Alla scoperta di una terra “d’cantu, d'amuri e di lu sentimentu” dove si intrecciano miti, natura incontaminata e siti archeologici invidiati in tutto il mondo. Un viaggio culturale, che però non deluderà anche chi all’arte e alla storia preferisce la natura
Sicilia bedda
Con la speranza di non incappare in giornate eccessivamente torride, decidiamo a settembre di volgere lo sguardo verso la Sicilia seguendo un itinerario che toccherà Siracusa, l’Area Marina Protetta del Plemmirio, Noto e Palazzolo Acreide. Luoghi inondati di luce e colori, che regalano scorci di bellezza a ogni sguardo.
Siracusa, figlia del mare
La culla della Magna Grecia è un lembo di terra baciato dal sole e abbracciato da acque cristalline. Si devono dedicare due o più giorni per poter visitare al meglio Siracusa, senza tralasciare nessuna delle sue antiche vestigia, testimoni di un glorioso passato. Si può iniziare dal cuore della città, Ortigia, l’isola nell’isola, collegata alla terraferma da tre ponti. Passo dopo passo si esplora questo piccolo angolo di paradiso. Qui è un piacere vagare nelle viuzze pittoresche con lo sguardo all’insù, ammirando i ricchi balconi, i volti in pietra e le facciate dei palazzi che si sfidano in bellezza. Cortili nascosti, piazze, botteghe, archi e gradini giocano a rincorrersi, creando un labirinto da cui non si vorrebbe mai uscire. Con le luci della sera l’isolotto si rivela in tutto il suo splendore, offrendo ristorantini vista mare dove concedersi momenti di relax e quiete. Ortigia è un concentrato di bellezza che raggiunge il suo apice in piazza Duomo, su cui si affaccia la maestosa cattedrale dove sono custoditi la statua della Madonna della neve e i resti dell’abside normanno. Sempre sulla piazza si trova la chiesa di Santa Lucia alla Badia dove si può ammirare il quadro di Caravaggio "Il seppellimento di Santa Lucia”.
Tra magie e leggende
A pochi passi dal Duomo, in via della Giudecca, si trova un luogo magico che catturerà l’attenzione di grandi e piccoli: il Museo Teatro dei Pupi. Al suo interno si potrà assistere all’Opra dei Pupi, un accattivante spettacolo in cui le abili mani dei “pupari” muovono dame e cavalieri, che vestiti di lucenti corazze sfoggiano spade e armature. Tra gesti e parole antiche rivive una tradizione secolare, gelosamente tramandata da padre in figlio. Poco distante si trova la Fonte Aretusa, il cui nome rimanda alla mitologia greca e alla storia che legò Alfeo e la ninfa Aretusa. Con una piacevole passeggiata si arriva nella punta estrema dove, in una posizione strategica, si trova il castello Maniace, poderoso maniero costruito da Federico II. Qui prendetevi tutto il tempo di cui avete bisogno per godervi il panorama mozzafiato che si apre sul mare.
Un perfetto binomio di arte e storia
Uscendo da Ortigia, altre sorprese attendono il visitatore. Il Parco Archeologico della Neapolis con i resti d’epoca greca e romana, l’anfiteatro romano con i corridoi da cui gladiatori e animali entravano nell’arena, il teatro greco risalente al V secolo a.C., uno dei più grandi a quei tempi, che ospita ancor oggi importanti rappresentazioni e spettacoli d’estate e l’ara di Ierone II, un altare gigantesco probabilmente eretto in onore di Zeus. Uno dei luoghi più suggestivi è l’orecchio di Dionisio, antica cava da cui si traevano i blocchi di pietra calcarea che conferiscono l’inconfondibile colore grigio - bianco agli edifici della città. Dopo la scorpacciata d’arte ci spostiamo verso sud, percorrendo per circa undici chilometri la SS115, per raggiungere un’oasi di pace.
