Il racconto di una bellissima vacanza in Scozia: quasi venti giorni e tanti chilometri nella parte più a Nord del Regno Unito. Un viaggio impegnativo, coinvolgente e meraviglioso, tra località lontane dalla folla estiva e scenari verdissimi, inevitabile corollario di un clima molto più piovoso delle nostre latitudini
Finalmente in partenza per il Nord, destinazione Scozia, nei nostri pensieri da tanto tempo… Siamo consapevoli che i chilometri (o meglio le miglia) saranno tanti, complici anche gli spostamenti poco agevoli nelle Highlands, sappiamo inoltre che il meteo sarà verosimilmente capriccioso; per fortuna almeno lasceremo alle spalle il caldo estivo soffocante della Pianura padana.
Sabato 10 agosto
Parabiago – Col de Bagenelles (F) - al contachilometri 141.220 – 432 i km percorsi.
Finalmente si parte, la vignetta autostradale svizzera l’avevo già acquistata e applicata sul parabrezza. Entriamo in autostrada a Lainate e per evitare le code alla dogana di Como, passiamo dal valico di Bizzarone. I pannelli a messaggio variabile indicano 60 minuti di attesa al Gottardo, un tempo tutto sommato ragionevole, non fosse stato che alla fine
I minuti sono diventati due ore a causa di un veicolo in panne in galleria! Superato il traforo il viaggio è proseguito abbastanza bene fino a Basilea. Entriamo in Alsazia e saliamo al Col Bonhomme (48°09'54.9"N 7°04'46.7"E), unico tratto non autostradale sull’itinerario scelto per raggiungere Calais.
Al colle si parcheggia comodamente, ma per chi cerca la tranquillità assoluta dei Vosgi, è sufficiente spostarsi di 4 o 5 chilometri, verso il vicino Col de Bagenelles, per passare una notte nel silenzio assoluto (48°11'33.9"N 7°06'50.3"E). Dopo cena consultiamo le tariffe dei traghetti e prenotiamo per lunedì alle 7:45 la nostra corsa, al costo di 96 euro.
Domenica 11 agosto
Col Bagenelles (F) – Calais (F) 659 km percorsi
Oggi lunga traversata del centro Europa. Scarichiamo al camper-service di Fraize (48°10'55.8"N 7°00'13.1"E), poco sotto il Col Bonhomme. Dopo pochi km si rientra in autostrada per superare Nancy, Metz, Lussemburgo, Tournai, Namur, ed arrivare a Dunkerque, quindi in breve, ma siamo già a tardo pomeriggio, raggiungiamo Calais. Qui, nei pressi del camping, c’è un’ottima area di sosta (50°57'34.0"N 1°49'57.2"E), oppure due comodi camper service (gettone al campeggio o alle casse automatiche dell’area), così facciamo una doccia, le operazioni di camper-service, e ci trasferiamo alla vicina Sangatte (50°56’29.9”N 1°44’30.5”E), dove ho visto, dal sito Campercontact, che hanno approntato un’area di sosta gratuita, tranquilla, ma senza servizi.
Lunedì 12 agosto
Calais (F) – Ripon (UK) 527 km percorsi
Stamattina sveglia all’alba, colazione e quindi di corsa all’imbarco… Alle 6:45 siamo ai caselli, poco dopo in coda per salire, quindi coccolati dal mare della Manica, arriviamo a Dover. Fotocopiando le due vacanze scorse nel Regno Unito scendiamo dal traghetto e facciamo sosta in centro a Calais, soprattutto per prelevare un po’ di sterline, quindi via sulla M20 fino a Londra, che circumnavighiamo ad Est sulla M25. Già da casa mi ero registrato sul sito del Dartford Tunnel (tunnel autostradale sotto il Tamigi) versando le 10£ minime; questa operazione è consigliabile, in quanto il transito del tunnel è a pagamento e, se non si effettua la pre-registrazione occorre pagare nelle 24 ore successive (www.gov.uk/pay-dartford-crossing-charge).
