TURISMO ALL’ARIA APERTA: LE MARCHE PARADISO PER CAMPER, CARAVAN E VAN. ECCO LA GUIDA.

Area camper Adriano

I MIGLIORI ITINERARI IN LIBERTÀ PER SCOPRIRE LA REGIONE MARCHE DALL’ESTATE FINO ALL’AUTUNNO

Distanziamento sociale, strutture ricettive all’aria aperta, grandi spazi a stretto contatto con la natura: quest’anno, per trascorrere le proprie vacanze, la soluzione del viaggio in camper è più che mai ideale perché permette di programmare un itinerario su misura – con famiglia e bambini al seguito, in coppia o con gli amici – senza stress e in completa sicurezza.

In questo senso, la Regione Marche è senza dubbio il luogo perfetto dove organizzare la propria vacanza, soprattutto grazie alla vastissima offerta di percorsi pensati proprio per il Plein Air. Una Regione tutta da scoprire attraverso itinerari per tutti i gusti, perfetti sia per il periodo estivo, che per i mesi autunnali.

Il sito della Regione, infatti, mette a disposizione di tutti coloro che amano la vacanza in mobilità due strumenti molto utili, scaricabili gratuitamente: la Guida Plein Air Marche e la Cartina delle aree di sosta presenti in tutta la Regione, con indicazioni dei servizi presenti e coordinate GPS per individuarle facilmente lungo il percorso.

Nella Guida turismo in libertà Marche (al link qui) sono presenti percorsi da scoprire in tutte le province della Regione, qui di seguito alcune proposte di percorsi da fare in camper, caravan e van.

Lago di Castricconi

DAL BORGO DI PESCATORI, ALL’EREMO TRA I BOSCHI

Un percorso è quello che attraversa la provincia di Pesaro Urbino a partire da Marotta, caratteristico borgo di pescatori, e che conduce lungo un itinerario ricco di siti interessanti per il loro valore storico-artistico e religioso. Tra questi, la Chiesa di S. Agostino e quella di S. Gervasio a Mondolfo – la prima di fondazione romanico-gotica, la seconda di architettura romanica –, cui si aggiungono la Rocca di Mondavio progettata da Francesco di Giorgio Martini e la splendida Abbazia di S. Lorenzo costruita dai monaci benedettini a San Lorenzo in Campo.

Si consiglia una sosta presso i tipici paesi medievali in collina come Fratte Rosa, famosa per le sue ceramiche, per giungere poi, percorrendo la cesanense, a Pergola, città dalle cento chiese, tra cui la Chiesa di S. Giacomo e il Duomo, ricche di preziose manifestazioni artistiche.

Una sosta d’obbligo è quella a Cagli, dove si possono visitare numerosi monumenti storici, palazzi quattrocenteschi e cinquecenteschi. E ancora da non perdere lungo la strada per Cantiano è la suggestiva Gola di Burano, dove si può ammirare il cosiddetto Ponte Grosso.

Poi si arriva a Cantiano, famosa per la lavorazione delle amarene e per La Turba, antica e suggestiva rievocazione delle scene della Passione del Venerdì Santo; da visitare anche l’interessante Museo Archeologico. Più vicino al mare e immerso nel verde dei boschi, l’Eremo di Santa Croce di Fonte Avellana, un luogo incantato che ospitò numerosi Santi e Vescovi.

Mondavio

PER I COLLI ASSAPORANDO VINI DOC

Un secondo itinerario è quello che da Senigallia percorre la provincia di Ancona, attraversando le floride colline marchigiane. Proprio a Senigallia, dopo una sosta rilassante nella cosiddetta “spiaggia di velluto” di sabbia finissima, da non perdere sono la Rocca Roveresca, Piazza del Duca e gli edifici storici circostanti, tra cui il Palazzo del Duca e il Palazzetto Baviera.

Poi Corinaldo, con la sua imponente cinta muraria che ospita il settecentesco Santuario di S. Maria Goretti, la Chiesa dell’Addolorata e la Civica Raccolta d’Arte. Proseguendo per Castellone di Susa, col suo Castello medievale, e passando per Barbara, dalle antiche mura, si giunge a Serra de’ Conti dove si può ammirare l’imponente Monastero di Santa Maria Maddalena.

Si giunge poi alla terra del Verdicchio, che comprende Maiolati Spontini e Cupramontana e Jesi, antica signoria dei Malatesta e di Francesco sforza, e terra natale di Federico II di Svevia e del musicista G.B. Pergolesi.

Corinaldo
Corinaldo, Ph. Sergio Ramazzotti

Da non perdere: il Palazzo della signoria ideato da Francesco di Giorgio Martini, sede della Biblioteca e dell’Archivio Storico Comunale. Vicino Jesi si può visitare la Riserva Naturale di Ripa Bianca: nell’area viene prodotto il rinomato vino doc Verdicchio dei Castelli di Jesi.

Spostandosi verso la costa, nell’area che circonda Morro d’Alba si può gustare il famoso rosso doc Lacrima di Morro d’Alba. Continuando per Chiaravalle, da non perdere l’Abbazia di S. Maria in Castagnola, una delle più antiche costruzioni fondate dai cistercensi di Clairvaux in Italia.

