Una vacanza nel Perigord, in Francia | I viaggi dei lettori

Per le nostre vacanze estive 2017 scegliamo anche quest'anno il Perigord, optando per località non visitate l'anno passato e località già viste ma che ci avevano notevolmente colpito.

Prenotiamo in anticipo quasi tutti i camping in quanto saremo in compagnia di amici, che viaggeranno con noi in camper ma utilizzeranno la loro tenda per dormire.
Prima di partire, il nostro tour è al 90% pianificato.
La partenza è prevista per la serata del 6 agosto preferendo fare il viaggio più lungo di notte. 

- 1° GIORNO Bernezzo (CN) - Albi (632 Km)
Dopo gli ultimi preparativi e l'acquisto di viveri di prima necessità alle 21.00 del 6 Agosto inizia la nostra vacanza.
Raggiungiamo la Francia dal Colle della Maddalena, ormai diventato il nostro valico preferito per raggiungere il Paese d'Oltralpe (eccezion fatta per le destinazioni della Costa Azzurra).
Il  valico è piuttosto agevole anche per i camper, tant'è che viene abitualmente usato dai mezzi pesanti.
Proseguiamo su strade non a pedaggio in quanto in Francia sia le Nazionali che le Dipartimentali sono solitamente ben tenute e scorrevoli.
Dopo un pausa nei dintorni di Montpellier, per far riposare il marito/autista, raggiungiamo Albi a metà mattinata e ci dirigiamo immediatamente al Camping Albirondack, uno dei pochi di cui non era stato possibile effettuare prenotazione anticipata.
Il campeggio ci impressiona positivamente da subito, ombreggiato, pulito, con piscina e con una carina ambientazione stile Parco Americano.
Il camping mette a disposizione una navetta al costo di 2,50 per persona a tratta (bambini solitamente gratis), per andare e/o tornare da Albi centro; non guasta per di più la cordialità del personale (segnaliamo che uno degli incaricati alle piazzole nonché autista della navetta parla anche italiano).
Dopo il pranzo e un po' di riposo decidiamo di recarci in centro a piedi, seguendo le indicazioni pedonali forniteci alla reception; il percorso è un po' faticoso, forse anche per via del caldo e della stanchezza del viaggio e optiamo utilizzare la navetta al ritorno.
Raggiungiamo la piazza della cattedrale da dove parte un trenino turistico; noi donne e i due bimbi lo prendiamo, gli uomini preferiscono ritemprarsi al bar in ragione del fatto che il nostro amico non è in pienissima forma.

Albi, la città episcopale è anche detta "la rossa" per via dei mattoni rossi con cui è stata costruita, ottenuti dall'argilla del fiume Tarn che la attraversa.
Il suo centro storico è stato inserito nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO ed è dominato dalla maestosa Cathédrale Sainte-Cecile.
Nella città vecchia si possono ammirare numerose case a graticcio nonché palazzi signorili edificati nel Rinascimento.
Albi è capoluogo della regione Occitanie e le sue radici risalgono all'epoca romana seppur vi siano tracce anche celtiche. In epoca medievale si sviluppò raggiungendo la connotazione attuale.
Il tour in trenino ci permette di poter ammirare i luoghi più suggestivi della città come i tre ponti sul Tarn: il Pont Vieux soggetto a Dazi che accrebbero la ricchezza di Albi, il Ponte della Ferrovia e il Pont 22 Aout 1944.
Attraversiamo le pittoresche viuzze e passiamo davanti al bel mercato coperto fino a tornare nella Place Sainte-Cecile dove svetta il monumento più importante: la maestosa Cattedrale.
La Cattedrale dedicata a Santa Cecilia è un capolavoro dell'arte gotica meridionale ed è la cattedrale di mattoni più grande al mondo.
A ridosso della Cattedrale il Palazzo della Berbie è uno dei castelli più antichi di Francia ed è attualmente la sede del Museo dedicato al pittore Henri de Toulouse-Lutrec. L'intero complesso fa si che si rimanga affascinati dalla maestosità della piazza.
La momentanea indisposizione del nostro amico ci fa decidere di saltare la visita al Palazzo e alla Cattedrale, rimandandolo ad una nostra futura visita delle città, e ci dirigiamo al mercato coperto dove ci attenderà la singolare navetta: un Van Volkswagen azzurro.