Plemmirio, un tuffo nel Paradiso
Un luogo dove nascono i sogni e dove ascoltare il respiro del mare. Questo si pensa quando si giunge alla riserva naturale del Plemmirio, l’area marina protetta che si estende alle spalle del faro. Qui, dove il mare borbotta e s’infrange sulla scogliera bianca, la vista si perde all’orizzonte e si raggiunge la piena sintonia con la natura. Nella riserva è possibile intraprendere itinerari via terra e via mare. A piedi o in bicicletta ci si può avventurare lungo il sentiero naturale che da punta Castelluccio arriva fino al faro di Capo Murro di Porco. Spiaggia delle Fanusa è ideale per chi ama fare immersioni, tra una natura incontaminata che svela i suoi meravigliosi fondali. La zona di Costa Bianca, poco affollata, presenta fondali rocciosi e risponde alle esigenze di chi è in cerca di un angolo silenzioso e desidera fare snorkeling o diving (attività consentita previa autorizzazione online). Tutta la costa è punteggiata da scogli dalle forme bizzarre, come lo scoglio dell’elefante, che crea uno scenario degno di un dipinto.
Destinazione Noto, la città dorata
Il viaggio continua verso Noto, splendida perla del Barocco ricostruita dopo il terribile terremoto del 1693. Alla città, dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, si giunge con la SP58, la SP104 e la SS115. Qui è facile lasciarsi sedurre dalla bellezza di corso Vittorio Emanuele dove ogni palazzo nobiliare, con i suoi eleganti balconi in ferro battuto, rappresenta una piacevole distrazione. Si accede al corso superando l’imponente Porta Reale, sormontata da un pellicano e affiancata da due torri. Una scenografica scalinata conduce alla cattedrale, dedicata a San Nicolò. Vestita di color ocra, la chiesa si staglia nell’azzurro del cielo, creando un contrasto che appaga la vista. Poco distante sorgono l’ottocentesco Teatro Comunale, Palazzo Vescovile, Palazzo Landolina di Sant’Alfano e Palazzo Ducezio, con un bel porticato in stile classico e l’elegante sala degli specchi. Plasmata dal Barocco, che ha disegnato edifici, vie e chiese, Noto è un museo a cielo aperto, un susseguirsi di meraviglie, una dietro l’altra. Tanti gli edifici da visitare, la chiesa di San Francesco dell’Immacolata, il collegio dei Gesuiti e il monastero dei SS. Salvatore, ognuno dei quali riserva sorprese. A una manciata di chilometri dalla città nuova, adagiata sul Monte Alveria, si trova Noto antica. Della città, distrutta dal sisma di fine Seicento, si possono ammirare i ruderi del castello e la Torre Maestra, che offre incantevoli vedute. Dopo aver appagato lo sguardo è tempo di rimettersi in marcia lungo la Statale 287, per arrivare all’ultima tappa dell’itinerario che si snoda nella Sicilia sudorientale.
Palazzolo Acreide, va in scena il Barocco
Un’altra gemma del Barocco, dalle radici greche, è Palazzolo Acreide, città annoverata nella lista del Patrimonio dell’Umanità. Testimonianze antiche, bellezze architettoniche, palazzi e chiese intrisi di storia sono disseminati ovunque. Qui un’esperienza da non perdere è assistere a una delle feste popolari che coniugano devozione, folclore e tradizioni secolari. Una delle più belle, che si ripete puntuale ogni anno il 10 di agosto, è quella che colora con spettacolari fuochi d’artificio la chiesa di San Sebastiano. Altre chiese degne di nota sono quella dell’Annunziata e quella di San Paolo. Destano curiosità il museo dei viaggiatori, il museo archeologico G. Judica che conserva le testimonianze dell’antica Akrai e il museo etno-antropologico A. Uccello, che permette di fare un viaggio nella cultura popolare siciliana tra utensili, manufatti e antichi strumenti. Durante il soggiorno ci si lascia tentare dalle prelibatezze che il territorio offre: salsiccia, salumi, olio, formaggi, vini e deliziosi dolci. Un percorso gastronomico che accanto a quello culturale regala emozioni uniche. Uno dei siti più suggestivi, palcoscenico di un festival internazionale dedicato ai più giovani, è il teatro greco situato sui Monti Iblei, dove nasceva l’antica Akrai. Conosciuto come il teatro del cielo, è un luogo incantevole, che guarda da lontano l’Etna. Sedetevi sui gradini e riempitevi gli occhi di bellezza: è il modo migliore per salutare questa terra.
