Vicenza principalmente ma anche numerosi centri della sua provincia risentono dell’influenza dell’archistar del ‘500, il Palladio. Ville e palazzi, fra le mura come nella bella campagna, testimoniano la genialità di uno dei più grandi architetti italiani. Un territorio da scoprire camper e bici, grazie ai numerosi percorsi cicloturistici
A metà degli anni Novanta l’UNESCO, l’agenzia dell’ONU per le Scienze e la Cultura, ha inserito Vicenza e le Ville del Palladio nella Lista del Patrimonio dell’Umanità con la seguente motivazione: "Vicenza è una realizzazione artistica eccezionale in considerazione dei numerosi contributi architettonici di Andrea Palladio integrati in un tessuto storico al quale conferiscono il suo carattere d’insieme. Per la sua architettura, la città ha esercitato una forte influenza sull’architettura e le regole d’urbanesimo nella maggioranza dei Paesi europei e nel mondo intero". Vicenza e Palladio sono un binomio indissolubile, una richiama l’altro e viceversa, ma la città ha anche molto altro da offrire: la Vicenza romana, quella gotica, il patrimonio artistico-architettonico religioso e i tanti musei. Sparse nei dintorni della città si possono visitare alcune delle numerose ville progettate dal Palladio o a lui successive ma ispirate al suo inconfondibile stile. Sono ville e palazzi che testimoniano la genialità di uno dei più grandi architetti italiani. Fra tali esempi architettonici ci sono anche le ville di Noventa Vicentina e di Montecchio Maggiore, punto di partenza di questo itinerario. Completano la visita i Colli Berici, il lago di Fimon, la verde pianura Berica attraversata da percorsi cicloturistici e, verso i monti del Nord, Marostica e Schio che ci portano in epoche storiche più lontane.
DI VILLA IN CASTELLO
A Montecchio Maggiore, alle porte di Vicenza, si trova Villa Cordellina-Lombardi (info www.provincia.vicenza.it,
, tel. 0444/696085) realizzata nel Settecento da Giorgio Massari che propose al committente una struttura dalle forme classicamente palladiane. Ecco quindi un’elegante villa con colonnato d’accesso e sontuoso salone per feste, balli e ritrovo per personaggi illustri. Alcuni interni sono affrescati da Giambattista Tiepolo, uno dei maggiori esponenti del Settecento veneziano: i dipinti sulle pareti rasserenano lo sguardo per l’utilizzo abbondante di tinte luminose e color pastello, e di forme morbide e tondeggianti, caratteristiche stilistiche del Tiepolo che ipnotizzano e fanno trasognare. La villa è circondata da un parco storico animato da numerosi gruppi di statue, che si ritrovano con lo stesso brio sulla sommità della villa, dei rustici, della scuderia e della foresteria annessi: sono sculture antropomorfe che si slanciano verso il cielo e che popolano i tetti degli edifici. Sarà una costante, questa dei cieli abitati, che avrà il suo culmine a Vicenza. Di altra epoca e ispirati a canoni non più estetici ma militari sono i due castelli che si fronteggiano sula sommità del colle di “Monticulus Major”, Montecchio Maggiore. Sono il Castello della Bellaguardia – o di Giulietta – e il Castello della Villa – o di Romeo, risalenti al 1300, che tutti gli anni a fine aprile ospitano una bella rievocazione storica (info www.faida.it). I due castelli scaligeri diedero l’ispirazione a Luigi da Porto, scrittore vicentino, per la sua novella dedicata all’amore eterno di Romeo e Giulietta, resa poi immortale da William Shakespeare.
LE VILLE VICENTINE E LA RIVIERA BERICA
La prima importante villa costruita sulle pendici orientali del Monte Berico fu Villa Almerico Capra, nel 1566, detta la Rotonda per la sua particolare forma a pianta centrale (info www.villalarotonda.it, tel. 0444/321793). Fu progettata dal Palladio, che non vide però la fine dei lavori, e viene considerata una sorta di “villa ideale” e l’emblema dello stile del Palladio. E’ forse l’edificio palladiano più celebre. Si scorge nitidamente pedalando lungo la Riviera Berica e attrae lo sguardo per la sua posizione isolata dal contesto cittadino e incastonata nella campagna. La Riviera Berica è un percorso ciclo-pedonale che collega Vicenza a Noventa Vicentina seguendo il tracciato di una vecchia linea ferroviaria dismessa (info www.rivieraberica.net). Verso sud, con una deviazione all’altezza di Ponti di Debba si può raggiungere in bici il Campeggio Vicenza (chiedere indicazioni dettagliate alla reception del campeggio) mentre proseguendo verso nord si entra a Vicenza non senza aver però prima visitato un’altra splendida villa in stile palladiano, Villa Valmarana ai Nani (info www.villavalmarana.com,
, tel. 0444/321803). La struttura è composta dalla Palazzina, dalla Foresteria e dalla Scuderia. La Palazzina e la Foresteria sono affrescate da Gianbattista e Giandomenico Tiepolo, chiamati nel 1757 da Giustino Valmarana. La villa prende il nome dalle statue dei 17 nani in pietra, un tempo disseminati nel giardino e ora disposti sul muro di cinta che circonda la proprietà.