- 2° GIORNO Albi - Rocamadour (152 Km) 
Dopo colazione partiamo alla volta di Rocamadour e raggiungiamo subito il campeggio "Le Paradis du Campeur" in precedenza prenotato.
Il campeggio si trova all'Hospitalet, la parte alta di Rocamadour, molto comodo perché vicino al paese e collegato ad esercizi commerciali (Bar, Ristoranti, Negozi...); dispone inoltre di una piscina.
Dopo pranzo scendiamo a piedi verso il centro di Rocamadour che già dall'alto offre una vista mozzafiato.

Rocamadour è il secondo sito più visitato di Francia dopo Le Mont-Saint-Michel e fa parte del circuito dei più bei villaggi di Francia nonché Patrimonio Mondiale dell'Unesco.
Situato nella Valle della Dordogna è arroccato su una falesia calcarea che domina il Canyon dell'Alzou; si trova sul percorso del Cammino di Santiago de Compostela ed è pertanto meta di pellegrinaggio anche per i suoi santuari, primo fra tutti quello della Madonna Nera.
La via principale, colma di negozietti di souvenir, è molto graziosa nonché sempre affollata di turisti.
Dopo aver salito i 216 gradini della Grande Scalinata, si arriva ai sette santuari fra i quali la Cappella di Notre-Dame che custodisce una statua della Madonna Nera, la Basilica del Santo Salvatore e la Cappella di Saint-Michel. Nei pressi della cappella di Notre Dame si trova la Tomba di San Amadour.
Al Sagrato dei Santuari si può accedere anche prendendo un ascensore (aperto solitamente fino alle 19.00/20.00 a seconda del periodo, costo € 2,10 adulti).
Dai santuari, percorrendo la Via Crucis o prendendo un secondo ascensore (orari di chiusura 19:00/20:00 a seconda dei periodi, costo € 2,60 adulti) si raggiunge il castello, le cui mura sono visitabili al costo di € 2,00.
Quest’anno decidiamo di prendere entrambi gli ascensori ed evitare così gli scalini e il percorso della via Crucis.

La nostra tappa successiva è la Foret des Singes che si trova all'Hospitalet a circa 200 m. dal campeggio (Prezzo Adulti € 9,00, bambini (5-14) € 5,50. Sconti presentando un coupon rilasciato alla reception del camping).
Questo sito ospita una foresta di 20 ettari nella quale vivono allo stato libero 150 macachi di Barbarie che è possibile osservare nel loro habitat e offrirgli dei popcorn rilasciati dai custodi all'ingresso del parco.
Per i bambini è sicuramente immancabile... una meta divertente ed insolita.
Memori dell'ottimo cibo consumato lo scorso anno all'Hostellerie Bellevue scegliamo questo locale per la nostra cena.
Come non concludere parlando del Rocamadour AOP il famoso formaggio di latte crudo di capra che prende appunto il nome dal luogo in cui viene prodotto. Oltre che nei negozi, numerose sono le fattorie da cui è possibile acquistarlo.

- 3° GIORNO Rocamadour - Sarlat la Caneda - Domme - Beynac et Cezenac (73 Km) 
Ci svegliamo di buon mattino e partiamo alla volta della nostra prima meta della giornata, la medievale e magnifica Sarlat la Caneda.
Visto il grande traffico optiamo per un parcheggio gratuito (Parking du Lycée Pré de Cordy - Av. Josephine Baker) con navetta a pagamento (€3,00 adulti A/R, bambini sotto i 12 anni gratis) che ci conduce direttamente in centro. Il servizio quest'anno viene offerto dall'11 luglio al 23 agosto.

