sono molto accentuate ed in uno c'è il semaforoche regola il passaggio. Ad un certo punto una curva a gomito immette nella strada che va al mare. L'unico punto in cui abbiamo dovuto fare anche noi una manovra. Alle 13 entriamo nell'unico campeggio a 3 km dopo Port di Centuri (24€ a notte). Molto spartano ma essenziale. All'ingresso un cartello avvisa di sistemarsi da soli che la reception apre alle 17,30. Così facciamo e poi via al mare che dista circa 1 km da fare in discesa ripida. La costa è tutta di sassi e ci vogliono anche le scarpine perchè in acqua ci sono i ricci. Il mare è stupendo, la vista anche, e una passeggiata sugli scogli fino a Centuri vale la pena. Centuri è un paesino molto caratteristico paragonabile ai paesi delle Cinqueterre liguri. Patria dell'aragosta. Il tramonto sul molo di Centuri sarà indimenticabile.
Giovedì 21 via con lo scooter a ritroso fino a Barcaggio. All'imbocco della strada c'è il divieto di transito per i camper ed in effetti le strettoie sono numerose. La strada finisce in un parcheggio a pagamento e daqui inizia un sentiero di 500 mt che porta in spiaggia. Quì la natura la fa da padrona. Siamo proprio in cima al dito della Corsica e di fronte a noi c'è la famosa isoletta della Giraglia. La spiaggia è stretta e lunga e al centro c' è anche un discreto bar ristoro. Durante la nostra solita passeggiata fotografica ci imbattiamo nelle mucche in spiaggia nella zona in cui c'è la poseidonia e quindi non ci sono bagnanti. Le rocce alla fine della spiaggia sono incredibilmente modellate dal vento e dal mare. Siamo sul famoso sentiero dei Doganieri che parte da Macinaggio e arriva a Ile Rouge. Merita sicuramente una sosta ma se non avete una moto è dura.
Venerd' 22 di buon mattino partiamo da Centuri ed è stata sicuramente una buona idea. La strada è molto tortuosa e corre in alto sugli scogli. Alla guida non ci si può distrarre a guardare gli spledidi panorami. La sensazione che ha ol passeggero di destra è quella di essere continuamente nel vuoto e stranamente me la ritrovo sempre più vicina al sedile di guida. Fortunatamente il traffico è quasi nullo e dopo una quindicina di km l'asfalto risulta nuovo di zecca i muretti sono ristrutturati e tutto diventa più facile. Dall'alto notiamo un buon numero di camper parcheggiati vicino al mare e decidiamo di dare una occhiata. Siamo a Marina di Albo e non ci sono divieti di sosta per cui decidiamo di fermarci anche noi. Sono le 9 e siamo già a mollo. La spiaggia è di sassi grigi scuri che al contatto col l'acqua diventano neri. E' una sensazione bellissima e in più ci si fa un formidabile massaggio ai piedi. Rimaniamo tutto il giorno e anche la notte dato che siamo in parecchi equipaggi e il posto è tranquillissimo.
Il sabato 23 partiamo ancora di buon mattino verso Saint Floran dove abbiamo appuntamento con Giovanni la Saura e la Zara (pastore tedesco) che sono in Corsica da 10 giorni. Una sosta per una foto dall'alto alla famosa spiaggia di Nonza e poi a Saint Floran dove arriviamo verso le 9,30 e ci piazziamo nel Campeggio dopo il ponte sul canale (28€ a notte). Gli altri non sono ancora arrivati e quindi cerchiamo di trovare due piazzole vicine. Il campeggio è buono, le piazzole per i camper sono ben distibuite all'esterno di rotonde e quindi di facile accesso. I punti luce non sono tantissimi ma essendo già passato il boom di presenze non risulta un problema. La spiaggia è stretta e lunga però il mare è mosso e l'acqua per la prima volta ci delude. In serata una passeggiata in paese che risulta molto caotico ma ciò è normale visto il grosso porto con tanto di belle barche e ristoranti e negozi di lusso.
Domenica 24 compriamo i biglietti per una escursione in barca fino alla spiaggia di Loto. Alle 9,30 si parte alle 10 siamo a Loto e non ci sono paragoni con la spiaggia di Saint Florent. Decidiamo di ritornarci nel pomeriggio e quindi partiamo zaino in spalla verso la spiaggia di Saleccia. Ci vuole circa 1 ora di buon passo attraverso il nulla del Desert de Agriates ma ne vale veramente la pena. Quando entriamo nella pineta e si comincia a sentire il mare ti ritornano le forze e poi all'improvviso dall'alto di una duna si presenta uno spettacolo unico. Sembra di essere ai Caraibi dal tanto che è azzurro il mare e la sabbia è finissima. Gli zaini stanno ancora rotolando che noi siamo già a mollo, compreso la Zara. E' un peccato dover andare via di buon ora dopo aver pranzato al sacco contornati da innocue ma fastidiose vespe, ma la barca arriverà a riprenderci alle 15 e vogliamo rimanere un po' anche alla spiaggia di Loto. Il ritorno lo facciamo lungo gli scogli ed è tutto molto più bello con la brezza che ti rinfresca il sudore. Dopo circa 45 minuti siamo a Loto e ci pentiamo subito di non essere rimasti di più a Saleccia dato che ora i bagnanti sono una infinità. In serata, stanchi ma appagati dalla meravigliosa escursione, torniamo a fare un giro in città per souvenir e un gelato squisito che è costato 30 minuti di attesa in fila.
