Una città dal fascino surreale e senza tempo, che seduce con atmosfere eleganti, un reticolo di vicoli, un intreccio di ponti e archi solcati dai corsi d’acqua. Qui in ogni angolo va in scena la bellezza e ogni passo diventa una piacevole scoperta da gustare senza fretta
Figlia di un sogno
I raggi del sole, nelle prime luci del giorno, si posano sui monumenti, sui tetti e sugli specchi d’acqua che diventano dorati. Al tramonto invece il cielo della laguna si tinge delle sfumature del rosso, del rosa e dell’arancione. Il colore del cielo cambia ma resta immutato il fascino della Serenissima e dei suoi incantevoli sestieri. Siamo a Venezia, ovviamente, una città divisa in sei antichi quartieri: San Marco, San Polo e Santa Croce, Castello, Dorsoduro e Cannaregio. Hanno per strade canali d’acqua e sono un labirinto di meraviglie, di calli ombrose e campielli nascosti, di angoli inaspettati, chiese, campanili, ponticelli e passaggi coperti. A completare questo dipinto ci sono le isole della Laguna, ognuna con una propria anima.
Tra le viuzze di San Polo e Santa Croce
Una volta lasciato il camper in uno dei camping appena fuori città (vedi box finale per maggiori info in merito), possiamo iniziare la nostra visita raggiungendo Venezia tramite autobus o treno. Una volta in città, ci muoveremo a bordo dei suoi celebri vaporetti. Dalla stazione ferroviaria possiamo raggiungere agevolmente i due quartieri di Santa Croce e, più avanti, San Polo. Mercati all’aperto, vicoli che giocano a rincorrersi e un tocco di vivacità caratterizzano i due sestieri. Perdendosi nell’intricato dedalo di viuzze si giunge a uno dei luoghi più noti: il Ponte di Rialto, che attraversa il Canal Grande, dove si riflettono le sontuose sagome dei palazzi e degli alberghi lussuosi. Prendetevi un po’ di tempo per osservare dalle balaustre del ponte il panorama che si apre sul Canale e il brulicare di botteghe, caffè, negozi di souvenir e ristorantini caratteristici. Da sempre questa zona è una delle più vive, in continuo movimento, e ci consente di raggiungere Campo San Polo, antica piazza dove sin dal passato si svolgevano spettacoli, cerimonie e sfilate in maschera. Assolutamente da fare una sosta ai Mercati di Rialto, meglio se di buon mattino, per curiosare tra le bancarelle di ortaggi freschi. Il quartiere ospita anche la Casa di Goldoni, personaggio illustre della città, numerose chiese che meritano una visita e la Scuola Grande di San Rocco, tripudio di dipinti del Tintoretto raccolti nella Sala dell’Albergo, nel Salone Maggiore e nel Salone Terreno. Qui il tempo si ferma dinanzi a opere d’arte di inestimabile valore.
Cannaregio, tra memoria e folklore
Di mezzo tra questi due sestieri, lungo il Canal Grande, troviamo Cannaregio dove il bucato è steso ad asciugare nei vicoli, le facciate di alcuni palazzi conservano ancora l’antica bellezza e i turisti lasciano spazio ai veneziani. Qui sopravvive quel tocco di folklore e colore che in altre zone della laguna si è perso. Un luogo storico da visitare è il Ghetto più antico del mondo e il Museo Ebraico, che permette di conoscere come si svolgeva la vita nel quartiere. Qui sin dal Cinquecento alla comunità ebraica furono imposte rigide regole da rispettare. Oggi, nonostante siano pochi gli ebrei che abitano in questa zona, si riesce ancora a respirare un’atmosfera che sembra sospesa nel tempo. A Cannaregio visse anche il pittore Tintoretto e al civico 3399 di Fondamenta dei Mori si può vedere l’esterno della sua casa. Sulle sponde di Canal Grande si trova Ca’ d’Oro, uno degli edifici più rappresentativi della Serenissima. Con i suoi pinnacoli, le finestre a ogiva e il colore del marmo richiama alla mente l’Oriente. Il bel palazzo, che sembra quasi librarsi nell’aria, è un’immagine che resta indelebile nella memoria.
