Per gli amanti degli scenari di una natura ammaestrata dall’uomo questo percorso ciclabile della Bassa padovana costeggia le acque dell’Adige, si pedala alla scoperta di Barchesse, case coloniche, antiche idrovore, e (splendide) ville signorili
Le bici sul retro del camper (o direttamente nel gavone) e si parte alla scoperta della bella Bassa Padovana. Un itinerario snodato per circa 55 chilometri, facile, sempre pianeggiante, le cui vie sono ben asfaltate oppure appena polverose su strada bianca.
Protagonista la campagna veneta e la calma degli scenari tagliati sui canali contraddistinti dalle idrovore dove l’acqua dell’Adige litiga con la terra, circondandola per poi mischiarsi assieme.
Prima tappa è Boara Pisani, sonnecchiante Comune a ridosso delle sponde del fiume Adige, costellato dalle case padronali e da quelle legate alle mille storie dei coloni di questa località sita nella provincia padovana ma vicina all’austera Rovigo, che la guarda dalla sponda opposta dell’Adige.
Barchesse e Barchessone
Nel Comune di Boara Pisani si erge la Barchessona della famiglia patrizia Pisani che, nel Cinquecento, per la costruzione delle proprie (molte) dimore, era solita impiegare un certo Andrea Palladio. Il noto architetto non sapeva esimersi dal restituire i suoi capolavori oggi iscritti nella World Heritage List dell’UNESCO. I Pisani, nobile famiglia veneziana, erano proprietari a Boara dell’imponente Barchessona, un edificio rurale, munito di venti colonne doriche (ma oggi ne restano soltanto 14).
La Barchessona spunta nell’argine dell’Adige, si raggiunge dall’autostrada A3 uscendo proprio a Boara Pisani. Ma c’è altro. Salutando i lustri aristocratici della Barchessona, meglio se al tramonto, la ciclabile della bassa padovana affascina per la bellezza dei colori arrotondati, che dall’argine mancino dell’Adige mutano di continuo oltre le acque vispe nella flora fluviale. I Colli Euganei troneggiano come nuvole di terra durante tutta la 'biciclettata', e si arriva al Comune di Piacenza Adige in circa 25 chilometri.
Barbona e Sant’Urbano
Le sorprese del viaggio appaiono dense e razionali, lungo il percorso rivierasco verso Piacenza d’Adige all’appello rispondono due tappe obbligate: i centri abitati di Barbona e Sant’Urbano. Barbona custodisce la Barchessa Morosini, un ulteriore esempio di architettura rurale del Seicento: dieci le arcate che sorreggono la tettoia e compongono la struttura di un edificio che ha resistito alle inondazioni dell’Adige fino a metà Ottocento.
A Borbona, oltre le seicento anime che la abitano, si osserva il fenomeno dei “fontanazzi”, punti particolari dove il fiume “ribolle” creando piccole pozze dette anche “boiji”. Barchesse e case coloniche raccontano indirettamente delle fatiche, del lavoro umano e degli obiettivi raggiunti tramite l’agricoltura e l’allevamento in una terra eternamente da bonificare e insalubre, che ruota appena a Nord del territorio delle Polesine.
Di questa “battaglia” con le paludi, ne è prova anche la Rotta Sabadina di Sant’Urbano, esempio di architettura idraulica, risalente al Cinquecento, che s’incontra lungo la ciclabile diretta a Piacenza Adige. Sull’ansa di questo nostro fiume che dà il nome a un’inusuale “Piacenza”, si scopre anche la serenità offerta dalle antichissime risaie, volute dalla nobile famiglia veneziana dei Mocenigo già nel Settecento.
Da qui il percorso, pedalando, saluta il fiume e cambia nella campagna veneta verso Ponso dove sulla strada troviamo il Palazzo Mocenigo, altra testimonianza dei signori Mocenigo.
In zona, le Valli Mocenighe custodiscono fra l’altro l’imponente Idrovora Vampadore, nel comune di Megliadino San vitale. Ma di strutture “mangia-acqua” ve ne sono altre: famose le idrovore La colonna e Frattesina, e dalle parti di Vighizzolo d’Este c’è il Ponte delle Tre Canne, nasconde una storia curiosa. Questa struttura la volle il Magistrato delle Acque della Repubblica di Venezia, in tardo Cinquecento, perché si voleva bonificare il lago di Vighizzolo.
Villa Estense
Se si attraversa l’Adige sulla sponda sud verso Carmignano, attraversando il ponte, il ciclista che arriva a Villa Estense non può non notare Villa Grompa-Paradiso con lo sfondo dei Colli Euganei. Oggi purtroppo in stato d’abbandono, questa dimora tardo seicentesca è inclusa dal Fondo Ambiente Italiano (FAI) nel censimento dei luoghi italiani da non dimenticare, e speriamo bene.
