In questa rubrica abbiamo sempre dato consigli ai proprietari di cani. Questo mese ci rivolgiamo a chi ha un gatto e lo porta con sé in viaggio. Anche ora, nel pieno dell’inverno
Come per i cani, anche la maggior parte dei gatti è abituata a una routine quotidiana e spostare i nostri amici felini dal loro ambiente potrebbe risultare piuttosto traumatico. È preferibile perciò, prima di programmare una vacanza in camper o roulotte con Micio, dargli la possibilità e il tempo necessario per familiarizzare con il mezzo. Il gatto solitamente ha bisogno di un’area riservata ed esclusiva in cui può riposarsi indisturbato con a disposizione la lettiera, la ciotola per il cibo e l’acqua. Per evitare che il gatto debba “rimappare” il nuovo ambiente con i suoi feromoni è consigliabile portare tutto ciò che già utilizza a casa (lettiera, cuccia, giochi, tiragraffi e copertina preferita). Ricordiamoci inoltre di informarci se nel campeggio dove trascorreremo la vacanza sono ben accetti gli animali e se ci sono aree attrezzate per loro. Nel caso il nostro gatto sia solito uscire spesso all’aperto è consigliabile munirci di collarino o pettorina con un lungo guinzaglio per permettergli di esplorare l’ambiente esterno in sicurezza. Questo vale soprattutto se siamo in montagna: qui i gatti “fuggitivi” se lasciati liberi fanno più fatica a orientarsi, la neve potrebbe far perdere l’odore delle loro tracce e l’incontro con animali selvatici potrebbe spingerli ad allontanarsi troppo facendoli smarrire facilmente. Una volta accertato con una visita di controllo dal veterinario che il micio è in salute, possiamo preparare la sua valigia: libretto sanitario aggiornato, passaporto europeo necessario per l’espatrio, farmaci o antiparassitari che eventualmente ci ha consigliato il medico, ciotole per il cibo e l’acqua, spazzola per la cura del pelo, giochini, tiragraffi, copertina, traversine assorbenti da mettere all’interno del trasportino se il viaggio è lungo e sabbietta per la lettiera che potremmo non trovare in vendita a destinazione.
Per difendersi dal freddo
Un’alimentazione adeguata può fare la differenza soprattutto per gli amici a quattro zampe che vivono anche all’aperto. Un cibo più ricco e nutriente di grassi e proteine, se consigliato dal veterinario, consente loro di non perdere peso utilizzando le riserve corporee per scaldarsi. Ci sono gatti che sopportano meglio il freddo e come per tutti gli animali dipende dal tipo di razza a cui appartengono. Quelli con folta pelliccia sapranno ovviamente difendersi meglio dal rigido clima invernale ma in ogni caso è importante offrire un riparo che protegga dal vento, dalla pioggia e dal gelo il nostro micio, soprattutto se è “girovago” o se ama dormire all’aperto. In questo caso la cuccia andrebbe collocata qualche centimetro dal terreno al riparo dalla pioggia o dalle correnti d’aria. Il pavimento può essere rivestito con coperte di lana che andranno regolarmente cambiate soprattutto dopo che ha piovuto oppure lo si può coibentare con materiali ecologici. Sempre per combattere il freddo, è importante curare costantemente il pelo del gatto. Infatti spazzolandolo regolarmente si stimola la circolazione sanguigna e il rinnovo del sottopelo lo proteggerà maggiormente dalle basse temperature. Altra accortezza: durante l’inverno è meglio utilizzare la ciotola dell’acqua di plastica poiché quella in metallo conduce il freddo più rapidamente, conviene inoltre ricordarsi di cambiarla più spesso per evitare che si congeli. Il freddo per i gatti anziani o malati potrebbe essere letale o cronicizzare malattie già in corso, è molto importante quindi non sottovalutare l’abbassamento delle temperature soprattutto di notte che possono causare ipotermia. Infine un’ultima osservazione: i gatti che stanno molte ore all’aperto amano rifugiarsi sotto i veicoli per riscaldarsi con il caldo del motore, così facendo potrebbero venire inavvertitamente in contatto con il liquido antigelo nel caso ci fossero perdite dai tubi idraulici. Le industrie produttrici di questo prodotto optano per dei coloranti accesi come il verde lime o il blu elettrico che ci consentono di identificarlo, essendo inodore. È importante verificare che il gatto non l’abbia ingerito perchè il glicole etilenico di cui è composto è estremamente tossico e può causare anche la morte.
Al caldo anche in camper
Se il nostro gatto invece vive prevalentemente all’interno (della casa o del camper), per ripararsi dal freddo basterà mettere una copertina in pile nella sua cuccia ma dovremo comunque garantirgli una temperatura costante perché gli sbalzi o il troppo caldo possono comunque essere dannosi. Per questo è preferibile disincentivare l’abitudine del nostro micio a dormire davanti al caminetto o sopra al radiatore così come è da evitare l’uso incustodito di stufette elettriche o coperte termiche. Nel caso di queste ultime, tra l’altro, il micio potrebbe rosicchiare i fili elettrici correndo il rischio di restare fulminato. In ogni caso è importante osservare gli atteggiamenti del gatto che quando ha freddo ci manda dei segnali. Ad esempio si nasconde sotto il letto oppure entra dentro le coperte in cerca di riparo. Un altro segnale che ci deve mettere in allarme è se tende ad avere sempre il naso asciutto perchè significa che sta male e potrebbe avere la febbre.
Lo sapevi che...
Ci sono tanti modi con cui il gatto esprime il suo affetto
- facendo le fusa
- mostrando la pancia e rotolandosi sulla schiena
- muovendo la punta della coda quando ci è vicino
- ci segue e cerca sempre il contatto
- continua a tastarci massaggiandoci con le zampe
- ci porta le sue prede
- ci dà un colpetto con la testa in segno di possesso nei nostri confronti
- ci mordicchia giocosamente
- ci lecca considerandoci come un suo pari
Se hai dubbi, domande o curiosità puoi mandare la tua richiesta all’indirizzo s.ortolani@camperlife.it