L'esplosione del fenomeno dei van nel mercato camperistico deriva da diversi motivi, tra cui essere un mezzo agile e compatto, ideale per la coppia, con bassi costi di gestione, ed in alcuni casi sostituto della seconda auto familiare.
Tutte le Case costruttrici ne hanno una gamma di questi veicoli nel loro catalogo e la diffusione di questi mezzi ha coinvolto anche chi progetta e produce accessori per camper, con elementi appositamente studiati per i van. È quel che accade nel caso dei portamoto, visto che a causa della differente conformazione della carrozzeria quelli disponibili per camper “normali” si rivelavano poco adatti all’installazione su un van, visto che una volta montati potevano impedire l’accesso al vano posteriore, anche senza carico.
Nei van, ricordiamo, l’accesso agli sportelli posteriori è fondamentale nell’utilizzo quotidiano, perché nella in quella zona del veicolo si trova il vano bombole, può essere alloggiato il bagno, e quindi lo sportello per l’accesso alla cassetta wc, ed inoltre di solito si trova il vano carico, l’equivalente del garage dei camper.
Ricordiamo, ancora, che i cosiddetti portamoto sono accessori omologati come portatutto, e quindi possono trasportare anche bici o bagagli supplementari.
In questo articolo vi mostriamo due soluzioni di portatutto per van, la versione a compasso di Sawiko e quella traslabile di Linnepe, entrambe installati dall’officina Caravan Camper 2.bici o bagagli supplementari.
Sawiko è un marchio distribuito da AL-KO; nel suo catalogo per i van troviamo la linea Agito, nella versione Top, portabici girevole e pieghevole, ideale per le E-Bike grazie alla sua portata di 80 kg; ci sono poi le versioni con portata da 120 e 150 kg, girevoli e rimovibili; la prima si rivela adatta anche ad ospitare fino a quattro biciclette, mentre la 150 oltre ad uno scooter è in grado di accogliere anche una bici.
Nel nostro caso il cliente, proprietario di un Font Vendome con bagno in coda, aveva la necessità di trasportare due E-Bike e poter accedere alla cassetta del wc, operazione che potrebbe essere anche giornaliera, senza dovere tutte le volte scaricare le biciclette.
Per tali esigenze, la soluzione ideale si è rivelata l’Agito Top, che essendo anche pieghevole, quando non utilizzato non ingombra più di tanto, e comunque è anche rimovibile senza l’utilizzo di nessun attrezzo. Il sistema portabici Agito Top può essere ruotato completamente e senza sforzo di lato per consentire la massima apertura dei portelloni posteriori, anche in presenza di carico.
Per farlo è sufficiente allentare il blocco eccentrico (regolabile) e portare in posizione il ruotino d’appoggio (di serie); in questo modo, tutto il peso viene distribuito tra perno e ruotino, e con una mano il carico si sposta a compasso.
Il montaggio del portatutto avviene in pochi passaggi, in quanto le staffe, specifiche per il mezzo, vengono imbullonate al telaio originale Fiat, con un risultato estetico gradevole e soprattutto con un aggancio sicuro rispetto anche alle sollecitazioni derivanti dello stato spesso non ottimale delle nostre strade.
Per quanto riguarda l’impianto elettrico, occorre installare una piccola centralina per il sistema can-bus, altrimenti l’elettronica del mezzo segnala un’avaria del comparto elettrico.
Una volta sistemate staffe e impianto, occorre assemblare il portamoto, che arriva completamente smontato per motivi di imballaggio e trasporto.
Il costo del Sawiko è di 2.380 euro, a cui vanno aggiunti quelle per il montaggio in officina, operazione che richiede tra le cinque e le sei ore.
L’altro modello adatto al montaggio su un van è lo Slideport di Linnepe, importato in Italia dalla FCE, dinamica azienda brianzola. Costruito in alluminio anodizzato, con la piattaforma portante da 3 cm di spessore e parti in acciaio zincato, verniciate a polvere, ha un peso di circa 37 kg.
Il cliente ha optato per questo modello non solo per la semplicità che offre nello spostare il carico per poter accedere al posteriore, ma anche per la portata, che arrivando a ben 170 kg è superiore alla media.
Il carico può essere traslato senza grandi sforzi, dopo aver rimosso i blocchi di sicurezza a sinistra, liberando il portellone principale destro. Molto comoda è anche la rampa per caricare il mezzo: inserita nella parte inferiore della pedana, basta sfilarla ed è pronta all’uso. Anche in questo caso, se non utilizzato può essere rimosso rapidamente.
Nonostante si tratti di due modelli completamente differenti, la procedura d’installazione è di fatto identica alla descrizione precedente, con le staffe da avvitare al telaio, l’impianto elettrico da aggiornare e l’assemblaggio finale.
Il costo del modello Slideport per Fiat Ducato è di 2.623 euro, a cui vanno aggiunti i costi di modifica impianto elettrico e assemblaggio, come nel caso dell’altro portatutto.
In entrambe le soluzioni si apprezza la cura progettuale e costruttiva: per esempio, le staffe per Fiat Ducato sono “personalizzate” in due versioni, vale a dire fino a 5,99 metri e poi per il modello da 6.36, non negli attacchi che sono identici, ma per la conformazione della versione più lunga.
La scelta finale su quale delle due soluzioni scegliere può essere dettata solo dalle esigenze personali, differenti per ogni camperista.
Visto che entrambi si smontano con facilità quando non vengono utilizzati, la grande differenza consiste nella movimentazione del carico: infatti l’apertura a compasso libera tutti e due i portelloni, ma ha bisogno di più spazio (vanno calcolati almeno due metri) per compiere il movimento, mentre quello traslabile libera un solo portellone, che però deve scorrere lateralmente solamente di un metro; ovviamente senza carico si aprono entrambi i portelloni.
Infine, grazie alla portata massima maggiore, il modello Slideport consente di caricare anche una moto al posto del classico scooter.
Si ringrazia Caravan Camper 2 di Perugia (tel. 075 690143) per la collaborazione nella realizzazione di questo articolo.