Imbocchiamo la M1 e ci fermiamo per il pranzo. Soltanto per caso, digitando su Google Maps la nostra destinazione, apprendiamo di un incidente sulla M1, quindi, per evitare le due ore di coda segnalate, preferiamo la A1 che, in tardo pomeriggio, ci porta fino alla graziosa cittadina di Ripon, dalla quale è passato anche il mondiale di. Pernottiamo, senza alcun problema, nel parcheggio vicino al centro, al costo di 4£/24h (54°08'12.0"N 1°31'13.7"W)
Martedì 13 agosto
Ripon - Exham 228 km percorsi
Un piccolo inconveniente fisico ci impone la ricerca di un consulto medico (gentili ed efficienti, a costo zero), e a metà mattina ripartiamo per il Vallo di Adriano (antico confine Nord dell’Impero Romano), che raggiungiamo circa a mezzogiorno.
Sostiamo per il pranzo nel parcheggio di Vindolanda, che visiteremo nel primo pomeriggio.
Vindolanda è il nome del sito che ospita i resti di una cittadina fortificata romana, posta a un paio di chilometri dall’effettivo Vallo. Il sito è interessante, con tutto accuratamente spiegato (24£ 4 persone) se non fosse che il vero Vallo non è da qui visibile. Quindi riprendiamo il camper ed arriviamo in località Steel Rig, dove parcheggiamo in un piccolo parcheggio (1£/h), e da dove, in pochi minuti, si raggiunge una porzione del “muro”.
Non capiamo se ben conservato o restaurato, ma l’idea della grande opera che fu è ben percepibile. Consigliamo però, se interessasse, la parte paesaggistica oltre che quella storica, meglio inoltre preferire i vicini scavi di Housteaads Roman Wall, ovvero un fortino romano proprio nei pressi del Vallo, che giudichiamo più significativi rispetto a Vindolanda.
Ci spostiamo alla ricerca di un posto per la notte ma troviamo parecchi divieti di parcheggio notturno, pertanto si guida fino a raggiungere Hexham, dove solo una porzione del grande parcheggio sotto il paese non ha il divieto “No Overnight Park”, quindi ci sistemiamo per cena e notte (54°58'17.2"N 2°05'47.4"W).
Mercoledì 14 agosto
Hexham – Edimbugo 145 km percorsi
Piove per quasi tutta la notte, al mattino partiamo per il nostro primo ingresso in terra scozzese. Lasciamo Hexham e percorriamo la bellissima A68 che, nonostante la pioggia a tratti e il cielo plumbeo, ci regala panorami splendidi, in particolare nel tratto che attraversa il Northumberland National Park; un susseguirsi di salite e discese improvvise, attraversando pascoli e brughiere a perdita d’occhio.
Ci fermiamo solo pochi minuti a Jedburgh per una foto alla pittoresca abbazia medievale senza tetto, e altrettanto per una foto al confine tra Scozia e Inghilterra, in località Carter Bar. Per mezzogiorno arriviamo al camping Lothian Bridge Caravan Park, a Dalkeith, nei pressi di un imponente ponte ferroviario ottocentesco. Il camping è gradevole e ordinato, e in 25 minuti di autobus si arriva nel centro di Edimburgo (55°52'20.4"N 3°04'39.0"W).
Il pomeriggio riusciamo ad andare in centro, un po’ senza meta, ma solo per assistere alle performance di qualche artista di strada, essendo periodo del Festival Fringe, dove artisti di strada di ogni tipo si esibiscono tra le vie della città.
Giovedì 15 agosto
Edimburgo – Dunkeld 125 km percorsi
La giornata è dedicata alla visita di Edimburgo, lasciamo il camping e ci portiamo in un parcheggio vicino al parlamento Scozzese (1£/h - 55°57'04.1"N 3°10'10.3"W); da qui si percorre il Royal Mile in salita fino a raggiungere il castello.
Qui troviamo, nonostante siano solo le 9:30, almeno un centinaio di persone in coda. Comperati i biglietti (al non trascurabile costo di 62£ per due adulti e due ragazzi), entriamo e ci facciamo avvolgere dall’atmosfera medievale, ciò nonostante la folla di visitatori presenti. Vi restiamo fino a metà giornata visitando musei e chiese al suo interno, in attesa del colpo di cannone che quotidianamente viene sparato alle tredici in punto.
