In Europa le caravan sono sottovalutate: questo è il pensiero di un nostro lettore, ecco la risposta del Direttore.
Spettabile direttore, sono un vecchio campeggiatore amante delle caravan. Io mi chiedo come mai nel resto d’Europa tanti campeggiatori usino ancora la caravan, mentre in Italia, escludendo gli stanziali, siamo in netta minoranza. Certamente il produttore propone ciò che il mercato chiede, ma mi domando se forse alcune colpe non le abbiamo un po’ tutti nell’indirizzare il mercato a senso unico verso i motorizzati. Le riviste specializzate ormai parlano, o per meglio dire scrivono, solo di quelli, i raduni salvo pochissime eccezioni sono solo per mezzi a motore, i viaggi organizzati solo per i motorizzati, le aree di sosta sono merce esclusiva loro, i comuni non fanno nulla per il mezzo al traino, i campeggi ancora meno, soprattutto per chi non è stanziale. Abbiamo tutti la coscienza a posto? Siamo poi sicuri che tutti gli italiani siano così ricchi da spingerli a comperare mezzi super lussuosi e con tanti accessori il più delle volte non usati? Non è meglio una bella e semplice caravan con il solo tendalino, facile da smontare, che si traini bene e che dia quindi la possibilità di sostare facilmente e con costi più accessibili? Tanto più che in luglio e agosto i campeggi sono pieni di mezzi motorizzati che diventano sempre più spesso stanziali. Vogliamo finalmente tutti insieme rivalutare la vita all’aria aperta nel modo più semplice e naturale? Chiedo scusa se mi dilungo ma ho un’altra annotazione da fare sui tanto decantati profilati per la coppia, quattro posti con matrimoniale sempre pronto: si sono mai accorti i costruttori che dai mezzi più economici ai più blasonati il matrimoniale sempre pronto è solo un mezzo letto? In due non ci si sta, sono scomodi, molto alti e normalmente finiscono più stretti per cui uno dei due dorme con mezza gamba fuori dal letto. Cari produttori, rivedete i vostri progetti ed eventualmente restringete quei bagni da albergo, ridisegnate le disposizioni interne ma dateci almeno un letto di dimensioni umane.
Egisto G. - Roma
Quella sui pro e contro della caravan, come del resto dell’autocaravan, è una diatriba che non accenna a finire. Inutile rielencare i vantaggi e gli svantaggi dell’una rispetto all’altra. Da ambedue le parti una nutrita schiera di sostenitori è pronta a enumerare le tante ragioni della propria scelta. È un dato di fatto, però, che da noi l’ago della bilancia da anni penda verso i veicoli motorizzati e anche all’estero, dove la caravan continua ad avere ben altri numeri, il settore in crescita è quello delle autocaravan. Con questo non vogliamo dire che la caravan sia destinata a sparire, solo che non ha più per il grande pubblico quella forte carica innovativa che aveva venti e più anni fa. Le cause sono molteplici, ma inserire nell’elenco anche un’inadeguata informazione da parte delle riviste del settore è inesatto. Da parte nostra, pur rispettando le proporzioni tra l’interesse dei lettori per i veicoli ricreazionali a motore e le caravan, dedichiamo ogni mese un preciso spazio a questo prodotto e al suo utilizzo. Nella scelta, il mercato attuale offre una panoramica di prodotti che spaziano dalla piccola caravan itinerante alla grande stanziale e con prezzi per tutte le tasche. Lo stesso discorso vale per i veicoli ricreazionali a motore, compresi quelli da lei menzionati che hanno il letto “sempre pronto” con il matrimoniale sagomato e rialzato che permette di avere un grande gavone sottostante e, anche in spazi ridotti, un posto letto adeguatamente lungo per una persona di media statura e un altro più corto, di solito riservato alla compagna. A fianco di questi, per chi è alla ricerca di un matrimoniale comodo come quello di casa, non mancano le proposte e non solo negli allestimenti che superano i sette metri, ma anche in quelli di dimensioni più contenute.