Sarlat la Caneda si trova nel centro del Perigord nero, è una splendida cittadina medievale ricca di pittoresche stradine, palazzi gotici e rinascimentali. Nonostante la calca di turisti che la visita ogni giorno, riesce a mantenere intatta l'atmosfera d'un tempo.
La crescita del suo centro si colloca in età medievale ma la valorizzazione più importante risale agli anni settanta del XX secolo quando una sua ristrutturazione l'ha riportata ai fasti di un tempo.
L'aspetto più bello di questa città è proprio il passeggiare senza meta tra le sue splendide stradine lasciandosi proiettare in un'atmosfera fiabesca....
Tra i monumenti più interessanti, la Cattedrale di San Sacerdos, la Casa Natale di Etienne de la Boetie, la Lanterna dei Morti e il Maniero di Gisson.
Dopo qualche acquisto di souvenir e dell'immancabile Fois Gras, di cui Sarlat è patria indiscussa, ci dirigiamo al Ristorante "Le Chevaliers de la Tour", provato già lo scorso anno e di cui eravamo stati piacevolmente colpiti.
L'ottimo rapporto qualità/prezzo lo ritroviamo anche in quest'occasione ed ampiamente soddisfatti, dopo un'ultima passeggiata, torniamo alla fermata autobus per prendere la navetta e tornare al camper.
Sarlat continua ad essere uno dei nostri luoghi preferiti qui nel Perigord, sicuramente non mancherà una terza visita...

Nel primo pomeriggio partiamo quindi alla volta di Domme, una delle famose bastide di queste zone.
Poco fuori dal centro è presente un parcheggio camper ben segnalato che può essere utilizzato anche per sosta notturna (con Carico e Scarico) (costo € 3,00 per la sosta diurna).
Abbarbicata su una falesia, questa bastide si affaccia sulla Valle della Dordogna e, protetta dalle sue mura duecentesche, accompagna il turista in un viaggio nel passato, con le sue porte imponenti e le torri massicce usate un tempo come prigioni.
Per bastide si intende un centro abitato fondato alla fine del Medioevo con una pianta generalmente rettangolare seppur Domme abbia invece pianta trapezoidale.
L'ingresso nella città avviene solitamente dalla Porta Des Tours (le altre porte, tutte degne di nota, sono Porta del Bos e Porta de la Combe). Nelle torri di questa porta vennero imprigionati i Cavalieri Templari di cui è ancora possibile vedere all'interno numerose iscrizioni intagliate.
E' bello passeggiare per il centro tra palazzi antichi e semplici abitazioni fino a raggiungere il Municipio e l'Ufficio del Turismo che hanno sede nella splendida Maison du Gouverneu, situata in Place de la Halle fulcro del borgo.
Vicino al municipio sono anche visitabili le grotte.
Arrivati in Place de Halle vediamo la partenza del trenino e ne approfittiamo per fare un piacevole tour che ci permette farci un'idea complessiva del luogo.
Concluso il giro torniamo verso la porta des Tours dove visitiamo le Prigioni Templari che, a meno di non essere degli studiosi dell'argomento, possono essere esplorate in poco tempo (Ingresso adulti € 4,50).
Ritorniamo al camper per la nostra ultima destinazione della giornata: Beynac dove pernotteremo per tre giorni.
Il campeggio scelto è "Le Capeyrou" anch'esso prenotato anticipatamente.
Il Camping è molto bello ed è inserito nella top ten dei campeggi d'Europa. Dispone di piscina con vista sul famoso castello, di piazzole ampie e di blocchi sanitari molto puliti. Subito all'esterno si trovano gli esercizi di vendita beni di prima necessità mentre il centro paese è a circa 200 mt.
Appena arriviamo non possiamo che rimanere estasiati dal panorama, alzando gli occhi svetta a picco il Castello e a fianco del campeggio scorre placida la Dordogna, fiume classificato tra i più puliti d'Europa.
Dopo cena è imperdibile una passeggiata per il piccolo centro di Beynac.

Beynac è un delizioso paesino che offre scorci da cartolina con il castello che si affaccia sulla Dordogna e le belle case ornate di fiori. Le sue origini non sono medievali bensì più vecchie con ritrovamenti risalenti all'età del bronzo.

