Le nuove norme sull’assicurazione familiare offrono senz’altro uno stimolo in più per dotarsi di uno scooter o una piccola moto da portare sul camper, da usare giunti a destinazione: vediamo come trasportarli con il porta-moto
Come tutti avranno sentito, se ne è parlato molto recentemente, dal 16 febbraio scorso è entrata in vigore la legge sulla cosiddetta assicurazione familiare (ne parliamo più diffusamente nella rubrica dedicata alle assicurazioni a pag. 10) con le modifiche apportate alla prima bozza: in sintesi, si tratta di una agevolazione della responsabilità civile che permette ai membri di uno stesso nucleo familiare di ereditare la migliore classe di merito legata a un altro veicolo, purché la proprietà di questo appartenga a un componente della stessa famiglia.
Detta in soldoni, per la parte che interessa a noi in questo articolo, se prima volendo comprare un motorino da usare in vacanza con il camper dovevate ricominciare dalla costosa classe 14 di ingresso del bonus-malus, ora potete ereditare la migliore classe di merito di altri veicoli di casa, che in genere, per i prudenti camperisti, è la "1" da anni: quindi la più conveniente!
E ancora meglio va per chi ha figli, in genere i ragazzi sono i più “maltrattati” (metaforicamente, si intende) dalle assicurazioni, considerando la maggiore sinistrosità della loro condotta di guida. La voglia di dotarsi di un pratico “motorino”, da trasportare con il camper per avere la massima libertà una volta arrivati nella località dove vivremo la vacanza o sosteremo, è quindi aumentata dalla possibilità di spendere sensibilmente di meno per l’assicurazione (su moto e scooter economici il costo dell’assicurazione può diventare davvero sproporzionato rispetto al valore del veicolo).
Una norma che, vale la pena sottolineare, permette di modificare quello che, a detta di molti era un effetto distorsivo: se ho una condotta di guida prudente e sono nella migliore classe di merito assicurativo con l’auto, una volta che compro il camper, o la moto, o il furgone, torno ad essere “sospettato” di essere un guidatore piuttosto scellerato partendo dalla classe iniziale e devo dimostrare di non esserlo per ben 14 anni!
Le considerazioni da fare in realtà sono molto più complesse, ovviamente, ma sono argomenti che non è questo il luogo dove approfondire. Torniamo invece ai nostri porta-moto.
Le vacanze in camper impongono spesso - è uno dei pochi punti a sfavore - di parcheggiare lontano dai posti di interesse, in particolare nella nostra vecchia Europa dove spesso gli angusti centri storici delle città non sono stati costruiti certo pensando alle esigenze di transito di moderni veicoli e meno che mai di ingombranti camper.
Non resta quindi che camminare, oppure utilizzare i servizi pubblici o meglio dotarsi di moto e/o bici per compiere più comodamente l’ultimo tratto che ci separa dalla zona che vogliamo visitare rispetto al punto dove sostiamo.
Molti camper dispongono di enormi gavoni dove il trasporto di un piccolo scooter o anche di una moto è già possibile senza dovere ricorrere ad attrezzature esterne, magari attrezzandoli con una delle soluzioni aftermarket con guide e rampe per facilitare il carico e il trasporto in sicurezza delle due ruote.
Ma, come evidente, esistono anche tanti camper non dotati di spazi interni di dimensioni sufficienti, e comunque sono in molti a voler montare un porta-moto esterno per non occupare il gavone, lasciandolo libero per tutti gli altri bagagli.
Attenzione solo alle masse in gioco: con una moto o scooter appresso, per leggeri che siano, e il peso stesso del portamoto, queste possono schizzare verso l’alto in un attimo, ed è facilissimo trovarsi di qualche quintale oltre il carico massimo ammissibile. Dei portamoto esistono vari generi: qui esamineremo quelli solidali con il camper, essendo il mondo dei classici carrelli appendice molto vasto e un ben diverso argomento.
Porta-moto interni al gavone
Con i grandi gavoni che sono presenti ormai sulla maggioranza dei camper, la possibilità di portare con voi la moto o lo scooter è di fatto già esistente senza particolari modifiche.
Per trasportare, e soprattutto caricare, le due ruote in sicurezza però è bene attrezzarsi con portamoto appositamente pensati e costruiti, nati per essere alloggiati all’interno dei gavoni/garage.
I modelli più semplificati sono generalmente strutture realizzate con una guida metallica da appoggiare o imbullonare al pavimento e di una slitta che fa da rampa esterna per facilitare il carico delle due ruote.