Ripercorriamo così il Royal Mile in direzione del camper, di tanto in tanto fermandoci ad assistere alle performance di qualche artista. Nel pomeriggio riprendiamo la strada verso Nord, lasciando Edimburgo tramite il Queensferry Bridge sul canale Firth of Forth (estuario del fiume Forth), passando Perth e raggiungendo, per l’orario di cena la caratteristica cittadina di Dunkeld (56°34’03.0” N 3°35’10.3” W), dove il parcheggio cittadino ci ospita per la cena la notte. Qui è eventualmente possibile visitare la vicina abbazia, caratteristica perché priva del tetto. Già pregustiamo i giorni successivi, che ci porteranno in quella che è la zona che più contraddistingue la Scozia, le Highlands.
Venerdì 16 agosto
Dunkeld (Nella prima foto) – Loch Ness 243 km percorsi
Ancora una notte di pioggia, colazione e ancora strada, sempre sulla A9, sempre attraverso brughiere e pascoli interminabili; facciamo solo una piccola deviazione di un paio di ore nel parco nazionale dei Cairngorms, passiamo nella graziosa Aviemore, salendo verso gli impianti sciistici che, così a prima vista, sono molto lontani dagli standard alpini.
Passiamo un’ora sul grazioso lago Morlich e riprendiamo la A9, giungendo ad Inverness e, da qui, in circa mezz’ora arrivando a Drumnadrochit, caratteristico paese di pescatori sul lago di Loch Ness, che ospita il centro visitatori di Nessie, il presunto mostro del lago di Loch Ness.
Pranziamo nel parcheggio e, nel pomeriggio dedichiamo quanto serve per la visita di Nessieland, dove viene spiegata la storia e le indagini sul presunto mostro Nessie.
Finalmente a metà pomeriggio, dopo una giornata caratterizzata da un’alternanza impazzita di schiarite e scrosci di pioggia, esce uno splendido sole, proprio mentre entriamo nel Loch Ness Bay Caravan Park (57°19'45.6"N 4°27'57.4"W).
Sabato 17 agosto
Loch Ness – Dunnet Head 296 km percorsi
Il mattino prospetta quella che sarà una splendida giornata di sole, alle 8:30 siamo già nel parcheggio dell’Urquhart Castle, di cui, in poco tempo, visitiamo le rovine, per poi metterci in viaggio verso Nord, passando da Inverness e costeggiando poi tutta la sponda Est della regione delle Highlands Nord Occidentali. Piccola deviazione verso l’interno fino a Lairg, dove ci fermiamo per il pranzo sulle sponde del lago, per poi risalire ancora passando Helmsdale e Wick, e fino a Noss Head.
Da qui, in pochi minuti a piedi si raggiungono le rovine del Sinclair Castle, affacciato sul mare, e che i signori Sinclair stanno salvando dalla rovina vera a propria, anche se i lavori di sistemazione appaiono al momento fermi.
Per la notte vorremmo spostarci a Dunnet Head, che è il punto più a Nord della Gran Bretagna “continentale” (fatte salve le isole Orcadi). Fortunatamente raggiungiamo la punta, che si presenta senza divieti di sosta notturna (58°40'12.8"N 3°22'35.7"), così ci sistemiamo nel parcheggio e godiamo del bellissimo panorama. Purtroppo il sole, che finora ci ha accompagnato, ci lascia in favore di un forte temporale che durerà per buona parte della serata, privandoci di un bel tramonto.
Domenica 18 agosto
Dunnet Head - Durness 189 km percorsi
La pioggia della sera prima ha rischiarato il cielo, e svegliarsi con pochi altri camper, in un paesaggio quasi incontaminato, con davanti l’oceano, è realmente impagabile. Dopo colazione ci spostiamo a John o’Groats, piccolo porticciolo, storicamente nei secoli punto di partenza per le Orcadi, anche se ora i traghetti più grandi partono da Gills.
Da qui alla vicina Duncansby Head i chilometri sono pochi, e il panorama favoloso, sul mare e sui Duncansby Stacks, dei pinnacoli rocciosi alti decine di metri, uno dei quali forato (Thirle Door).