San Marco, un museo a cielo aperto
Proseguiamo sempre lungo il Canal Grande fino a raggiungere una delle piazze più celebri al mondo, cuore della vita veneziana, che dà il nome al sestiere: Piazza San Marco. Questo salotto elegante incanta già al primo sguardo con la maestosa Basilica dai tratti bizantini e cinque enormi cupole. A una manciata di passi spicca Palazzo Ducale, con le sue logge e colonne che gli conferiscono leggerezza. Ospita al suo interno il Museo dell’Opera, le Armerie, i raffinati saloni e le stanze dell’Appartamento Ducale. Attraversare il Ponte dei Sospiri, sbirciare tra le piccole fessure la folla di turisti, scendere nelle buie prigioni del Palazzo, sono le esperienze che lasceranno più emozioni. Sensazioni indimenticabili e vedute da sogno si godono dalla cima del Campanile, a cui si accede con un ascensore e facendo un po’ di fila che richiede un minimo di pazienza, ricompensata appieno dalla vista che abbraccia tutta la città. Dall’altro lato della Piazza si trovano il Museo Correr, con l’ala neoclassica e le sale imperiali dove dimorò l’Imperatrice Sissi, il Museo Archeologico Nazionale e le preziose sale della Biblioteca marciana.
Dorsoduro, bellezza intima e silenziosa
Attraversiamo il canale per visitare il sestiere Dorsoduro, che deve il suo nome alla consistenza del sottosuolo su cui si espande. Qui non si può perdere la splendida veduta che si apre sulla Basilica di Santa Maria della Salute, chiesa barocca che si trova proprio all’inizio del Canal Grande. Da fare anche una passeggiata a zonzo tra i vicoli del quartiere, prima di riposarsi all’ombra di una delle piazzette o di fare compere nel Campo Santa Margherita, curiosando tra i banchi del mercato. Rimane impresso nella memoria, per il suo nome singolare, Ponte dei pugni, che in passato era il palcoscenico di feroci risse che contrapponevano fazioni rivali. Questo ponte si specchia nel tranquillo Rio San Barnaba dove, a pochi passi, si trova il campo omonimo. Qui se ne sta tranquilla una chiatta che espone frutta e verdure profumate e dà un tocco di colore all’ambiente. Su Canal Grande si affaccia Ca’ Rezzonico, un bel palazzo nelle cui sale, riccamente decorate, è ospitato il Museo del Settecento Veneziano. Gli appassionati d’arte troveranno nel sestiere un luogo imperdibile, la Galleria dell’Accademia, la più grande collezione di arte veneziana esistente, scrigno di opere preziose di Giorgione, Veronese, Tiziano e Lotto.
Castello, il più vasto dei sestieri
Tornando sui nostri passi verso Piazza San Marco, proseguiamo fino al sestiere di Castello. Passeggiare lungo Riva degli Schiavoni, il cui nome si riferisce ai mercanti provenienti dalla Dalmazia che qui ormeggiavano le loro barche, affacciarsi dal Ponte della Paglia per immortalare in qualche scatto il Ponte dei Sospiri, gironzolare in cerca dell’Hotel Danieli e delle antiche abitazioni dove soggiornarono famosi ospiti come Dickens, Balzac, Petrarca e James, sono le prime cose da fare quando si giunge a questo quartiere che cela tanti magnifici luoghi. Non può mancare la visita alla Chiesa di San Zaccaria, in cui lo stile gotico incontra quello rinascimentale, alla Chiesa di San Giorgio dei Greci, di cui colpisce l’inclinazione del campanile e alla Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, austera e grandiosa. Tra le stradine si incontrano tanti altri edifici religiosi che meritano senz’altro una visita. L’Arsenale è un altro monumento simbolo del sestiere: costruito nel XII secolo e più volte ampliato, era uno dei cantieri più grandi del mondo, con magazzini, laboratori e officine. Oggi è in gran parte chiuso al pubblico e alcune zone sono utilizzate durante la Biennale come spazi espositivi.
L’artigianato diventa arte a Murano
Da qui attraversiamo il mare verso Nord fino a raggiungere l’isola di Murano. Un tuffo nelle tradizioni più antiche per scoprire attività d’artigianato secolari che hanno segnato la storia dell’isola del vetro. Girovagando tra i negozietti si resta ammaliati da murrine, ciondoli, collane, lampadari e oggetti originali, realizzati dalle mani esperte degli artigiani. Botteghe raffinate espongono nelle loro vetrine luccicanti creazioni, di ogni forma e colore. Una galleria commerciale open air dove curiosare e fare shopping diventa un piacere! Un’esperienza da non perdere è la visita a una delle fornaci o antiche vetrerie, che permette di vedere da vicino i maestri all’opera e carpire, dalle loro parole e gesti, le tecniche della lavorazione del vetro.