Il mattino di lunedì 25 salutiamo Giovanni e Saura e andiamo verso Ile Rouge. I 20 km che attraversano il Desert de Agriates sono molto tortuosi ma la strada è sufficentemente larga e comunque come al solito il traffico è poco. Poi si entra nella statale che è come le nostre superstrade. Ci fermiamo al Camgig Bodri 5 km dopo la città. Il campeggio è buono (28€). Per andare in spiaggia bisogna attraversare i binari del trenino che collega Ile rouge a Calvì. C'è la fermata proprio nel campeggio. La spiaggia è grande e l'acqua stupenda. Con una passeggiata si può arrivare lungo gli scogli fino a Ile Rouge. In serata in scooter andiamo in città che risulta molto caratteristica e piena di vita. Anche qui tanti ristoranti e ci ripromettiamo di tornarci la sera dopo a cenare.
Martedì 26 ripartiamo in scooter a ritroso e ci fermiamo dopo circa 10 km alla spiaggia di Ostriconi. La strada che parte dalla statale inizia cojn una sbarra che limita l'altezza subito dopo l'ingresso dell'omonimo campeggio. Dopo circa 3 km di asfalto la strada finisce. Il panorama è mozzafiato. In fondo ad un sentiero ripido non proprio facilissimo c'è una spiaggia stupenda lunga e larga con un mare cristallino e un fondale che degrada piano adatto anche ai bambini. Anche qui la natura è la padrona. Il posto è talmente bello che nonostante le difficoltà ad arrivarci, pian piano i turisti si moltiplicano. In fondo alla spiaggia vicino agli scogli alcuni bagnanti praticano il naturismo. Rimaniamo tutto il giorno in questo paradiso e anche qui vediamo le mucche arrivare vicino ai bagnanti. In serata con lo scooter torniamo a Ile Rouge per fare delle foto dall'alto dell'isola da dove si vedono dei panorami stupendi. Poi andiamo al ristorante e ci gustiamo una buonissima paella di pesce.
Mercoledì 27 per la prima volta il cielo è nuvoloso. decidiamo ugualmente di cercare una nuova spiaggia e andiamo fino ad Algaiola circa 7 km dopo il campeggio. La spiaggia è bella ma il sole non esce e dopo un paio di ore desistiamo e torniamo al camper. Dopo pranzo ecco il sole e via in spiaggia, questa volta in quella più lontano, ma non tanto, che è collegata con il campeggio da un sentiero che corre lungo la costa per circa 500mt verso sud. Anche qui spiaggia bella e mare pulitissimo, rimaniamo fino a sera. Dopo cena ultima passeggiata a Ile Rouge per souvenir e gelato finale.
Giovedì 28 di buon ora ci muoviamo verso Calvì e al primo Camping ci fermiamo. Si chiama Bella Vista a 5 km da Calvì (26€). Un bel campeggio come piazzole, servizi e spiaggia. Molto essenziale come market e ristorante bar. Di fianco scorre un fiume che bisogna attraversare su un ponticello di barche per andare in spiaggia attraverso la pineta. Anche qui la spiaggia è bella, poco frequentata. L'acqua è bella e degrada dolcemente. Con nostra sorpresa scopriamo che di fianco al campeggio c'è una base militare e proprio in questi giorni avevamo notato un grosso via vai di aerei. Infatti a Calvì l'aeroporto è in parte militare e oggi ci sono delle esercitazioni con tanto di paracadutisti. La cosa non ci disturba anzi è anche divertente vedere le esercitazioni di recupero in mare dei paracadutisti che si lanciano a quota molto bassa. Dopo aver passato tutta la giornata in spiaggia ceniamo e poi in scooter andiamo a Calvì fino alla Cittadella antica ma poi decidiamo di ritornarci con il sole per fare delle foto. Calvì è anchessa molto caotica e non oso immaginare come sia a Ferragosto.
Venerdì 29 e sabato 30 rimaniamo ancorati nella spiaggia del campeggio che è sempre meno affollata e che essendo finite le esercitazioni si presta benissimo al più totale relax. La zuppa di pesce che mangiamo in una trattoria di Calvì risulta solo un brodo di pesce con fette di pane da bagnare, niente da spartire con i brodetti romagnoli o le zuppe siciliane.
Purtroppo arriva il 31/8 e dopo 2 ore di spiaggia e l'ultimo bagno si riparte per Bastia dove alle 15 con un'ora di ritardo si parte per tornare a Livorno.