Ripuntiamo verso ovest, percorrendo così, nell’arco della giornata, le spettacolari 90 miglia della A836, che ci porteranno fino a Durness. Buona parte della strada è su carreggiata unica (single track road con piazzole di sosta per lo scambio dei veicoli), attraversando natura incontaminata, rarissime case e pochi centri abitati, e altrettanto poche auto in transito, nonché bellissime baie dove le maree la fanno da padrona, una su tutte la lunga insenatura di Loch Eriboll.
Unica raccomandazione è non rimanere in riserva di carburante, perché i distributori sono tutt’altro che diffusi. A sera ci sistemiamo a Durness, al campeggio Sango Sands Oasis (58°34'06.8"N 4°44'35.9"W), direttamente sul mare.
Lunedì 19 agosto
Durness – Lochinver 127 km percorsi
Il mattino decidiamo di effettuare un’escursione a Cape Wrath, nonostante le previsioni meteo non siano delle migliori, scendiamo pochi chilometri fino a Keoldale, dove una piccola imbarcazione copre i cinque minuti di traversata del Kyle of Durness fino al porticciolo, qui dei pullmini da una quindicina di posti, in circa un’ora e mezza di interminabile strada sterrata, portano fino a Cape Wrath. Il suo faro, e il fatto che sia una delle estremità più a Nord della Scozia, ne fanno una gita imperdibile, anche se non propriamente economica (circa 67£ per quattro persone).
Ritornati al camper per mezzogiorno, scendiamo fino a Balnakeil, dove pranziamo con vista sulla bianca e omonima spiaggia, a fianco dei resti della Balnakeil Church, rovine di una chiesa medievale attorniata da un vecchio cimitero. Nel pomeriggio dedichiamo un’ora circa alla visita della vicina Smoo Cave, una grotta naturale adiacente al mare. Successivamente ci rimettiamo in viaggio sulla A894, a lunghi tratti ancora su single track, per arrivare al piccolo borgo di Lochinver, dove pernottiamo in un parcheggio all’inizio paese (58°09'14.7"N 5°14'22.0"W). Nel pomeriggio è stata interessante una deviazione che abbiamo compiuto, lasciando la strada principale, in favore di Lochmoore Lodge e la Reay Forest, entrando nel mezzo delle Highlands, con paesaggi veramente incantevoli.
Martedì 20 agosto
Lochinver – Eilean Donan Castle - 210 km percorsi
Da Lochinver, dopo una piacevole notte, invece di utilizzare la strada principale ripassando da Little Assynt, decidiamo di percorrere la variante litoranea che, tra caratteristiche vallette, boschi, numerosi laghi, e qualche difficoltoso incrocio di altri mezzi (alcuni tratti sono piuttosto stretti), ci riporterà sulla cosiddetta Route 500 nei pressi di Drumrunie; da qui ad Ullapool sarà una passeggiata.
Ullapool è stato il primo vero paese degno di tale nome degli ultimi 3 giorni, praticamente a partire da Thurso, tutto quanto incontrato durante gli ultimi 300 kilometri, è stato fondamentalmente costituito soltanto da tanti piccoli aggregati di case, spesso sparse, ma niente che assomigliasse ad un centro abitato articolato, con un centro, una piazza, una chiesa e quant’altro. La visita si rivelerà piacevole, così come il meteo, e il paese ben frequentato ed animato. Ripartiamo nel pomeriggio e, in un paio d’ore, arriviamo, via A835 e A832, a Eilean Donan Castle. Purtroppo i parcheggiatori ci confermano che non possiamo pernottare nei pressi del castello per la notte, pertanto ci sistemiamo in un vicino campeggio, peraltro privo di nome (57°16'56.1"N 5°31'33.2"W), da dove, in 10 minuti a piedi, si arriva al castello. Sublime la serata per l’indovinata illuminazione.
Mercoledì 21 agosto
Eilean Donan Castle – Neist Point - 129 km percorsi
Uscendo dal campeggio di buon’ora ci assicuriamo un posto nel parcheggio del castello, ma soprattutto entriamo per la visita (29£ biglietto famiglia) quasi per primi, scelta azzeccata visto il numero cospicuo di visitatori che verranno riversati nelle sale del castello dai vari autobus. Il castello si rivelerà veramente spettacolare, indubbiamente quello da noi più apprezzato, sia per la location che per le complete spiegazioni dei locali, e per gli interni splendidamente arredati e curati (audio-guida personale compresa nel prezzo in italiano).
