Tutti gli anni a fine agosto si svolge in Salento uno dei festival di cultura popolare più famosi d’Europa: la Notte della Taranta. Ma questo evento non è l’unica attrazione del territorio.
Un’isola linguistica nel cuore del Salento che comprendeva sei comuni e in cui si conserva ancora oggi un dialetto neo-greco noto come “griko”: è la Grecìa Salentina, territorio che custodisce usi e costumi derivati dall’antico dominio ellenico. Oggi, per preservarne la cultura, esiste l’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, un consorzio patrocinato dall’Unione Europea cui si sono aggiunti altri tre comuni per un totale di nove. Il nostro itinerario si snoderà sulla scia di antichi insediamenti rupestri, siti archeologici e frantoi ipogei, per terminare a Melpignano, dove si svolge la celebre Notte della Taranta.
Verso il tacco d’Italia
A pagina 44 vi parliamo della parte più alta della Puglia, scendendo fino a Fasano. Se vi rimane qualche giorno in più vi consigliamo di scendere ulteriormente per allacciare al vostro viaggio l’itinerario che stiamo per descrivere, realizzabile comodamente in un weekend. Nulla vieta, d’altronde, di partire dalla Grecìa Salentina per scoprire poi la parte costiera del tacco d’Italia: insomma, a voi la scelta per godere di questi luoghi impregnati di cultura e tradizione. Partiamo da Calimera, che ci svelerà le sue origini elleniche tra musei, cappelle e riti ancestrali. Ad accogliere i visitatori è la stele funeraria che spicca nel verde dei giardini pubblici, donata alla cittadina da Atene nel 1960 quale simbolo dell’identità comune. D’altronde lo stesso nome della località non lascia adito a dubbi: kalimera in greco vuol dire buongiorno. Il paese ospita in Viale Europa il Museo Civico di Storia Naturale del Salento, dove si possono ammirare raccolte di botanica, paleontologia e ornitologia. Sulle rovine di una chiesa di rito greco sorge la Chiesa Matrice dedicata al patrono di Calimera, San Brizio. Poco fuori dal centro abitato c’è la chiesetta di San Vito: qui si è conservato un grosso masso calcareo con un foro passante, sopravvivenza di un rito pagano. Per questo motivo è ancora oggi usanza degli abitanti trascorrere il giorno dopo la Pasqua presso questa chiesetta e passare attraverso il masso calcareo. Infine, a circa 3 km dal paese sono conservati due preistorici monumenti megalitici: il dolmen Placa e il dolmen Gurgulante.
Due gioielli salentini
A pochi passi da Calimera si trova Martignano, il più piccolo dei comuni salentini. Nel suo centro storico spicca il settecentesco palazzo Palmieri, che custodisce un frantoio semi-ipogeo: alle sue spalle il giardino di arance, mandarini e nespole vi inebrierà con i suoi profumi. Uscendo dal palazzo, sulla sinistra, ci si trova immersi nelle pitture a mezzo fresco della Cappella di San Giovanni Battista mentre più avanti si incontra la Cappella della Madonna delle Grazie, detta della “Conella”, e la Parrocchia di Santa Maria dei Martiri. Caratteristiche sono le “pozzelle”, piccoli serbatoi per la raccolta dell’acqua piovana di pietre calcaree: vengono chiamate anche “pozzi di San Pantaleo” in onore del patrono del paese. Proseguiamo ora verso Cutrofiano, capitale delle ceramiche. Qui il Museo della Ceramica illustra la preziosa lavorazione dell’argilla ripercorrendo l’antica arte di cottura fino ai variopinti fischietti, mentre le botteghe degli artigiani vendono souvenir in questo pregiato materiale. Ad un chilometro dall’abitato si scorge la cripta di San Giovanni Battista, interamente scavata nella roccia, mentre da visitare sono anche il Parco dei Fossili e il Museo Malacologico delle argille.
Un castello fiabesco
Premiato con la Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano, Corigliano d’Otranto racconta storie di dame, cavalieri e castelli perché fu dei De’ Monti e dei Trane, famiglie feudatarie della Terra d’Otranto. Perdersi nella magia del suo centro storico, impreziosito da palazzi e chiese di notevole fattura, è inevitabile. In vico Freddo si innalza lo splendido Arco Lucchetti con decorazioni e simbolismi religiosi. Più avanti, unico nel suo genere, il Castello de’ Monti si impone per la ricca facciata barocca e le quattro torri rotonde, frutto dei cambiamenti del tempo. All’interno della struttura oggi sono presenti una biblioteca, un museo multimediale, un book shop. Lasciato alle spalle il maniero si prosegue verso Martano, uno dei più bei centri della Grecìa, e si raggiunge il Palazzo Baronale, edificato nel ‘400, e la Chiesa Maria SS.ma Assunta. Sulla via per Borgagne fermatevi al Convento Cistercense di Santa Maria della Consolazione, dove potrete acquistare i famosi liquori prodotti in loco. Al suo interno si trova anche il Museo Pinacoteca “G. Pagliano”, intitolato all’insigne pittore gallipolino Giulio Pagliano: accanto alle sue opere la pinacoteca allinea interessanti dipinti di maestri di pittura salentina, pugliese e napoletana degli ultimi due secoli.
