Pistoia, Montecatini e Lucca offrono il tranquillo volto delle piccole città di provincia. Con quella loro aria rilassata, le stradine medievali del centro storico, le botteghe e le pasticcerie, sono perfette per viaggiare all’insegna di passeggiate vagabonde
Il termine francese “flânerie” definisce un modo particolare di passeggiare in città: senza meta, senza tempi, oziosamente ma con sguardo curioso e attento.
Un’esplorazione urbana non affrettata e libera da programmi, contemplando l’andirivieni degli abitanti, seguendo il capriccio di un cortile o di un portone, lasciandosi catturare dai rumori e dai silenzi.
Il flâneur, secondo la tradizione letteraria francese dell’Ottocento, è un intellettuale che vaga per la città e che passeggiando “rilegge più da vicino il mondo”. E’ un “ozioso affaccendato”, intento ad osservare la vita che gli scorre accanto.
Chi viaggia in camper ben conosce questo modo di visitare e osservare, una contemplazione della realtà con un atteggiamento misto di distacco e partecipazione, che a volte si traduce in uno stato d’animo di tranquillità e leggerezza.
Abbiamo scelto tre città che ben si prestano per un’esperienza di flânerie. Tre città di provincia, Pistoia, Montecatini, Lucca, che con quella loro aria rilassata ma vivace sono perfette per passeggiate vagabonde senza fretta e per disorientarsi fra le stradine del centro storico senza mai perdersi del tutto.
VIANDANTI E PELLEGRINI
La prima camminata urbana si svolge nel centro pedonalizzato di Pistoia. Qui il camminare è di casa. La città vanta infatti una lunga tradizione legata al pellegrinaggio, come testimoniano i monumenti e le opere d’arte cittadine.
Patrono è San Giacomo, meglio San Jacopo, proclamato tale dopo che, nel 1145, il vescovo Atto riuscì a far arrivare da Santiago de Compostela una reliquia del santo.
Sin dal Medioevo il territorio pistoiese era attraversato da uno dei rami principali della Via Francigena, la via che univa Canterbury, nell’Inghilterra meridionale, a Roma e che inseriva Pistoia negli itinerari dei pellegrinaggi legati al culto di San Jacopo.
Pian piano sorsero in città ospizi per pellegrini, poveri e viandanti, tra cui alla fine del XIII secolo l’Ospedale del Ceppo.
La reliquia del santo è conservata nella Cattedrale di San Zeno all’interno del luccicante Altare Argenteo, il gioiello più prezioso della cattedrale e una delle più importanti testimonianze del culto e del pellegrinaggio iacopeo.
L’altare fu realizzato in più fasi, tra il 1287 e il 1456, in argento dorato lavorato a sbalzo da generazioni di artisti del Medioevo e del Rinascimento.
I mezzi busti dei profeti Isaia e Geremia sono opera di un giovane Filippo Brunelleschi.
PISTOIA SOTTERRANEA
L’Ospedale del Ceppo fu fondato nel 1277 e fino al 2013 fu uno dei più antichi ospedali ancora in uso. La facciata presenta un elegante loggiato su cui corre un fregio policromo in terracotta invetriata che racconta le Sette Opere di Misericordia. La prima formella a sinistra è dedicata all’accoglienza dei pellegrini.
L’Ospedale è il punto di partenza per la visita guidata alla Pistoia sotterranea, un viaggio labirintico nella storia della città (info tel. 0573/368023, www.irsapt.it).
Il percorso ipogeo mostra le fasi della costruzione ed espansione dell’Ospedale del Ceppo, che nel tempo ha inglobato vie, ponti, torri e mura civiche; la visita è accessibile anche ai disabili.
La passeggiata si conclude di nuovo in ospedale nel settecentesco Teatrino Anatomico, la più piccola sala anatomica del mondo, testimonianza della scuola medico-chirurgica attiva a partire dal XVII secolo.
Atmosfere più briose si respirano in Piazza della Sala, crocevia di viuzze dense di botteghe storiche ed enoteche, osterie e bar e caffè all’aperto, ideali per il rito dell’aperitivo.
La piazza ospita il mercato cittadino di generi alimentari e al centro è collocato il Pozzo del Leoncino, uno dei monumenti più caratteristici della città.
Fra i decori dell’architrave del pozzo si possono notare la conchiglia iacopea e il bastone del pellegrino, il bordone. In più punti della città, il trekking urbano è vegliato dai simboli del viandante.
UNA CITTA’ DIVISA IN TRE
Il nostro viaggio prosegue a Montecatini Terme, piccola cittadina dai tre volti: quella antica dal piglio distaccato – Montecatini Alto – quella del benessere – il Parco Termale – quella della vita quotidiana e moderna – Montecatini Basso.
Partiamo dalla sommità e iniziamo la visita da Montecatini Alto.
Per salire al borgo, da Pasqua a fine ottobre si può approfittare della funicolare (info tel. 0572/766862, www.funicolare-montecatini.it), che con i suoi vagoncini rosso Ferrari copre un percorso di circa 1 km con 200 metri dislivello.
