Con il Coronavirus dovremo purtroppo convivere per molto tempo. Il camper rappresenta un’isola piuttosto sicura per il nucleo familiare vista la sua stessa natura di mezzo autosufficiente, ma sanificazione e attenzione massima alle norme igienico-sanitarie saranno comunque da seguire scrupolosamente
Dopo questi due mesi di forzato “lockdown”, la voglia di camper, come era prevedibile, è tornata prepotentemente ad assalirci, e si stanno avvicinando al turismo su autocaravan anche molti che prima non lo prendevano in considerazione.
D’altra parte, quale mezzo è e sarà il più sicuro per il turismo in questi mesi a venire se non il camper, con la sua struttura autosufficiente che ci consente di rispettare le distanze senza penalizzare gli aspetti più belli della vacanza? Ricordiamo però anche la funzione “sociale” dei camper nei periodi più bui dell’emergenza: durante i mesi di pandemia da Coronavirus i nostri amati mezzi si sono rivelati un’ottima risorsa anche come presidi d’emergenza abitativa, perché se è vero che non sono stati utilizzati per scopi ludici, hanno avuto un ruolo importante nell’isolamento.
In molti li hanno utilizzati come luogo di quarantena: pensiamo a chi non è potuto restare a casa perché svolge un lavoro fondamentale come medici o forze dell’ordine, ma anche addetti dei supermercati, autisti dei mezzi di trasporto ecc. hanno scelto il camper per viverci ed evitare il contatto con familiari a rischio, come anziani o malati oncologici.
Ovviamente, una volta finito tutto questo i mezzi vanno disinfestati se siamo in dubbio di aver portato a bordo il virus, oppure igienizzati per evitare il contagio attraverso le superfici, e vi è differenza nel trattamento da eseguire e prodotti da utilizzare.
La sanificazione ad ozono
Il sistema professionale per la sanificazione dell’abitacolo e della cellula è quello dell’ozono, ovvero saturare l’ambiente attraverso un dispositivo che distribuisce questo gas naturale composto da ossigeno trivalente (O3) fino in ogni angolo e fessura.
Una volta finito il trattamento che, a seconda del volume della cellula e dell’abitacolo da trattare, può durare una mezz’ora circa, l’ozono si dissolverà senza lasciare traccia, il suo potere ossidante è in grado di distruggere il 99,98% dei batteri. Il tutto in maniera naturale ed ecologica, e comunque è una pratica che andrebbe effettuata con regolarità anche al di fuori della problematica covid-19, perché muffe e batteri si formano sempre.
Con il trattamento di ozono ne trae beneficio infatti anche chi soffre di allergie o asma, perché le molecole di ozono aggrediscono e distruggono tutte le particelle che causano i cattivi odori, lasciando una piacevole sensazione di aria fresca e pulita. Tutto questo avviene con la certezza che non rovineremo tessuti o arredi del nostro camper. Molte officine si stanno organizzando (o lo erano già da tempi ante-Coronavirus), per effettuare questo tipo di trattamento.
Perché l’ozono
Come accennato nel testo, l’ozono è attualmente una delle più potenti armi che abbiamo a disposizione per effettuare una sanificazione davvero efficace degli ambienti chiusi, camper, auto o ufficio che siano.
I vantaggi dell’ozono risiedono nel suo elevatissimo potere ossidante (ossigeno trivalente O3) che annienta con valori vicinissimi al 100% qualsiasi carica batterica, inquinanti, muffe, virus, funghi, lieviti, pollini, acari ecc. ma anche nel fatto che è un gas naturale che si forma con il semplice ausilio della corrente elettrica, senza aggiungere prodotti chimici, e si dissolve naturalmente una volta finito il trattamento (si riconverte in ossigeno), senza lasciare residui, odori sgradevoli, gas pericolosi per la respirazione.
L’ozono è generato attraverso appositi macchinari, piuttosto semplici da usare (basta appoggiarli su una superficie piana, dare corrente - esistono macchine a 220 per varia cubatura o a 12 volt portatili - chiudere l’ambiente e lasciarli lavorare) ma che vanno usati con cognizione di causa: l’ozono infatti non è pericoloso per l’uomo, ovviamente se nelle quantità minime previste e sempre nel corretto funzionamento dell’apparecchio, altrimenti può causare problemi ad occhi e polmoni.
Per questo motivo è molto importante utilizzare macchine ben calibrate e tarate, possibilmente affidandosi a dei professionisti. Inoltre l’ozono disperso nell’aria in un ambiente chiuso va a saturare ogni angolo, anche i più nascosti che non potremmo mai raggiungere con una pulizia tradizionale; non occorre quindi spostare o rimuovere oggetti, con una notevole fatica in meno!
Pur essendo un gas, l’ozono non è infiammabile, urticante o esplosivo, per cui può essere maneggiato in tutta sicurezza, ovviamente rispettando tassativamente le indicazioni tecniche e le concentrazioni. È riconosciuto come “presidio naturale per la sterilizzazione di ambienti contaminati da batteri, virus, spore, insetti ecc.” dal Ministero della Salute con prot. n. 24482 del 31 luglio 1996 e come agente disinfettante e disinfestante nel trattamento dell’aria e dell’acqua con CNSA del 27 ottobre 2010.
La famosa Food and Drug Administration (l’ente americano che si occupa di sanità pubblica e medicina) lo ha definito come agente anti-microbico sicuro.