Purtroppo il meteo sta cambiando, stamane è solo nuvoloso, ma prevedono pioggia abbondante. E così è stato appena arrivati sull’isola di Skye, a Portree, dove siamo giunti per pranzo. Attendiamo invano che smetta di piovere, ma purtroppo non cessa, anzi aumenta intensità, così visitiamo lo stesso il piacevole porto, corollato di semplici case colorate pastello. L’idea è di arrivare e Neist Point, punta occidentale estrema dell’isola, e pernottare lì, ma il vento, decisamente forte, ci lascia più d’un dubbio. Percorriamo lo stesso la stretta strada per arrivare alla punta, così il sole ci premia facendo capolino circa dopo un’ora, regalandoci uno dei più bei paesaggi della vacanza. Neist Point è un luogo bellissimo, scendendo fino al faro (circa 45 min. andata e ritorno) si ammirano altissime scogliere e un paesaggio tipicamente nordico. Purtroppo durante la notte tornerà il vento, disturbandoci il sonno, ma Neist Point rimarrà uno dei più bei posti visitati (57°25'47.6"N 6°46'40.3"W).
Giovedì 22 agosto
Neist Point - Portree 141 km percorsi
Dedichiamo mezza giornata per il periplo in senso orario dell’isola, in particolare della penisola di Trotternish. I chilometri non saranno tanti ma le strade, non propriamente agevoli e spesso a carreggiata unica, non permettono spostamenti veloci.
Arrivati ad Ulg dovremmo proseguire per Duntulm, ma preferiamo una strada che traversa l’altipiano vulcanico del Quairaing e che porta a Staffin. Percorrendola si arriva, a quota 550m circa, ad un passo da dove è possibile scattare foto stupende; scendendo verso Staffin e riprendendo la A855, dopo pochissimi chilometri si arriva a Kilt Rock, dove, da un trascurabile laghetto esce un altrettanto trascurabile ruscello che, inaspettatamente, compie uno spettacolare salto di circa 50 metri; qui purtroppo il parcheggio è in condizioni pietose, e il vento in ulteriore rinforzo, così scattiamo poche foto e ci rifugiamo al vicino e riparato porticciolo di Garrafad.
Nel pomeriggio proseguiamo verso Sud, passando anche dall’Old Man of Storr, qui ci sono alti pinnacoli rocciosi, purtroppo semi invisibili perché avvolti dalle nuvole. Arrivati a Portree un po’ stanchi, ci sistemiamo nel Torvaig Camping (27£ - 4 persone - 57°25'33.9"N 6°11'11.0"W).
Venerdì 23 agosto
Portree – Invercoe 187 km percorsi
Dopo un’ulteriore notte di vento molto forte, ripartiamo per quello che sarà l’ultimo giorno nelle Highlands; invece di ripercorrere a ritroso la strada di ingresso sull’isola e lasciandola dal ponte di Kyle of Lochalsh, preferiamo percorrere la A851 che da Broadford porta, con piacevoli 20 miglia, al porto di Armadale. Attendiamo il traghetto successivo perché su quello in partenza non c’è posto, ed effettuiamo la traversata alla volta di Milovaig dove, una volta sbarcati, pranziamo con vista sul porto e sui traghetti che fanno spola.
Dopo pranzo la giornata, prima uggiosa (strano!), diventa splendida, così percorriamo la A830 verso Fort William, sempre tra scorci splendidi, fermandoci in località Banavie, alle Neptune’s Staircase, una serie di sette chiuse navigabili da imbarcazioni di medie dimensioni, che colmano il dislivello tra il Loch Lochy e il Loch Linne, parte del tragitto che, passando anche dal Loch Ness, mette in comunicazione Mare del Nord e oceano, con un tragitto pensato e realizzato nei primi anni del 1800.
La giornata successiva vorrei salire sulla cima del Ben Nevis (cima più alta del Regno Unito), ma le previsioni prevedono pioggia, e coprire 1300 metri di dislivello per avere vista nulla e rischiare un raffreddore non mi entusiasma affatto. Ci spostiamo pochi chilometri fino all’Invercoe Camping (56°41'10.8"N 5°06'18.7"W), dove pernottiamo.