Se si ha un po’ più di tempo…
A Nord di Venezia sorge la pittoresca isoletta di Burano dove l’uomo e la natura hanno mescolato sapientemente tutta la tavolozza dei colori. Casette rosa, turchesi, gialle e arancioni sono una a ridosso dell’altra e si affacciano sul porticciolo dalle acque turchesi. Addentrandosi nei campielli assolati di Burano, si possono scorgere anziane signore sedute in riva ai canali intente a ricamare elaborati merletti con il tombolo. Dai loro racconti si potranno conoscere tutti i segreti di questa tradizione tramandata gelosamente da madre a figlia. Affascinanti anche le storie marinare che danno all’isola un alone di mistero e l’avvolgono nella leggenda. Quiete e pace regnano sovrane, soprattutto se ci si allontana dalle vie e dalle piazze principali dominate dal brusio dei turisti. Chi ama la tranquillità e i luoghi appartati, invece, non può mancare una visita a Pellestrina: borghi di case dai colori vivaci, qualche trattoria dove apprezzare la cucina verace della laguna, distese di spiagge sabbiose, un lungomare dove concedersi rilassanti passeggiate e una riserva naturale protetta, la Riserva Lipu di Ca’ Roman, che si estende per quaranta ettari, tra macchia mediterranea e dune selvagge. Cosa chiedere di meglio? Pellestrina è un concentrato di bellezza, racchiuso in tredici chilometri di lunghezza e in tre borghi: Portosecco, San Pietro in Volta e Pellestrina. Un mondo a sé, un’isola che se ne sta in disparte, un po’ nascosta, mostrandosi a chi è in cerca di atmosfere fuori dal tempo, di ritmi lenti, di scorci autentici. Esplorare l’oasi naturalistica a piedi o in bicicletta e osservare la fauna che popola la riserva farà felici grandi e piccoli. Prima di rientrare al camper, bisogna onorare le tradizioni dell’isola e salutare Venezia come si deve. Sorseggiando cioè un calice di bianco spruzzato da Campari o Aperol, il rito eterno dello Spritz. E lasciare che lo sguardo si perda all’orizzonte.
Informazioni utili per il camperista
Come arrivare a Venezia in camper
Venezia si raggiunge con l’A4 da Trieste, Milano e Torino, con l’A13 da Bologna, con l’A27 da Belluno e con l’A1 da Napoli.
Dove sostare a Venezia in camper
Area attrezzata per camper Venezia Porta Ovest, via Ghebba 109, 30034 Oriago di Mira (VE), tel. 041/4762173 – 328/9360269, GPS: N 45° 27' 57.776'' E 12° 10' 31.454''. Può ospitare circa 60 camper, situata nelle vicinanze della stazione ferroviaria, con collegamenti al centro storico di Venezia. Apertura annuale.
Caravan Park San Giuliano Mestre, via S. Giuliano 1, 30173 Venezia, tel. 041/5322106, , GPS: N 45° 28' 30.59''E 12° 16' 5.829''. Può ospitare 100 camper. Convenzionata con il CamperLife Club, aperta tutto l’anno.
Venice Camper Parking, via Sorgo 13, Mestre, tel. 392/3483451, GPS: N 45° 29' 47.9'' E 12° 16' 33.736'', convenzionata con il Club di CamperLife, navetta e trasporti pubblici per Venezia, apertura annuale, è richiesta la prenotazione.
Info turistiche
Venezia Unica: call center 041/2424, info@veneziaunica.it, www.veneziaunica.it
Azienda Veneziana della Mobilità: Isola Nova del Tronchetto 33, 30135 Venezia, tel. 041/2722354, actv.avmspa.it
Su come muoversi a Venezia, si può consultare il sito muoversi.venezia.it, dove sono indicati orari, percorsi e punti vendita dei biglietti. La linea n. 1 del vaporetto attraversa la città lungo il Canal Grande, offrendo meravigliose vedute. Per arrivare a Murano si possono prendere la linea n. 3, la n. 4.1, 4.2, la n. 7, la n. 12 e 13. Per l’isola di Burano, linea n. 12 e la n. 14. Dal Lido di Venezia con l’autobus della linea 11 Actv si giunge a Pellestrina.
Foto gentilmente concesse da Archivio Comune di Venezia, Campanella Nicola e Nalon Marco