Tempo di tuffi: finalmente è arrivata l’estate | Fido in Camper

Per alcuni cani l’acqua è qualcosa di irresistibile mentre per altri è fonte di timore. In ogni caso l’importante è non forzare mai Fido a nuotare rispettando i suoi tempi.

camper camperlife rivista camperistiIn previsione di una vacanza al mare con Fido, potremmo fargli prendere confidenza con l’acqua - se siamo fortunati e abbiamo nelle vicinanze una piscina attrezzata - per insegnargli a nuotare. Organizzare una gita al lago o lungo un fiume con acque poco profonde e calme potrebbe essere una valida alternativa. Le piscine per i cani però offrono il vantaggio di avere la possibilità di farlo abituare in modo graduale ed in qualsiasi stagione, essendo la temperatura dell’acqua controllata per garantire il suo benessere. L’assistenza di un tecnico di vasca durante l’approccio all’acqua consentirà a Fido di nuotare in modo corretto e di provare questa nuova esperienza in modo positivo. È infatti fondamentale che le attività in compagnia del nostro cane siano fonte di piacere e divertimento

I benefici dell'acqua
L’acqua e le sue proprietà benefiche sono conosciute fin da tempi lontani. Infatti l'idroterapia intesa come fonte di benessere era già presente nella cultura ellenica. L’utilizzo dell’acqua a temperature diverse come metodo terapeutico è avvenuto grazie al famoso filosofo tedesco Kneipp vissuto nella seconda metà dell’800. Egli dedicò buona parte della sua vita allo studio dell’acqua come fonte di benessere psicologico e fisico, dalla stimolazione della circolazione sanguigna fino a rendere il corpo più resistente alle infezioni o per ridurre lo stress. Nel mondo dei quattro zampe si dovrà aspettare i primi del ‘900, quando in Inghilterra ebbe inizio la fisioterapia veterinaria dei cavalli allo scopo di curare tendiniti o altre lesioni post-competizione. Rispetto ai cavalli, i cani durante l’esercizio fisico in acqua regolano meglio la temperatura corporea perché sviluppano meno calore. 

Attenzione al freddo
camper camperlife rivista camperistiTuttavia in acque naturali come mari, laghi o fiumi la pratica dell’idroterapia è sconsigliata anche in estate perché la bassa temperatura dell’acqua potrebbe nuocere al cane e i suoi muscoli potrebbero diventare freddi. Un bagno in acque fredde o dopo la permanenza sotto la pioggia può provocare il problema della coda morta conosciuta in inglese come cold tail. Si tratta di una sindrome da raffreddamento, uno spasmo dei muscoli alla base della coda che il cane non riuscirà più a muovere e sollevare impedendogli di scodinzolare. A volte può manifestarsi subito dopo pochi minuti dal raffreddamento, altre a distanza di qualche ora o addirittura il giorno seguente. Il cane prova dolore e potrebbe piangere o guaire quando cerca di spostare la coda o quando gliela si tocca. Consultando il veterinario, ci dirà se è il caso di somministrare antidolorifici o aspettare che la situazioni migliori e si normalizzi da sola. Evitate il fai-da-te e non date mai medicinali senza il consenso del veterinario. Fortunatamente la sindrome della coda morta, che le conferisce un aspetto floscio, non è sintomo di paralisi o di serie patologie e nonostante l'esordio sia acuto, spesso il riposo è sufficiente come terapia. Ci sono razze più soggette ad esserne colpite come i retriever e i terranova che di indole adorano l’acqua. In ogni caso, a prescindere dal tipo di cane, per scongiurare questo problema ricordiamoci di risciacquare sempre con acqua dolce il pelo dopo il bagno in mare e di asciugarlo con un telo. È sempre meglio averne a disposizione due per potergli permettere di riposare poi all’asciutto. Ricordiamo poi che molte spiagge impongono degli orari da rispettare per consentire al cane di fare il bagno. Per non incappare in spiacevoli sorprese, è sempre bene informarsi su quali servizi la spiaggia offre e sulle ordinanze comunali in vigore nella località della nostra destinazione. 

ALCUNE PRECAUZIONI QUANDO SIAMO AL MARE CON FIDO...
Prima della partenza accertiamoci che il nostro cane stia bene e abbia il libretto delle vaccinazioni aggiornato (l’antirabbica è obbligatoria se ci rechiamo all’estero) facendolo visitare dal medico veterinario di fiducia. Fare attenzione agli ami abbandonati e ai ricci che possono essere presenti sugli scogli soprattutto in zone di pesca. Spalmare di crema protettiva solare per i cani le zone glabre e i cani con mantello chiaro che sono più soggetti di altri alle scottature. Evitare di soggiornare con il cane nelle ore più calde e lasciare a disposizione sempre una ciotola con acqua fresca. Togliere il collare antipulci e dopo il bagno risciacquare il cane con acqua dolce, il sale può provocare irritazioni cutanee, dermatiti e seccare il pelo. Asciugare sempre il cane con un telo e procurargli con ombrellone e stuoia una zona al riparo dal sole dove possa sdraiarsi. Lasciamogli a disposizione qualche giochino per ingannare i momenti di noia, ve ne sono in commercio alcuni specifici per l’utilizzo in acqua. L’approccio all’acqua deve avvenire con il mare calmo e in acque poco profonde, inizialmente lo inviteremo al gioco sul bagnasciuga senza MAI FORZARLO a seguirci in acqua. Obbligarlo a tuffarsi potrebbe traumatizzarlo compromettendo i bagni futuri. Un lungo guinzaglio legato ad una pettorina ci consentirà di averne sempre il controllo se non è abituato all’acqua e di tenerlo vicino a noi per evitare che si allontani dando fastidio agli altri bagnanti o ad altri cani. Cani anziani o cuccioli sono più sensibili e soggetti al colpo di calore ma in ogni caso non esagerare mai con le attività in spiaggia o con lunghe ore di permanenza.

LO SAPEVI CHE…
I cani, avendo la pelle estremamente elastica, quando si scrollano in pochissimi secondi riescono ad eliminare quasi il 70% dell’acqua. La loro pelle si muove fino a 3 volte in modo più veloce rispetto alle ossa della schiena, generando una forza anche 9 volte maggiore rispetto a quella impressa dai muscoli. Questo torna utile soprattutto ai cani che praticano discipline sportive acquatiche come lo SPLASH DOG o il SURFING, molto praticate negli USA e all’estero nelle zone con un clima favorevole tutto l’anno.

 

 

Sara Ortolani