Sabato 24 agosto
Invercoe – Mull of Galloway - 324 km percorsi
Oggi copriremo un lungo tratto verso Sud, lasciando definitivamente le Highlands.
Dapprima attraversiamo le Glencoe Mountains, quindi costeggiamo il Loch Lomond, arriviamo fino Glasgow via M8, e a Kilmarnock con la M77. Da qui una piacevole ma interminabile A77 ci porta a Stanraer, dove pranziamo sul porto. Il Pomeriggio visitiamo Portpatrick; vera perla è il porto e le sue case colorate. Verso sera arriviamo, tramite una stretta strada, fino all’estremità Sud della penisola, al Mull of Galloway Lighthouse (54°38'07.6"N 4°51'36.0"W), solitario e spettacolare punto di osservazione su delle alte scogliere, da cui si possono vedere in lontananza sia l’isola di Man, che la vicina Inghilterra (zona del Lake District), ma soprattutto si intravede la relativamente vicina Irlanda. Trascorriamo una notte in assoluta tranquillità.
Domenica 25 agosto
Mull of Galloway – Banbury - 612 km percorsi
Dopo una colazione all’alba, si parte con l’idea di coprire una considerevole distanza, perché domani vorremo rivisitare le scogliere bianche delle Seven Sister, pertanto la giornata viene spesa per raggiungere la M6 in zona Carlisle, e utilizzarla, assieme alla M40, per arrivare pochi chilometri prima di Londra, fermandoci in un camping-farm per la notte, diciamo parecchio accaldati perché le temperature sono decisamente diverse da quelle lasciate “su” in Scozia.
Lunedì 26 agosto
Banbury – Lewes 263 km percorsi
Superiamo indenni (traffico parlando) Londra, e con la M23 raggiungiamo Seaford, e da qui le Seven Sister, veramente spettacolari, la cui visita ci occupa tutto il pomeriggio. Percorrendo la Beachy Head Road ci si “arrampica” sulle scogliere, e diversi parcheggi, tutti rigorosamente a pagamento, ne permettono la visita. Noi utilizziamo prima quello di Beachy Head e poi quello di Belle Tout, nei pressi dell’omonimo faro.
Un bus percorre la medesima strada, molte persone salgono da Birling Gap a piedi fino a Beachy Head, per poi ridiscendere a piedi, ma i più si fanno portare in salita dal bus e ridiscendono a piedi… dipende da quante calorie si è disposti a consumare! Prima di recarci alla vicina Lewes (50°52'28.9"N 0°00'55.1"E), dove passeremo la notte in un ameno parcheggio per poche sterline, facciamo tappa, assolutamente consigliata, a South Hill Barn (difficoltà per parcheggiare camper, il nostro da 6 metri siamo riusciti a infilarlo a malapena), da dove, in 15 minuti a piedi si arriva al Costguard Cottages (località Cuckmere Heaven), con vista su tutte le Seven Sister, che verso sera si colorano di una luce indimenticabile.
Martedì 27 agosto
Lewes – Sangatte 213 km percorsi
Approfittiamo dell’ultima mezza giornata in UK per una ultima visita alle bianche scogliere; arriviamo a Birling Gap, dove un sito del National Trust spiega e mostra l’evoluzione dell’erosione delle scogliere. Qualche ultima foto ma il caldo è veramente torrido. Ci ricordiamo nel 2016 quando abbiamo visitato il tutto con maglia maniche lunghe e pile! Così partiamo per Dover, dove abbiamo prenotato un traghetto per le ore 15, a 88 sterline, risaliamo le scogliere verso Estbourne, ma rischiamo un frontale con un altro camper francese il cui guidatore si è dimenticato di guidare a sinistra…
Che spavento! Purtroppo, dopo Hastings, un incidente blocca la A259, la polizia ci dice di attendere un’ora o effettuare un lungo giro non precisato in strade secondarie di circa 45 minuti per arrivare a Rye, optiamo, con ansia, per la seconda opzione, 30 miglia di stradine e alle 13:30 siamo a Calais, arriviamo al casello e ci imbarcano sul primo traghetto disponibile invece di quello prenotato, siamo praticamente gli ultimi a salire.