- 4° GIORNO Beynac et Cazenac - Grotte su Roc de Cazelle - Maison Forte de Reignac - Beynac et Cezenac (51 Km)
Siccome le previsioni per questa giornata sono instabili e con probabili rovesci, decidiamo di optare per le visite alle Grotte du Roc de Cazelle e Maison Forte de Reignac e fare l'indomani la Roque Gageac con il giro in gabarre.
Partiamo così alla volta della prima tappa le Grottes du Roc de Cazelle.


Le Grottes du Roc de Cazelle si trovano nei pressi di Les Eyzies-de-Tayac-Sireuil e sono un parco preistorico con ricostruzioni delle vita dei nostri antenati proprio nel luogo in cui hanno realmente vissuto.
E' in questa valle che è stata scoperta la celebre statuetta conosciuta come Venus de Sireuil .
Si potranno ammirare rifugi sopra le rocce, grotte e habitat nei quali sono stati raccolti strumenti e armi di uomini preistorici di 12.000 anni fa.
Il sito è popolato da sempre, abitato in epoca preistorica, poi scavato e adibito a castello nel medioevo e infine riutilizzato e trasformato all'inizio del secolo in un abitazione civile. L'ingresso al parco è di € 8 adulti e € 4,50 per bambini 5-13 anni ma rientra nel circuito PassVisitPerigord di cui noi abbiamo acquistato la tessera ed usufruiamo del 20% di sconto (maggiori informazioni su questo Pass al fondo del diario di viaggio). Fuori dall'ingresso è disponibile un ampio parcheggio che può essere utilizzato anche dai camper.
L'habitat è stato ricostruito fedele alle abitudini locali e alla storia del Perigord.
Numerose sono le scene di vita degli antenati nelle quali viene mostrato come vivevano, cacciavano, mangiavano, costruivano, decoravano.
All'interno delle grotte e nella parte più elevata, ecco le fortificazioni medievali fino a raggiungere il 1966 quando una coppia di agricoltori investì nella costruzione di una casa monolitica.
Il giro è molto piacevole ed interessante, adatto anche ai bambini che sicuramente non si annoieranno.
Terminiamo la visita prima di pranzo e decidiamo di fermarci al chiosco presente sul sito.
Rifocillati ripartiamo alla volta della Maison Forte de Reignac.
La Maison Forte de Reignac è un castello inserito nella roccia su cui si eleva.
Più grande di quello che si potrebbe pensare vedendolo dall'esterno, la facciata nasconde sale sotterranee impressionanti, un grande salone d'onore, una sala delle armi, una cucina, camere, cappella, prigione, fossato, cantina.
Oltre alla sua protezione naturale presenta numerosi elementi di difesa.
In questo luogo eccezionale aperto al pubblico nel 2006, vengono presentati anche reperti di epoca preistorica scoperti sul posto.
Verso la fine del percorso si può visitare un'esposizione sul tema "La Tortura e la pena di morte dal Medioevo ad oggi" .
In questa collezione sono inseriti più di sessanta autentici strumenti di tortura, di esecuzione capitale nonché di stampe e quadri d'epoca.
Questa casa forte ci è piaciuta molto, assolutamente da non perdere per la sua particolarità.
Il prezzo del biglietto è di € 8,20 adulti e € 4,00 bambini 5-13 anni ed è anch'essa inserita nella lista dei siti del circuito PassVisitPerigord; usufruiamo così della riduzione del 20%.
L'ampio parcheggio di fronte alla fortezza è utilizzabile anche dai camper.  
Terminata la visita rientriamo in campeggio ripercorrendo strade che attraversano piacevoli paesaggi perigordini disseminati di castelli e splendide dimore.

- 5° GIORNO Beynac et Cazenac - La Roque Gageac - Beynac et Cezenac (9 Km)
In questa giornata è prevista la visita di La Roque Gageac e di un giro in bagarre. Il villaggio dista meno di 5 Km dal campeggio ma è molto trafficato, visto l'elevato numero di turisti che la visita ogni giorno, e decidiamo così di non spostarci con il camper ma raggiungerla a piedi.
Alla reception del campeggio ci forniscono le indicazioni per percorrere una stradina lungo il fiume e non dover utilizzare la statale che non è proprio adatta ai pedoni, soprattutto se si ha passeggino come nel nostro caso.
Dal campeggio c'è un passaggio diretto che ci porta sul viottolo che fiancheggia il fiume, da qui intraprendiamo la nostra camminata.
Il percorso è molto tranquillo, pianeggiante e quasi sempre ombreggiato e ci permette di assaporare un altro aspetto di questo fantastico luogo.
Il panorama che ci si offre davanti è delizioso con la vista del Castello di Castelnaud e di un'altra dimora che credo possa essere il Castello di Milandes.  


