Gli avviatori di emergenza di ultima generazione possono sostituire la batteria in casi di estrema necessità? La risposta dei tecnici elimina ogni dubbio
Spettabile redazione, ho letto sul numero di dicembre-gennaio dell’esistenza di avviatori di ultima generazione (Power Bank o Jump Starter) che utilizzando batterie al litio sono molto leggeri e dispongono di notevole potenza (fino a 600 Ah di spunto). Mi chiedo se in caso di emergenza, e cioè quando la batteria dei servizi è scarica, è possibile utilizzare questo strumento per ricaricarla o al limite in sostituzione della stessa come se fosse una seconda batteria.
Naturalmente non mi aspetto miracoli, ma se ciò fosse possibile, limitando al minimo l’utilizzo di corrente e con la stufa Truma Combi 4 accesa, di quante ore di autonomia potrei disporre? Ringraziandovi anticipatamente per la gradita risposta, porgo cordiali saluti.
Marco Ostè
Gentilissimo Marco, abbiamo interpellato i tecnici di due tra alcuni dei produttori/distributori di questo tipo di attrezzature (Power Bank con funzione anche di avviatore di emergenza) e in entrambi i casi la risposta è stata negativa. Queste batterie esterne ausiliarie dispongono sì di un notevole amperaggio di spunto ma che può, o meglio deve, essere utilizzato solo come aiuto all’avviamento di una batteria del motore stanca o scarica. Subito dopo devono essere scollegate. La ricarica di una batteria dei servizi è assolutamente da evitare in quanto l’erogazione della corrente è molto diversa e non consentirebbe quella funzione, che richiede basso amperaggio per una lunga durata, con il serio rischio addirittura di danneggiare il Power Bank. Questi device nascono prevalentemente con lo scopo di fornire energia ausiliaria esterna di ricarica, con peso e ingombri ridottissimi, a piccoli dispositivi come telefonini, laptop, tablet, macchine fotografiche e la possibilità di usufruire del notevole spunto come aiuto all’avviamento di emergenza è stato introdotto per i più potenti come funzione accessoria e momentanea.