Come accessori (opzionali o già di serie), si possono poi corredare di ferma-ruota a morsa per bloccare la ruota anteriore del mezzo a due ruote, ma anche, per i modelli più evoluti e costosi, di motorini elettrici, ciò per aiutare a trascinare il carico sulla rampa senza sforzi.
La moto o lo scooter andranno poi ovviamente messi in sicurezza con le classiche cinghie a cricchetto: molti camper hanno già previsti nel gavone i classici occhielli mobili su binario da usare come punti di ancoraggio.
I porta-moto interni sono più economici di quelli esterni e sono anche più leggeri perché sfruttano il gavone come base, gravando quindi meno sul sempre limitato carico utile. Inoltre, vista la maggiore vicinanza del carico all’asse posteriore, sforzano meno le già sovraccariche sospensioni posteriori.
Come grande vantaggio hanno il limitatissimo ingombro quando sono vuoti e il fatto che non aggiungono lunghezza esternamente alla sagoma del camper; al contrario, una volta caricati con moto o scooter, di spazio nel gavone ne resta poco, anche se in caso di moto particolarmente piccole (come alcuni modelli espressamente previsti per autocaravan e imbarcazioni) e i garage dei camper moderni, comunque ne resta sufficiente per le esigenze della famiglia.
L’avere la moto caricata nel gavone può peraltro portare un piccolo ma antipatico problema: data la inevitabile comunicazione d’aria tra cellula e gavone, seppur marginale, dal garage può salire qualche sgradevole odore legato alla benzina, ai lubrificanti, alle gomme, con conseguenze non troppo piacevoli, specie per chi dorme sui letti di coda che sono esattamente sopra; gli 'scooterini' elettrici che si trovano sempre più spesso sul mercato potrebbero essere la soluzione giusta, eliminando il problema di motore e carburanti alla radice.
Porta-moto esterni
Sono i più diffusi, tradizionali e conosciuti da decenni. Si attaccano ai longheroni del telaio, a vista, a scomparsa o sollevabili, anche con motore elettrico e possono trasportare veicoli a due ruote generalmente fino a 120 kg di peso (in qualche caso si arriva a 150kg). Il mercato dei porta-moto esterni per camper è enorme, esistono decine e decine di modelli di tanti marchi.
Hanno prezzi generalmente abbordabili (la media sta intorno ai 1.000/1.500 euro cui va aggiunto il costo di montaggio), sono relativamente facili da montare, lasciano liberi i gavoni e spesso sono trasferibili da un camper all’altro cambiando solo gli attacchi o magari neanche quelli se il modello ha la stessa base meccanica.
Tanti vantaggi hanno come rovescio della medaglia alcuni inevitabili svantaggi
La lunghezza aumentata del camper (per quelli non pieghevoli o a scomparsa) può limitare l’agilità di manovra nelle stradine secondarie o nei parcheggi; il peso considerevole a sbalzo oltre la coda, quando sono carichi, può ridurre guidabilità, il grip delle gomme per le trazioni anteriori, la precisione di guida; le sospensioni posteriori, oltre al notevole carico, soffrono anche per la notevole leva che si genera sull’asse; inoltre la moto si prende tutta la sporcizia sollevata dalle ruote sull’asfalto, specie in caso di pioggia, e bisognerà lavarla una volta giunti a destinazione: è possibile coprirla con appositi teli ma comunque dal basso un po' di sporco arriverà.
A livello di tecnica costruttiva, i porta-moto sono generalmente realizzati in alluminio - materiale che vanta ottima tenuta nel tempo all’usura, alle intemperie, al sale sparso sulle strade d’inverno o contro la salsedine marina - con un traliccio in tubi e pedane.
Alcune parti sono talvolta in acciaio inox, come snodi, attacchi e punti di maggiore sollecitazione, ma possono essere anche completamente in alluminio. Le altre rifiniture, attacchi per serraggio ruote, chiusure, involucri per serrature, fasce, sono in resina plastica, per la miglior resistenza all’azione usurante del tempo e per il peso limitato.
A differenza dei porta-biciclette, i porta-moto sono sempre ad un solo posto, come ovvio: sia per il maggior ingombro di moto o scooter, sia per i limiti di peso da rispettare per non gravare eccessivamente sull’asse posteriore.
Alcuni tipi possono trasportare motorino e bicicletta insieme
Tanti tipi di portamoto in commercio sono smontabili, alcuni anche senza attrezzi, in modo da poterli rimuovere velocemente, specie durante il rimessaggio invernale; altri sono a scomparsa, rientrando sotto al camper o a filo del paraurti posteriore, in modo da mantenere la lunghezza originale del veicolo quando non sono in uso.