Raggiungiamo La Roque Gageac con molta meno fatica di quella prevista facendo solo un piccolo pezzo finale lungo la strada principale.
La Roque Gageac è situata ai piedi di una falesia lungo il fiume della Dordogna ed è classificata tra i più bei villaggi di Francia nonchè luogo più visitato dopo Le Mont Saint Michel e Rocamadour.
Gode di un microclima quasi mediterraneo e difatti si possono vedere palme, banani, piante di limoni ed arance.
E' abitata sin dalla preistoria ma il suo maggiore sviluppo lo conobbe nel periodo gallo romano; la fortezza troglodita che venne costruita grazie alla sua posizione privilegiata rimase inespugnata.
Nel gennaio 2010 si staccò una frana che distrusse in parte il forte, facendolo chiudere al pubblico per ragioni di sicurezza.
Tra le dimore di maggior spicco troviamo Palazzo Tarde che con la sua mole domina il villaggio e lo Chateau de la Malartrie, costruito sul sito di un antico insediamento di lebbrosi chiamato appunto "la maladrerie".
Facciamo una piacevole passeggiata nel paesino sempre affollato di turisti e apprezziamo anche il piccolo mercato mattutino.
Prenotiamo quindi il viaggio in Gabarre per una pittoresca crociera sul fiume e, in attesa della partenza, pranziamo con un panino.
Per il nostro giro in Gabarre optiamo per la Gabarre Norbert che rientra nel circuito del PassVisitPerigord e così usufruiamo del 20% di sconto. (Tariffa € 9,50 adulti, € 8,00 bambini sotto i 13 anni).
La Gabarre è una fedele replica delle imbarcazioni che nel 18° secolo venivano usate per il trasporto merci tra l'Alvernia a Bordeaux (vino, pellame, formaggio, castagne, foraggio, carbone, carta) e che ora è utilizzata per mini crociere turistiche lungo il fiume.
Dopo pranzo ci imbarchiamo per il nostro tour di un'ora che percorrerà il fiume Dordogna in un tragitto di 6,5 Km.
Il giro in Gabarre è un'esperienza davvero piacevole che consigliamo a tutti e che permetta la scoperta della Dordogna da una prospettiva insolita e molto più tranquilla.
Ritorniamo sulla terraferma dove ci dedichiamo all'acquisto di qualche souvenir prima di rientrare in campeggio dove trascorriamo la serata in totale relax.

La Roque Gageac è imperdibile per chi decide di andare alla scoperta del Perigord, la sua bellezza ci ha letteralmente incantato.
E' presente un'area attrezzata per camper ma presumiamo molto affollata vista la mole di turisti che frequenta il paese ogni giorno, la soluzione, da noi adottata, di raggiungere il loco a piedi potrebbe essere una valida alternativa.

- 6° GIORNO Beynac et Cazenac - Belves - Monpazier - Bergerac (87 Km)
Lasciamo con dispiacere questo bellissimo camping e ci dirigiamo verso la prima meta della giornata: Belves.
Prima del centro è presente un ampio parcheggio segnalato e gratuito dove è possibile parcheggiare anche il camper.
Belves, città medievale dell'XI Secolo, è arroccata su uno sperone roccioso ed è anche chiamata città delle 7 torri o "città del Papa".