VICENZA, PERLA DEL RINASCIMENTO
Continuando a pedalare sulla Riviera Berica, si giunge in breve nel centro storico di Vicenza. La ciclabile termina in corrispondenza del monumentale Arco delle Scalette, quindi si prosegue immettendosi nella viabilità cittadina. Il nucleo antico è il regno del Palladio, tanti sono infatti gli edifici da lui progettati nel ‘500 e che riflettono il suo inconfondibile stile. La Basilica Palladiana è l’edificio simbolo di Vicenza e si impone maestosa sul lato sud di piazza dei Signori, cuore e salotto della città. Non è una chiesa ma, secondo l’accezione data dagli antichi Romani, un edificio destinato all’amministrazione della giustizia o all’esercizio degli affari. Ora polo culturale e sede di eventi, ha aperto al pubblico la meravigliosa terrazza panoramica dell’ultimo piano. Da quassù la vista spazia sulle vie del centro, sui balconi, sui tetti e sulle innumerevoli statue bianche che si innalzano da chiese e palazzi signorili, un livello superiore di vita immobile che abita il cielo. Altri edifici da non perdere sono palazzo Chiericati, che ospita il Museo Civico, e il vicino Teatro Olimpico, un teatro coperto ispirato a quelli greci e romani dell’antichità e vertice assoluto della creatività del Palladio.
DAI MONTI BERICI AI COLLI EUGANEI
Lasciata Vicenza, la pista ciclopedonale della Riviera Berica si allunga verso sud fino a Noventa Vicentina. Sono circa 36 chilometri da percorrere, in sede propria, su asfalto, sempre in piano, ben segnalati. Si pedala attraversando un ambiente di rilassante campagna, vari centri abitati, qualche piccolo quartiere artigianale. Svettano qua e là i campanili delle tante frazioni, disseminate nella piana come sui vicini Colli Berici, sempre a portata di mano finché, nei pressi di Noventa, cedono l’orizzonte ai Colli Euganei. Spesso la ciclabile segue rettilinei perfetti e lunghissimi, affascinanti all’inizio della pedalata, un po’ noiosi quando i chilometri si sommano nelle gambe. È comunque un percorso facile e non faticoso, frequentato dagli abitanti della zona. Lungo l’itinerario vale una deviazione Villa Repeta-Bressan a Campiglia dei Berici, costruita nel 1672 sulle rovine della villa eretta da Andrea Palladio per Mario Repeta. La visita è solo dall’esterno e anche se l’edificio mostra i segni del tempo offre particolari interessanti. In migliori condizioni di salute è Villa Barbarigo a Noventa Vicentina, paese dove termina la ciclabile. La villa è ora sede municipale e fu villa patrizia nel tardo XVI secolo. All’interno sono presenti affreschi che illustrano importanti eventi storici che coinvolsero la nobile famiglia Barbarigo, ed i suoi dogi Marco e Agostino Barbarigo. Ogni prima domenica di ogni mese è possibile partecipare a visite guidate alla villa (info Comune di Noventa, tel. 0444/760156). Da segnalare che a Noventa si trova l’Antico Ristorante Primon (www.ristoranteprimon.it), uno dei ristoranti membri della Confraternita del Baccalà, un sodalizio volto alla promozione della buona cucina vicentina (info www.baccalaallavicentina.it).
STRADE E CONTRADE
Dalla ciclabile Vicenza-Noventa si staccano deviazioni e si innestano percorsi che si dipanano nella zona dei Colli Berici. Fra tutti, il percorso E7 I paesaggi del Palladio, attraversa la campagna vicentina e raggiunge il lago di Fimon posto ai piedi dei colli. Il lago è un piccolo specchio d’acqua poco profondo, fonte di continue scoperte e conoscenze, sia dal punto di vista ambientale e naturalistico che da quello storico e antropologico. Nell’area di Fimon è molto varia la presenza di flora e fauna tipica delle zone umide. Un bel sentiero ciclopedonale abbraccia tutto il perimetro del lago. Da ricordare anche il percorso AV Altavia dei Berici, per chi ama le salite, e il GB1 Meraviglie della pianura berica, lungo strade e contrade di campagna, e la Romea Strata, una via di pellegrinaggio che si sovrappone alla Riviera Berica (info www.romeastrata.it).