Al momento, sul nuovo ceppo di Coronavirus SARS-CoV-2 (quello che provoca il Covid-19 che abbiamo tristemente conosciuto), identificato solo nel dicembre del 2019, non ci sono studi diretti ma, secondo studi precedenti sulla pandemia di Sars di qualche anno fa (l’epidemia però non raggiunse l’Europa se non marginalmente), è dimostrato che il gas ozono uccide il Coronavirus Sars; poiché la struttura del nuovo Coronavirus 2019-nCoV è quasi identica a quella del Coronavirus Sars, si può ragionevolmente affermare che l’ozono è efficace anche sul nuovo Coronavirus.
Igienizzazione
Fatta la sanificazione con ozono, il camper, come dobbiamo fare nella vita quotidiana, va igienizzato frequentemente, per questo tipo trattamento è possibile rivolgersi alla officina camperistica di vostra fiducia o in alternativa a tappezzieri, autolavaggi o altre officine che si stanno organizzando giorno dopo giorno in tal senso.
Ovviamente, l’igienizzazione con i prodotti chimici è fattibile anche “fai da te”, ma è un’operazione che va eseguita con attenzione, specialmente in questo periodo di emergenza, occorre sapere cosa utilizzare e come. Le superfici del camper non sono paragonabili a quelle di casa.
La base è quella di utilizzare guanti e mascherina, se avete anche una tuta monouso indossatela, eviterete di rovinare anche gli abiti con alcuni prodotti.
Le zone da igienizzare sono quelle più esposte, partendo dalle maniglie, passando alle pulsantiere, agli interruttori nella cellulla, sullo sportello, al cruscotto, al volante e leva del cambio/freno a mano. I prodotti consigliati sono quelli a base alcolica, che le aziende specifiche producono per la pulizia degli interni auto, che sono in grado di rimuovere efficacemente i batteri.
In caso vogliate fare da soli con un nebulizzatore, attenzione alla miscela che preparate, delle tante ricette trovate sul web solo alcune possono essere utilizzate all’interno di un camper. Preparare un disinfettante con cloro o candeggina richiede attenzione, il cloro con concentrazioni superiori allo 0,1% è sconsigliatissimo e la candeggina solamente se molto diluita.
Qualche “piccolo chimico del web” consiglia delle miscele pericolose: considerate che – ad esempio - cloro e aceto mescolati creano un gas che irrita gli occhi e dà problemi respiratori.
Anche miscele non volute e casuali possono essere pericolose o danneggiare le superfici: se per esempio utilizzate candeggina per disinfettare il cruscotto del mezzo non utilizzate insieme il liquido per pulire i vetri (quello blu per intenderci), perché contiene ammoniaca che, entrando in contatto con la candeggina crea cloramina, un gas che provoca problemi di respirazione.
Inoltre, il liquido per pulire i vetri provoca la rottura del rivestimento vinilico del cruscotto, che esposto al calore e luce diventerà tutto appiccicoso. Se non avete prodotti specifici niente e meglio di acqua e sapone neutro, sia per la vostra salute che quella del mezzo.
Kit ripartenza Acquatravel
L’azienda romagnola, specializzata nel trattamento acque e igienizzazione, ha ideato un kit “ripartenza” che combina alcuni dei suoi prodotti adatti alla sicurezza igienico sanitaria sul camper. Il camper, una volta uscito dalla officina o dal garage, può essere ricontaminato anche solo con una banale spesa per rifornire la cambusa.
Il kit contiene: un flacone di Septsol da litro con spruzzino (per sanificare l'interno del camper - no i finestroni - i vestiti, le scarpe e la spesa); otto dosi di Biochlor, igienizzante per frutta, verdura e per i serbatoi delle acque; una confezione di Sanigen (elimina biofilm e mucillagini, che sono non solo la causa di cattivi odori, ma soprattutto la dimora dei batteri)
Concessionari e officine ai tempi del Coronavirus
Riorganizzare una struttura complessa come officina e rimessaggio con decine o centinaia di mezzi non è lavoro semplice, visto il numero di persone che vi potrebbero circolare: siamo andati a visitarne uno per vedere come ha organizzato gli spazi durante il periodo di fermo, per essere pronto a ricevere il pubblico durante la fase due (e la tre che dovrebbe seguire quando leggerete queste pagine) Caravan Camper 2, che ringraziamo per la disponibilità.
Organizzare gli spazi per accogliere i clienti nella massima sicurezza, in una struttura che tra officina e rimessaggio ha un’estensione di circa 10.000 metri quadri non è lavoro da poco, che ha richiesto interventi e soprattutto tante spese.
Le modifiche apportate al punto vendita sono organizzate seguendo alla lettera le disposizioni sanitarie attualmente obbligatorie e saranno simili per tutte le officine.
Il cliente, prima di entrare in accettazione, trova tutte le vetrofanie con le indicazioni sui comportamenti da tenere, una volta all’interno un pannello divisorio in plexiglass non permette di entrare in contatto con il titolare o di un suo incaricato, alle sue spalle l’accesso all’officina è separato da una porta scorrevole, sempre in plexiglass.
Il cliente, una volta lasciate le chiavi può allontanarsi, mentre il mezzo viene prelevato da un addetto attraverso un percorso esterno e, prima di essere introdotto in officina, viene sanificato con trattamento all’ozono.
Una volta terminato il lavoro il mezzo viene nuovamente sanificato e riposto in un’area apposita per la riconsegna, mentre il cliente per il pagamento e ritiro delle chiavi utilizza un apposito ufficio sanificato in precedenza, che verrà nuovamente sanificato alla sua uscita.
Con questo percorso cliente e addetti ai lavori non entrano mai in contatto ed il mezzo viene sanificato in ingresso e uscita, in modo da garantire la sicurezza di tutti. Ricordiamo, ma i concessionari sicuramente già lo sapranno bene, che tutte le spese sostenute per l’acquisto di macchinari o presidi per sanificare i propri ambienti di lavoro, godono della detrazione del credito d'imposta del 50%.