Ne esistono poi di tipo a sollevamento, rari e piuttosto costosi per la verità, con motorini elettro-idraulici, per caricare e sollevare la moto.
Per i camper furgonati, che hanno la necessità di mantenere l’accesso dai portelloni di coda, esistono portamoto che possono scorrere su uno degli assi in modo da consentire l’apertura delle porte in coda e sfruttarne la funzionalità completa (alcuni modelli dispongono di un ruotino che consente di sostenere il peso dello scooter senza flettere durante la rotazione).
Tutti i porta-moto sono spesso dotati o conformati in modo che sia possibile usare la targa originale senza dover prevedere quella ripetitrice, con un inutile aggravio dei costi e burocrazia, con rampa di accesso a scomparsa sotto la struttura della pedana.
Alcuni modelli di porta-moto nascono già strutturati per assolvere in modo flessibile a più funzioni, per esempio come porta-biciclette applicando i relativi agganci in alto o magari come porta-tutto, aggiungendo delle piastre sulle scanalature per le ruote per ottenere una superficie liscia da utilizzare per trasporto di materiale diverso.
Info pratiche
In merito alla parte burocratica una buona parte dei dubbi vengono dalla differenza tra porta-moto e porta-tutto, oggetti simili in buona sostanza ma che prevedono un iter differente per la carta di circolazione e differenti interpretazioni delle Motorizzazioni (fino a pochi anni fa la materia era piuttosto nebulosa): da aggiornare nel primo caso (e con necessità del nullaosta della casa costruttrice del camper se non fosse già previsto in sede di omologazione) e non necessario nel secondo, trattandosi di unità tecniche porta-carico, purché si tratti di prodotti omologati, montati a regola d’arte e si viaggi con il documento di omologazione assieme al libretto.
Tutti i portamoto di costruttori indipendenti sono oggi omologati a livello europeo e spesso sono costruiti e omologati anche per le case costruttrici. Molti camper riportano infatti già la possibilità di installare il porta-moto perché previsto in sede di omologazione del veicolo, tanto che tale possibilità viene chiaramente espressa nella carta di circolazione con tanto di misure massime per lunghezza e sbalzo posteriore; questo perché il carico ammissibile di un porta-moto per camper varia in base al carico massimo ammissibile sull‘assale posteriore e alla portata tecnicamente ammissibile del porta-tutto secondo precisi e complessi calcoli che tengono conto di varie grandezze, variabili da camper a camper, come peso del veicolo, sbalzo posteriore, lunghezza, ecc.
Come norma generale è sempre consigliabile acquistare porta-moto (spesso appunto classificati come porta-tutto in sede di omologazione europea dal costruttore) presso rivenditori esperti e di marchi conosciuti.
Altra regola fondamentale è quella di non superare la massa possibile ammessa sulla carta di circolazione: se è già molto, ma molto, difficile stare nei pesi canonici dei 35 quintali con un equipaggio standard e qualche accessorio, l’aggiunta di un porta-moto comporta almeno 35/40 kg per la sola struttura più il carico di una moto/scooter che, anche se di piccole dimensioni, è di almeno 70 kg nella migliore delle ipotesi.
Da ricordare anche che la lunghezza dei carichi sporgenti, come da codice della strada, non può superare i 3/10 della lunghezza del veicolo in senso longitudinale e i 30 cm sulla sagoma laterale (o addirittura zero centimetri in caso di oggetti difficilmente percepibili, proprio il caso di un porta-moto vuoto).
Al carico sporgente va applicato il classico pannello quadrangolare (omologato) a strisce bianche e rosse e, nel caso il carico sia largo quanto la sagoma del veicolo stesso, ne vanno applicati due agli estremi.
Altro discorso, importante e da verificare caso per caso, è l’estensione della copertura assicurativa in caso di porta-moto applicato se sul libretto non fosse riportata la dicitura che può essere previsto sin dall’origine.
I principali produttori e distributori di porta-moto per camper
Amplo: www.amplo.it
Carico Facile: www.caricofacile.it
Edicar: https://portamotoedicar.wixsite.com/edicar
Fiamma: https://www.fiamma.it/
Goldschmitt: http://www.goldschmittitalia.it/
Linnepe (FCA): http://www.fcesas.it/
Pegaso Motolift: www.limatrade.it
Pollicino: http://www.trabuioinnovazioni.it/
Sawiko: http://www.trabuioinnovazioni.it/
Trem: http://www.trabuioinnovazioni.it/