MAROSTICA E SCHIO
Dai Colli Berici ci spostiamo verso nord per due visite interessanti a Marostica e a Schio. Secondo la leggenda, nel 1454 Rinaldo da Angarano e Vieri da Vallonara, per ottenere la mano di Lionora, figlia del castellano, giocarono a Marostica una partita a scacchi con personaggi viventi su un’enorme scacchiera dipinta nella piazza del Castello. Dal 1954 questa leggendaria sfida viene rievocata ogni due anni - quelli pari - nel secondo fine settimana di settembre con una grande festa cittadina e sfoggio di costumi tipici del Quattrocento. Oltre alla famosa scacchiera in piazza, è da vedere tutto il complesso medievale fortificato. Dal Castello Superiore partono le due muraglie scaligere con cammino di ronda che scendendo abbracciano tutto il nucleo storico fino al Castello Inferiore. Quest’ultimo ospita il Museo della Partita a Scacchi, con un’ampia rassegna di costumi, armi e oggetti di scena. Più a ovest, la cittadina di Schio si distende ai piedi di un ambiente montuoso prealpino all’imboccatura della Val Leogra. Intorno al 1870 Schio diviene la capitale dell’industria laniera e tutt’oggi presenta interessanti testimonianze di Archeologia Industriale legate principalmente alla vicenda produttiva e sociale della famiglia Rossi e del marchio Lanerossi. Il monumento più appariscente è la Fabbrica Alta, costruito a metà dell’Ottocento, un enorme edificio, dismesso, di cinque piani ognuno dei quali ospitava una diversa fase della produzione laniera. La testimonianza più romantica è forse il monumento ai Tessitori, statua che si trova in piazza A. Rossi ai piedi del Duomo. Fu commissionata nel 1879 dall’impresario Alessandro Rossi per ricordare i suoi operai e i 40 anni passati in mezzo a loro in concordia. Per gli abitanti è familiarmente l’”Omo”.
Per arrivare
Vicenza si trova lungo l’autostrada A4 – A31 Brescia-Verona-Vicenza-Padova e lungo la A31 della Valdastico. Per sostare al Camping Vicenza, uscita Vicenza Est della A4.
Per la sosta
Vicenza. Camping Vicenza, via U. Scarpelli 35, tel. 0444/582311,
, www.campingvicenza.it. La struttura si trova all’uscita del casello autostradale di Vicenza Est a circa 7 km dalla città. Dispone di 72 piazzole su fondo erboso e ben ombreggiate. Apertura da aprile a tutto settembre. Si può tranquillamente raggiungere il centro storico di Vicenza in bici, inizialmente su sterrato, poi su strade e basso traffico, quindi su pista ciclopedonale (chiedere le indicazioni alla reception del camping). GPS: Lat. 45.517947 – Long. 11.603625.
PS con camper service presso il parcheggio dello Stadio, via Bassano, circa 600 posti auto. Bus navetta Linea 10 per il centro. Info: Servizio Clienti AIM Mobilità tel. 848800900 – 800394909, www.muoversiavicenza.it. GPS: Lat. 45.54317 – Long. 11.55891.
AA presso l’Agriturismo Villa Corona, Strada di Bertesina 53, tel. 0444/501892 – 339/5824119,
, www.agriturismovillacorona.com. La struttura è convenzionata con CamperLife e dispone di 5 piazzole con tutti i servizi. Apertura annuale. Utile la bici per raggiungere il centro. GPS: Lat. 45.557641 – Long. 11.573616.
Montecchio Maggiore. AA comunale in via Salvo d’Acquisto, confinante con la caserma dei Carabinieri. Dispone di 6 piazzole con allaccio elettrico e camper service. Ingresso automatizzato con sbarra, pagamento solo con bancomat e carte di credito. Sosta massima 48 ore. Info: Comune, tel. 0444/705737. GPS: Lat. 45.50056 – Long. 11.425375.
Noventa Vicentina. AA comunale in via dei Martiri, nel parcheggio di fronte l’ospedale, vicina al centro, 3 posti camper. Info: Polizia Municipale, tel. 0444/760155. GPS: Lat. 45.292567 – Long. 11.537283.
Marostica. AA comunale nel parcheggio in via della Rimembranza, promiscuo con le auto, vicino al centro storico. Sosta massima 72 ore. Info: Municipio, tel. 04244/79276. GPS: Lat. 45.744111 – Long. 11.65305.
Schio. AA comunale in via dei Cardatori 19, accesso con sbarra automatica, apertura annuale. E’ dotata di 15 posti camper e di colonnine per l’allaccio elettrico. L’area ha ricevuto la Bandiera Gialla dall’A.C.T. Italia, un riconoscimento di qualità. Sosta massima 48 ore. Utile la bici per raggiungere il centro storico. Info: Polizia Municipale tel. 0445/690111. GPS: Lat. 45.715667 – Long. 11.346289.
Informazioni utili
Montecchio Maggiore. Comune, via Roma 5, tel. 0444/705737, www.comune.montecchio-maggiore.vi.it. Pro Loco tel. 0444/696546, www.prolocoaltemontecchio.it,
. Vicenza. Ufficio IAT, piazza Matteotti 12, tel. 0444/320854, www.vicenzae.org,
,
, www.museicivicivicenza.it. Noventa Vicentina. Comune, piazza IV Novembre, tel. 0444/788511, www.comune.noventa-vicentina.vi.it,
. Marostica. Comune, via Tempesta 17, tel.0424/479200, www.comune.marostica.vi.it. Associazione Pro Marostica, tel. 0424/72127, www.marosticascacchi.it,
. Schio. Comune, via Pasini 33, tel. 0445/691111, www.comune.schio.vi.it,
Durata viaggio: 4-5 giorni.
Chilometri percorsi: da Noventa Vicentina a Schio sono 130 chilometri circa.