Riusciamo a mettere qualcosa sotto i denti una volta in mare, sbarchiamo e trascorriamo qualche ora sul bel lungomare di Calais, per poi fare le operazioni di camper service e sistemarci a Sangatte, esattamente come all’andata (50°56'29.9"N 1°44'30.5"E).
Mercoledì 28 agosto
Sangatte – Col Bonhomme - 640 km percorsi
Salutiamo il mare, e ci mettiamo in strada, sull’itinerario dell’andata da percorrersi a ritroso, quindi Dunkerque, Namur, Lussemburgo, Nancy, Col Bonhomme, che raggiungiamo per l’ora di cena……Ultima notte in solitudine sul passo (48°09'54.9"N 7°04'46.7"E), per giunta al fresco, prima del ritorno in Italia.
Giovedì 28 agosto
Col Bonhomme – Parabiago - 435 km percorsi
Oggi ultimo giorno, ci svegliamo al fresco del colle, colazione, poi discesa verso Colmar e quindi, entrati in Svizzera, praticamente senza problemi di traffico, a metà pomeriggio rientriamo nella calura estiva Lombarda.
Conclusioni
Ripartiremmo già da ora per una seconda visita, magari aggiungendo Orcadi ed Ebridi.
Ci hanno colpito i grandi spazi, i lunghissimi laghi interni, così come quelli che vengono chiamati Loch, che non sono altro che lunghissime insenature del mare, il corrispondente dei fiordi Norvegesi ma non sempre con il perimetro fatto di alte scogliere, al contrario i prati digradano spesso fino al mare.
Le strade sono efficienti fino alle Highlands, poi le medie di spostamento crollano; bisogna soprattutto abituarsi alle Single Track Road, cercando di arrivare alla piazzola di scambio né troppo presto, pena fermarsi ad aspettare l’altro veicolo, né troppo tardi; al contrario, se si riesce a calibrare bene, si arriva in piazzola e ci si scambia praticamente solo rallentando senza fermarsi.
I prezzi non sono economici, i campeggi sono sempre ben tenuti ma non eccessivamente cari, nelle Highlands si può pernottare ovunque con discrezione, ma la mancanza di camper service fuori dei campeggi impone, per equipaggi come il nostro, fatto da quattro persone, una sosta in campeggio, una notte sì e una no.
Gli scozzesi non sono stati né cordiali né maleducati, semplicemente, a nostra impressione, poco affabili e distaccati.
Come succede quasi sempre siamo soddisfatti della scelta della meta, i chilometri sono stati tanti, ma il traffico poco, quindi ben gestibili, unico perenne rammarico è che transitando su queste strade costiere, tutti gli angolini meriterebbero una deviazione, una fermata, una fotografia, ma questo si può fare solo se si ha a disposizione il triplo del tempo. Riguardo al meteo, si sa, se si vuole il caldo e il sole meglio andare in Spagna o Grecia, in Scozia il dazio da pagare è l’instabilità: il vento, la pioggia. Temevamo anche i “midge”, piccoli insetti piuttosto fastidiosi, che però abbiamo trovato solo a Eilean Donan Castle, dove la sera sono risultati insistenti nel pungere ovunque, anche infilandosi sotto i vestiti.
SCHEDA DI VIAGGIO
Viaggio effettuato ad agosto 2019
Autore
Nome: Stefano Mezzanzanica
Città: Parabiago (MI)
Veicolo: McLouis 460 - 2001
Equipaggio: Stefano, Maristella, Riccardo, Matteo
Km percorsi: 6.125
Spese per:
Autostrade Italia e Svizzera 35,80€ (vignetta svizzera 33€ + 2,80 casello Como Grandate)
Parcheggi: circa 20 euro
Camping: 196 euro
Camper service: 11 euro
Gasolio: 1.150euro - 798 lt (consumo medio 7,67 km/lt)
Traghetti: 217euro
Visite, musei, castelli: 183 euro
Totale: circa 1.765 euro, calcolato al cambio medio del 08/2019
approssimativamente 1,10 €/£