Viaggio in coppia nella capitale d’Ungheria, la Fenice dell’Est Europa, città di gran fascino e ricca di storia, di cui innamorarsi pian piano
Sentendo nominare Budapest, subito vengono alla mente immagini di una città magica e incantata, ricca di arte e di palazzi meravigliosi che si specchiano nelle acque del bel Danubio blu. Ma in effetti non è proprio così che vanno le cose.
O meglio, Budapest è una città che sicuramente ci ha rapiti, ma il nostro nei suoi confronti è stato un innamoramento lento e graduale, non certo un colpo di fulmine.
Il perché non è poi così difficile da comprendere, e va fatto risalire alla storia stessa della città.
Suddivisa prima a livello fisico e ora solo più simbolico in Buda, la zona più antica, e in Pest, la porzione più moderna, Budapest è stata scenario di innumerevoli vicende politiche nel corso degli anni.
Dapprima città Reale, Budapest fu occupata dai Turchi e divenne poi nella seconda metà del 1800 parte dell’Impero Austroungarico. Sebbene visitata più volte dall’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe e dalla sua consorte Sissi, Budapest non conobbe mai in quegli anni la ricchezza e il fasto di Vienna.
Subì un gran numero di perdite umane già durante la Prima Guerra Mondiale, ma fu durante la Seconda che pagò il prezzo maggiore. Infine venne invasa nel 1945 dalle truppe sovietiche.
Fu solo con la caduta del Muro di Berlino nel 1989 che Budapest si liberò dall’influenza russa, ma ancora oggi porta addosso le cicatrici lasciate dal dominio sovietico. La città non ci ha subito stregati: ci aspettavamo lusso e ricchezza, visto l’importante sviluppo di Budapest negli ultimi anni dal punto di vista turistico, ma la prima cosa che abbiamo notato è il velo di “tristezza” che la ricopre.
I bei palazzi e le architetture di pregio sembrano offuscati da una patina grigia, da una diffusa trascuratezza, e anche l’abbigliamento umile dei suoi abitanti rimanda ad un passato che sembra non essere ancora del tutto archiviato.
Pare una città in declino, ma guardandola con occhi più attenti si scopre che è vero l’esatto contrario. Budapest è come una fenice che prima di raggiungere il suo massimo splendore deve risorgere dalle sue ceneri.
E le ceneri, si sa, non sono mai attraenti. Vanno spolverate via per rivelare quello che celano, e noi non potremmo pensare ad una similitudine più indovinata per Budapest.
Una città che (ri)nasce
La capitale ungherese è in piena rinascita, pur se con un piccolo passo alla volta. Cela al suo interno tesori meravigliosi e che lasciano a bocca aperta, piccole grandi chicche annidate tra case che portano ancora i segni dei bombardamenti e strade tortuose.
Tuttavia il popolo di Budapest ha scelto di non rinnegare il suo difficile passato sovietico, quanto piuttosto di tenerlo a memoria. Ha scelto di farlo in un modo un po’ particolare, attraverso il Parco delle Statue, uno spazio appena fuori dal centro cittadino che ospita 42 monumenti dedicati in passato ad alcune delle più celebri figure del regime.
Ecco quindi che troviamo ciò che resta di un’enorme statua dedicata a Stalin, ma anche monumenti di Lenin, Marx ed Engels. La costruzione del Parco, iniziata nel 1993, è ancora in corso.
Buda, fascino antico
La nostra visita della città è cominciata con un primo sguardo al Parlamento, il meraviglioso edificio gotico che sorge sulle rive del Danubio, nella zona Pest della città.
Un consiglio? Goderselo alla sera, quando il cielo si tinge di blu cupo e le luci dorate dell’edificio risplendono conferendo al complesso un’atmosfera magica e affascinante.
Ci siamo quindi spostati sull’altro lato del Danubio, a Buda, e per farlo abbiamo attraversato quello che è forse il ponte più celebre e più antico di tutta Budapest: il Ponte delle Catene.
Interamente pedonale nelle giornate festive, è un ponte sospeso in stile neoclassico con statue di leoni a sormontarlo. Una curiosità: i leoni in questione sono privi di lingua.
Il Bastione del Pescatore
In stile neogotico e neo-romanico, è formato da sette torri che simboleggiano le sette tribù magiare che si insediarono qui nel 896. Si trova su una delle colline di Budapest, e dai suoi camminamenti si può dominare tutta la città dall’alto.