Informazioni utili per il camperista
Come arrivare in camper in Sicilia
In Sicilia si può arrivare percorrendo l’Autostrada Salerno - Reggio Calabria fino a Villa San Giovanni, dove con il traghetto si attraversa lo stretto di Messina, raggiungendo l’isola dopo circa venti minuti di navigazione. Da qui si prosegue sull’A18/E45 e si continua sulla SS124. La distanza tra Messina e Siracusa è di circa 162 km. Si può partire anche dal porto di Salerno in direzione di Messina o dal porto di Napoli verso Catania con la compagnia di navigazione New TTT Lines, convenzionata con il Club di CamperLife ( biglietteria Napoli 081/5800016 - Catania 095/340644).
Dove sostare in camper nella culla della Magna Grecia
- Siracusa: Area attrezzata Von Platen, via Augusto Von Platen, 96100 Siracusa, GPS: N 37° 4’ 36.736’’ E 15° 17’ 15.759’’, possibilità di sosta su sterrato nel parcheggio attrezzato comunale, a pagamento, sosta anche notturna.
Area attrezzata Paradise, viale Giuseppe Agnello 1, GPS: N 37° 4’ 22.004’’ E 15° 16’ 37.543’’, parcheggio custodito e attrezzato per camper all’interno del parco Neapolis, convenzionato con il Club di CamperLife.
Area attrezzata Euro Parking, via Elorina 180, GPS: N 37° 1’ 33.971’’ E 15° 15’ 20.851’’, parcheggio attrezzato, asfaltato e ombreggiato, servizio di navetta per zona archeologica e Ortigia.
Area attrezzata Ippocamper, via Necropoli del Fusco 18, GPS: N 37° 4’ 13.908’’ E 15° 15’ 40.464’’, dispone di 20 piazzole per la sosta camper, apertura annuale. - Noto: Area attrezzata Noto Parking, C.da Faldino, GPS: N 36° 53’ 1.302’’ E 15° 5’ 9.466’’, area di sosta per 40 camper, apertura annuale, convenzionata con il Club di CamperLife.
Area Attrezzata Oasi Park Falconara, Lido di Noto, GPS: N 36° 52' 12.04'' E 15° 7' 43.388'', con 50 posti camper e situata a 400 metri dal mare, convenzionata con il Club di CamperLife. - Palazzolo Acreide: Punto sosta comunale nell’ampio parcheggio pavimentato poco distante dal centro abitato, via Antonello da Messina, GPS: N 37° 3’ 44.737’’ E 14° 54’ 33.433’’.
Informazioni utili
Ortigia: www.ortigia.it;
Museo Teatro dei Pupi: via della Giudecca 22, tel. 0931/465540, www.pupari.com;
Castello di Maniace: tel. 0931/464420;
Parco Archeologico della Neapolis: www.siracusaturismo.net;
Consorzio Plemmirio: via Gaetano Abela Comprensorio del Castello Maniace, tel. 0931/449310, www.plemmirio.eu;
Noto: www.valdinoto.com;
Palazzolo Acreide: www.comune.palazzoloacreide.gov.it.
Foto gentilmente concesse da:
Marcello Scrofani, Marina Garbelotto, Caterina Marzolla, Alessandro Sensini, Roberta Gallipoli, Alessandra Monaco, Salvatore Mancuso, Giovanni Cavagnacchi.
Si ringraziano per la collaborazione l’Area Marina Protetta del Plemmirio, Maurizio Aiello e lo Staff di VisitaPalazzolo.