Nella parte vecchia chiamata "Le Castrum" si ha modo di vedere il bel Mercato Coperto tipico delle bastide, il Castello del XIV secolo, le mura, la chiesa e alcune dimore degne di nota come la Casa Gotica.
Prendendo parte ad una visita guidata organizzata dall'ufficio del turismo è anche possibile visitare le abitazioni troglodite.
Passeggiamo nei caratteristici vicoletti della città vecchia e ci concediamo un caffè nella piazza del mercato prima di tornare al camper e ripartire.
La seconda meta della giornata è Monpazier che raggiungiamo ancora in mattinata.
Vicino al centro c'è un parcheggio gratuito accanto a dei giardinetti per i bimbi, dove è possibile parcheggiare e sostare con il camper.
Monpazier è un borgo o bastide molto suggestivo di poco più di 500 abitanti ed è considerato la più tipica e ben conservata bastide del sud est della Francia.
Questa cittadina nacque nel 1284 per volere di re Edoardo I di Inghilterra e solo con il regno di Carlo V di Francia passò definitivamente in mani francesi.
Monpazier è di una bellezza senza tempo, con tre porte di accesso che ne interrompono le fortificazioni e con oltre 30 monumenti classificati come Monumenti Storici.
La cittadina è a forma di quadrilatero, con arcate in stile gotico, case medievali e del cinquecento che si affacciano sulla piazza mentre la struttura del suo mercato è rimasta intatta.
Merita una visita anche la Chiesa di Sant Dominique caratterizzata da un'unica navata con volta a vela.
Camminiamo per i vicoli, ammiriamo la chiesa e rimaniamo estasiati dalla piazza. Possiamo a pieno titolo affermare che questa bastide ci ha positivamente impressionato ed è quella che ci è piaciuta maggiormente, ne consigliamo assolutamente la visita.
Ripartiamo per la nostra meta finale della giornata, Bergerac e una volta raggiunta andiamo immediatamente al Camping Municipale "La Pelouse" in precedenza prenotato.
Facciamo il check in e ci sistemiamo in una bella piazzola lungo la Dordogna. Il Camping è essenziale, con bagni puliti e molto comodo per il centro, raggiungibile a piedi in 10 min.
Dopo pranzo ci dirigiamo in centro paese con l'intenzione di far acquisto dei conosciuti vini del posto.
Bergerac, il cui nome fa immediatamente pensare a Cyrano de Bergerac, celebre scrittore e drammaturgo del Seicento, è una bella località di 26 mila abitanti dislocata vicino alla placida Dordogna.
Il centro che si sviluppa partendo dalle sue rive, presenta piazze, strade, case e palazzi affascinanti
La Piazza più grande è Place Pellisiere con la sua bella fontana e vista sulla Chiesa di Saint Jacques mentre è un piacere passeggiare per Rue Saint Clar e i suoi vicoletti, con case costruite con materiali semplici.
Edificio notevole è la chiesa in stile neogotico di Notre Dame eretta tra il 1856 e 1865 in cui svetta il campanile alto 80 m.
Per gli amanti del vino questa piacevole cittadina, non troppo battuta dagli itinerari turistici, è una meta da non perdere.
Il centro storico, piccolo e compatto può essere un piacevole intermezzo durante un viaggio nel Perigord.
Anche noi facciamo acquisti prima di rientrare in campeggio per la cena.