Da qui è visibile anche la più celebre delle sette isole che punteggiano il Danubio: l’Isola Margherita, zona di svago ricca di parchi verdi ed intrattenimenti.
Accanto al Bastione troviamo la chiesa di Nostra Signora Assunta della Collina del Castello, più nota col nome di Chiesa di Mattia in riferimento a re Mattia Corvino, che qui si sposò due volte.
Con una breve passeggiata si raggiunge il Castello di Budapest, chiamato anche “Palazzo Reale” o “Castello Reale”. Ampliato e ricostruito più volte nel corso degli anni, il Castello oggigiorno sembra in parte una Hofburg viennese più modesta, e non reca che poche tracce del suo passato. È tuttavia visitabile poiché attualmente sede del Museo Storico di Budapest, che lungo i suoi quattro piani racconta la storia della città dalla sua fondazione fino all’epoca comunista.
A questo punto si torna alla base della collina, a piedi o utilizzando la piccola e antica funicolare, si riattraversa il Danubio passando sopra uno dei tanti ponti e si passa a visitare Pest.
Pest, cuore moderno... ma non solo
Pest è la parte più giovane e moderna della città, anche se qui troviamo edifici storici come il già citato Parlamento.
Il centro è frizzante, e per chi ama lo shopping è imperdibile Via Andrassy. Da qui tra l’altro si può raggiungere uno degli edifici più spettacolari della città: il Teatro dell’Opera, costruito alla fine del 1800 con imponenti tocchi barocchi. Location imperdibile, sempre alla fine di via Andrassy, è la Piazza degli Eroi.
Si trova tra il Museo di Belle Arti di Budapest e la Galleria d’Arte Mücsarnok, al suo centro svetta il Monumento del Millenario con le statue dei capi delle sette tribù che fondarono l'Ungheria e altri monumenti rappresentanti figure importanti per la storia del Paese.
Proseguendo oltre Piazza degli Eroi si trova un castello pittoresco e poco conosciuto di Budapest, il Vajdahunyad, nel cuore del parco Városliget. Questo in realtà non è un castello vero e proprio, ma la copia di una dimora transilvanica fatta erigere alla fine dell’800 in legno e cartone per la mostra millenaria. Solo successivamente, visto quanto il popolo di Budapest si era affezionato al castello, fu riedificato in pietra e mattoni, e oggi ospita il Museo Agricolo.
Sempre a Pest la Basilica di Santo Stefano, edificio religioso dalla facciata spoglia, conserva al suo interno la reliquia del braccio destro del santo a cui è dedicata.
E se parliamo di edifici religiosi di certo merita una menzione d’onore la Sinagoga Dohány, il più grande edificio di culto ebraico d’Europa e il secondo nel mondo dopo la Sinagoga di New York. Nel giardino sul retro riposano le spoglie di migliaia di ebrei ungheresi uccisi durante la Seconda Guerra Mondiale, e come ulteriore commemorazione alle vittime dell’Olocausto qui si trova anche la toccante scultura “L’Albero della Vita”.
Le Terme
Ma non si può concludere un viaggio Budapest senza le terme, tanto diffuse quanto prestigiose qui nella capitale dell’Ungheria. Amata dai Romani proprio per le sue numerose sorgenti termali, Budapest ospita diversi stabilimenti.
Noi abbiamo visitato le Terme Gellért, che attingono l’acqua dalla vicina collina omonima. Hanno un fascino tutto particolare dovuto allo stile Liberty dell’intero edificio e le luci soffuse e il calore delle acque (in media comprese tra i 30 e i 39°C) cullano il visitatore, lo rilassano e allentano tutte le tensioni.
Ma molti altri sono gli edifici termali a disposizione: i bagni Lukács e i bagni Rudas, in stile turco, e quelli Széchenyi, tra i più grandi complessi termali di tutta Europa.
Insomma, Budapest è una città che ha tanto da offrire... bisogna solo avere la pazienza di capirla e di “vederla”, non solo di guardarla, specie se il suo fascino non attecchisce immediatamente. Datele una possibilità, nel caso...e la amerete.
APPUNTI DI VIAGGIO
Dove sostare
Haller Camping Budapest
H-1097 Budapest, Óbester utca 2
Cordinate GPS: 47.4758171 | 19.0806936
Info Budapest