Il percorso della ciclabile porta anche verso Vescovana, un luogo caratterizzato dal biotopo Bacino Valgrande-Lavacci, bosco “rappresentativo” dello stato originale della natura padovana prima dell’intervento di bonifica delle paludi da parte dell’uomo. Qui erano solo paludi e valli, poi con l’ordine e l’agricoltura, arrivò la ricchezza. Esempio calzante ne è la Villa Pisani Bolognesi Scalabrin, gioiello di Vescovana che si caratterizza per un giardino ottocentesco voluto dalla moglie dell’ultimo erede dei Pisani.
Info viaggio
Un punto sosta, semplice e molto valido per intraprendere la pedalata della pista ciclabile è il Parcheggio viale Porta Adige 28 (GPS 45.107331, 11.780730), aperto 24 ore su 24, davvero ampio e gratuito.
Nei pressi di Padova area Sosta Camper - Associazione Remiera Euganea, Via Argine Destro, 35043 Monselice PD (GPS 45.244005, 11.750271) Web: remieraeuganea.it; tel. +393495945923. L’area sosta è situata nella storica città di Monselice. Spazio per 10-12 camper, c’è uno scivolo acquatico per la gioia dei bambini, e la possibilità di noleggiare imbarcazioni tipiche venete. Da qui si dipanano un’infinità di sentieri ciclabili verso Este, Battaglia Terme, Montegrotto Terme, Abano Terme.
Camping Agriturismo Alba, Via Madonnetta delle Ave, 9A, 35030 Baone PD, (GPS 45.223998, 11.704210) Web: agriturismoalba.it. Questo campeggio è nei Colli Euganei e fra l’altro offre prodotti tipici. È un agricampeggio che dispone di molte piazzole da 60/70 mq per i camper, è munito anche di piscina, docce e servizi igienici riscaldati d’inverno. Prezzi camper e caravan: 16 euro al giorno.
Area sosta comunale in Via Trevisan, 2-14 35044 Montagnana PD (GPS 45.237486, 11.464325). L’area di sosta camper del comune di Montagnana, con 9 piazzole su autobloccanti, è circondata da spazi verdi. Sosta gratuita, acqua e luce a pagamento. Apertura annuale.
In via Malmercato, 67, 35040 Merlara PD, (GPS 45.161412, 11.455248) l’azienda agricola Ponte al Masero dispone di un’area attrezzata per cinque camper, c’è l’enoteca, la cantina e un punto vendita.
A Este in via Vigo di Torre c’è un grande parcheggio, a pagamento durante il giorno, è situato proprio nei pressi delle mura del Castello Carrarese e vicinissimo al centro. Indirizzo: Via Vigo di Torre, 17, 35042 Este PD (GPS 45.228889, 11.658962).
Nelle vicinanze della città murata di Monselice c’è l’azienda agricola (12 ettari) Ai Pilastri, in Str. Rovigana, 40/42, 35043 Monselice PD (GPS 45.222843, 11.754403). La struttura offre la possibilità di degustare prodotti aziendali tipici della tradizione all'interno del ristorante, nonché di noleggiare biciclette per esplorare meglio il territorio. Per i più piccoli è presente un campo giochi dove potersi divertire a stretto contatto con la natura. All'interno è presente anche un agricampeggio con 10 piazzole di sosta per camper, roulotte e tende. Convenzionato con il Club Camperlife, sconto 15% sulla sosta.
Sempre nel complesso dei Colli Euganei, il Podere Villa Alessi, Via S. Pietro, 6, 35030 Faedo PD (GPS 45.297781, 11.688305), un solo piccolo spazio camper, ma tanti prodotti da offrire con sconto riservato agli associati del Club Camperlife.
L’agriturismo Alba è in Via Madonnetta delle Ave, 14, 35030 Baone PD (GPS 45.222225, 11.703078), Web: http://www.agriturismoalba.it/. Tante le piazzole attrezzate, convenzionato con il Club Camperlife con sconti al 10% sui prodotti e sulle tariffe agriturismo.
Non solo bici. Il registro della rete dei cammini veneti
Lo sapevate? La regione Veneto ha istituito il registro dei Cammini Veneti. Seguendo una procedura specifica, si possono pubblicizzare (e aggiornare) gli itinerari da percorrere a piedi, inserendo località, paesaggi, e siti di interesse enogastronomico, storico e culturale.
Tra gli itinerari culturali esistenti che attraversano il Veneto c’è il Cammino di San Martino di Tours e, fra quelli interregionali segnaliamo la Via Claudia Augusta, la Via Romea Germanica, il Cammino di Sant’Antonio e la Romea Strata. Una buona notizia che consoliderà quel turismo slow che ci piace tanto. E poi chi l’ha detto che c’è soltanto il Camino di Santiago?