Una notte speciale
Poco lontano da Corigliano d’Otranto sorge Melpignano, ultima tappa del nostro weekend. Qui il ritmo della pizzica pervade le strade e le piazze, tramandando da secoli usanze salentine legate alla musica e al ballo. A testimonianza il borgo ospita ogni anno la celebre Notte della Taranta: da vent’anni, a fine agosto, una folla immensa si raduna davanti alle mura del Convento degli Agostiniani, abbandonandosi ai suoni vorticosi della pizzica. È il maggior festival europeo dedicato alla musica di tradizione, diretto da maestri concertatori come Sparagna, Zawinul, Copeland, Bregovic. Giunta alla 21ª edizione, quest’anno la Notte della Taranta si svolgerà tra il 25 e il 26 agosto (per maggiori informazioni vedi il box “Da sapere” e il box appunti di viaggio). Ma Melpignano offre anche spunti culturali, a partire proprio dal Convento degli Agostiniani in stile barocco, costruito tra il 1573 e il 1662, con il suo tripudio di colonne, volute e cherubini. Da qui, con una breve passeggiata, si raggiunge il centro storico. Su via Roma sorge il Palazzo Marchesale De Luca con il suo giardino, piccola oasi di verde voluta dai signori di un tempo. Al termine del viale una sorpresa: l’insolita Piazza San Giorgio sfoggia una struttura porticata realizzata nel ‘500 per ospitare il mercato settimanale che si svolgeva su bancali di pietra calcarea. La piccola Chiesa dell’Annunziata e la Chiesa Madre dedicata al patrono San Giorgio, invece, conferiscono a questo luogo di commercio un’aura di sacralità.
Da sapere…
La notte della Taranta è il più grande festival d’Italia e una delle più significative manifestazioni di cultura popolare in Europa. È dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione della musica tradizionale salentina e alla sua fusione con altri linguaggi musicali, dalla world music al rock, dal jazz alla musica sinfonica. Nato nel 1998 su iniziativa dell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina e dell’Istituto “Diego Carpitella”, in vent’anni il festival si è reso protagonista di una crescita straordinaria per dimensioni, affluenza e prestigio culturale. Diverse le tappe fondamentali che ne hanno scandito l’evoluzione: nel 2000 è nato il Festival Itinerante, una rassegna dei gruppi più rappresentativi della scena della pizzica salentina, che oggi coinvolge quindici comuni (gli aderenti all’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, più i centri di Lecce, Galatina, Alessano e Cursi) e richiama nel complesso quasi 200.000 spettatori, incarnando un grande viaggio di avvicinamento al Concertone principale; nel 2004, con Ambrogio Sparagna, è nata l’Orchestra Popolare “La Notte della Taranta”, eclettico testimone culturale attivo tutto l’anno nel nostro Paese e nel mondo; dal 2010 l’organizzazione è a cura della Fondazione “La Notte della Taranta”. Il Concertone finale di Melpignano si caratterizza in maniera del tutto originale ed innovativa per la presenza di un Maestro Concertatore, invitato a reinterpretare i “classici” della tradizione musicale locale avvalendosi di un gruppo di circa trenta tra i migliori musicisti del Salento, assieme ad ospiti eccezionali della scena nazionale e internazionale.
Appunti di viaggio
Per arrivare
Venendo dall’Autostrada A14 prendere l’uscita Bari Nord e proseguire per la superstrada Brindisi-Lecce fino ad arrivare al capoluogo. A Lecce prendere la tangenziale ed uscire seguendo le indicazioni per la superstrada Lecce – Maglie. Dopo circa 10 km si entra nel territorio della Grecìa Salentina, individuabile dalle numerose indicazioni di benvenuto.
Per chi proviene da Taranto è conveniente raggiungere Brindisi e seguire le indicazioni per Lecce.
Per la sosta
PS a Maglie con possibilità di sosta a pagamento nel parcheggio dell’autoparco. Senza servizi. Sempre aperto. Via Otranto, Maglie (LE) GPS: N 40° 7’ 19.592’’ E 18° 18’ 17.935’’
AA comunale Le Pozzelle, gestita dall’Ass. Centro Anziani. 10 piazzole con camper service su sterrato, ombreggiate, nel parco archeologico limitrofo all’abitato. Contattare telefonicamente prima dell’arrivo. Via Vito Chiga, Zollino (LE), tel. 347/6467242, GPS: N 40° 12’ 34.294’’ E 18° 15’ 8.802’’
In occasione della Notte della Taranta a Melpignano tutti i camper e roulotte dovranno dotarsi di tagliando di accesso online ed entrare dal varco ovest (GPS: N 40° 8’ 32.917’’ E 18° 17’ 6.925’’) entro le 18:00 per il parcheggio. Non sono previsti attacchi energia e/o punti di scarico reflui.
Informazioni utili
Informazioni generali: www.viaggiareinpuglia.it
Unione della Grecìa Salentina: www.borghiautenticiditalia.it
Museo di Storia Naturale del Salento: apertura giugno-agosto di venerdì, sabato e domenica, S.P. Calimera-Borgagne, km 1 – 73021 Calimera (LE), tel. 324/8890790, www.msns.it
Notte della Taranta: www.lanottedellataranta.it
Museo Pinacoteca “G. Pagliano”: SP147, 228 73025 Martano (LE), tel. 339/3050435,