- 7° GIORNO Bergerac - Mirepoix (273 Km)
Lasciato il campeggio di Bergerac partiamo alla volta di Mirepoix che ci permetterà di avvicinarci lentamente a casa.
Anche qua optiamo per percorrere strade normali non a pedaggio.
Dopo esserci fermati in un centro commerciale a pranzare e fare un po' di spesa, nel primo pomeriggio raggiungiamo il paese di Mirepoix ed il suo Camping Les Nysades già prenotato.
Il camping è carino, pulito, dotato di una piscina e un piccolo bar e a pochissimi minuti dal centro paese.
Mirepoix è indiscutibilmente uno dei luoghi più incantevoli dell'Ariege e deve, probabilmente, il suo nome ad un termine Occitano che significa "Mira i pesci"; alcuni sostengono dovuta al fatto di sorgere vicino ad un fiume, altri dal fatto che i pesci da osservare fossero quelli arrivati in paese a seguito di un'inondazione.
Il paese conta poco più di tremila abitanti e la sua origine risale al X secolo; un paio di secoli più tardi durante la Crociata contro gli Albigesi, Simon de Monfort se ne impossessò. Il feudo era infatti da tempo legato al catarismo e quindi di opposta fazione rispetto agli sfarzi della Chiesa Romana.
Della cinta muraria un tempo esistente, rimane visibile solo la Porta d'Aval.
Il paese, seppur di dimensioni ridotte, non manca di mostrare al turista un patrimonio notevole: l'Ancienne Cathedrale Saint Maurice, la cui unica navata interna di 22 metri risulta la seconda in Europa, l'Ancien Palace Episcopale, la Maison de Consuls casa costruita nel cinquecento e sede dei magistrati locali nelle cui assi in legno sono scolpite oltre cento figure.
Il vero gioiello nonché centro cittadino è la Place Maréchal Leclerc sotto i cui portici si trovano graziosi negozi, botteghe e bar e che presenta in un angolo, la Halle, una grande struttura a gazebo in ferro, costruita per sostituire quella precedente in legno. La Halle, in stile Baltard, è usata ancora oggi nei giorni di mercato.
Passeggiando per le vie del borgo ci pare di essere catapultati in un tempo passato o in un libro di fiabe, tutto è magico anche se il mercato e il gran numero di turisti lo rende affollato.
Torniamo in campeggio per un tuffo in piscina e per la cena.

- 8° GIORNO Mirepoix - Avignone (330 Km)
La mattina partiamo in direzione dell'ultima tappa della nostra vacanza: Avignone.
Anche in questo caso percorriamo il tragitto fuori autostrada e ci fermiamo per pranzo in un centro commerciale dopo Montpellier.
Arriviamo a destinazione nel primo pomeriggio e ci dirigiamo al Camping Bagatelle di cui avevamo già la prenotazione.
Il camping dispone di un blocco igienico dignitosissimo, di ampie e ombreggiate piazzole, di due ristoranti e un market con generi di prima necessità; è subito al di là del fiume nel rione Bagatelle ed è pertanto comodissimo al centro che si raggiunge in 10 minuti a piedi.
Nel circondario esistono anche parcheggi gratuiti e area camper ma personalmente consiglio il camping.
Avignone è considerata la capitale della Provenza e con la sua cinta muraria ricorda i fasti di un passato che l'ha vista primeggiare come centro d'arte, cultura e soprattutto come città papale, quando nel 1305 Papa Clemente V scelse di trasferirne qui la sua sede che venne mantenuta per circa settant'anni.
Ubicata sulle sponde del Rodano, questa dislocazione la rende ancora più spettacolare agli occhi del turista.
La storia della città risale al Paleolitico ma furono i romani a consolidarne il villaggio e a trasformarlo in Avenio.
Il centro, racchiuso da mura, è caratterizzato da vie tortuose, piazzette all'italiana e dal magnifico e imponente Palazzo dei Papi, di architettura medievale e in stile gotico, considerato tra i più belli di tutto il continente.
Nella stessa piazza del Palazzo dei Papi, si trova il medievale Petit Palais, oggi sede di un importante museo.
Non distante si trova l'altro gioiello della città, il Pont Saint Bénézet il notissimo Ponte d'Avignone, entrato a far parte del Patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco.
Tutto il centro è da visitare, passeggiando per le sue viuzze e scoprendo i vari angoli che la città riserva.
Di notevole rilievo la Cattedrale Notre-Dame de Dome e la scenografica via Rue de Tentouriers, il Museo Lapidario e il Museo Calvet.


Avendo visitato più volte la città, decidiamo di prendere il Trenino Turistico (durata 45 min., partenza ogni 30 min., tariffa adulti € 9,00, bambini dai 4 ai 12 € 6,00) che permette anche ai nostri amici di avere una visione panoramica di questo patrimonio.
Lo consiglio a tutti perché è uno dei tour in treno più completi tra quelli sinora fatti ed è davvero piacevole farsi trasportare per questa cittadina dalle innumerevoli sfacettature.
Terminato il tour ci fermiamo a cenare in uno dei tanti localini attorno alla bella e affollata Place de l'Horologe.
Non ci sentiamo di consigliarlo perché non siamo stati particolarmente soddisfatti e proveremo sicuramente qualcosa di diverso la prossima volta.

