Croazia 2011

Confesso che la scelta di visitare la Croazia non fu generata da entusiasmo convinto. Desideravo tornare in Francia quest’anno tanto che l’anno scorso, attraversandola per raggiungere l’Irlanda, avevo comprato in una stazione di servizio una bellissima guida Michelin ai campeggi transalpini, un bel mattone pieno zeppo di indirizzi nella patria del plein-air. Al dunque, però, pensai che avevamo tutta la vita per approfondire la conoscenza di un paese dove eravamo stati (molto bene) più volte e sarebbe stato bello invece visitare un luogo per noi ancora sconosciuto. Avremmo visto cose nuove anche in Francia, certo, ma abbiamo pensato che diversi usi, lingue diverse, civiltà diverse avrebbero potuto contribuire a migliorarci, ad aprire la nostra mente che è poi il motivo, oltre allo svago, per il quale io e Laura viaggiamo da quando ci conosciamo.
Scelsi quindi di acquistare su internet un biglietto di andata e ritorno per la Croazia per il nostro Miller e per noi medesimi. L’unica sistemazione rimasta era una cabina interna con il solo lavabo. Ci consultammo e ci dicemmo che non dovevamo fare una crociera ma solo viaggiare per una notte tra Bari e Dubrovnik, e viceversa dopo una ventina di giorni. Avremmo potuto acquistare solo l’andata e tornare via terra attraverso la nostra bella penisola ma dato che sul ritorno era applicato uno sconto e via terra ci sarebbero stati circa 400 km in più scelsi di tornare in Italia per la stessa via avendo la chance di ripercorrere la Croazia per una visita più accurata e senza sostenere costi autostradali.



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