DAL TOUR DI CASTELLI, AL “BALCONE DELLE MARCHE”

Partendo da Tolentino con la Basilica di S. Nicola, il Duomo e il teatro Vaccaj, un terzo itinerario d’interesse nella provincia di Macerata tocca, proprio nelle immediate vicinanze di Tolentino, le Terme di S. Lucia e il Castello della Rancia. Segue Caldarola, dove si suggerisce il tour dei castelli medievali e, in agosto, la Giostra de le Castella con Palio e corteggio. Per gli amanti del cibo tipico, sosta obbligata a Serrapetrona per gustare la Vernaccia di Serrapetrona Docg. Da non perdere poi la Rocca di Verano, che apre l’ingresso al Ducato di Camerino.

La città ospita siti imperdibili come il Duomo e il Palazzo Vescovile, sedi di opere di grandissimo valore. Da non perdere, con una piccola deviazione, Pioraco, piccolo centro medievale situato in una suggestiva gola rocciosa e famoso per le antiche cartiere, e Matelica, interessante città d’arte caratterizzata dalla Fontana ottagonale e da numerosi edifici storici.

Continuando per San Severino Marche, dove, oltre alla Pinacoteca Comunale, da visitare sono il Duomo romanico e la Piazza del Popolo, si prosegue per Cingoli, il “Balcone delle Marche”, che offre viste mozzafiato fino al mare e meravigliose passeggiate nella natura, cui si aggiungono quelle nella Riserva Naturale del Monte San Vicino e Monte Canfaito proprio nei dintorni.

Dopo aver fatto tappa ad Appignano e Treia, da visitare infine Pollenza, con la Chiesa di fondazione longobarda di S. Maria Assunta di Rambona.

IN GIRO PER I BORGHI PIU’ BELLI D’ITALIA

Un quarto percorso molto suggestivo è quello che ripercorre la provincia di Fermo, facendo tappa in borghi storici, come AltidonaTorre di Palme e Moresco. Ancora Monterubbiano, che diede i natali a Vincenzo Pagani, cui si aggiungono Petritoli e Santa Vittoria in Matenano, centri storicamente importanti per la presenza nel X secolo dei monaci di Farfa.

Si prosegue con Montefalcone Appennino, situato su un colle inaccessibile da sud-ovest per l’altezza della rupe, vicino al quale si consiglia la visita del Convento dei Monori di S. Giovanni in Selva, un esempio caratteristico di edilizia conventuale del Cinquecento.

Poi Smerillo, a più di 800 metri di altezza sulla valle del Tenna. Da non perdere il “Bosco di Smerillo”, ricco di specie floristiche rare e protette. Segue Armandola, conosciuta per la lavorazione e il restauro del legno, l’antiquariato e la produzione di tartufi. Poi, ancora nei dintorni, l’Abbazia dei Santi Rufino e Vitale e il Lago di S. Rufino.

Si prosegue per Montefortino, con le sue vie strette e le case di pietra e cotto. Percorrendo una strada che segue il corso del torrente Ambro si giunge poi al Santuario della Madonna dell’Ambro, meta di numerosi pellegrinaggi, e da un’altra via si arriva alla suggestiva Gola dell’Infernaccio. Si passa poi per Campofilone, famoso per gli omonimi maccheroncini, per raggiungere infine, tornando verso il mare, Pedaso, località di mare dove partecipare, in agosto, alla Sagra delle Cozze.

Moresco, FM, Ph. Ignacio Maria Coccia
Moresco, FM, Ph. Ignacio Maria Coccia

 

 

RAGGIUNGENDO LA VERDE RIVIERA PICENA

Infine, un quinto percorso nella provincia di Ascoli Piceno prende avvio da Montefiore dell’Aso, con gli imperdibili siti della Collegiata di S. Lucia e il Polo Museale di San Francesco, e prosegue per Carassai, da cui ammirare i resti delle mura fortificate, il Castello Vecchio e quello nuovo.

Non distante sorge il Castello medievale di Rocca di Monte Varmine del secolo X, con la chiesa di San Pietro da cui proviene la Crocifissione attribuita a Vittore Crivelli.

Si passa poi per Castignano, costruito su un colle da cui è possibile ammirare il paesaggio circostante caratterizzato dai famosi calanchi, per proseguire sino a Offida, dove assaggiare i pizzi al tombolo, bere rinomati vini come il Doc Terre di Offida e visitare, isolata su un’altura ai margini dell’abitato, l’Abbazia di S. Maria della Rocca, uno dei più significativi monumenti romanico-gotici della regione.

Passando per Acquaviva Picena, con la sua imponente Rocca, si arriva a San Benedetto del Tronto, nota località balneare grazie all’ampia spiaggia sabbiosa e alle caratteristiche palme che la costeggiano per oltre 2 Km. Andando verso nord si raggiunge Grottammare, anch’esso meraviglioso sito marittimo dell’Adriatico.

Tappa d’obbligo tornando nell’entroterra è Ripatransone, un gioiello storico ricco di reperti custoditi nel Museo Civico Archeologico. Da non perdere alcuni monumenti come la Cattedrale e il Palazzo del Podestà. Infine, Cupra Marittima che ospita il Museo Malacologico Piceno, la più importante raccolta italiana di conchiglie provenienti da tutte le parti del mondo, con oltre 700.000 esemplari.

Si ringrazia Maria Chiara Salvanelli

Redazione Camperlife