Una facile passeggiata quasi pianeggiante ci porta a conoscere la meravigliosa Val di Mello, vero paradiso per i freeclimber. Granitiche pareti verticali, un torrente dall’acqua cristallina e piccoli borghi con case in pietra ci fanno compagnia per un weekend a tu per tu con la natura
Paradiso di roccia
Lungo la statale 38 che attraversa tutta la Valtellina, al paese di Ardenno un cartello stradale indica di girare a sinistra per entrare in Val Masino. Lo seguiamo lasciandoci alle spalle i centri abitati, i campi coltivati e gli allevamenti tipici del fondovalle, inerpicandoci su questa strada a curve che si addentra attraverso un paesaggio aspro modellato dal fiume Masino, oltrepassando alcuni piccoli abitati perfettamente mimetizzati nell’ambiente circostante. È il paese di Cataeggio che ci dà il benvenuto in Val Masino. Subito dopo, la frazione di Filorera ci accoglie con un pugno di case in pietra mentre, appena fuori dall’abitato, ci sorprende l’immensa mole del Sasso Remenno. Una sosta è d’obbligo per ammirare questa palestra di roccia naturale situata in un ambiente fantastico: col naso all’insù guardiamo esterrefatti i freeclimber di tutto il mondo cimentarsi nella scalata di questo masso, il più grande d’Europa, caduto dalla montagna sovrastante secoli fa. Sono più di 200 gli itinerari di arrampicata disponibili su questo sasso che va dai 25 ai 45 metri di altezza, offrendo vie facili e divertenti che salgono di difficoltà fino a raggiungere il grado 8c affrontabile da pochi eletti. Il Sasso Remenno è il preludio di quello che poco più avanti troveremo: la Val di Mello, un paradiso per i freeclimber, fatta da pareti di roccia impressionanti che danno vita a una valle idilliaca facilmente accessibile a tutti.
Sulle tracce del Gigiat
L’ultimo centro abitato della Val Masino è San Martino. Anche in estate questo piccolo paese, pur con tutti i servizi per il turista - alberghi, ristoranti, bar e negozi di alimentari e per sportivi - conserva la sua atmosfera tranquilla e rilassata. Il punto di ritrovo è il bar Kundaluna, in centro. Seduti nei tavolini all’aperto, il nostro sguardo cade su un murales proprio di fronte a noi: raffigura il Gigiat, un leggendario “uomo delle nevi” nostrano che da tempi remoti ha affascinato e incuriosito gli abitanti della valle. Di dimensioni gigantesche viene descritto come un incrocio tra un caprone e un camoscio/stambecco. Si dice che raramente sia stato avvistato, ma i pochi “fortunati” che l’hanno incontrato lo descrivono con chiarezza, eleggendo così il Gigiat a simbolo leggendario indiscusso della valle. Speranzosi di incontrarlo, ci inoltriamo a piedi lungo il sentiero che dal paese ci porta dritti in Val di Mello.
Dentro la valle
Percorriamo la mulattiera che ci conduce all’inizio della Val di Mello. Lungo il cammino ci accompagna sulla destra il bellissimo torrente dalle acque gelide ma cristalline, mentre prima di arrivare alla fine della carrozzabile, sulla sinistra, tra le pareti granitiche perfettamente verticali e lisce, con più salti ci impressionano le cascate del Ferro. Noi tiriamo dritto però, lasciamo l’esplorazione di questa valle laterale a un altro weekend. Superato il parcheggio e il rifugio Gatto Rosso in località Panscèr (1.061 m), inizia la vera e propria riserva naturale della Val di Mello. Di fronte ci saluta la maestosa cima del Monte Disgrazia (3.678 m), ancora innevata; tutt’intorno siamo circondati da stupende pareti rocciose, spettacolari circhi morenici e pianori alternati a salti percorsi da cascate. Il fiume ci accompagna lungo tutta la passeggiata, praticamente in piano e facilmente percorribile da tutti, anche dai bambini. Il fragore del torrente è una costante che si placa solo quando le sue acque danno vita a piccoli laghetti e grandi pozze dai colori e dalle trasparenze eccezionali. Mantenendo la sinistra del torrente raggiungiamo il primo gruppo di case di cascina Piana, quasi tutte restaurate e alcune trasformatesi in agriturismi e ristori per una sosta rigeneratrice. La nostra passeggiata continua fino a inoltrarsi nel bosco di conifere, superando il ponticello in legno che attraversa il fiume che scende dalla Val di Zocca fino ad arrivare a un altro pugno di case, Rasega, a 1.148 metri d’altitudine. Il nome ricorda che fino alla fine dell’Ottocento proprio qui, tra le pareti a strapiombo, c’era una segheria. Ora non rimane che qualche baita e un accogliente rifugio, l’ultimo punto di ristoro di questa bellissima passeggiata. Anche se fermarsi qui dà già un’idea dell’unicità di questa vallata, noi proseguiamo per un altro po’, lasciandoci alle spalle la maggior parte dei visitatori che proprio a Rasega termina il percorso, fino a incontrare un’ultima fragorosa cascata appena fuori dal sentiero principale, con una bella marmitta dei giganti, profonda buca nella roccia nata dall’erosione fluviale quando qui tutto era coperto da ghiacciai. Soddisfatti delle nostre tre ore di passeggiata ritorniamo sui nostri passi, ripromettendoci di visitare questa spettacolare valle anche d’inverno quando tutto il paesaggio cambia e piomba in un assoluto silenzio, che mette a tacere anche lo stesso fragore del torrente.
A spasso per la valle
La Val Masino presenta valli affluenti tra cui, a sinistra, la già citata Val di Mello e la valle di Sasso Bisolo. A destra invece si trovano la Val di Spluga e la Valle dei Bagni, conosciuta per le sue calde acque termali. Tutte sono meravigliose e hanno proprie peculiarità, da scoprire con piacevoli passeggiate di diversa difficoltà. Numerosi anche i rifugi in quota, come il Rifugio Omio (2.108 m) e il Rifugio Gianetti (2.534 m), tappa del famosissimo Sentiero Roma, un’alta via che si svolge lungo la testata della Val Masino.
Informazioni utili per il camperista
Info turistiche
Per arrivare in Val di Mello consigliamo di parcheggiare il camper a San Martino, dove sono disponibili diversi parcheggi e poi servirsi di navetta (in alta stagione) oppure di iniziare dal paese la passeggiata. Consigliamo di munirsi di pass per accedere direttamente alla valle solo se diretti al Camping Ground Jack.
Ufficio Turistico Val Masino, via Roma, 2 c/o Municipio, tel. 0342/641117; www.valtellina.it
Come arrivare in camper in Val Masino
Da Milano, Torino e Genova percorrere la superstrada SS36 per Lecco e Colico. Poi proseguire lungo la Strada Statale 38 della Valtellina fino all’altezza di Ardenno, dove inizia la strada statale 404 che attraversa tutta la Val Masino fino a San Martino.
Dove sostare in camper in Val Masino
San Martino: grande PS a pagamento da cui parte, in alta stagione, la navetta per arrivare in Val di Mello. Nei pressi di Sasso Remenno: Camping Sasso Remenno, via Sasso Remenno 2, 23010 Val Masino (SO), GPS Lat: 46.229886 - Long: 9.634576.