Nelle belle giornate si può quindi salire a piedi seguendo le indicazioni dei trekking e scegliendo fra due possibilità: la via Corta, che affianca i binari della funicolare, è breve ma con pendenza accentuata (mezz’ora di cammino circa); oppure da via Fedeli poi via Amore, itinerario più lungo ma dalle pendenze più dolci.
Altrimenti dalla stazione ferroviaria di Montecatini/Monsummano, in piazza Italia, parte l’autobus Linea A per Montecatini Alto.
Arrivati in cima al colle, si apre un piccolo e aereo borghetto, dalle vie acciottolate e dagli ampi panorami.
Case in sasso, piazzette, botteghe di souvenir e ristorantini accompagnano il passo del visitatore fino al punto più alto, dove si eleva la Rocca di Castel Vecchio con la sua torre e, vicino, la chiesa di San Pietro Apostolo.
Il salotto del borgo è Piazza Giusti, al centro delle due estremità del paese: l’estremo a nord è delimitato dalla Rocca, quello a sud è contraddistinto dalla chiesa del Carmine e dalla Torre dell’Orologio.
IL LIBERTY E LE TERME
La fama del centro termale di Montecatini è dovuta alle caratteristiche chimico-fisiche delle sue acque e per le applicazioni terapeutiche, utilizzate come bevanda, terapia inalatoria, balneoterapia e componente liquida dei fanghi.
Nascono ad una profondità di 60-80 metri e arrivate in superficie sono cariche di sali minerali e preziosi elementi.
Le piscine termali, i programmi di riabilitazione e i percorsi benessere completano l’offerta dei tre stabilimenti Terme Redi, Terme Excelsior, Terme Tettuccio.
Le Terme Tettuccio sono un po’ il simbolo della città.
Devono il loro nome alla presenza di un piccolo tetto che copriva la fonte, conosciuta già dai tempi dei Romani.
Lo stabilimento ha forme classiche e grandiose, ricco di decori Liberty, come nell’affascinante Galleria delle Bibite istoriata da pannelli in ceramica o come nello storico caffè, che ci riporta ai tavolini dei bistrot della Belle Époque.
Molti monumenti di Montecatini portano l’impronta del Liberty, stile che si è imposto in città tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Fra questi, i portici Gambrinus, il Cinema Teatro Imperiale e il Palazzo Municipale.
La promenade di rito si svolge lungo Viale Verdi che poi, nella centrale Piazza del Popolo, intercetta Via Roma e Via Matteotti. Su un lato di Viale Verdi si nota la statua di Giacomo Puccini, frequentatore di Montecatini.
Seduto su una panchina, osserva con distacco il caleidoscopico mondo che scorre davanti a sé, come stesse riposando dopo tanto camminare.
NEL CENTRO STORICO DI LUCCA
Di stranezze al mondo ce ne sono. Eppure questa è proprio da raccontare. Dentro a un’intatta cerchia di mura, al centro di una cittadina medievale, in vetta ad un’alta torre, spuntano degli alberi. Non stendardi o emblemi, ma veri alberi coriacei ed ombrosi.
Ci troviamo ora a Lucca, sulla torre Guinigi, alta 44,25 metri. Nelle giornate limpide la vista sulla città, sulla fertile piana che la circonda e sui secchi profili delle Alpi Apuane, è sublime.
La torre fu fatta erigere nel XIV secolo da Paolo Guinigi, signore di Lucca, in un periodo in cui le torri erano simbolo di potere e di ricchezza.
Alla storia della nobile famiglia Guinigi è legato un altro monumento simbolo di Lucca: il sarcofago, opera di Jacopo della Quercia, che immortala il sonno marmoreo di Ilaria del Carretto, moglie prematuramente scomparsa di Paolo Guinigi. Il monumento funebre è custodito nel Duomo di S. Martino (nella foto in alto).
Dall’alto della torre la città antica appare come raccolta dentro ad una mano, da cui spuntano campanili, tetti, cupole, finestre socchiuse, comignoli, voli di piccioni.
I quartieri nuovi si dilatano all’esterno, oltre la cintura delle possenti mura che delimitano il dentro e il fuori, l’antico e il moderno.
Tutto il centro storico è pedonalizzato, fra le vie selciate echeggiano i passi frettolosi di chi si reca al lavoro e il viavai pausato dei visitatori.
PIAZZE, CHIESE E BAR ALL’APERTO
Dall’alto della torre, scrutando verso nord si scorge Piazza Anfiteatro, una singolarissima piazza che ridisegna, con le facciate alte e basse delle case medievali, un anfiteatro romano che qui anticamente sorgeva.
La piazza ha un’anima divisa in due: una metà è popolata da chi, sorseggiando bevande calde al tavolino di un bar all’aperto, comodamente seduto osserva; l’altra metà è popolata dagli osservati, chi attraversa la piazza, chi scatta fotografie, chi aspetta che si liberi un posto a sedere.
Vicino a Piazza Anfiteatro si trova la Basilica di S. Frediano, la cui facciata romanica appare d’improvviso, ornata di un grande mosaico splendente.