- 9° GIORNO Avignone
Questo sarebbe stato il giorno del rientro, ma essendo ferragosto decidiamo di restare ancora una giornata ad Avignone trascorrendola in totale relax.
Dedichiamo la mattinata ad una passeggiata in centro e agli ultimi acquisti di souvenir, nonché ad un po' di spesa per il pranzo e la cena e decidiamo di passare il resto della giornata in camping per ritemprarci. 

- 10° GIORNO Avignone - Bernezzo (341 Km)
Partiamo la mattina con destinazione casa.
Percorriamo nuovamente la strada normale fermandoci per un ultimo pieno di gasolio al centro commerciale dopo Sisteron, utilizzato anche all'andata; essendo giorno la nostra Boulangerie Angé preferita è aperta e acquistiamo le ultime delizie per il pranzo.
Raggiungiamo casa nel pomeriggio, senza particolari problemi di traffico, stanchi ma felici.
Per riassumere la vacanza possiamo dirci ampiamente soddisfatti, abbiamo assaporato il meglio che il Perigord potesse offrirci con una settimana di tempo ed abbiamo scoperto delle vere e proprie perle che ci hanno incantato.
Questa regione ha ancora molto da offrire ed un viaggio futuro ci porterà alla scoperta di nuovi luoghi e all'approfondimento di alcuni di essi visti troppo velocemente.
E' una zona che offre tantissime opportunità venendo incontro ai gusti di tutti: grotte, siti preistorici, castelli, paesi medievali, prelibatezze enogastronomiche, natura e molto ancora...

Perigord pass 
Il Perigord Pass è una tessera prepagata valida 1 anno dall'emissione che da diritto ad accedere a 11 siti del Perigord Noir a tariffa ridotta del 20% rispetto all'ingresso standard.
Esistono due tipi di Pass, il Duo che ha un costo di € 48 e il Family a € 96; si acquista online e successivamente è sufficiente mostrare tale pass alle biglietterie per non pagare l'ingresso ma farne scalare la tariffa ridotta dall'importo della tessera. Quando la tessera sarà azzerata si potrà pagare il restante in contante.
Per maggiori informazioni o per l'acquisto: www.visites-en-perigord.com 

I luoghi che abbiamo visitato
Albi, Rocamadour, Foret de Singes, Sarlat la Caneda, Domme, Beynac et Cazenac, Forte de Roc de Cazelle, Maison Forte de Reignac, La Roque Gageac, Belves, Monpazier, Bergerac, Mirepoix, Avignone

Le curiosità gastronomiche
Il Perigord è patria dei gourmet con le sue innumerevoli tipicità:

  •  tra i formaggi ricordiamo il Rocamadour AOP di latte crudo di capra;
  •  tra le carni e suoi surrogati il Fois Gras, Paté e Terrine de Canard o Oie;
  •  i tartufi neri del Perigord nero
  •  le noci con le quali vengono prodotte torte, dolci, olio e liquori
  • i vini del Perigord Purple tra cui quelli di Bergerac e Bordeaux.

Viaggiare con i bimbi

  • Il tour in trenino della città di Albi
  • Visita alla Foret des Singes a Rocamadour
  • Il tour in trenino della bastide di Domme
  • La visita al sito preistorico della Grotte du Roc de Cazelle
  • La visita del Castello Maison Forte de Reignac
  • Gita in Gabarre lungo la Dordogna
  • Il tour in trenino della città di Avignone
  • Un tuffo in piscina nei campeggi di Rocamadour, Beynac e Mirepoix

Dove abbiamo sostato in camper nel Perigord

Il viaggio è stato effettuato ad agosto 2017. Il camper con cui abbiamo effettuato il viaggio era un Ci Riviera mansardato 7 posti.
A bordo eravamo in 6 e cioè la mia famiglia composta da me, Helene 39 anni, Luigi 45 e Tommy 3; una famiglia di nostri amici  Mauro 51 anni, Roberta 41 e Elias 9, che hanno viaggiato a bordo ma durante le soste ha dormito in tenda.

 

 

 

 

 

 

Helene Barale