Padova
La vicinanza di questi luoghi incantevoli alla Bella Padova, altrimenti detta “la sorella di Venezia”, chiama a raggiungerla almeno per una visita toccata e fuga. I monumenti più importanti di Padova sono molti, ma ne citiamo alcuni, da non perdere: la Cappella degli Scrovegni (con il più importante ciclo di affreschi al mondo), la Basilica di Sant’Antonio, il Palazzo della Ragione, il Prato della Vall. Perdersi fra le piazzette con in mano l’aperitivo più famoso dell’Oriente italiano, lo Spritz, è quasi d’obbligo.
E la sera dove? Piazzetta delle Erbe, delle Frutta e dei Signori, sono senz’altro le più indicate per la movida.
Rovigo, città delle rose
Le terre del Polesine sono una zona magica che si offre in tutta la sua bellezza e vastità di scenari al visitatore, e Rovigo ne è un po’ il punto nevralgico. Per una scappata cittadina in questo weekend “ciclo-camperistico”, Rovigo è la città d’arte che si scopre nella sua eleganza, ben confinata dal fiume Adige e dal basso Po.
Passeggiare nel naviglio, detto Adigetto, trasmette calma e voglia di scoprire le eleganti strade del centro. Da visitare anche il ghetto ebraico, risalente al 1626, comprende una sinagoga e un cimitero storico.
I Colli Euganei
Questo centinaio di sommità arrotondate della natura, svelano un paesaggio vagamente preistorico della bassa padovana, i Colli Euganei sono infatti rilievi di origine vulcanica. Molto simili fra di loro quanto a conformità, spiccano sulla pianura veneta centrale occupando circa 22mila ettari di terra del parco regionale Veneto.
I punti panoramici dei Colli Euganei sono svariati. L’Anfiteatro del Venda, dall’alto dei suoi 603 metri offre uno scenario magico sull’omonimo monte. Il Buso dei Briganti, sul Monte Cinto, custodisce invece una leggenda legata al brigantaggio dell’Ottocento, il luogo è da visitare soprattutto per le forme della roccia che ne amplificano l’alone di mistero.
Il Pianoro del Motttolone è situato dalle parti di Arquà Petrarca e guarda il panorama dei colli a Sud. Il salto delle Volpe, sul monte della Madonna, è raggiungibile tramite passo Fiorine attraverso un sentiero che culmina nella piccola chiesa di S. Antonio abate.
Prelibatezze locali
Buongustai e apprendisti-chef in arrivo a Boara Pisani, hanno da sbizzarrirsi quanto a golosità e idee di piatti nuovi. Qui si gustano l’aringa affumicata, un contorno d’ispirazione dei Paesi Bassi. E si assaggiano le capesante alla veneziana, comprate fresche, da mangiare in dinette, vanno aperte soltanto dopo averle spazzolate bene. Poi si aggiunge olio, sale, pepe e succo di limone, senza scordare aglio e prezzemolo, una delizia.
Nella bassa padovana si mangia anche il Cren, radice con cui si prepara l’intingolo che si sposa bene alle carni rosse come a pesce e uova. E il Radicchio al lardo? Prelibato classico della cucina veneta, questo piatto vuole il radicchio e il cipollotto sempre crudi, poi si scioglie il lardo in padella con l’aceto. Come si dice? “Il coleste-loro”.
Vini da gustare in dinette
In questa zona del padovano a ridosso dei Colli Euganei, i vini che la fanno da padrone, sono diversi, partiamo dal Fior d’arancio DOCG i cui aromi sentono la zagara. L’uva utilizzata è della varietà Moscato giallo, per ottenere la denominazione speciale deve essercene almeno il 95%.
In un’interpretazione un po’ sessista, lo spumante dei Colli Euganei era considerato “vino da donne”, e divenne un DOCG soltanto nel 2011, grazie a quei produttori che seppero apprezzarne le qualità particolari. Restando nella zona di Boara Pisani, i vini più caratteristici sono il Conselvano e il Delle Venezie, il Veneto, tutti IGT, e non dimentichiamo il “santo” Prosecco DOC.
Parco Faunistico Valcorba
Vicino alla deliziosa Villa Valcorba Duse Masin e all’idrovora di Cà Giovanneli, in Via Val Corba, 55, 35020 Stroppare PD, (GPS: 45.143974, 11.836010) c’è un parco naturale per le famiglie e per la gioia dei bambini. Qui sono ospitate almeno settanta specie di animali. Per un picnic veloce c’è l’area dedicata e per i più piccini il parco giochi.
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