L’interno custodisce belle opere di Andrea della Robbia e di Jacopo della Quercia; in una cappella laterale, meno piacevole a vedersi, è conservato il corpo mummificato di S. Zita, patrona delle domestiche.
Fra la piazza e la basilica corre via Fillungo, principale asse del centro storico, su cui si aprono eleganti botteghe e dove si consuma, nel tardo pomeriggio, la passeggiata di rito.
Cuore del vivace centro cittadino è definito dal biancore massiccio della chiesa di San Michele in Foro, situato nell’area di quello che era il Foro romano.
PASSEGGIATE SULLE MURA
Non si può salutare Lucca se prima non si è posato piede sulla bella cinta muraria, che difende la cittadina da secoli senza averla mai, in realtà, dovuta difendere veramente da offensive esterne.
Le mura si elevano per circa 12 metri su suggestivi scorci e variate viste sulla città, per un totale di quattro chilometri di piacevole passeggiata, a piedi o in bicicletta.
L’originaria cinta risale addirittura all’epoca romana. L’anello delle mura fu trasformato in pubblico passeggio sotto il dominio dei Borboni, nella prima metà dell’Ottocento e, con la posa degli alberi che ancora oggi l’abbelliscono, perse completamente qualsiasi connotazione militare, a tutto vantaggio del jogging dei posteri.
Lampioni e giochi per bambini sono gli ultimi ritocchi apportati alle mura dai tempi moderni, oltre a numerose panchine.
Non c’è flâneur senza panchina.
Per riposarsi dopo tanto camminare e per continuare ad osservare indisturbati la vita che scorre o che recupera ricordi. Su una panchina, tranquilli e rilassati, si conclude così il nostro vagabondaggio di inizio d’anno.
Arianna Mantovani
APPUNTI DI VIAGGIO
Per arrivare
Il punto d’inizio di questo itinerario, Pistoia, è facilmente raggiungibile dall’autostrada A11 Firenze-Mare con uscita al casello di Pistoia.
Per la sosta
Pistoia
Punto sosta nel parcheggio comunale Cavallotti, via Felice Cavallotti, a pagamento, molto comodo per la visita al centro storico. GPS: Lat. 43.927462 – Long. 10.920978.
Area camper comunale in via della Quiete, zona stadio. GPS: Lat. 43.943817 – Long. 10.915401. Info IAT, tel. 0573/21622.
Area attrezzata presso il Podere Campofossato, via Colabbiana 2/A, tel. 328/7180127, www.campofossato.it, a pagamento, convenzionata con il Club di CamperLife. Accogliente area in zona collinare dotata di 8 posti camper, fermata bus per Pistoia a 50 metri. GPS: Lat. 43.927462 – Long. 10.920978.
Montecatini
Area attrezzata l’Oasi del centro, via Filzi 30, tel. 0572/773578, vicino al centro di Montecatini Basso. Cinque posti camper all’interno del parcheggio a pagamento, si consiglia di telefonare preventivamente. GPS: Lat. 43.880492 – Long. 10.768474.
Punto sosta nel parcheggio dello stadio, piazzale Leopoldo. GPS: Lat. 43.882616 – Long. 10.761324.
Massa e Cozzile.
Area attrezzata Pionieri Village, via Biscolla, tel. 0572/766377, www.areasostamontecatini.it. Area con 27 piazzole camper dotata di tutti i servizi, convenzionata con il Club di CamperLife, a pagamento. Servizio navetta per Montecatini Terme. GPS: Lat. 43.513221 – Long. 10.455791.
Lucca
Area attrezzata comunale in viale G. Lupporini, a pagamento. Ampio piazzale con circa 60 posti camper. È posto a circa 400 metri dalla cerchia muraria. GPS: Lat. 43.840251 – Long. 10.488557. Info Ufficio Turismo tel. 0583/583150.
Area attrezzata presso il Parcheggio del Borgo, via Passaglia 318, nello spazio all’aperto del parcheggio coperto per auto, a pagamento, convenzionata con il Club di CamperLife. Si trova vicinissima alle mura e dispone anche di servizi con doccia. Info tel. 0583/330882, www.ilparcheggiodelborgo.it. GPS: Lat. 43.850397 – Long. 10.505006.
Area attrezzata Il Serchio, via del Tiro a Segno 704, tel. 0583/317385, www.camperilserchio.it, a pagamento, convenzionata con il Club di CamperLife, chiusa a febbraio. Immersa nel verde della prima campagna, offre tutti i comfort per un piacevole soggiorno. GPS: Lat. 43.850095 – Long. 10.48589.
Informazioni utili
Pistoia. Ufficio IAT, piazza Duomo, tel. 0573/21622, www.comune.pistoia.it.
Montecatini Terme. Ufficio IAT, viale Verdi 66, tel. 0572/772244, www.comune.montecatini-terme.pt.it.
Lucca. Ufficio Informazioni, piazzale Verdi, tel. 0583/583150 – 582389, www.turismo.lucca.it.
Durata viaggio: 3-4 giorni.
Da Pistoia a Lucca, passando per Pescia, sono circa 45 chilometri.